La vita è un gioco
Fluire con la
vita non significa essere indifferenti a quello che ci accade, ma apprezzare in
pieno la gioia che il momento ci offre e accettare anche il dolore, consapevoli
che nessuno dei due durerà per sempre.
Fluire con la
vita implica vivere accettando i cambiamenti e quindi comporta totale
accettazione del volere di una forza superiore al nostro personale e limitato
libero arbitrio, che si dibatte tra mille preferenze. Fluire come l’acqua di un
fiume in piena vuol dire lasciarsi andare, accettando senza resistenze il
disegno divino, senza mai permettere alla mente di restare coinvolta nel
passato o nelle proiezioni di speranze che vorremmo vedere concretizzate nel
futuro.
Questo saggio
atteggiamento verso la vita consente anche di non rendere l’amore un business,
una transazione commerciale in cui si cerca solo di esaminare i nostri vantaggi
o quanto una determinata relazione possa ridurre le nostre insicurezze o le
paure della solitudine.
Imparando a
fluire con la vita, anche l’amore diviene un movimento spontaneo, senza la
ricerca spasmodica di attrarre l’attenzione degli altri per sentirsi sicuri o
per ricavarne dei profitti.
Attraverso una
profonda analisi introspettiva, sorge la totale accettazione che eventi e
azioni sono la manifestazione dell’Energia Divina e che non è mai esistita
un’entità individuale chiamata Paolo o Anna e tanto meno un’azione individuale.
Realizzando questo, si getta la maschera e si rimane nudi come un neonato, ma
del neonato si acquisisce anche l’impersonale spontaneità e il relativo non
coinvolgimento.
La causa di
questo è data dalle relazioni basate sullo spiccato senso di libero arbitrio e
individualità, quindi, analizzare a fondo il reale significato dell’immanenza
dell’Energia Divina − e che non esiste altro che questa Energia Universale a
permeare ogni atomo − è l’unico passo da compiere consapevolmente, ma anche il
più laborioso, dato che i condizionamenti della società odierna si basano
proprio sull’illusione di questo ‘io’ personale e individualista, ovvero l’ego
o la personalità individuale.
La totale
accettazione che ogni azione è un avvenimento divino, e non qualcosa compiuto
da qualcuno, è alla base della rinascita della pace. Affinché la pace che permea
l’universo possa essere riscoperta, ognuno di noi ha il dovere verso se stesso
di dedicarsi del tempo, per approfondire cosa ci aspettiamo dalla vita che
possa appagarci veramente, dopo aver soddisfatto i bisogni basilari di
cibo, vestiti e riparo. Cosa mi rende diverso dal gatto di casa? Questa
domanda e la ricerca delle risposte concatenate che scatena significano volersi
veramente bene.
La mente oscilla come un’altalena tra le memorie passate e le aspettative future, escludendo il momento più importante, il presente.
La mente crea il tempo e vive di aspettative e memorie. La mente è un continuo flusso di pensieri e oscilla tra ricordi, proiezioni, rancori, competizioni, speranze e giudizi; la pace prevale invece solo quando la mente tace, ma soprattutto quando smette di cercare e valutare sia i difetti degli altri sia le nostre mancanze.
La mente oscilla come un’altalena tra le memorie passate e le aspettative future, escludendo il momento più importante, il presente.
La mente crea il tempo e vive di aspettative e memorie. La mente è un continuo flusso di pensieri e oscilla tra ricordi, proiezioni, rancori, competizioni, speranze e giudizi; la pace prevale invece solo quando la mente tace, ma soprattutto quando smette di cercare e valutare sia i difetti degli altri sia le nostre mancanze.
Sono sempre più
rare le persone che pensano che tutto sia perfetto ed evitano di emettere
giudizi perché consci che ogni attimo è un avvenimento sognato dalla mente
divina e che nessuno degli attori di questa
grande e infinita soap opera ha la possibilità di commettere errori − se non
quando il Regista lo suggerisce − con lo scopo di rendere la trama della
commedia più interessante. La mente vuole essere in controllo, ma essendo
impossibile, questo è unicamente causa di eterne frustrazioni.
Non saper fluire con la vita, cercando d’essere sempre in
controllo degli eventi e delle conseguenze d’ogni decisione, significa andare
contro la natura divina stessa dell’universo e quindi crea solo stress e
depressioni.
Un futuro incerto
che va a sommarsi alle recriminazioni di un passato che non esiste più; i sensi
di colpa e l’atavico timore di cadere nel ‘peccato’ rendono l’uomo teso e
infelice, mentre ogni cosa accade solo se è la volontà di Dio.
Il vero fluire
con la vita comporta una parola ostica alla maggioranza− abbandono − ovvero
l’accettazione totale che a muovere ogni pedina e gli eventi della vita è solo
un grande disegno a incastro, proiettato e sovrimposto su Se stessa dalla Mente
Cosmica, che si manifesta attraverso ognuno di noi, come in un intricatissimo
puzzle in cui non esiste niente di personale o individuale.
Si arriva a sorridere della nostra folle
illusione e a vivere serenamente senza alcun bisogno di psicoanalisti solo
quando si comprende a fondo il gioco del grande ipnotista: Dio, la Coscienza, o
come volete chiamarlo.
A quel punto non
vedremo più uscire fazzoletti multicolori, colombe e conigli dal cappello a
cilindro perché avremo compreso ogni trucco e potremo finalmente essere il
Supremo Ipnotista stesso.
La vita è un gioco che abbiamo sognato quando eravamo consapevoli d’essere Energia Primaria e, scartando i veli dell’ipnosi, possiamo continuare a giocare non come poveri esseri umani che devono ascendere all’infinito ma piuttosto come Dio mascherato da essere umano, che ha scelto di calarsi sul palcoscenico del pianeta terra.
La vita è un gioco che abbiamo sognato quando eravamo consapevoli d’essere Energia Primaria e, scartando i veli dell’ipnosi, possiamo continuare a giocare non come poveri esseri umani che devono ascendere all’infinito ma piuttosto come Dio mascherato da essere umano, che ha scelto di calarsi sul palcoscenico del pianeta terra.
(Fonte: Centro
Nirvana)
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