MALATTIE ED EMOZIONI SONO INTERDIPENDENTI (Illness And Emotions Are Deeply Connected)
Spesso, quando ci ammaliamo siamo
così concentrati sui sintomi che dimentichiamo di andarne a ricercare le cause,
ancora meno se sono cause che dipendono dalla mente e dall’anima.
La metamedicina ha come obiettivo quello di
trascendere il piano meramente fisico, ricercando le cause spirituali delle
malattie e fornendo la chiave per il cambiamento interiore e la guarigione.
Il
termine “meta”
deriva dal prefisso di origine greca che significa “andare oltre”. Essa si basa su una visione olistica che considera
i disturbi come prodotto dei nostri modelli di pensiero. Così, appena un
modo pensare negativo diventa abitudine finisce per essere espresso in
comportamenti e posture, modi di essere e malesseri.
Questo
non significa non dover agire a livello fisico, con l’aiuto di opportune
terapie, piuttosto di essere consapevoli che esiste anche un altro risvolto di
una malattia, più intimo e che coinvolge conflitti interiori.
L’ideatrice
della Metamedicina è Claudia Rainville,
specializzata in microbiologia medica. Secondo Rainville, “Ogni sintomo è un messaggio”
e il nostro corpo sarebbe in grado di autoguarirsi se si da ascolto ai segnali inviati
per mezzo della malattia.
Facciamo un esempio: se soffriamo di sinusiti ricorrenti, potrebbe esserci una
persona o una situazione in particolare che non riusciamo a sopportare; se si
soffre di acufeni, forse si è troppo sotto pressione per risolvere un
particolare lavoro o una situazione.
Quindi,
per la metamedicina,
per guarire veramente, accanto a un’eventuale terapia fisica mirata, è
necessario capire l’origine interiore della malattia.
Il cuore e la circolazione rappresentano l’amore e la gioia.
Questa
parte del corpo pompa gioia e amore nelle nostre vene. Una volta privati di
questi due sentimenti, il cuore si “raffredda” e la circolazione rallenta. Anemia,
angina, problemi cardiaci sarebbero collegati quindi al nostro atteggiamento
che ci impedisce di godere dei piaceri della vita, focalizzandoci sui problemi.
Le orecchie rappresentano la capacità di ascolto.
I
problemi alle orecchie sarebbero collegati a qualcosa che accade intorno a noi
che non vogliamo
apprendere o che ci fa arrabbiare. Ad esempio, i bambini
spesso sperimentano disturbi alle orecchie e a loro non è permesso di esprimere
stati come la rabbia. Sono incapaci di cambiare le cose che li circondano.
La testa rappresenta noi stessi.
Quando
abbiamo mal di testa
è perché c’è qualcosa che sentiamo non andare in noi stessi. Il mal di testa,
ad esempio, può essere dovuto al fatto che ci “annulliamo” per accontentare gli altri
o perché tendiamo alla perfezione e ci sforziamo troppo per raggiungerla.
Pensare quanto si è ingiusti con se stessi, perdonarsi e focalizzarsi su altro
potrebbe essere un modo per far scomparire il mal di testa.
I capelli rappresentano la forza.
Tensioni
e paure creano pressioni sul cuoio capelluto che non respira e causa la caduta dei capelli.
Gli occhi rappresentano la capacità di vedere.
Un
problema agli occhi potrebbe indicare qualcosa che non accettiamo di “vedere” in noi stessi, nel nostro passato, presente o
futuro.
Le articolazioni indicano movimento.
Rigidità,
infiammazioni denotano resistenza al movimento, intesa come paura di ciò che ci attende
e delle difficoltà, ma anche di essere ciò che siamo. Ad esempio, le spalle, i
gomiti e i polsi ci permettono di far fluire dal cuore alle mani i nostri
sentimenti di affetto, oltre che di liberare la nostra
creatività. Qualsiasi problema collegato a essi può comportare una paura
di espressione o di cambiamento.
Irritazioni ai seni nasali.
Spesso
sono la manifestazione di un’irritazione prodotta da una persona molto vicina. Ci
si può sentire anche soffocati.
La schiena ci sostiene.
Quando
abbiamo problemi con essa, quindi, è perché non ci sentiamo sostenuti. La
parte superiore è legata alla sensazione di mancanza di sostegno emotivo. La parte
centrale, al senso di
colpa, ciò che nascondiamo e non vogliamo vedere.
Gola: capacità di affermare noi stessi.
Essa
è collegata alla nostra capacità di difenderci verbalmente, di chiedere ciò che
vogliamo o di esprimere
ciò che siamo. Rappresenta però anche il flusso creativo del
nostro corpo: quando ci sentiamo frustrati e incapaci di esprimerci, possono
comparire in maniera frequente disturbi alla gola. La laringite è associata
alla rabbia
di non poter parlare. Se il dolore è accompagnato da un raffreddore è perché
c’è anche confusione. Tonsilliti
e problemi alla tiroide
sono collegati alla frustrazione di non poter esprimere la propria creatività.
Sovrappeso.
Rappresenta
un bisogno di protezione legato sia a specifici timori che a una paura
generale della vita. Amare
se stessi e contrastare i pensieri negativi sono una buona base
di partenza per risolvere i problemi legati al peso. Un corpo gonfio, a sua
volta, rappresenta problemi allo stato emotivo, situazioni che ci fanno male.
Gambe: paura del progresso.
Le
vene varicose
indicano che siamo in un posto di lavoro o in una condizione che ci affligge. Quando si
verifica questa condizione, le vene perdono la loro capacità di trasportare
energia. Ginocchia e collo sono legati alla flessibilità.
Risvolto emotivo di alcune malattie:
- l’anoressia e la bulimia sono la massima espressione di disgusto di sé;
- l’artrite è causata da un atteggiamento critico costante verso se stessi o gli altri;
- l’asma denota un amore soffocante;
- ascessi, ustioni, tagli, febbri, infezioni e infiammazioni indicano rabbia che si esprime nel corpo.
Capire e amare noi stessi può quindi aiutarci a stare
meglio.
FONTE:
Ambientebio (Agnese Tondelli)
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