Abbiamo esaurito le risorse della Terra, ma guai ad abbandonare il consumismo!
Come ormai accade puntualmente sin dal 1970, abbiamo
nuovamente esaurito con largo anticipo le risorse che la Terra è in grado di
rigenerare nel corso dell'anno corrente.
Nonostante gli accorati appelli di scienziati ed
ecologisti, l'earth overshoot day (il giorno del debito
ecologico) si è verificato il primo di agosto: mai così presto, da
quando l'umanità ha oltrepassato per la prima volta il limite che sancisce la
sostenibilità.
E mentre la torrida estate distrugge i raccolti nel Nord
Europa e il riscaldamento globale fa strage di animali con la complicità
dell'inquinamento, Apple entra nel Guinnes dei primati toccando quota 1.000
miliardi di capitalizzazione, come a voler sottolineare tutta la follia
dell'odierna società, che non si cura affatto delle cose fondamentali per dare
un'enorme importanza all'inessenziale.
Forse l'umanità
riuscirà a comprendere cosa intendo, soltanto quando a forza di sprecare tempo,
risorse, energia e lavoro per produrre e consumare cose inutili e dannose in
quantità crescenti e a ritmi sempre più elevati, finirà per compromettere l'ecosistema a tal punto da non riuscire più a
disporre di aria, acqua e cibo a sufficienza per assicurare la sua sopravvivenza.
Ci stiamo già ammalando a causa dei veleni che abbiamo
immesso nell'ambiente e che ormai respiriamo, beviamo e mangiamo ogni singolo
giorno, ma la sofferenza dovuta alla malattia evidentemente non è ancora
sufficiente per far risvegliare le coscienze assopite.
Tutto ciò impone una
seria riflessione,
perché è del tutto evidente che se non
si sceglierà di far decrescere il sistema economico in modo intelligente,
abbandonando ogni sorta di consumo superfluo, in breve tempo l'ecosistema
collasserà.
A quel punto l'economia decrescerà lo stesso, che lo si
voglia o no, ma invece di farlo in modo controllato, precipiterà, facendo
morire di stenti miliardi di esseri viventi: umani inclusi.
Che cosa propongono i lungimiranti economisti per
risolvere la situazione? Di far crescere ulteriormente l'economia: si tratta di
un'ottima soluzione, se lo scopo è quello di accelerare il declino dell'intera
umanità.
Com'è noto dall'esperienza, le vere soluzioni ai problemi della società non arrivano dall'alto, per
risolvere sul serio le criticità c'è bisogno di cambiamenti individuali.
Ma che cos'è
disposto a fare in prima persona l'essere umano medio per evitare la
catastrofe? Nulla.
Chi può permetterselo economicamente, non ha alcuna
intenzione di abbandonare la moda e il consumismo, non vuole cambiare
alimentazione, non si preoccupa di ridurre l'utilizzo della sua automobile e
non si degna neanche di rinunciare ai vizi più malsani;
d'altro canto, chi non può permetterselo, nel suo intimo
sogna ardentemente di poter fare altrettanto di chi invece può, e non appena la
sua ricchezza si accresce, ecco che inizia ad iper-consumare, se non altro per
celebrare la propria ascesa sociale.
Le soluzioni sono ben note, ma non c'è la volontà di
attuarle.
E allora: buona
sesta estinzione di massa a tutti!
Non c'è salvezza per
chi s'è messo in testa di voler morire.
Se l'umanità non
sceglie di orientarsi alla vita, non resta altro che sperare che dalle ceneri
di questa (in)civiltà fiorisca una Nuova Umanità.
Mirco Mariucci
Fonti:
- Overshoot Day, il pianeta ha sfruttato tutte le risorse disponibili per il 2018. Repubblica, 31 luglio 2018.
- Earth Overshoot Day, una Terra in esaurimento. Oggi Scienza, 1 agosto 2018.
- L'umanità ha esaurito le risorse del pianeta per il 2018. Il Giornale, 30 luglio 2018.
- Ondata di caldo record in Europa, tonnellate di pesci morti e divieti di balneazione: dopo gli incendi e i danni all’agricoltura, ecco gli effetti disastrosi su persone e animali. Meteo Web, 1 agosto 2018.
- Clima. Caldo, il Nord Europa si è scoperto «africano». Avvenire, 2 agosto 2018.
- Apple sfonda i 1000 miliardi di capitalizzazione in Borsa. La Stampa, 2 agosto 2018.
- Documento di 15000 scienziati: il Pianeta in crisi, si cambi ora o mai più. Repubblica, 13 novembre 2017.
- E' cominciata la sesta estinzione di massa. Ansa, 11 luglio 2017.
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