mercoledì 10 giugno 2020

DESTRUTTURARE LA TEORIA DEL CONTAGIO

DESTRUTTURARE LA TEORIA DEL CONTAGIO
By Valdo Vaccaro 14 Marzo 2020
RICHIESTA
Carissimo Valdo, la seguo da circa un paio di anni grazie ad un amico prezioso e le confesso che mi ha illuminato parecchio con i suoi articoli pieni di logica e di verità provata e dimostrata su di me. Non ho alcuna perplessità su tantissimi argomenti da lei esposti sia in campo scientifico che alimentare. Vorrei però ricevere un parere suo riguardo a ciò che sto per dirle.
In questi giorni sto assistendo direttamente a barzellette di questo tipo (caso reale): il paziente 0 prende il coronavirus risultando positivo, sua moglie tuttavia non presenta alcun sintomo (c.d. paziente asintomatico) ma potrebbe essere positiva al tampone (anche se non glielo fanno).
Ammettendo che la moglie sia positiva al virus, secondo la medicina generale sembrerebbe che il signor coronavirus, non trovando terreno per proliferare e moltiplicarsi (o trovando un sistema immunitario più forte), improvvisamente faccia i bagagli e vada ad infettare qualcun’altro.
Il caso che ho sotto gli occhi in questi giorni è proprio questo, cioè si afferma che il paziente asintomatico possa comunque trasmettere il virus.
Qui le chiedo di portar pazienza, vorrei comprendere meglio una cosa: come l’Hygiene dimostra che effettivamente non esiste in assoluto il contagio e che è finzione nonché superstizione dell’uomo? Premetto che ho letto gli articoli del dr Montanari + intervista il quale parla di contagio o, comunque, non lo esclude.

PASSANDO ALLE CONSIDERAZIONI CHE TROVO NEL SUO SITO
1) Parla spesso per dimostrare la teoria igienista di statistiche e dimostrazioni di scienziati nel considerare un “ovvio simultaneo sboccio dei sintomi”, oppure parla della questione virale in questo modo: “Ogniqualvolta andiamo in crisi per qualsiasi motivo (fisico, psichico, traumatico) la capacità espulsiva linfatico-immunitaria cala e si impigrisce per cui si crea tossicità interna… questo discorso occupa il 99% della questione virale. Il restante 1% sono virus di altri esseri viventi con cui entriamo in contatto… Più aria viziata respiriamo e più carni, pesce e proteine animali consumiamo, più questo 1% diventa 5 o 10, anche 20%. Normalmente il materiale intasante altrui va ad aggiungersi a quello nostro interno.”
2) Il concetto di virus per la medicina (Organismo che si riproduce e che infetta altre forme di vita) è chiaramente diverso da quello igienista di virus=veleno interno non ripulito). Ma allora mi chiedo dove è possibile ricercare la verità su questo argomento?
3) In questi giorni vediamo sì, morti inventate di sana pianta con gente ampiamente compromessa che viene passata come “morta per coronavirus”, il che fa ridere in quanto come sappiamo (tratto anche da Montanari) è un dato ampiamente gonfiato poiché molti dei soggetti che hanno contratto il virus presentavano patologie pregresse gravissime o a stadi molto avanzati.
Qui si aggiunge un’altra considerazione sua (o dell’Hygiene) ovvero che “la vicinanza con persone cosiddette infette che tossiscono e hanno febbre alta può innescare una induzione mentale, effetto grilletto ma soltanto in chi è pressapoco nelle stesse condizioni, cioè sta già covando il malessere”.
Tecnicamente il Montanari parla di virus e di trasmissibilità, l’Hygene invece parla in sostanza di “medesime condizioni date da soggetti che pensano/agiscono/vivono alla stessa maniera in quell’istante”. Lei riporta, ad esempio, in uno dei suoi scritti il caso della classe di 20 persone di cui si ammalano 10 per medesima vulnerabilità tossica parlando anche della sua esperienza personale in cui da piccolo per anni non ha mai preso nulla pur avendo tutta la famiglia a letto con l’influenza.
CONSIDERAZIONE
Anche citando altre grandi e ricorrenti verità come quella su Pasteur. “il terreno è tutto” mi trova perfettamente d’accordo. Se ho un buon terreno, non mi ammalo, però ci sono dettagli sui quali vorrei fare più chiarezza ancora.
Non credo neanche io che il virus abbia una sua intelligenza tale da potersi spostare da una parte all’altra (uscire ed entrare da esseri viventi) però trovo verosimile che, se rimane in una via aerea dove trova terreno fertile per crescere e replicarsi, possa quindi trasmettersi tossendo o starnutendo.
In fondo credo, da ignorante come sono, che starnuto e tosse non siano altro che meccanismi di autodifesa del nostro organismo per espellere ciò che ci crea turbolenza/disagio/malessere interiore, quindi in un certo senso…ciò che la medicina classica chiama “virus” potrebbe anche essere ammesso.
Venendo al suo caso che da bambino non si ammalava mai un semplice medico potrebbe dire: “beh lei mangia sano, i suoi organi sono dunque in condizioni ottimali per espellere il materiale di scarto che giornalmente produciamo e qualsiasi agente esterno (il virus in questo caso) non trova terreno per crescere e riprodursi”.
Ancora, chiedo, secondo lei il fenomeno del sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva sarebbe quindi dovuto ad un effetto-grilletto o mediatico molto riverberato a suo avviso?
Resta validissima, anche se ahimè non ho le competenze per comprendere tecnicamente di cosa si sta parlando, il discorso, anch’esso pluri-citato sull’inosservanza dei postulati di Koch, ma, ecco, avrei piacere di ricevere una sua opinione su questo punto: siano esse statistiche, studi, dimostrazioni o, comunque, ragionamenti tali da riuscire a destrutturare la teoria del contagio.
Le chiedo questo perché mi piacerebbe sposare la sua tesi (visto che in tutto la penso come lei) ma non trovo purtroppo prove valide e pratiche per smontare la teoria medica. La ringrazio per quanto finora fa per il bene di tutti. Un caro saluto.
Roberto


RISPOSTA
TUTTI POSSIAMO ESSERE SCIENZIATI VERI O INVECE SCIENZIATI-SCHIAPPE ACCODATI PASSIVAMENTE AL SISTEMA
Roberto dice che “non ha le competenze”. Fossero attenti, puntuali e scientifici al pari di lui i tanti medici e i tanti presunti scienziati che parlano in questi giorni di virus disinvoltamente, come si trattasse di pane e marmellata, senza mai mettere in discussione di cosa stanno parlando, senza mai dare una definizione del virus stesso.
In realtà Roberto ha la stoffa dello scienziato, o anche la stoffa del bambino che non si fa mettere facilmente nel sacco e che pretende chiarezza, pretende non dubbi e non misteri.

UN MONDO SALDAMENTE UNITO NELL’INGINOCCHIARSI A SUA MAESTÀ CORONAVIRUS
Il fatto è che, quando si va nell’estremamente grande e nell’estremamente piccolo, c’è di che perdersi, per cui non sorprende affatto l’esistenza di teorie diverse e contraddittorie. Scienza è scienza solo quando dà risposte esaurienti e condivise ai problemi. Scienza è qualcosa che implica fare ricerca, inchieste, confronti, dibattiti anche tra diverse opinioni con tanto di apertura mentale e con zero preclusioni e preconcetti.
Tutto questo non sta affatto accadendo. Sia l’Italia che il mondo intero stanno dando una dimostrazione a dir poco penosa, sorprendentemente penosa. Si usa dire che ogni popolo ha il governo che si merita. Pertanto teniamoci Conte e teniamoci Speranza. E la Cina si tenga pure Xi Jinping.

SI PARLA DI VIRUS E NON SI SA COS’È, SI PARLA DI SCIENZA E NON SI SA COS’È
Scienza è soprattutto sapere di non sapere. Scienza paradossalmente equivale ad avere dei dubbi. Chiunque proceda per dogmi senza nemmeno dare e darsi dei chiarimenti è tutto fuorché uno scienziato. Chiunque parla di contagio e di virus contagiante commette una sfilza interminabile di credenze, di pregiudizi e di aberrazioni scientifiche.
Chiunque afferma perentoriamente e dogmaticamente che il virus fa questo e fa quello, e che per contrastarlo occorre fare questo e fare quello (vedi norme governative tipo distanza e mascherine e tutto il resto) è tutto fuorché uno scienziato, è un accodato.

COI VIRUS SIAMO NEL MONDO DEI MICROSCOPI ELETTRONICI A 100 MILA INGRANDIMENTI
Universo immenso e universo ultra-piccolo. Nel caso in questione stiamo parlando del micro-universo. Non parliamo di scarafaggi o formiche ma di corpuscoli piccolissimi e invisibili a occhio nudo, per cui servono 100 mila ingrandimenti al microscopio elettronico. Queste cose le sanno i biologi molecolari e cellulari come Peter Duesberg, Stefan Lanka, Kary Mullis e simili, oltre ovviamente ai nostri Stefano Montanari e Antonietta Gatti, o il prof Andrea Del Buono.

CELLULE, BATTERI E VIRUS NEL MIRINO
Con le cellule umane ce la caviamo piuttosto bene. Sappiamo che esse hanno dimensioni o diametri da circa 7 a 120 micrometri o milionesimi di metro. Sappiamo di averne 70-100 trilioni e di subire una moria giornaliera di 200 miliardi. Coi batteri ce la caviamo ancora ancora, visto che vanno da 0,2 a 30 micrometri per cui siamo mediamente 100 volte più piccoli delle cellule.
Nel caso dei virus invece siamo di fronte a microrganismi morti, intendo morti e inermi e inattivi al 100% e non al 99,999%. Sappiamo tutti cosa significa la parola morto-definitivo, e questo dovrebbe già darci una impronta direzionale. Morto significa cadavere privo di vita, privo di testa, privo di testicoli, privo di organi respiratori, privo di gambe, privo di struttura pulsante, privo di tutto.
Siamo di fronte a polvere virale e spazzatura virale estranea ed anti-funzionale. Una spazzatura morta che può solo essere fotografata con instantanea e mai in fase cinematografica.

PARLARE DI COMPORTAMENTO VIRALE SIGNIFICA PIÙ PRESUMERE CHE TOCCARE CON MANO
Tant’è che negli stessi laboratori si è cercato invano di far sviluppare-proliferare-riprodurre dei virus, con risultato costantemente nullo. L’uomo non può inventare la vita o fare i miracoli moltiplicativi vangelici dei pani e dei pesci.
Perché un virus aumenti di numero servono altre cose importantissime come le cellule umane vive, moribonde e morenti, vale a dire serve il terreno di sviluppo e di eventuale trasporto, serve un pizzico di Madre Natura. Capirai che la materia, cioè la questione virale, a questo punto diventa complessa e intricata, ideale per costruirci sopra un mondo fantasioso e fantascientifico, corrispondente a determinati interessi, furbizie e convenienze umane.

I DUBBI DI ROBERTO
Roberto elenca i suoi dubbi citando:
1.      Induzione ed effetto grilletto
2.     Leggere differenze tra Stefano Montanari e Valdo Vaccaro o comunque la visuale igienista in genere
3.     Pieno accordo su Terreno è tutto e microbo è niente, ma vale tuttora al 100%?
4.    Chiarimenti sui Postulati di Koch
5.     Desiderio di smontare e destrutturare la teoria medica del contagio.
6.     
Vediamo allora di rispondere a tali quesiti. - IN QUESTA TESINA:
1. EFFETTO GRILLETTO E DISPONIBILITÀ AD AFFRONTARE UNA PROVA O PIÙ PROVE
Sulla induzione mentale e l’effetto grilletto determinati dalla vicinanza prolungata con le persone cosiddette infette, personalmente sono disposto in qualsiasi momento a un esperimento-prova, per dimostrare l’infondatezza del contagio.
Ma bisognerebbe garantire assoluta trasparenza ed equidistanza di chi esegue l’esperimento e di chi ne interpreta e valuta poi i risultati, cosa per niente facile e semplice, quando il coltello per il manico sta nelle mani di una parte soltanto. Una parte che ha dimostrato mille volte una grande abilità a prefabbricare risposte, ad accampare eccezioni, a far avere le proprie ragioni con trucchi, alibi e tranelli vari.

LA VICINANZA PROLUNGATA CON GLI ALTRI NON È PRIVA DI EFFETTI COLLATERALI

Quando parlo di induzione ed effetto grilletto non scomodo affatto il sesso degli angeli o altre amenità della fantasia. Stare in contatto prolungato con una o più persone colpite o comunque debilitate per qualsiasi motivazione, e pertanto caratterizzate da aura grigia o nera, da aura passiva ed assorbente che fa da mini-buco nero affamato di energie sottili, al pari di una sanguisuga psico-fisica, non è piacevole e non ti rafforza e non ti mantiene e preserva, ma tende a scaricare le tue batterie, mentre mescolarsi a gente dall’aurea rossa che si propaga beneficamente per un diametro di 10-20 e persino 100 metri produce l’effetto opposto e ti dà una ventata energetica o una ricarica.
È la stessa cosa che avviene quando abbracciamo gentilmente alcuni alberi che quercia, pini e abeti. Siamo esseri elettrizzati e carichi di vitalità, non dobbiamo scordarlo.


BASTA UNA SOLA GOCCIA PER FAR TRABOCCARE UN VASO GIÀ COLMO
Tutto questo fenomeno chiamato da me “induzione ed effetto grilletto di tipo scatenante o di tipo goccia-che-fa-traboccare-un-vaso-già-colmo” non va confuso con una trasmissione, con un contagio simile a quello che i monatti suppongono e ipotizzano dogmaticamente per i virus, non offrendo mai uno straccio di spiegazioni sensate e di prove convincenti e non di scuse raffazzonate che fanno acqua da tutte le parti.
Trattasi piuttosto di un semplice allineamento elettromagnetico-biochimico funzionante col principio dei vasi comunicanti, dove la persona sana-forte-carica cede la sua forza a quella più debole, mentre quella più debole (il buco-nero della situazione) opera un vero e proprio prelievo o trasferimento a danno della controparte.
È un po’ la terapia dell’applicazione delle mani dei guaritori a contatto, i quali concentrano le loro energie nei polpastrelli delle mani per trasmetterla al soggetto in cura, e si ritrovano spesso svuotati e scarichi dopo averlo fatto più volte, necessitando di un periodo di relax e di ricarica.

2. DIVERSITÀ DI VEDUTE CON MONTANARI

Quanto alla leggera diversità di vedute tra l’igienista e Montanari, o tra me medesimo e Stefano Montanari, non credo servano troppe parole. Lo scienziato modenese e la sua campagna Antonietta Gatti non li ho mai incontrati di persona pur desiderandolo e auspicandolo, ma seguo da anni ogni loro mossa e ogni loro parola.
Il fatto che Stefano si dica aperto eventualmente all’ipotesi del contagio potrebbe far parte anche delle sue strategie per acquisire un minimo di accettazione e di credibilità in un mondo dominato dall’imbroglio, dalla presunzione e dal dogmatismo, mentre lui dimostra di essere un’anima libera, autonoma e bene-intenzionata. A volte succede poi che è facile parificare e confondere i concetti di carica-scarica batterie con quelli di trasmissione infettiva.

3-4. I POSTULATI DI KOCH SONO TUTTORA PUNTO DI RIFERIMENTO

Il discorso sul “Terreno è tutto e il microbo è niente” va inteso alla lunga, poiché le apparenze immediate possono deformare la realtà e trarre in inganno. Molta chiarezza è stata fatta dai postulati di Koch che tutto sommato rappresentano tuttora una base utile per dimostrare l’eziologia di una malattia infettiva, ovvero per muoversi con più agilità nel mondo dei microrganismi e delle responsabilità batterico-virali-parassitarie-fungine.

LE MALATTIE NON-INFETTIVE SONO LA ROVINA DEI VIROLOGHI E DEI MEDICI CONVENZIONALI
Ai cacciatori di microbi di inizio secolo, progenitori degli attuali Monatti, sfuggì un particolare importante, e cioè che al mondo esistono moltissimi microbi innocui, e che provocano malattie solo in individui dal sistema immunitario temporaneamente o cronicamente indebolito.
Noi conviviamo giorno e notte con un numero e un vero e proprio pool di germi e ne beneficiamo pure il più delle volte. Isolare un microbo non basta per incolparlo di malattia. I postulati di Koch devono tuttora essere soddisfatti, se non vogliamo cadere nel disordine e nel caos.
Succede regolarmente che gli scienziati che assolvono i virus e che la pensano diversamente dai monatti vengono messi da parte, perché le malattie non-infettive hanno il difetto di non generare danaro e lasciano senza lavoro i cacciatori di microbi.

SERVONO SOLDI A PALATE PER ALIMENTARE LA VORACITÀ DELLA VIROLOGIA
Da quando Koch e Pasteur hanno codificato la loro teoria batterica iniziale a inizio secolo 19°, la classe medica non ha mai commesso l’errore di giudicare non-contagiosa una malattia infettiva. La burocrazia scientifica è cresciuta nel frattempo a dismisura e le tecniche per scoprire nuovi microbi sono diventate sofisticate, ultrasensibili e costose, riservate agli addetti ai lavori e sovvenzionate da Big Pharma.

PERIODO DI LATENZA E VIRUS LENTI
Secondo le leggi della stessa virologia la malattia, per essere attribuita a un virus, deve manifestarsi subito dopo l’infezione. Quando i microbi infettano o infiammano un nuovo ospite causano sintomi nel giro di qualche giorno o al massimo di qualche settimana.
Inoltre, per diventare vera patologia, i microbi devono accumularsi e prendere possesso dell’organismo (o meglio caratterizzarlo, inquinarlo, sporcarlo). Poiché il tempo di sviluppo di tutti i virus umani -Coronavirus incluso- è tra le 8 e le 48 ore (scrive Peter Duesberg a pag 88 del suo “Aids il virus inventato”), i virus si accumulano a livello esponenziale.
Dal momento che ogni cellula infetta può accumulare virus da 100 a 100.000 al giorno, e visto -Nota Bene aggiungo io- che ogni cellula morta va a sua volta a sporcarsi-virusizzarsi e ne abbiamo 200 miliardi al giorno in moria fisiologica ininterrotta, si comprende come il quantitativo virale cresca a ritmo frenetico.
A questo punto, se i monatti vogliono incolpare un virus devono prima inventare una nuova fantasiosa proprietà di comodo. Devono ipotizzare per amore o per forza, per scienza o superstizione, un PERIODO DI LATENZA di mesi o di anni fra il momento in cui il virus ha attecchito e la comparsa di disturbi ad esso imputabili. Da qui il concetto di Virus Lento.
Se il virus è presente nell’organismo in modo inattivo, un sistema immunitario normale e funzionante non gli permette mai di riattivarsi e di accumularsi in modo tale da mettere in pericolo l’ospite. Perché un virus si riattivi, il sistema immunitario deve prima essere distrutto da qualche altra cosa, ossia dalla vera causa di malattia. Un virus riattivato potrebbe tutt’al più provocare una leggera infiammazione opportunistica. Non esistono virus latenti -conclude il prof Duesberg – ma solo tanti virologi privi di comprendonio.

5. SMANTELLARE E DESTRUTTURARE LA TEORIA DEL CONTAGIO: CI STIAMO LAVORANDO

Roberto è persona coerente e tutta di un pezzo. Non si accontenta di capire le cose al 95% ma al 100%, ed è infastidito da teorie convenzionali che stanno in piedi solo con grucce, trampoli e contro-trampoli. Roberto è uno che non si accontenta di guardare la luna, ma la vuol toccare con un dito. L’obbiettivo che lui si pone è quello di smantellare e destrutturare la teoria del contagio.
Ottima idea davvero. Non è per niente solo in questo. Si tratta di un traguardo che accomuna tutti gli spiriti liberi e trasparenti. Quelli che non sono tra l’altro coperti da super-posti, super-stipendi, super-pensioni, e che non stanno sul libro-paga e sui libri-regalie delle multinazionali farmaceutiche, quanto mai potenti e generose con chi sta dalla loro parte.
Andare controcorrente significa esporsi, rischiare, essere messi da parte. Chi te lo fa fare? Ecco allora da dove arriva il pensiero unico e la condivisione generalizzata. Lo sport preferito rimane il mantenimento dei propri privilegi, facendo quadrato, stando saldamente ancorati al carro del vincitore, poco importa se esso ha vinto barando o giocando a carte false. Tornasse Diogene equipaggiato di potenti fari al posto di un lampione e acceso in pieno giorno, alla ricerca di qualche uomo vero, proverebbe sdegno e disgusto!

IL BUON SENSO VIENE ANCORA PRIMA DEL LABORATORIO
Non ho accesso a dei laboratori ma al buon senso sì. Ho presentato e pubblicato più volte la prova del 9 concreta sull’innocenza batterico-virale e sulla capacità di ciascuna persona malata e malandata di sperimentarlo e di venirne fuori in modo brillante, in modalità di remissione naturale.
Persona ovviamente non drogata da farmaci o da veleni chimici, e non in condizioni disperate o di reale emergenza. Potrà mettersi a digiuno ovvero a riposo fisiologico totale (niente cibo, niente farmaci per 10 giorni nel digiuno), praticando una buona e profonda respirazione addominale in ambiente tranquillo e sereno, preferibilmente dopo una settimana preparatoria a base di dieta vegetale-crudista tendenziale leggera, col risultato clamoroso di:
  • Non essere divorata da mostriciattoli batterici e da mostriciattoli virali, e di ritrovarsi alla fine con qualche chilo in meno ma liberata da ostruzioni e in ottima forma psico-fisica nel 100% dei casi e
  • Aver smentito così la teoria medica che la vorrebbe invece perdente e divorata dai microrganismi.

AL VIRUS, AL VIRUS, PERÒ NON SPAVENTATEVI !
Qualcuno pretende di criticare le mie posizioni e di inquadrarle nelle Fake News che tanto disturbano l’Establishment Politico e Sanitario. Non ci si accontenta di aver creato, assecondato e moltiplicato il trambusto, il panico e la paura, ma si pretende anche che non esista in alcun modo libertà di opinione per chi la pensa in modo diverso e anche opposto.
Siamo forse all’Inquisizione e ai Roghi? Siamo forse alla dittatura sanitaria più vergognosa della storia? E se la vera fonte di Fake News stesse proprio da quelle parti? Porto avanti le cose in cui credo usando coscienza e consapevolezza. Le nostre voci sono una netta minoranza, una fiammella di verità in mezzo a tanta tracotanza pseudo-terapeutica, in mezzo al martellante Al virus-Al virus, Al mostro-Al mostro e Al contagio-Al contagio, non solo 10.000 volte al giorno su tutti i canali televisivi, ma ora persino lungo le strade dei paesini di campagna.

È INNEGABILE CHE STIAMO VIVENDO UN AUTENTICO DRAMMA
Qualcuno mi accusa di sottovalutare le condizioni disperate che si creano negli ospedali strapieni e inadeguati alle terapie di emergenza, dove la gente boccheggia e deve essere riportata urgentemente alla normalità. Dove la gente anche muore spesso con il virus ma non per il virus.
Persone che ci lasciano ogni anno per normali crisi respiratorie-cardiache-influenzali sono decine di migliaia in Italia, sia ben chiaro. Non sottovaluto niente. È innegabile che questa emergenza virale rappresenti un dramma sociale, sanitario, economico, sportivo dalle proporzioni epocali.

MASSIMO RISPETTO PER LE VITTIME DI QUESTE CATASTROFICHE GIORNATE
Tengo ancora una volta a dire che, al di là della diversità di posizioni e al di là delle critiche al sistema che, sia beninteso, mantengo inalterate, ho il massimo rispetto per le vittime che soffrono e patiscono nelle corsie intasate e nei pronto soccorso o anche rinchiusi a casa.
Ho il massimo rispetto per medici e personale sanitario, poco importa se in linea di condivisione o di contrasto ideologico, ben sapendo dei sacrifici e degli eroismi che sono costretti loro malgrado ad affrontare.
Valdo Vaccaro

&&&&&&&&&&&&&&&
Approfondimenti per comprendere la natura/verità del contagio:
Prevenzione, malattia e salute! Parte 2: la malattia non è un male!
Prevenzione, malattia e salute! Parte 2.1: la malattia è la cura!
===========================
[CORONAVIRUS]
===========================

25 commenti:

  1. Bell’articolo di chiarezza non solo scientifica ma soprattutto umana, ovvero del prezioso buonsenso che nel tempo l’uomo ha perduto, per induzione, per debolezza, per mancanza di fiducia in se stesso ~ Condividendo interamente l’ottimo articolo, vorrei ribadire ed evidenziare lo scopo occulto dell’ enfatizzazione mediatica della pandemia, sulla quale si e’ voluto creare, direi costruire pezzo per pezzo e giorno per giorno, un mostro incombente di cui avere sempre terrore ~ Il motivo va cercato come al solito dietro le quinte della scena realizzata ~ Dopo l’obbligo vaccinale imposto per i piccoli (decreto Lorenzin) attraverso l’enfatizzazione di fantomatiche epidemie di morbillo e meningite, (i cui sporadici casi venivano riportati nei telegiornali per indurre la paura utile a convincere), la gente sta riflettendo, e molti hanno compreso il business, e la violazione dell’art.32 della Costituzione (lo ripeto dove e’ necessario ripeterlo) ~ Tale articolo sancisce la liberta’ personale ed inviolabile della scelta sanitaria, e l’unica deroga possibile e’ una eventuale grave epidemia IN ATTO ~ La qual cosa non rappresentava certamente la situazione in cui e’ stato imposto l’obbligo della bomba vaccinale ai piccoli ~ In questa ulteriore sequenza del business (vaccino anti Covid), i giocatori avidi, che speculano sulla pelle altrui, intendono portare avanti, oltre alla paura della pandemia, il convincimento sulle masse di una pandemia perdurante ed ancora attiva, per poter giustificare un nuovo e redditizio OBBLIGO alla vaccinazione ~ Spero che la gente, gia’ in parte allertata dalla inconsueta imposizione dei molteplici vaccini ai bambini e dal il divieto, palesemente estorsivo, di poter entrare a scuola, si muova o anche semplicemente resti FERMA su un convinto e clamoroso NO ad inoculazioni imposte ~ Paola Stellare

    RispondiElimina
  2. Già Aristotele e, in tempi più vicini ai nostri, Alexis Tocqueville avevano suggerito che una democrazia gestita dall'alto, come oggi da un'élite politico-finanziaria, avesse come meta inevitabile il totalitarismo.
    E mentre in Italia, il "capitano coraggioso" Massimo D'Alema, esaltava la "più grande democrazia del mondo", con al seguito patetici epigoni, negli States, Sheldon Wolin teorizzava innanzitutto che gli States non erano mai stati una vera democrazia, come attestato, del resto, dalla stessa Costituzione dei "padri fondatori" ( e dunque costituisce un abuso giudicarli la "culla della democrazia"), e asseriva, con grande scandalo dei politici di sinistra e di destra, che la direzione di marcia del capitalismo inevitabilmente era il totalitarismo (del tutto dissimile da quello hitleriano), gestito da una commistione tra affari e politica, con l'abbandono della divisione dei poteri e il rafforzamento dell'esecutivo.1)

    Nel 1651 venne stampato in Francia il "Leviatano" di Thomas Hobbes, un testo di grande levatura filosofica oltre che di evidente spregiudicatezza. Il Leviatano cui simbolicamente fa riferimento Hobbes è il mostro marino biblico a forma di gigantesco coccodrillo, rappresentante del caos e dell'onnipotenza del creatore,
    Leviatano, per il filosofo inglese, è lo Stato onnipotente che regola i rapporti tra i cittadini, i conflitti, le interazioni. I cittadini sono le sue membra. I cittadini-sudditi godranno della pace che lo Stato assicurerà loro, in cambio della perdita delle libertà, se non quelle concesse d’autorità dallo Stato stesso.

    E' intuitivo capire che pensatori moderni come Orwell, Huxley, Foucault, Wolin non possono non aver fatto riferimento nelle loro opere al testo di Hobbes, alla sua preveggenza della formazione dello stato moderno assolutista, andando più in là degli stati monarchici e autoritari della sua epoca.

    Le acute riflessioni (avversate dalla sinistra per bene) di Giorgio Agamben 2) sul "terrorismo sanitario" trovano terreno propizio nel lavoro dei grandi pensatori citati, nel vedere ciò che altri non riescono a vedere, nell' immaginare un mondo che è ancora ai suoi primi passi. Foucault ci aveva parlato del bio-potere dello stato, della penetrazione dello stato nella nostra vita personale, nella nostra biologia.
    I tempi non erano ancora del tutto maturi per una tale impresa. Lo stanno diventando ora.

    RispondiElimina
  3. Con il Covid 19, la Stato, gli Stati, modellati secondo la concezione ideologica neoliberista, hanno trovato cinicamente appiglio per gli inizi dell'opera. Ciò non significa che maggiordomi, paggetti, servitori abbiano consapevolezza delle catastrofi prossime venture. la loro azione politica è del tutto automatica, secondo precetti logori ma ben funzionanti di una filosofia vecchia di tre secoli e solo ritoccata negli ultimi decenni.
    E tra gli architetti del "terrorismo sanitario" funzionale al dominio assoluto dello Stato, dominio assoluto tutto ancora da conquistare pienamente, non è detto che vi sia necessariamente una piena consapevolezza, perché anche loro sono rotelline del grande Capitale che si muove motu proprio, senza finalità del tutto consce.

    Il panico apparentemente “irrazionale” creato dai Grandi Poteri (oggi una commistione tra i giganti della finanza, i vertici militari, le massonerie internazionali), solo in parte può essere addebitato ad introiti immediati di cassa (Big Pharma), alla necessità dei politici di nascondere la polvere sotto il tappetto (deterioramento del sistema sanitario pubblico).
    Una variante del coronavirus, una sindrome influenzale, di lieve entità letale, che ha invece causato un’enormità di vittime a causa di diagnosi e di terapie errate, di provvedimenti governativi aberranti (quali il divieto di effettuare autopsie che avrebbero favorito il lavoro dei medici), della paralisi degli ospedali (aumento esponenziale delle morti per problemi vascolari, rinvio di interventi, di controlli, di terapie per malattie gravi come il cancro, il diabete…), delle scelte scellerate di poteri locali (vedi Istituti per anziani) che richiedono un’indagine penale…
    Una variante, mascherata da peste, per obiettivi politici di alto respiro, quel dominio assoluto di cui trattava Hobbes e reso tangibile in tempi moderni, oltre che dal migliore pensiero marxista contemporaneo (Samir Amin, Wallestein…), da pensatori eclettici come i già citati Orwell. Huxley, Foucault, Wolin…

    Si è voluto educare un popolo ad avere paura ora del Covid, domani di un altro virus ovviamente da demonizzare, e far credere che la sopravvivenza potrà avvenire solo se si delega allo Stato il potere terapeutico universale, magari con un vaccino miracoloso o con altri farmaci che ci rassicurino da altre malattie prossime ad avvenire, in modo che, una volta tutelati dallo Stato, possiamo disporre di una carta, di un documento che attesti la nostra sanità che ci permetta di avere un passaporto sanitario che ci dia il diritto di andare a teatro, al cinema, ad una partita di calcio, ad un museo…
    Perché se un tempo era giusto aspirare al diritto alla salute, ora la salute dovrà essere regolata per legge. La salute: non un diritto ma un dovere.
    Il cittadino (mentre saranno legiferate politiche economiche devastanti per la popolazione, quasi sotto traccia), controllato elettronicamente, attraverso un vaccino e altri dispositivi geolocalizzanti, potrà vivere in pace, una volta che abbia delegato le responsabilità istituzionali ai rappresentanti dello Stato. Il Leviatano ci solleverà dagli annosi problemi di cui abbiamo sempre sofferto, educandoci ad accontentarci di quello che abbiamo, di non lamentarci della divisione in classi.
    Come un tempo fece l'Impero romano, suo antico progenitore, ci fornirà “panem et circenses”che saranno ampliati, tramite computer, smartphone,televisioni, videogiochi...naturalmente secondo gerarchie di classe.

    RispondiElimina
  4. Ma sia ben chiaro, Stiamo parlando delle cittadelle del Capitale che non saranno localizzate nel solo Occidente ma andranno diffuse in tutta quelle aree del pianeta che obbediranno alla logica del Leviatano capitalista.
    Al di là di quelle, le plebi del pianeta da tenere a bada con la forza militare ma anche con ipocrita, pelosa assistenza economica e sanitaria, plebi che sono troppe e che il Leviatano moderno dovrà pensare di sfoltire, secondo una logica malthusiana che la borghesia occidentale non ha mai trascurato, con lo sterminio di massa, con le guerre, con il deterioramento delle condizioni di vita che conducono alla fame, alla morte…in una tale prospettiva potranno essere utilizzati anche farmaci o vaccini che sterilizzino le facoltà alla vita.

    Non è detto, naturalmente che un tale percorso avrà vita facile. Se quello che abbiamo descritto è l'indirizzo di massima, gli ostacoli che si frappongono non son pochi. Non solo la lotta di classe che tenacemente persiste a livello planetario, ma anche le contraddizioni all'interno del fronte borghese, le contraddizioni inter-imperialiste, i Paesi che resistono all'aggressione imperiale, i modelli a socialismo di mercato che solo in parte o apparentemente possono apparire omogenei al Leviatano occidentale...la catastrofe possibile nucleare e biologica...

    Un ultima notazione…il Leviatano può essere sconfitto (personalmente penso che alla lunga lo sarà) e con esso tutti i suoi progetti mortiferi… ma non con le chiacchere, con mozioni, appelli, progetti “alternativi”, sit-in…utili e necessari perché comunque possa perdurare lo spirito di resistenza...
    Il Leviatano può essere solo abbattuto…

    RispondiElimina
  5. Ripubblicare oggi, nel giugno del 2020, un’opera come “1984″ di George Orwell «non rappresenta soltanto un preciso dovere culturale ed editoriale». Rappresenta, anche e soprattutto, «un chiaro messaggio politico e di denuncia sociale». Mai prima d’ora, infatti, dal 1949 – l’anno in cui Eric Arthur Blair (il vero nome di Orwell) pubblicò a Londra la sua ultima e più nota opera letteraria, “Nineteen Eighty-Four” – il mondo in cui viviamo ha rischiato realmente di precipitare nei cupi e allucinanti scenari, così mirabilmente descritti da questo scrittore singolare e visionario. Lo scrive lo storico Nicola Bizzi, editore di Aurora Boreale, nel presentare (insieme a Marco Della Luna) una riedizione dell’incubo del Grande Fratello in piena era Covid. «Molto probabilmente – scrivi Bizzi, nella prefazione – la drammatica situazione che stiamo ancora vivendo a livello globale sarà un giorno menzionata nei libri di scuola dei nostri figli e nipoti come il più grande inganno degli ultimi secoli». Un grande inganno «perpetrato, ai danni dei popoli, da una certa élite di potere che, con il pretesto di una falsa pandemia e servendosi di un “virus” abilmente ingegnerizzato in laboratorio, ha tentato di accelerare (per tutta una serie di ragioni che andremo a spiegare) il progetto di instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale».

    RispondiElimina
  6. Un Nuovo Ordine Mondiale «già da molto tempo pianificato ed annunciato, fondato sul forzato depopolamento e sul controllo tecnocratico totale dei cittadini di un mondo sempre più globalizzato». Gli strumenti: progressiva accentrazione di tutte le Il Grande Fratellorisorse e le ricchezze, e distruzione delle identità etniche, nazionali, culturali e religiose. E graduale restringimento, fino ad arrivare alla totale eliminazione, dei diritti civili e delle libertà democratiche sanciti dalle vigenti costituzioni nazionali. «Diritti civili e libertà democratiche conquistati dai popoli con il sangue, attraverso secoli di incessanti lotte e battaglie». Come ricorda lo stesso Della Luna, avvocato e scrittore di successo nonché autore (insieme a Bizzi) dei testi inediti che concorrono alla prefazione a questa riedizione del capolavoro di Orwell, oggi i popoli della Terra «sono divenuti superflui», perché i metodi di produzione del potere e della ricchezza «si sono accentrati nel controllo di poche grandi famiglie dinastiche». Un’oligarchia che «decide a porte chiuse, sopra quanto rimane delle istituzioni delle democrazie formali nazionali». Oligarchie che «non necessitano più delle masse di lavoratori, consumatori, combattenti di cui necessitava fino a non molto tempo fa il capitalismo industriale produttivo».

    RispondiElimina
  7. Di conseguenza, «cittadini e lavoratori hanno perso quella capacità di negoziare che fino all’altroieri ha rappresetato forse la sua unica e ultima risorsa». Cittadini che quindi «stanno inesorabilmente perdendo reddito, diritti, sicurezze, voglia di far figli». In sintesi, scrive Bizzi, stanno perdendo il loro stesso futuro, «condannati a una prospettiva di vita forse ancora peggiore di quella decrittaci da Orwell nel suo romanzo». Ciò che sta accadendo dall’autunno del 2019, «con il rilascio (intenzionale) il 19 di ottobre a Wuhan, in Cina, di un virus ingegnerizzato in laboratorio e con la sua propagazione palesemente “anomala”», cioè saltando letteralmente (a parte la Corea) tutte le nazioni confinanti con la Cina e diffondendosi direttamente in paesi come l’Iran, l’Italia, gli Stati Uniti e il Brasile. Su Facebook, già il 29 aprile, Bizzi le aveva chiamate “Prove tecniche di dittatura”, evidenziavo le inquietanti analogie tra gli strumenti e i metodi repressivi in uso nei paesi dell’Est Europa al tempo L'edizione di 1984 targata Aurora Borealedella Guerra Fredda e le misure «antidemocratiche e anticostituzionali» adottate in Italia dal governo Conte «con il pieno avvallo del Capo dello Stato, senza alcun voto parlamentare e con la totale connivenza e complicità delle cosiddette “opposizioni”».

    RispondiElimina
  8. Impietoso, il parallelo tra il 2020 e la vita nei paesi del cosiddetto “socialismo reale” prima della caduta del Muro di Berlino. Primo punto: controllo totale dei cittadini, dei loro spostamenti e delle loro telefonate. «All’epoca non esistevano certe “applicazioni”, ma lo Stato non si faceva sfuggire niente, con l’impiego massiccio e sistematico di semplici ma efficienti metodi “tradizionali”, quali intercettazioni, pedinamenti, posti di blocco, e ricorrendo ad una estesa rete di delatori», ricorda Bizzi. «Ognuno era pronto, per paura e per evitare a sua volta di essere additato come un “nemico dello Stato”, a denunciare il proprio vicino, perfino i propri amici e familiari». Ci ricorda qualcosa di vicinissimo a noi? «Con il pretesto dell’instaurazione dapprima di “zone rosse” e poi di un lockdown esteso all’intero territorio nazionale, in spregio ai più elementari diritti sanciti dalla Costituzione, sessanta milioni di cittadini italiani sono stati di fatto costretti agli arresti domiciliari, con la simultanea forzata chiusura di oltre il 90% delle attività produttive e degli esercizi commerciali e con il divieto di spostamento e di libera circolazione».

    RispondiElimina
  9. «Esattamente quello che è successo e che sta ancora (mentre scrivo) succedendo in Italia: sistematica censura delle notizie “scomode” e arbitraria cancellazione o rimozione – da siti Internet, social network come Facebook e Twitter e da piattaforme come Youtube – di articoli, interviste, testimonianze e video che osavano mettere in discussione il pensiero unico imposto dal regime». Sconcertante, il “ministero della verità” istituito a Palazzo Chigi da Andrea Martella (Pd) per “bonificare” il web dalle notizie scomode. A questo si sono aggiunte «azioni di censura e di delegittimazione (fino al vero e proprio linciaggio mediatico) di politici, intellettuali, giornalisti, medici e scienziati che non si allineano con la narrazione imposta dal governo». E’ la legge della “società fondata sulla menzogna” (terzo caposaldo, per Bizzi, dei regimi coministi). La prassi: «Falsificazione totale dei dati economici e delle statistiche». Ovvero: «A dispetto di ogni evidenza, ciò che lo Stato affermava e comunicava ai cittadini diveniva verità assoluta e doveva essere accettato alla stregua di un dogma di fede». Anche in questo caso, in Italia «continua ad esserci una spudorata falsificazione dei dati e delle statistiche, sia da un punto clinico che economico».

    RispondiElimina
  10. la «palese falsificazione per eccesso del numero dei decessi», con l’inclusione forzata (nei numeri comunicati dai teatrali bollettini televisivi della Protezione Civile) dei morti «per qualsiasi patologia, anche per infarto o incidente stradale». In parallelo, la deformazione dei dati economici, «con la promessa, da parte del governo, di aiuti alle imprese e alle famiglie mai effettivamente erogati». E anche in questo caso, «con la demonizzazione e il discredito di chiunque si permettesse di criticare o di contestare le “verità” imposte dal regime». Parlava da sola (e lo fa ancora) il quarto punto indicato da Bizzi, nell’inquietante parallelo con l’Est Europa: lunghe code fuori da negozi e supermercati. «Altra situazione da incubo, creata ad arte dal regime per incrementare il senso di paura e di emergenza». Mentre nei paesi comunisti le code erano dovute Il film Le vite degli altriall’effettiva penuria di generi di prima necessità, «le immense code fuori da supermercati e uffici postali che sono diventate una regola in Italia fin dall’inizio del lockdown sono state attentamente studiate e pianificate», per creare disagio, allarme e paura.

    RispondiElimina
  11. gli assembramenti rigorosamente vietati,con questo pretesto sono stati negati anche il diritto di sciopero e quello di manifestazione. Già a febbraio, un intellettuale come Alessandro Benati annotava: «Le parole, la liturgia, i segni e i gesti di questa pandemia illustrano quanto chi sta orchestrando la nostra presunta salvezza fisica abbia profondamente in odio l’Essere Umano». Esempio, il “distanziamento sociale”: «In queste due innocue paroline è racchiuso il massimo disprezzo che certe potenze hanno per il massimo che può esprimere appunto l’uomo: l’amore e la libertà. L’algido e asettico neo linguaggio tecno-scientocratico tenta di far passare con ciò il messaggio che la tua salvezza (fisica, e solo fisica) debba passare Alessandro Benatidall’abdicazione a tutto ciò che Tu sei realmente, e che ti distingue da tutti gli altri Esseri del Cosmo: un essere d’amore e libero, capace di esprimere questi due valori Universali anzitutto nei confronti degli altri Esseri Umani, cioè nel sociale».

    RispondiElimina
  12. Distanziamento sociale: «Due paroline innocue che nascondono invece un potenziale anti-umano inimmaginabile». Questa «sottrazione di umanità», è alimentata da personaggi «che non hanno per niente a cuore la vostra libertà e il vostro amore: anzi, si nutrono proprio del vostro dolore, della vostra volontà inespressa (vedi i talenti di cui sopra), della vostra sofferenza, e soprattutto della vostra adesione a queste forme-pensiero, siano esse parole, rituali, gesti, immagini». Bizzi concorda sulla pericolosità dei termini: sarebbe stato meglio evocare un distanziamento “fisico”, provvisorio. L’aggettivo “sociale”, invece, sottolinea «quanto l’obiettivo del governo e dei suoi manovratori internazionali sia proprio quello di spezzare i legami sociali tra le persone, di annientare ogni forma di aggregazione e di socialità», mortificando «l’indole e l’essenza stessa dell’essere umano, che è un animale sociale per definizione».

    RispondiElimina
  13. «I partiti di “opposizione” hanno del tutto tolto la maschera, dimostrando di essere totalmente funzionali e asserviti al pensiero unico del regime e ai suoi disegni totalitari, tecnocratici e antidemocratici». Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia «si sono piegati agli aberranti decreti anticostituzionali del governo, legittimando in questo modo la sospensione dei più elementari diritti democratici dei cittadini». Non solo: esponenti di spicco di quei partiti «hanno deliberatamente incrementato il clima di paura e di repressione, dimostrandosi più filogovernativi degli stessi partiti che sostengono l’esecutivo». Per non parlare «di quegli Meloni, Berlusconi e Salviniamministratori e sindaci di centrodestra che, degni emuli di Goebbels e di Mengele, non hanno esitato a ricorrere alla barbara pratica dei trattamenti sanitari obbligatori per silenziare i dissidenti»

    RispondiElimina
  14. I sedicenti partiti di “opposizione” «sono ormai del tutto delegittimati agli occhi del popolo Italiano». La loro unica funzione, ormai, «è quella di catalizzare e inertizzare ogni forma di dissenso». Altro dramma, i diritti civili: garantiti solo sulla carta. «Nella dittatura orwelliana in cui è stata precipitata l’Italia, dissentire è diventato estremamente pericoloso». «E gli abusi esercitati dalle “forze dell’ordine”, in spregio ai più elementari diritti costituzionali, sono ormai divenuti una costante pratica intimidatoria», mentre in televisione esponenti del Pd e dei 5 Stelle «esaltano senza alcun ritegno le misure liberticide del loro governo e proclamano la sospensione della Costituzione, al pari dell’orwelliano Ministero della Verità». Così, le task force di tecnici e di “esperti” «dettano la linea politica all’esecutivo, perseguendo un’agenda che è stata imposta dall’alto». Un’azione di annientamento: «Continuano inesorabilmente a distruggere ogni diritto civile e ogni conquista sociale».

    RispondiElimina
  15. «Mai, nella storia, neppure durante le spaventose epidemie di peste nera del XIV° e del XVII° secolo, la libertà di culto e il diritto dei cittadini di esercitare funzioni religiose e di prendervi parte erano stati messi in discussione». E’ invece avvenuto nell’Italia del 2020. Nei paesi del blocco orientale, nonostante l’ateismo di Stato, la religione non è mai stata vietata, e le pratiche di culto venivano comunque tollerate, sia pure sotto stretta sorveglianza politica. «Nell’Italia del 2020, invece, in nome di una falsa pandemia e adducendo come pretesto il divieto di assemblamenti e il mantra del “distanziamento sociale”, le funzioni religiose (e addirittura anche i funerali!) sono state veramente cancellate e proibite con un tratto di penna, cosa che neanche Stalin in persona osò fare». E la cosa più incredibile,è che questo sia potuto avvenire con il pieno assenso del Vaticano e Bergoglio della Cei.«Appare ormai evidente che l’obiettivo del governo Conte e delle forze oscure che lo eterodirigono sia quello di eradicare dalla popolazione qualsiasi sentimento religioso, in nome di un dogmatismo scientista totalitario che va ben oltre i cupi scenari narratici da Orwell in “1984″».

    RispondiElimina
  16. l’obbligo di speciali documenti e autorizzazioni (altro che “autocertificazioni”!) per potersi spostare da una città all’altra o da una regione all’altra. «La forzata introduzione di una simile modulistica è servita a impedire la libera circolazione dei cittadini, ad alimentare il clima di paura e la cappa repressiva, e schedare tutti coloro che si sono piegati a compilare simili assurdità e a consegnarle alle autorità». Il paragone con l’Europa dell’Est al tempo del Socialismo reale è però anche in questo caso calzante: in Unione Sovietica esistevano passaporti interni, indispensabili per spostarsi da una regione all’altra. «Passaporti che le autorità spesso revocavano ai dissidenti, proprio per limitare i loro movimenti». Quei lasciapassare li descrive anche Orwell nel suo romanzo distopico.

    RispondiElimina
  17. Benjamin Franklin, tra i padri fondatori degli Stati Uniti ha sottolineato che: «Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di momentanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza».
    Eppure la stragrande maggioranza degli italiani, «condizionati dalla paura e da un allarmismo televisivo platealmente confezionato ad arte dal governo», ha clamorosamente dimostrato di essere «pronta a rinunciare alle proprie libertà fondamentali», per le quali le precedenti generazioni «hanno lottato, combattuto e spesso dato la vita». Secondo Bizzi, «siamo di fronte alla più grande psy-op mai messa in atto nel mondo in tempi moderni». Si tratta di «un’operazione ben pianificata e congegnata, in quanto ha saputo fare leva proprio sulla paura, sulla più recondita paura dell’essere umano: la paura della morte, per giunta per mano – in questo caso – di un nemico invisibile». Un nemico elusivo e infido, «nell’immaginario confezionato ad arte dai “controllori della matrix”: il virus «poteva assumere il volto dei nostri vicini, dei nostri amici, dei nostri familiari, dei nostri affetti più cari; poteva insinuarsi ovunque, nell’aria che respiriamo, sugli oggetti che tocchiamo, sui nostri vestiti, nel vento, nella pioggia, sulla terra, nella sabbia». Un nemico «onnipotente e onnipresente, che poteva raggiungerci e colpirci ovunque, al pari del Grande Fratello di Orwell».

    RispondiElimina
  18. Ricordate il celebre assioma di Noam Chomsky, “problema-reazione-soluzione”? Il problema, in questo caso, è il “virus”. La reazione è proprio la paura. «La soluzione? Una dittatura. Medica, mediatica, sociale, tecnocratica, finanziaria, politica, culturale». Chiamatela come volete, «ma la sostanza non cambia: una dittatura è una dittatura, punto». Come osserva Marcello Pamio, con la scusa di un misterioso virus arrivato dall’Oriente «il Grande Fratello affina le armi e stringe sempre il cappio attorno alle già risicate libertà». E i nostri governanti «ci impongono così l’isolamento sociale (che fa crescere non solo Chomskyla paura ma anche la rabbia e il rancore)». Vogliono il tracciamento digitale, «incrociando tabulati, carte di credito e satellitare dei cellulari, per sapere in ogni momento dove siamo e cosa stiamo acquistando». Approntano «telecamere, sensori biometrici e termici per vedere in ogni istante cosa facciamo, nell’attesa del microchip e della sparizione del contante».

    RispondiElimina
  19. «Nel biochip saranno registrati tutti i dati individuali, sanitari, fiscali, compreso l’Id, l’Identificativo Digitale che tutti avranno». Il denaro cartaceo, «nelle intenzioni dei grandi burattinai», dovrà sparire: lascerà il posto a una moneta virtuale, elettronica, e quindi «facilmente manipolabile, gestibile, controllabile». Attenzione: «Tutto come da copione, tutto già predisposto e pianificato, secondo i piani dell’Agenda ID2020». Niente di inatteso, peraltro che appartiene alla tradizione iniziatica dei Misteri Eleusini (è autore del saggio “Da Eleusi a Firenze”, che rivela l’ascendenza “eleusina”, ad esempio della signoria medicea rinascimentale). «La mia appartenenza a elitari contesti iniziatici, della quale non ho mai fatto mistero, e l’aver operato nel settore dell’intelligence hanno fatto capire quanto profonda e ramificata sia la tana del Bianconiglio: sapevo, in sintesi, che era tutto previsto, tutto già da tempo pianificato da menti che definire criminali sarebbe un eufemismo».

    RispondiElimina
  20. Menti che, ci crediate o no, «conoscono molto bene non solo la psicologia umana, ma anche i più reconditi significati dei simboli e le leggi dell’astrologia», non certo quella degli oroscopi televisivi. «Mi sto riferendo a quella particolare forma elevata di astrologia che permette di calcolare, con assoluta precisione matematica, i giorni più propizi per insediare (o destituire) un governo, per scatenare una guerra, un attentato o un’operazione di “false flag”, o addirittura per rilasciare un virus ingegnerizzato in laboratorio o qualsiasi tipo di arma biologica». Ci crediate o meno – insiste Bizzi – una qualsiasi operazione avviata dall’uomo (che si tratti di un matrimonio, di un contratto d’affari, di una dichiarazione di guerra o di un attentato terroristico) in un giorno astrologicamente non propizio è destinata a fallire, mentre avrà invece un buon esito se il giorno sarà La cerimonia del Gottardostato attentamente scelto sulla base di tutta una serie di requisiti. «Questo lo sapevano bene gli antichi etruschi e i sovrani babilonesi, come lo sapevano bene coloro che hanno pianificato la Rivoluzione Francese, la Rivoluzione d’Ottobre in Russia, l’abbattimento delle Twin Towers a New York o l’incendio di Notre Dame a Parigi».

    RispondiElimina
  21. erte élite di potere «pianificano tutto, e lo fanno da molto, molto tempo». Niente di ciò che fanno è affidato al caso, «come non lo sono i giorni in cui lo fanno». Tutto, assicura Bizzi, «viene minuziosamente calcolato», e tutte le loro operazioni recano (celata, ma non più di tanto – in determinati simboli e in determinate date) la loro “firma”, sempre riconoscibile. Si pensi, ad esempio, «all’inquietante scenografia messa in atto nella cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Londra nel 2012», con la pantomima dell’emergenza sanitaria e il ricovero di un sosia di Boris Johnson, che allora era lontanissimo dal diventare premier. Oppure, «alla satanica rappresentazione svoltasi il 1° giugno del 2016 per l’inaugurazione del tunnel del San Gottardo», con una scenografia che esibiva sudditi nell’atto di prostrarsi di fronte a un dio-caprome, «fino ad arrivare all’aberrante imposizione agli italiani, nel mese di aprile del 2020, di mascherine, non solo nei luoghi di lavoro o in spazi chiusi, ma addirittura all’aperto».

    Mascherine? Secondo molti medici, del tutto inutili contro il virus e dannose per la salute. Ma, «al di là della vergognosa speculazione economica che attorno ad esse c’è stata», rivestono anche un profondo e recondito significato simbolico: «In passato, simili “dispositivi” erano riservati agli schiavi, alle persone private della loro libertà». E anche oggi, sostiene Bizzi, il loro vero scopo «è quello di applicare ai cittadini un palese marchio di sottomissione, di asservimento alla paura e di riduzione al silenzio». Obiettivo: creare un esercito silenzioso di zombie mascherati e impauriti, «talmente condizionati da arrivare ad aggredire, temere e insultare chi a tale paura non si conforma, chi osa non indossare la “museruola”». Per uno psicanalista Massimo Recalcaticome il professor Massimo Recalcati, infatti, «l’odio è non sopportare la libertà dell’altro». Proprio quella libertà alla quale molti, troppi, hanno scelto di rinunciare in cambio di briciole di momentanea “sicurezza”, o semplicemente per paura, l’atavica paura della morte.

    RispondiElimina
  22. Come la paura e la mancanza di ragione uccidono la libertà e la democrazia: lo spiega Riccardo Manzotti, psicologo e filosofo: «Come nel romanzo di Orwell, le persone sono state isolate le une dalle altre e soggette a una continua imposizione di notizie da parte di schermi installati nelle loro abitazioni». E ancora: «Il runner solitario non mette a rischio la salute fisica dei cittadini, ma mette in discussione il valore salvifico della loro presunta moralità: “Se io sto in casa a soffrire, perché non lo fa anche lui?”. E così si deve stare in casa non per evitare il virus, ma per non mettere in discussione l’autorità del governo cui la società ha demandato la propria libertà. Perché il sacrificio della libertà di tutti sia efficace, deve essere condiviso». Così, secondo Manzotti, si rivela il lato oscuro della irrazionalità: paura e ignoranza. «L’ignoranza gonfia la paura, che cerca nel sacrificio della libertà e nella sottomissione all’autorità una salvezza che viene applicata con la stupidità irrazionale propria della superstizione». Nel citare Manzotti, lo stesso Bizzi ne sottoscrive le tesi: «L’aspetto peggiore si è manifestato in tutte quelle forme di intolleranza e di miseria umana che trovano amplificazione nel razzismo da balcone. Si spiano le persone perché gli altri non sono più percepiti in quanto esseri umani, ma come un potenziale pericolo».

    L’applicazione rigida della legge – aggiunge Manzotti – diventa il pretesto per sfogare invidie, rivalità e complessi di inferiorità, fino al patetico astio campanilistico che ad esempio ha ispirato il governatore della Campania nella sua ridicola polemica contro la Lombardia, sottoscritta dagli hooligan che vedono nel sistema-Milano la patria dell’odiato leghismo salviniano. «Quando la libertà individuale è sospettata di egoismo, quando si avalla il principio etico-politico che la sola vera libertà è quella che esprime il bene universale – scrive sempre Manzotti – la persona è in pericolo, perché la persona è la sua libertà individuale, insindacabile, indomabile, ingiudicabile». E’ un fatto: «La paura del virus ha spinto molti a rinunciare ai propri diritti individuali». La salvezza del corpo in cambio dell’anima appare un baratto ragionevole. «Accettare il diktat dello stare a casa senza ragione non è solo un rischio sanitario (il danno che tanti avranno da questa inutile clausura domestica) ma Riccardo Manzottisoprattutto il fallimento del patto di ragione tra Stato e cittadino». Ovvero: «Allo Stato non si chiede di spiegare le motivazioni razionali delle regole. Ai cittadini non si chiede di comportarsi responsabilmente. Ognuno viene meno ai suoi obblighi e ci si tratta con l’indulgenza tipica di persone immature».

    RispondiElimina
  23. Il patto, non è più basato sulla ragione e sul rispetto reciproco tra persona e istituzione, ma sull’interesse e sulla paura: «E la superstizione ne è il naturale collante». Lo sciagurato slogan #iorestoacasa, infatti, «esprime il fallimento della libertà e della democrazia». Nella sua introduzione alla nuova edizione di “1984″, Bizzi cita anche un giornalista scomodo come Gianmarco Landi, che definisce la App Immuni un aberrante strumento di controllo dei cittadini, dalle connotazioni veramente orwelliane: «Ho definio idioti quelli che la installano, e ho preteso da loro un distanziamento on-line cancellando l’amicizia su Facebook». Precisa Landi: «Non volevo offendere, ma scuotere in maniera vibrante chiunque pensasse di fare questa gigantesca idiozia». L’epiteto idioti non piace? Meglio «grandissime teste del piffero»? L’appello: «La app del telefonino è una finzione astratta inutile, perché non è che uno si faccia il tampone ogni giorno, quindi a cosa servirebbe? È una roba politica, non sanitaria». Alcuni protestano: tanto, siamo già on-line e spiati da Facebook. «Immuni non è Facebook, è roba dello Stato. Come fate a non capire la differenza? Avete chat di WhatsApp con gruppi vari? Integrate vostra moglie/marito in tutte, e vedrete cosa succederà nei prossimi giorni alla vostra vita».

    Immuni, aggiunge Landi, esprime lo stesso concetto della metafora chat WhatsApp, moltiplicato in gravità per 10.000. «Facebook vi può illecitamente prevaricare censurandovi, ma non è lo Stato e non ha polizie e pubblici ministeri che vi possono accusare, né procedure che vi possono spedire in carcere». A Facebook – continua il giornalista – non paghiamo le tasse o le multe, «Facebook non vi pignorerà somme o beni, né vi farà fallire con una procedura concorsuale». Ancora: «Nessuno farà una legge per non farvi entrare in un locale con amici per mangiare una pizza se non avete Facebook sul telefono o potrà cacciarvi via come cani pulciosi dalla vita sociale a patto che non facciate come una qualche Autorità stabilirà per voi». Di fatto, Immuni «può hackerare il vostro telefonino ed estendere ingerenze e controlli a tutti i vostri dispositivi, Gianmarco Landianche con telefono da voi spento». E tutto questo «è la premessa per una tirannide, lo capite?». Di questo passo, si potrebbe arrivare a essere distrutti, in qualsiasi momento. «C’è anche la possibilità che magistrati o funzionari corrotti e malvagi possano agire da Grande Fratello e usare vostre info personali per godimento proprio, e magari ricattarvi o devastare le vostre vite».

    RispondiElimina
  24. Se pensate di installare questo cavallo di Troia, un “bellissimo” regalo del governo filo-cinese e filo-coronavirus, non siete solo idioti secondo me: siete dei pazzi, degli incoscienti, dei criminali, e sareste responsabili della diffusione della cultura Big Brother di “1984″». Raccomanda Landi: «Leggetevi questo libro, e magari anche altri, prima di cliccare o aprire bocca, e poi traetene le conclusioni, su quanto o meno è stato corretto definire un tale vostro comportamento tipico degli idioti». Che il pericolo sia reale, secondo Bizzi, lo si constata anche rileggendo una storica conferenza di Rudolf Steiner, grande e indiscusso maestro. Era il 27 ottobre 1917. «Parole incredibilmente profetiche, che costituiscono un vero e proprio monito per il nostro presente». Disse Steiner: «Gli spiriti delle tenebre sono in mezzo a noi, sono qua. Dobbiamo restare in guardia in modo da accorgerci quando li incontriamo, in modo da comprendere dove si trovano. Perché la cosa più pericolosa nel prossimo futuro sarà abbandonarsi inconsciamente a tali influssi, che realmente esistono intorno a noi. Infatti, che l’uomo li riconosca o meno, non fa alcuna differenza per la loro reale esistenza. Ma soprattutto, per questi spiriti delle tenebre sarà importante portare confusione, dare false direzioni in ciò che si sta ora diffondendo in tutto il mondo e per cui gli spiriti della luce continueranno a operare nella direzione giusta».

    RispondiElimina
  25. Secondo Steiner, il pensiero materialista avrebbe ostacolato in ogni modo lo sviluppo di una certa spiritualità. «Gli spiriti delle tenebre ispireranno le vittime di cui si nutrono, gli uomini che abiteranno, persino ad inventare un vaccino per deviare verso la fisicità, fin dalla prossima infanzia, la tendenza delle anime verso la spiritualità». Così parlava, Steiner, esattamente cent’anni fa. «Come oggi si vaccinano i corpi contro questo e quello, così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza preparata in modo che attraverso la vaccinazione, queste persone saranno immuni dallo sviluppare in sé la “follia” della vita spirituale – follia, ovviamente, dal punto di vista materialistico». Tutto questo, aggiungeva il padre dell’antroposofia, tende a mettere a punto «il metodo con cui si potranno vaccinare i loro corpi, in modo che essi non potranno sviluppare inclinazioni verso idee Rudolf Steinerspirituali, ma crederanno per tutta la loro esistenza solo alla materia fisica». Steiner, già allora, accusava una certa «inclinazione all’inganno» da parte della medicina: «Oggi si vaccina contro la tubercolosi, così domani si vaccinerà contro la disposizione verso la spiritualità». Steiner vedeva quindi «qualcosa di particolarmente paradossale», in arrivo «in un futuro prossimo e anche più remoto». Un caos così brutale – secondo Steiner – da propiziare, infine, «la vittoria degli spiriti della luce».

    «È pur vero che molti italiani si stanno svegliando, stanno uscendo dalla “caverna” e prendono gradualmente coscienza del grande inganno che è stato pianificato e attuato ai loro danni», ammette Bizzi, «ma pochi di questi risvegliati – aggiunge – comprendono realmente la vastità, la portata e le finalità di questo grande inganno che stanno vivendo». E purtroppo è anche vero che la maggioranza dei nostri concittadini «non intende minimamente svegliarsi e uscire dalla matrix». Infatti «si sta inesorabilmente incamminando di proposito verso un futuro di schiavitù, caratterizzato dal controllo totale delle persone mediante il riconoscimento facciale, la tecnologia 5G e il monitoraggio di ogni spostamento». Un mondo segnato «dalle vaccinazioni di massa, dall’impianto di microchip sottocutanei e dall’abolizione del denaro contante». Un futuro in cui «sarà abolita ogni forma di socialità e di affettività», e in cui l’infame “distanziamento sociale” diventerà «una regola permanente, anche all’interno dei nuclei familiari». Un futuro, insomma, in cui «non ci sarà spazio per il dissenso, in cui sarà vietato anche solo pensare». Un mondo in cui «chiunque potrà essere sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori ed essere “rieducato” e “riprogrammato”, come nei peggiori gulag sovietici e laogai cinesi». La democrazia? «Sarà solo un vago e incerto ricordo, cancellato con un tratto di penna dai libri di storia». Saremo davvero solo numeri, cancellabili dalla memoria di un computer a piacimento dei nostri governanti? «È questo il futuro che volete per voi e per i vostri figli?». Conclude Bizzi: «Italiani, svegliatevi, finché siete in tempo, perché di tempo non ne è rimasto molto. Il 1984 di Orwell è adesso, è drammaticamente adesso!».

    RispondiElimina

I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.

SALVA O STAMPA IL POST IN PDF

Print Friendly Version of this pagePrint Get a PDF version of this webpagePDF

CORRELATI

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...