giovedì 25 giugno 2020

Conflittualità e malattie dei bambini (5LB)

Bimbi e Malattie

Perla saggia:
Mio figlio e' un dottore nato: riesce a scrivere cose che nessuno riesce a leggere. - Henny Youngman

Secondo Wikipedia, un bambino o bimbo è l'essere umano nell'intervallo di tempo compreso tra la nascita e la pubertà. A seconda del contesto, anche linguistico, il termine può indicare genericamente una persona che non ha ancora raggiunto la pubertà, oppure che non ha ancora raggiunto 10 anni (età nella quale, in coincidenza con l'uscita dalla scuola elementare, si comincia a parlare di "ragazzino/a"). Da un punto di vista linguistico, quando un bambino è appena nato lo si indica con neonato; dai sei ai dodici anni, è un fanciullo.

Il bambino è un individuo particolarmente plasmabile - che non lo rende inferiore - in grado di gestire e affrontare le sfide della vita adatte alla sua età. Proprio per questa sua plasmabilità può essere programmato alla vita in due modi fondamentali:
- una vita gioiosa e di crescita
- una vita infelice e di decrescita o arresto evolutivo.

Vita intrauterina

Occorre considerare, del bambino, la vita prenatale e post-natale.
La vita prenatale la si può suddividere in due fasi principali:
  • i primi 3 mesi di gestazione
  • i restanti 6 mesi di gestazione
Le alterazioni energetiche a carico del feto del primo periodo, sono dovute a problemi vissuti dalla madre, problemi che si ripercuotono sul feto che rischia di morire in questo periodo ed essere abortito.
Nei restanti sei mesi il feto vive shock biologici per proprio conto, principalmente dovuti ad alterazioni nell'afflusso di sangue proveniente dalla placenta. Anche altre cause possono scatenare la DHS nel feto, come per esempio l'udire forti rumori. Data la totale dipendenza dalla madre, il vissuto materno gioca un ruolo importante anche in questi mesi della gestazione.
Pur non essendo descritto all'interno delle 5 Leggi Biologiche, non essendone dimostrato il collegamento, non è insensato inserire in questo discorso, il famoso "Progetto Senso", su cui ho pubblicato un articolo e dal quale estrapolo queste considerazioni: 

1.      Disordini amorosi:
o        Amore impossibile
o        Incesto
o        Non essere riconosciuto
2.     Identità sessuale, inversione se sono del sesso desiderato dai genitori o meno.
3.     Posto nella famiglia occupo il mio posto o quello di qualcuno che è morto? Qual'è il mio posto in questa famiglia? Cosa sono venuto a fare in questa famiglia?
4.    Figli di riparazione.
o        Bambino sintomo prenderà il sintomo per spiegare il sintomo della famiglia
o        Patologia del segreto
o        Bimbo spazzatura raccoglie tutti i problemi del clan.
5.     Figli di rimpiazzo o di riparazione sostituisce un altro che è morto o è malato...
6.    Figli di appoggio la madre si sente sola, non protetta...
7.     Parentalizzazione i genitori delegano la propria responsabilità al bambino.
8.    Bastone della vecchiaia la sua funzione nel clan è di essere il supporto dei propri genitori, non ha il diritto a vivere la propria vita.
9.    Figlio di consolazione, bimbo pagliaccio c'è una sofferenza nel clan e un figlio se ne fa carico.
10.Bambino inesistente tentativi di aborto, non desiderano avere figli
11.   Bambino adesivo per salvare il matrimonio
Queste progettualità materne e del clan nel quale vivrà il nascituro, possono determinarne e segnarne il futuro, anche dal punto di vista delle possibili "malattie".

Il Parto

Il parto è l'espulsione spontanea o l'estrazione strumentale del feto e degli annessi fetali dall'utero materno. Il parto è un evento inderogabile e inevitabile, una volta che la gravidanza abbia avuto inizio e nella specie umana avviene mediamente dopo nove mesi di gestazione.
Il parto può avvenire per via naturale, con la fuoriuscita per via vaginale o per via chirurgica mediante il noto Taglio Cesareo.
Riporto un passo del libro del Dr. Flavio Bianchi, "La Decodifica della realtà":
-Sappiamo oggi che le endorfine partecipano alla sollecitazione dei movimenti respiratori, ma si è anche compreso che la secrezione delle endorfine durante il travaglio ha un significato molto più ampio della semplice protezione dal dolore.
[...]
La produzione delle endorfine durante il travaglio serve a stimolare la secrezione di prolattina, come se il processo della lattazione si stesse già preparando durante le ore precedenti la nascita.
La prolattina che viene secreta durante il travaglio inizia subito a svolgere altre funzioni ancor prima della lattazione, fra l'altro, a completare la maturazione polmonare del feto.
[...]
Cosa accade quindi appena dopo il parto, quando la mamma e il bambino sono vicini l'uno all'altra?
Sono entrambi colmi di oppiacei che creano uno stato di dipendenza e di abitudine, è l'inizio di un legame.

[...]
Nell'affrontare lo sforzo della nascita produce livelli molto alti, persino più elevati che nella madre o in un adulto colpito da attacco cardiaco, di "ormoni dello stress", cioè adrenalina e noradrenalina.
Il feto è ben attrezzato per sopportare lo stress e le catecolamine forniscono la maggior protezione contro situazioni sfavorevoli quali l'ipossia. Mettono il nascituro in grado di sopravvivere fuori dal grembo materno. La respirazione normale è favorita dall'aumento dei livelli ormonali che ripuliscono i polmoni, provocano la dilatazione dei bronchioli...
[...]
Si è rilevato inoltre che la pressione prodotta sulla testa del bambino durante le contrazioni, può stimolare un'attività simpatico-surrenale, che da luogo alla massiccia liberazione di catecolamine durante il parto, che non è quindi conseguenza diretta dell'ipossia.
[...]
I dati raccolti mettono in evidenza il fatto che i neonati nati con il parto cesareo, senza travaglio, hanno un livello di catecolamine molto basso, mentre quelli nati con parto cesareo di emergenza, ovvero a travaglio già iniziato, hanno un livello di catecolamine appena inferiore a quelli di nati da parto vaginale. D'altronde è risaputo che i nati con parto cesareo elettivo sono predisposti a difficoltà respiratorie.
[...]
È stato inoltre dimostrato che il neonato nato da parto spontaneo presenta un maggior flusso sanguigno a livello degli organi vitali e un minor flusso alla periferia.
È importante comprendere come al momento della nascita il bambino vive l'intera serie di possibili shock biologici.
  • Conflitto del boccone di sopravvivenza: venendosi a trovare fuori dal suo ambiente vitale, spinto a vivere in un ambiente inizialmente ostile
  • Conflitto di attacco: venendo stimolato da percezioni a lui ignote, come il contatto da parte di persone estranee, soggetto ad una variazione termica decisiva, all'azione dell'aria ambiente e di suoni e stimoli luminosi di una certa violenza
  • Conflitto di inadeguatezza: non essendo in grado di accedere alle fonti alimentari che ora devono essere assunte autonomamente
  • Conflitto di separazione: essendo distaccato da un ambiente accogliente e protettivo

Mamma e Papà

Fino a che il bambino non è indipendente nel mangiare, nel difendersi, nel muoversi e nel relazionarsi con gli altri, vive una simbiosi completa con la madre. Questo significa che mamma è vita, nutrimento, difesa, calore, suono, luce, sopravvivenza. Mamma è tutto ciò che gli permette di vivere, di esistere. La sua mancanza equivale a morire.
Quando il bimbo comincia a staccarsi dalla madre conosce il padre meglio di quanto avesse fatto finora. Papà è gioco, comunicazione, sorveglianza, la parola e colui che ama la mamma e quindi ama il figlio.
L'armonia famigliare, in cui la madre è amata, protetta e accudita dal padre di suo figlio, permette al bimbo di avere sua madre a disposizione ed imparare a fare esperienze in un ambiente sereno e pacifico.
L'allontanamento del bimbo dalla madre, prima che questo avvenga per vie naturali e spontanee, potrebbe ri-avviare quella serie di conflittualità vissute al momento della nascita e che potrebbero quindi innescare una sequela di manifestazioni psico-organiche di maggiore o minore rilevanza.

 "Malattie" comuni dei bambini

I quadri patologici esposti di seguito sono solo esempi di massima. Non sono applicabili al singolo caso, che va valutato singolarmente in collaborazione con personale adeguatamente preparato e disponibile.

Non è da escludere una attenta valutazione da parte del pediatra di fiducia.
Le "Malattie" dei bimbi esprimono un disagio del bimbo stesso, che vive conflittualità identiche a quelle di un adulto, con intensità e durata sue proprie, ma data la mancanza delle tipiche sovrastrutture mentali dell'adulto, sono conflittualità più "animali", più reali e meno metaforiche, vissute per lo più una alla volta, ma questa affermazione deve essere verificata caso per caso.
Esprimono un disagio che "parla" ai genitori, indicando loro dove e come hanno perso la via biologica.
 

Respiratorie

Le "malattie" respiratorie del bambino indicano principalmente problemi legati alla paura, allo spavento, a forti conflittualità legate alla separazione dai contatti con la madre e la famiglia. Sono eventi a carico dei tessuti ectodermici. Indicano ai genitori che non stanno facendo la loro parte protettiva.
  • Le Riniti indicano che il bimbo ha vissuto disagi legati alla paura, al non sapere quale pericolo è nascosto in ciò che vive, come quando viene inserito in un ambiente che non conosce, o affidato alla sorveglianza e cura di persone a lui ignote. Quando un bambino sviluppa riniti ricorrenti o croniche è importante indagare sull'ambiente e le situazioni in cui lui si trova ripetutamente.
  • Le Laringiti indicano l'aver patito un forte spavento, la percezione di "Essere rimasto senza parole". È un evento importante. Può essere utile indagare sull'ambiente famigliare e scolastico, specie se sono eventi ripetuti.
  • Le Bronchiti/Bronchioliti indicano che il bimbo vive conflittualità territoriali in cui si sente minacciato, in pericolo, come quando viene invitato un amichetto che prende possesso della sua cameretta o dei suoi giochi.
  • L'Asma bronchiale e/o laringeo è un evento grave che testimonia la crisi epilettoide di conflitti di minaccia territoriale (asma bronchiale), di spavento (asma laringeo) od entrambi. Il coinvolgimento del tessuto muscolare bronchiale e/o laringeo indica un interessamento delle aree motorie di queste strutture. È molto importante considerare la lateralità del bimbo, per individuare la presenza di una costellazione asmatica. In questo caso il bimbo è molto in difficoltà, l'ambiente in cui vive è per lui molto ostile.

Digestive

Le "malattie" dell'apparato digerente (endoderma) del bimbo hanno a che fare con una alimentazione o "bocconi" vissuti in modo conflittuale. Il cibo è sgradevole per il bimbo e quindi può causare problemi di valutazione, avanzamento, digestione, assimilazione, escrezione. Il bimbo può non gradire l'alimento (come quando passa dal latte materno alle pappine), può non riuscire a digerirlo ed assimilarlo (come al riguardo delle sgridate e delle parole ricevute, per non parlare di alimenti a lui sgraditi e costretto a mangiare), può non riuscire a disfarsene con la comparsa della stipsi per questioni vissute come qualcosa di sporco e ingiusto che non riesce ad eliminare.
Le Coliche addominali specie nel bimbo piccolo, sono indice di stasi nella peristalsi e di fermentazione in relazione ad un allattamento vissuto in modo conflittuale (il biberon al posto della tetta della mamma). Questa variazione nella modalità di allattamento può essere all'origine anche della diarrea e delle feci non formate, segni di mancata assimilazione e di espulsione.
Anche la promessa di un gioco desiderato, per poi vedersi regalato un altro gioco, può essere causa di tonsilliti, perché il "boccone" ricevuto è valutato cattivo rispetto a quanto promesso.

Urinarie

Uno dei più frequenti disturbi urinari del bimbo è l'enuresi, ovvero fare la pipì a letto. Rappresenta la crisi epilettoide della costellazione enuretica in cui il bimbo vive l'impossibilità di marcare il territorio o di riconoscerne i confini. Durante la notte uno dei relè corticali va in soluzione e nella crisi epilettoide il muscolo detrusore si apre e il bimbo urina nel letto. È una eventualità che può indicare che il bimbo percepisce di non poter definire i suoi spazi o non può definire ciò che è suo, come quando il fratellino o la sorellina sono percepiti come invasori. Anche il genitore che continua ad invadere gli spazi del bimbo, può essere alla base di questo fenomeno. Il sentirsi incapaci di scegliere con chi stare, tra mamma e papà che litigano, può causare questo fenomeno.

Cutanee

Le malattie della pelle del bambino hanno a che fare con importanti conflitti di separazione (ectoderma). Inizialmente il bimbo non ha sintomi cutanei, ma quando il contatto è ripristinato, la cute si arrossa mostrando i segni della dermatite. il luogo in cui il bimbo mostra questa dermatite indica quale contatto è stato ripristinato e con chi. La dermatite da pannolino ha a che fare con la perdita di contatto con la madre che provvedeva a cambiare il bimbo in un gioco di complicità e amore. Se la mamma deve andare a lavorare e chi lo cambia non ha la stessa modalità, il bimbo può mostrare questo disagio al momento in cui la madre torna a occuparsi di lui.

Le malattie esantematiche sono indice di questo distacco e la presenza di pustole indica anche che il distacco è vissuto con ingiustizia e/o con un senso di insudiciamento (coinvolgimento degli strati profondi dell'epidermide e del derma).

La pediculosi del capo può indicare che il bimbo si sente "parassitato" dai grandi, che pretendono dal bimbo ciò che non può dare ed a cui mancano carezze ed attenzioni.

Spunti di riflessione

  • Anzitutto il bambino quando nasce è provvisto di tutto quello che gli serve per affrontare la vita
  • Il bimbo eredita i caratteri genitoriali, ma non le malattie. Ciò che eredita sono le condizioni di vita
  • Il bimbo è piccolo e vergine. Ciò che gli viene passato lo renderà adulto e gli creerà il senso della vita
  • Il bimbo è molto sensibile ed è totalmente senza barriere. Ciò che lo colpisce creerà la sua corazza.
  • L'asilo nido non è mai biologico, perché priva il bambino della mamma in un momento in cui il bambino è in simbiosi con essa.
  • La scuola non è biologica. Il nozionismo e l'insegnamento non hanno correlazioni con la biologia del bimbo ed impediscono ad esso di fare le esperienze utili
  • I contatti con la Natura, con i propri coetanei, con la diversità e con il proprio corpo sono assolutamente biologici e un trampolino di lancio verso l'evoluzione
  • Giocare è l'unico, vero insegnamento utile ad un bambino
  • Il bambino è la massima rappresentazione biologica del concetto di Presente. Nelle sue manifestazioni e nel suo comportamento, il bambino è un esempio di connessione al presente. Un bimbo non conosce il passato e non ha nessuna aspettativa per il futuro. Egli è qui ed ora.


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1 commento:

  1. Che l'Italia e' una colonia Rothschild e' noto a tutti rimane solo da capire con quale metodologia manovra i politici italiani.
    Riguardo il Ministero dell'Istruzione, all'apparenza guidato da Lucia Azzolina, emerge che grazie ad un articolo di Potere al Popolo, e' diretto da Andrea Gavosto direttore della Fondazione Agnelli (il presidente e' John Elkann).
    LA GESTIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO NON E' DECISO DALLA AZZOLINA MA DA ANDREA GAVOSTO DELLA FONDAZIONE AGNELLI (= ROTHSCHILD).

    RispondiElimina

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