martedì 9 giugno 2020

Regione Puglia, vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari: “Chi si rifiuta perde il lavoro”

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Regione Puglia, vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari: “Chi si rifiuta perde il lavoro”
Perchè i governi degli ultimi dieci anni sono così ossessionati per le vaccinazioni di massa? 
Ve la siete fatta questa domanda? 

Fino ad una decina di anni fa questo filone non esisteva nelle agende dei governi. Infatti le vaccinazioni nella maggior parte dei paesi erano per lo più facoltative.
Poi all'improvviso per i governi siamo diventati tutti dei potenziali untori di chissà quale malattia...

Evidentemente oltre agli interessi economici ci sarà qualche altro motivo visto che i colossi economici che propongono ai governi piani vaccinali di massa sono gli stessi che affermano che siamo in troppi su questo pianeta, quindi se 2+2 fa 4 qualche sospetto mi sorge...

Ecco le ultime notizie dall'Italia su tale tema: 
Regione Puglia, vaccino obbligatorio per gli operatori sanitari: “Chi si rifiuta non sarà idoneo al lavoro”

La commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia ha dato il via libera all’obbligo vaccinale degli operatori sanitari. Legge che ha avuto anche il nulla osta della Corte Costituzionale. Ha votato contro il gruppo di Fratelli d’Italia, mentre si è astenuto Marco Galante del M5S e Mario Conca del gruppo misto.

Un modo per tutelare sia gli operatori sanitari che per i pazienti. Il piano prevede la vaccinazione obbligatoria per epatite, morbillo, parotite, rosolia, varicella, difterite tetano, pertosse, tubercolosi e influenza. Nel caso in cui l’operatore si dovesse rifiutare di farlo, pregiudicherebbe l’idoneità all’attività lavorativa.

Capito dove vogliono arrivare? Costringono a vaccinarti altrimenti perdi il lavoro e quindi la possibilità di sopravvivere.
Se non e' una dittatura sanitaria questa!!?

https://bari.ilquotidianoitaliano.com/attualita/2020/04/news/regione-puglia-vaccino-obbligatorio-per-gli-operatori-sanitari-chi-si-rifiuta-non-sara-idoneo-al-lavoro-271435.html/

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6 commenti:

  1. SIETE PRONTI A PARTIRE PER LE VACANZE, I VOSTRI BAGAGLI SONO FATTI, LA CAMERE SONO PRENOTATE; C’E’ SOLO UN PROBLEMA: IL GOVERNO HA ANNULLATO I VOSTRI BIGLIETTI. È CIO’ CHE SUCCEDE IN CINA E DECINE DI MILIONI DI CINESI VENGONO SANZIONATI PERCHE’ IL LORO “PUNTEGGIO DI CREDITO SOCIALE” È STATO ABBASSATO. UN METODO DI SORVEGLIANZA ORWELLIANO INVENTATO DAL PARTITO COMUNISTA CINESE PER TENERE LA POPOLAZIONE AL GUINZAGLIO CHE I NS POLITICI STANNO CON TUTTI I MEZZI CERCANDO DI IMPORCI.
    La Cina si è appropriata della gestione delle nuove tecnologie e sta diventando, sotto i nostri occhi, un leader nel settore. Big data, riconoscimento facciale, algoritmi predittivi non hanno più segreti per i cinesi; ne sono diventati dei maestri. In altri paesi lo sviluppo delle nuove tecnologie è per migliorare la vita delle persone. Era il credo della Silicon Valley alle sue origini. Ma in Cina le nuove tecnologie sono destinate a sorvegliare la vita delle persone in ogni angolo della loro vita.  Il medio Impero sta costruendo una gigantesca rete sociale, forte di 1 miliardo e 400 milioni di persone. Ciascuna di esse viene notata in base al suo comportamento nella vita quotidiana, scannerizzata nel minimo gesto da 200 milioni di telecamere di sorveglianza. Gli algoritmi dello Stato calcolano quindi per ognuna il suo “credito sociale”. Benestare oppure ostacolo per spostarsi o beneficiare dei servizi pubblici.

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  2. PRIMA DITTATURA NUMERICA AL MONDO

    George Orwell, autore di 1984 e creatore di Big Brother (Grande Fratello), nemmeno nei suoi peggiori incubi avrebbe mai immaginato una simile distopia. Un’intera popolazione di oltre un miliardo di persone sorvegliata in ogni suo minimo gesto e identificata in base ai suoi comportamenti. Una nota algoritmica attaccata ad ogni cittadino, sintesi di un controllo totale e di massa. La Cina sta diventando la prima dittatura numerica al mondo.

    State tentando di attraversare la strada quando il semaforo è verde (per le auto)? Il vostro viso viene riconosciuto all’istante dalla telecamera di sorveglianza installata a poca distanza ed una voce diffusa con l’altoparlante vi ordina di arretrare immediatamente e di ritornare sul marciapiede. Non si tratta unicamente di un ordine ai fini della sicurezza stradale. Infatti il vostro “punteggio sociale” si abbasserà all’istante di qualche punto come conseguenza della punizione per questo atto incivile.

    Dal 2014 le autorità hanno sperimentato il “credito sociale” in tutta la Cina. Ogni cittadino cinese detiene un capitale di 800 punti come credito al suo punteggio sociale. In qualsiasi momento può perdere dei punti ed il suo saldo, aggiornato in tempo reale, viene strettamente associato alla sua identità. Se il vostro punteggio è buono potrete circolare, prendere l’aereo, spostarvi liberamente, accedere ai servizi, altrimenti siete condannati alla detenzione domiciliare e diventerete presto un paria della società. Vengono tolti punti per aver infranto la legge oppure, in alcune regioni, per aver commesso infrazioni minori come portare a spasso il cane senza guinzaglio.

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  3. IL CREDITO SOCIALE UNIVERSALE

    Questo perché il credito sociale tocca tutti gli aspetti della vostra vita. Infatti grazie alla magia di big data, i sistemi di riconoscimento visuale sono collegati ai dati fiscali, finanziari, giuridici, medici, di qualsiasi cittadino. I dati sono trattati in tempo reale da mega-servers pieni zeppi di intelligenza artificiale. Per avere quindi un buon punteggio sociale non basta attraversare la strada col semaforo rosso (per le auto) ma bisogna pagare le fatture puntualmente, fare la raccolta differenziata dei rifiuti, fare del volontariato, non fumare nei luoghi pubblici, ecc. Il punteggio sociale è la sintesi di tutta la vita cittadina di un individuo. Questo punteggio è il benestare per accedere ad esempio più facilmente all’ottenimento di crediti oppure per evitare di fare la coda ai servizi ospedalieri. Ad ogni infrazione il punteggio sociale diminuisce e con esso aumenta il rischio di ricevere ammende finanziarie o degli ostacoli alle proprie libertà. Una forma di dittatura numerica basata su una gestione algoritmica. Secondo un’inchiesta della Associated Press (https://www.apnews.com/9d43f4b74260411797043ddd391c13d8) 17,5 milioni di biglietti aerei sono stati bloccati lo scorso anno per reati di “credito sociale”, comprese tasse non pagate e multe, nel quadro di un sistema che, secondo il Partito Comunista al potere, migliorerà il comportamento della popolazione. Altri 5,5 milioni di persone si sono viste proibire l’acquisto di biglietti ferroviari secondo il National Public Credit Information Center (Centro Nazionale Informativo del Credito Pubblico).

    Il partito al potere afferma che le ammende e le ricompense del “credito sociale” migliorano l’ordine in una società in rapida evoluzione dopo tre decenni di riforme economiche che hanno messo sottosopra le strutture sociali. Questo sistema va visto nel quadro degli sforzi intrapresi dal governo del presidente Xi Jinping per utilizzare tecnologie che vanno dal trattamento dei dati alla sequenza genetica e al riconoscimento facciale. (http://up-magazine.info/index.php/technologies-a-la-pointe/technologies/7490-I-arsenal-de-surveillance-ultra-high-tech-de-la-police-chinoise) per rafforzare il controllo.

    Il partito comunista cinese vuole arrivare ad un sistema nazionale entro il 2020 ma non ha ancora precisato nei dettagli come funzionerà. Fra le possibili sanzioni figurano restrizioni agli spostamenti, agli affari e l’accesso all’educazione. Uno slogan viene attualmente ripetuto nei media di Stato: “Una volta che avrete perso la confidenza che noi abbiamo in voi, avrete a che fare con delle restrizioni, ovunque”.

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  4. LE DITTE SOTTO STRETTA SORVEGLIANZA

    La sorveglianza di massa non riguarda soltanto gli individui ma anche le ditte che hanno anch’esse il loro “punteggio sociale”. Le ditte che figurano sulla lista nera possono perdere contratti statali o l’accesso a prestiti bancari oppure vedersi proibire di emettere obbligazioni oppure importare merci. Secondo il centro informativo del governo, i reati sanzionati l’anno scorso (2018) a titolo di “credito sociale” comprendevano la pubblicità ingannevole oppure la violazione delle regole di sicurezza dei medicinali.

    A 290.000 persone è stato impedito di occupare dei posti di lavoro come quadri superiori oppure di agire in qualità di rappresentanti legali di una ditta. Che siano società cinesi o straniere il loro comportamento viene monitorato nei dettagli. Al nostro link http://www.up-magazine.info/index.php/economie-de-linnovation-4/7769-les-travailleurs-chinois-sont-les-plus-surveilles-au-monde-meme-leurs-emotions-sont-controlees-en-temps-reel informavamo come alcune ditte si sono dotate di apparecchiature di “sorveglianza emotiva” per monitorare, in tempo reale, lo stato emotivo dei loro dipendenti. Dei leggeri sensori integrati nei copri-capo o nei caschi dei lavoratori trasmettono senza filo i dati delle onde cerebrali ad un computer. Questo funziona probabilmente come un elettroencefalogramma come fatto notare dalla Rassegna Tecnica del MIT (https://www.technologyreview.com/the-download/611052/with-brain-scanning-hats-china-signals-it-has-no-interest-in-workers-privacy)

    In seguito degli algoritmi di intelligenza artificiale scannerizzano i dati alla ricerca di valori aberranti che potrebbero indicare uno stato di ansia o di rabbia.

    Questa sorveglianza di massa è cominciata nel 2000 con la messa in funzione da parte del ministero della polizia “dell’Orecchino d’oro” (dal nome del progetto) di una rete numerica su scala nazionale per seguire gli individui.

    In alcune regioni la sorveglianza numerica si accompagna ad una sorveglianza genetica. Dei militanti dei diritti umani affermano che gli abitanti delle regioni musulmane e di altre minoranze etniche sono stati costretti a dare campioni di sangue per costituire una base di dati genetici. Va ricordato che circa un milione fra Ouighours, Kazaki ed altre minoranze musulmane sono detenute in campi di educazione politica, secondo responsabili americani ed esperti delle Nazioni Unite. Il governo afferma che questi campi sono dei centri di formazione professionale concepiti per eliminare l’estremismo dalla regione.

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  5. "Torneremo alla normalità solo dopo il vaccino".Ecco il nuovo mantra della politica italiana
    Ecco una raccolta di dichiarazioni che fanno eco a quella principale detta dal grande capo dell'OMS Bill Gates.

    Avete per caso sentito Donald Trump affermare che torneremo alla normalita' solo dopo un vaccino? No!

    Solo i nostri politicanti da strapazzo si accodano alle direttive dell'OMS e quindi del magnate Bill Gates ubbidendo come dei cagnolini.

    Coronavirus, Conte: «Senza vaccino nessuna soluzione contro la battaglia»
    L'unica strada per vincere la battaglia contro il coronavirus è «trovare il vaccino», perché «Senza il vaccino non ci sarà una soluzione». Lo afferma il premier Giuseppe Conte intervenendo durante la conferenza stampa virtuale per la presentazione di un'iniziativa Onu-Oms per accelerare lo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus.

    Coronavirus: Di Maio, torneremo alla normalità quando sarà scoperto il vaccino
    Roma, 16 apr 20:45 - (Agenzia Nova) - Si ritornerà alla normalità solo quando sarà scoperto un vaccino. Lo ha detto oggi il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, a "Stasera Italia" su Rete4. "Torneremo alla normalità quando sarà scoperto un vaccino. Da qui al momento adattare le nostre abitudini, anche sul posto di lavoro, ad alcune regole", ha detto il capo della diplomazia italiana. Quanto a una possibile riapertura in estate, Di Maio ha espresso prudenza. "Non si potrà uscire finché non saremo sicuri di tutelare la salute delle nostre famiglie. Questo viene prima di tutto il resto, ma gli azzardi si pagano", ha detto il ministro. (Res)
    © Agenzia Nova
    Commissario Arcuri, la normalità solo con il vaccino per il coronavirus
    Il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri spiega che la piena normalità si avrà solo con il vaccino e che per ora l'unico antidoto a Sars-CoV-2 è la distanza sociale.

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  6. Attenzione lo stanno cancellando dal web! Nuovo protocollo anti-covid scuola: potranno prelevare bambini senza avvertire i genitori
    Diversi dirigenti scolastici hanno infatti diffuso la circolare ma sta sparendo dai siti internet degli istituti perche' all'interno del documento e' palesemente spiegato le norme da eseguire nel caso un bambino presenti sintomi influenzali a scuola.E vi assicuro che fanno gelare il sangue!

    1.Ogni utente (alunno, insegnante, personale ATA, genitore, parente degli alunni) deve adeguarsi rigorosamente, in ogni aspetto della propria vita, a tutte le indicazioni di comportamento emanate a livello nazionale e locale e che sono reperibili attraverso tutti i mezzi di informazione. I seguenti link possono essere un primo valido aiuto http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
    http://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
    https://www.liceofermiaversa.edu.it/coronavirus/
    In particolare, si rammentano le seguenti raccomandazioni elaborate dal Ministero della salute:
    Lavarsi spesso lemani.Evitare il contatto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
    Non toccare occhi, naso e bocca con le mani.
    Coprire bocca e naso se si starnutisce e se si tossisce.
    Non prendere farmaci antivirale né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
    Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o se si assistono persone malate.
    I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.Contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni
    Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

    ”h)Nel caso in cui un alunno dovesse manifestare i sintomi di cui al punto 1 nei locali della scuola, durante l’orario scolastico, l’insegnante presente dovrà chiudere le porte dell’aula, chiamare immediatamente il 112 o il 1500 e ricevere le relative istruzioni. I presenti dovranno permanere all’interno dell’aula fino a che gli operatori non avranno dato tutte le istruzioni del caso. L’insegnante potrà nel frattempo avvisare colleghi o personale, evitando di entrare direttamente in contatto con altre persone della scuola.

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