lunedì 4 luglio 2016

Il risveglio della macchina biologica

IL RISVEGLIO DELLA MACCHINA BIOLOGICA

«Per la maggior parte del tempo della vita ordinaria di un essere umano, la macchina biologica giace in letargo, le sue connessioni con la Divina Presenza non sono attive, ogni risposta è prettamente automatica, la sua volontà in merito agli accadimenti meramente meccanica.

L'attenzione della macchina è totalmente autoreferenziale, rivolta narcisisticamente su di sé, sui propri contenuti soggettivi a loro volta filtrati da modalità interpretative del tutto schematiche.

In definitiva, quando la macchina biologica è addormentata è del tutto simile a un automa.

Il nostro tempio/contenitore, qui nel breve passaggio su questa terra, va trattato bene, dandogli una corretta alimentazione, un opportuno riposo, adeguata attività fisica, pensieri felici, eppure questo non basta. La cosa più importante e degna che possiamo fare nei suoi confronti è di risvegliarlo dal suo lungo sonno.

"L'attenzione è lo strumento più potente che possiamo usare per produrre lo shock che porta la macchina biologica umana nello stato di veglia."

La Presenza ha il potere di interrompere il segnale portante della socializzazione che tiene addormentata la macchina biologica.

L'autosservarsi ha proprio il potere di infrangere l'incantesimo soporifero, smascherando le noiose e meschine trame di un organismo ridotto in schiavitù, rivelando le sue insopportabili e assurde associazioni mentali che ancora ognuno si ostina a chiamare "il mio pensiero"
(Dario Canil)

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