Come agiscono le medicine
"Frustate un cavallo stanco ed egli lavorerà
di più, ma crollerà prima."
Ogni volta che nell'organismo vivente si verifica un qualsiasi fenomeno dovuto a fattori estranei, si genera uno stato di attività tipica degli esseri viventi, in contrasto con l'inerzia, che è la caratteristica principale della morte.
Qui si cela il grande inganno dei farmaci venduti come salvavita.
Ad esempio si pensa che purganti o lassativi aiutino
l'azione dell'intestino o del fegato, non è così. Agiscono al contrario come
irritanti, la reazione chimica dei sali (o di qualsiasi altro farmaco) con uno
dei liquidi o dei tessuti del corpo, li distrugge, indebolendo la loro
struttura e la loro funzione. Irritano in proporzione diretta alla loro
distruttività...
Così l'intestino agisce per eliminarli, non fa altro che
svolgere la sua naturale funzione, per autoconservazione, cercando di eliminare
la dose di sali nel corpo. L'azione dell'intestino è un azione vitale, viene
svolta dalle forze vitali, non da sostanze introdotte dall'esterno (lassativi)
che non fanno altro che indebolire progressivamente...
Tutte le cose morte come i farmaci sono completamente
passive e l'unica proprietà che possiedono è l'inerzia, la tendenza cioè a
rimanere ferme fino a che non vengono disturbate da qualcos'altro: è insomma la
forza di non fare nulla.
Invece la forza vitale, quella usata e consumata in ogni
azione vitale o medica, proviene dall'interno dell'organismo e non
dall'esterno. È la forza vivente, non la medicina, che agisce.
La forza vitale è la
causa dell'azione; il danno che minaccia l'organismo (farmaco e stimolante) è
invece l'occasione per agire. Le materie viventi non tollerano la presenza
delle materie morte. Le sostanze dannose vengono prontamente attaccate,
neutralizzate ed eliminate in modo tale da produrre per l'organismo il minor
danno possibile.
L'effetto secondario sull'organismo vivente di qualsiasi
atto, abitudine, agente chimico, indulgenza ecc. è l'esatto contrario del primo
effetto. Ad esempio l'eccitazione e l'indulgenza sessuale accrescono prima la
forza vitale e la forza, poi si ha debolezza e sonnolenza.
Un anestetico aumenta quasi tutte le funzioni del corpo:
ronzio nelle orecchie, bagliori luminosi negli occhi, aumento dei battiti
cardiaci, deglutizione involontaria, aumento della secrezione salivare,
respirazione accellerata, aumento dell'irritabilità riflessa. Questo periodo di
eccitazione è seguito da un calo delle funzioni, fino a che cessa ogni
movimento volontario.
Anche il tè, il caffè, il cioccolato, le spezie, la carne
ecc. hanno come primo effetto aumento
delle energie (stimolazione) e come effetto secondario, invariabile e durevole,
l'indebolimento, proporzionato alla forza che sembrano dare.
Nessun organismo è
in grado di utilizzare energia nelle azioni vitali senza che abbia, di
conseguenza, bisogno di riposo per rigenerarsi..
Il riposo mentale e fisico può accompagnarsi a quello
fisiologico che può essere assicurato in parte dall’interrompere
momentaneamente l’alimentazione. Il cibo fa lavorare lo stomaco, l’intestino,
il fegato, i polmoni, il cuore, le ghiandole ecc. e quando la quantità di cibo
consumato viene ridotta, la quantità di lavoro che questi organi devono
svolgere, diminuisce.
Frustate un cavallo stanco ed egli lavorerà di più, ma
crollerà prima.
I medici illudono i pazienti mostrando solo i primi
effetti temporanei dei farmaci e ignorano del tutto gli effetti secondari e
durevoli. Una volta che capirete come funzionano i farmaci e gli altri
stimolanti potrete capire il raggiro incredibile cui siete vittime, mentre credendo ciecamente a
tabelle, formule e parole del quale non conoscete il significato, farete solo
arricchire le industrie farmaceutiche e i medici che vi assistono.
Anche i tonici
rafforzano per poi debilitare. I purganti producono stitichezza, I diuretici producono
l'inattività dei reni, gli espettoranti portano all'aridità dei polmoni, e via
dicendo. Se il consumatore costante di un farmaco smettesse di usarlo per pochi
giorni si accorgerebbe degli effetti secondari.
La forza vitale non esce dal brandy per andare a finire
nel paziente, ma viene consumata dal paziente per espellere il brandy.
Fonte: Il sistema igienistico di H. Shelton
Tratto da: Alimenti Vivi
http://altrarealta.blogspot.it/2016/09/come-agiscono-le-medicine.html
Tratto da: Alimenti Vivi
http://altrarealta.blogspot.it/2016/09/come-agiscono-le-medicine.html
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