sabato 30 maggio 2015

Biorisonanza: guarire con il suono.

La terapia di biorisonanza: come e’ possibile guarire con il suono

Lenni Rossolovski   
Ultimamente si sente spesso pronunciare la parola “biorisonanza”, oppure l’accostamento delle parole: “la terapia con biorisonanza “, “le frequenze di biorisonanza”, e non solo sul sito dell’Istituto di Sviluppo della Coscienza. Lo si sente in generale, nel mondo.
Sono delle belle parole ma non tutti sanno che cos’è e come funziona. Ecco perché vorrei spiegare il fenomeno, e con parole semplici. Certamente, potrei accompagnare le mie spiegazioni con una lista infinita di bibliografia con le ricerche scientifiche, con i grafici, con i test clinici e così via, ma sono convinto che una spiegazione semplice sia ciò che serve; se qualcuno vorrà approfondire, su questo argomento c’è molta letteratura.

Che cos’è la biorisonanza? E’ la capacità di un organismo vivente di reagire all’azione esterna di carattere vibrazionale. In realtà, il fenomeno della risonanza delle strutture fu scoperta dallo scienziato danese Christiaan Huygenz ancora nel 1656; Huygens scoprì che due orologi a pendolo collocati uno accanto all’altro, dopo un po’ si sincronizzano. Qui non c’è nulla di mistico – tutto è vibrazione. Tutto il nostro Universo è una vibrazione. Ogni atomo di cui è fatto il nostro corpo, è vibrazione
La biorisonanza è la capacità dell’organismo vivente di sincronizzarsi con un’azione esterna. Nel nostro caso, con un’azione acustica. Vi faccio un esempio che, a prima vista, non sembra c’entrare molto. Guardiamo un piccolo video. “Bolero”di Ravel danzato dalla grande ballerina Maya Plisetskaya: https://www.youtube.com/watch?v=NRxQ_cbtVTI
 

Notate come la ballerina si sincronizza con la musica, come diventa tutt’uno con il suono, vibra e si fonde con il suono.
Questa è una vera immagine di biorisonanza: lasciando da parte una grande ballerina e un grande compositore, vediamo il corpo umano entrare in risonanza con un’azione acustica e fondersi con essa; è impossibile separare la danza dalla musica perché formano una cosa sola.
E ora parliamo di ciò che non vediamo. Un’azione acustica coinvolge non solo il corpo, ma anche le cellule dell’organismo, tutto il corpo inizia a vibrare all’unisono con il ritmo e con la melodia. Iniziamo a sentire le vibrazioni riempire il nostro corpo, e questo è un effetto reale, non immaginario.

Se le determinate frequenze e ritmi sono evidenziati, allora l’azione del suono sull’organismo si rafforza di molto. Ogni organo del nostro corpo ha una sua particolare frequenza e un ritmo proprio. Le frequenze e i ritmi di ciascun organo sono ben conosciuti, perciò è possibile creare dei programmi acustici in risonanza con un determinato organo o sistema fisiologico. Prendiamo come l’esempio l’ultimo programma dell’Istituto: “La normalizzazione del sistema immunitario”.
Alla sua base c’è il fenomeno di biorisonanza. Il nostro sistema immunitario funziona nella banda 12-6 Hz, e questo è noto. Il programma usa dei meccanismi acustici per fissare il ritmo proprio in questa banda.
Alla fine l’organismo entra in risonanza con le frequenze date da fuori, e questo non è altro che la biorisonanza. Durante l’ascolto del programma il cervello si concentra sul ritmo esterno, si sintonizza sulla banda di frequenze che corrisponde al normale funzionamento del sistema immunitario, il che toglie lo stress al quale il nostro sistema immunitario è sottoposto. Come risultato, avviene la normalizzazione oppure il ripristino del sistema immunitario.

Ora parliamo delle ricerche del dottor Tomatis, l’autore di un metodo di cura di fama mondiale. Tomatis scoprì che l’orecchio non “sente” soltanto; le oscillazioni che percepisce, stimolano i nervi dell’orecchio interno, dove si trasformano negli impulsi elettrici che poi, per vie diverse, vanno nel cervello. Alcuni di loro vanno nei centri dell’udito e si percepiscono come suoni. Altri creano un potenziale elettrico nel cervelletto che controlla i movimenti complicati e l’equilibrio. Da lì proseguendo, vanno nel sistema limbico che si occupa delle emozioni e del rilascio di alcune sostanze biochimiche, compresi i releasing factors che influenzano tutto il nostro corpo.

Questo permette di affermare che le onde acustiche, attraverso un complicato meccanismo che coinvolge sia il cervello sia il corpo, influenzano non solo gli organi dell’udito, ma tutto l’organismo. La biorisonanza è un fenomeno complicato, che implica molte strutture del corpo, fino alle cellule che lo compongono.

La sincronizzazione del cervello in seguito di un’azione acustica. 
Una persona media non ha gli emisferi destro e sinistro sincronizzati, e lo si vede bene dall’ECG a 3D. Si vede che i processi che si svolgono in entrambi gli emisferi sono spesso caotici. Con l’inizio di un’azione acustica esterna, già dopo 8-10 minuti, una persona che neppure esegue pratiche meditative, presenta l’inizio della sincronizzazione del lavoro in entrambi gli emisferi.
Quando gli emisferi iniziano a funzionare ritmicamente (a causa dell’azione acustica esterna), l’efficacia del funzionamento del cervello cresce ed esso diventa in grado di risolvere un compito che sembrava impossibile prima. Questo riguarda non solo lo studio della matematica ma anche i problemi della salute.
Una persona malata presenta sempre, nei 100% dei casi, l’assenza della sincronizzazione degli emisferi cerebrali. Non appena riusciamo a sincronizzare gli emisferi, almeno del 10%, il cervello (il miglior medico al mondo) inizia non solo riconoscere il problema della salute, potrà anche risolverlo.
Tutto ciò è possibile grazie alla biorisonanza – la capacità dell’organismo vivente di entrare in risonanza con un’azione acustica esterna.
 

Molti ricercatori pensano che il cervello sia capace di guarire autonomamente, senza alcun aiuto esterno, la maggioranza delle malattie, ma solo se i suoi emisferi sono sincronizzati.
Noi all’istituto ci stiamo adoperando in questo senso, cercando di raggiungere sempre maggiore sincronizzazione degli emisferi tramite i programmi neuro acustici. La difficoltà sta nel fatto che non esiste una frequenza o un ritmo universale. Una persona risponde meglio ad un certo ritmo, mentre un'altra persona reagisce ad un ritmo diverso. Ecco perché noi facciamo una moltitudine di programmi: perché ognuno possa trovare qualcosa che sia adatto a lui, un programma con il quale possa entrare facilmente in risonanza. Non è possibile creare un programma acustico universale, vista la diversità delle caratteristiche individuali di ogni persona.

L’abbassamento dei livelli di stress è un altro fenomeno positivo che si ottiene tramite la biorisonanza.
Quando noi siamo sotto stress, domina l’emisfero sinistro con un picco dell’attività beta. Il cervello umano inizia ad assomigliare ad un “antivirus impazzito” che fa la scansione della situazione, ai livelli conscio ed inconscio, allo scopo del ritrovamento della potenziale minaccia. Spesso la minaccia è solo un frutto dell’immaginazione.
 

Durante un’azione acustica, il ritmo imposto dall’esterno cambia l’attività cerebrale togliendo l’eccesso dell’attività beta, e la persona si calma. Anche questa è biorisonanza; l’importante è trovare un certo ritmo e la frequenza che possa eliminare lo stress e il disturbo ad esso collegato.
Ecco una breve descrizione del fenomeno della biorosonanza.
In conclusione si può dire questo: la terapia di biorisonanza agisce sul corpo tramite il cervello, mentre la terapia allopatica fa il contrario – agisce sul cervello tramite il corpo.
Questa è l’essenza della terapia di biorisonanza - agire sul cervello per guarire il corpo.

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