lunedì 4 maggio 2015

Musicoterapia: ritrovare l'armonia del sé

MUSICOTERAPIA: riequilibrio psico-immuno-endocrino cura di malattie e disabilità
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Le vibrazioni diventano atomi e gli atomi generano ciò che chiamiamo vita.
Gli elementi della fisica del suono colpiscono ed alterano il sistema psico-neuro-immuno-endocrinologico.
Lo stato di malattia è un'alterazione nell'equilibrio omeostatico dell'asse psico-neuro-immuno-endocrinologico, dovuto principalmente ad una causa eziologica primaria di stress emotivo e stati mentali negativi, che producono squilibri biochimici, elettromagnetici e blocchi energetici.
Questa definizione rappresenta uno dei paradigmi fondamentali in diversi modelli teorici musicoterapeutici.
Conseguentemente, la musica agisce sugli organi, sulle ghiandole endocrine, sul sistema personale emotivo e mentale e sul sistema transpersonale spirituale.
Quindi lo scopo della musicoterapia è cercare di mantenere lo stato di salute potenziandolo o di ritrovarlo.
La musicoterapia è l'uso della musica con scopi terapeutici: per  ristabilire, il mantenere e il migliorare la salute mentale e fisicaE' l'applicazione sistematica della musica, diretta dal musicoterapeuta in un ambito terapeutico, per portare i cambiamenti desiderati nel comportamento fisico, psicologico ed emotivo e nella cura di malattie e disabilità  di pazienti, sia bambini che adulti, che possono avere handicap di qualunque natura.

MANTRA:GUARIRE CON I MANTRA
LA MENTE:COME CALMARLA E RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO
GUARIRE CON I MANTRA:il suono,il canto la guida interiore
MANTRA PAVAN PAVAN:GUARIRE CON I MANTRA

Esempi di campi applicativi con Link a musicoterapia.it
Obiettivi generali delle sedute di musicoterapia
AMBITI D'INTERVENTO
Autismo infantile, sindrome autistica, tratti di autismo
Bambini non vedenti
Bambini prematuri
Bambini prenatale
Paralisi cerebrali infantili
Plurihandicap
Problemi di apprendimento
Problemi e/o disturbi di linguaggio
Sindrome di Down
Sindromi varie
Sordità infantile
Ed ancora
Disturbi emotivi del bambino e dell'adulto (ansia, depressione, disturbi da attacchi di panico, insonnia); 
Disturbi relazionali del bambino e dell'adulto; 
Corso di preparazione al parto; 
Disturbi mentali (nevrosi, psicosi ed altre malattie psicosomatiche del bambino e dell'adulto, anoressia); 
Esiti di coma; 
Patologie neurologiche (ictus, morbo di Parkinson etc...) ; 
Senescenza; 
Senescenza patologica (demenza senile, morbo di Alzhaimer, disturbi relazionali dell'anziano)
La natura della musicaterapia amplifica l’approccio creativo nel lavoro con gli individui handicappati, infatti negli adulti la musicaterapia è praticata da decenni come adiuvante nel trattamento del Parkinson, dell'Alzheimer, ma anche nell'ansia e nella depressione "Solo negli ultimi due anni si è capito che la musicaterapia può aiutare a recuperare la perdita del linguaggio in pazienti con afasia conseguente a ictus cerebrale. 

COME E DOVE INFLUISCE LA MUSICA   

La musica ha un potere.
La musica ha una logica.
La musica conferisce un'altra dimensione a qualsiasi situazione esitenziale e relazionale.
La musica apre mondi nascosti e latenti.
La musica agisce sia a livello verbale che non verbale.
La musica è una comunicazione che può agire senza l'uso delle parole.
La musica trasporta in un luogo e in un tempo diverso.
La musica non si lascia concettualizzare.
La musica colpisce secondo uno schema non solo uditivo ma anche corporeo vibrazionale,in perfetto accordo con i punti di vibrazione dell'agopuntura.
La musica altera i processi di percezione,rappresentazione,creazione ed espressione.
La musica è prevenzione dal sovraffaticamento, del continuo stato di tensione psicofisica quotidiana.
La musica agisce contemporaneamente sui due emisferi cerebrali, creando un bilanciamento dei processi mentali.
La musica altera il super conscio transpersonale.
La musica altera il pensiero cognitivo e intuitivo.
La musica altera il livello conscio personale dello stato di memoria, sentimenti ed emozioni.
La musica altera il livello collettivo inconscio.
La musica in sinergia aiuta a raggiungere livelli di coscienza non ordinari.
La musica agisce nello sviluppo della ricerca del sé,nella autoconsapevolezza,nell'attivazione di energie psichiche.
La musica agisce sulle fasi del sonno.
La musica agisce sullo stato letargico.
La musica agisce sullo stato di estasi.
La musica agisce sullo stato di isteria.
La musica agisce sullo stato di frammentazione
La musica agisce sullo stato meditativo.
La musica agisce sullo stato di trance.
La musica agisce sullo stato di reverie.
La musica agisce sullo stato oniroide.
La musica agisce sullo stato mentale del livello sensoriale, del ricordo analitico, di quello simbolico e integrale.
La musica agisce sul pensiero logico razionale.
La musica altera le vibrazione interne dell'organismo.
La musica previene stati di pensiero negativo, contrasta le energie emotive ambientali negative.
La musica rende meno suscettibili agli stati di malattia. 
L.bunt,Music therapy:an art beyond words,Routledge,1994,England


IL PRINCIPIO DELL’ISO
Uno dei principi considerati fondamentali in musicoterapia è il Principio dell'ISO. 
La storia vitale di ogni essere umano contiene un mondo sonoro soggettivo e unico: tale dimensione è definita dal principio dell'ISO di R.O.Benenzon. Il principio dell'ISO è definito come l'insieme infinito di energie sonore, acustiche e di movimento che appartengono ad un'individuo e che lo caraterizzano.
L'ISO rappresentate il vissuto sonoro, l'immagine sonora di ogni individuo.
Questo movimento energetico è formato dall'eredità sonora, dai vissuti sonori gestazionali intrauterini e dalle esperienze sonore dalla nascita all'età adulta.
Le energie sonore contenute in ogni individuo definiscono quatto tipologie di ISO:
-ISO universale,si tratta di energie sonore arcaiche direi ancestrali che conserviamo a livello inconscio.Un ritmo basale,come quello binario,(sistole-diastole,inspirazione-espirazione),il rumore del vento,il rumore dell'acqua,ninna nanne, appartengono all'ISO universale.
-ISO gestaltico,sono energie sonore prodotte dal momento del concepimento,che conserviamo sempre a livello incoscio.La voce della madre,il flusso sanguinio,i rumori intestinali,i suoni esterni portati dal liquido amniotico,i suoni del corpo della madre, sono impressi nell'ISO gestaltico.
-ISO complementare, sono energie sonore e musicali prodotte dalle influenze ambientali e dinamiche sull'ISO gestaltico.
-ISO gruppale,sono infine tutte quelle energie sonore e musicali che recepiamo durante l’interagire nel gruppo sociale umano. 
La musicoterapia basata sul principio dell'ISO cerca una sintonizzazione,un rispecchiamento,una rispondenza empatica con l'identità sonora del soggetto.
Benezon definisce la musicoterapia come la prima tecnica alternativa di avvicinamento alla comunicazione umana.Tale definizione comporta l'enorme influenza della fenomenologia relazionale madre-feto,madre-neonato,individuo-società. 
 

La musicoterapia viene applicata attraverso due metodologie:
1.musicoterapia ricettiva o passiva,con l'ascolto di musica registrata scelta dal paziente o programmata dal terapeuta;basata sull'ascolto guidato e strutturato in considerazione del fatto che gli stimoli sonori permettono il rilascio di neurotrasmettitori e neuromodulatori che modulano il comportamento e l'affettività dell'essere umano. E' stato dimostrato che la loro concentrazione si modifica in ogni individuo all'ascolto della propria musica. Le vibrazioni captate dall'orecchio intemo, penetrando a varie profondità provocano trasformazioni nei processi elettrobiochimici all'interno della mente e dell'organismo (effetto diapason della Fisica) per cui si entra in vibrazione quando si vibra sulla stessa lunghezza d'onda del suono.
2.musicoterapia attiva,la musica è creata dal paziente attraverso strumenti,strumenti musicali,suoni e rumori emessi dal paziente.Nelle sedute di Musicoterapia attiva, il paziente diviene protagonista, è portato a sentire, comprendere, creare, senza coercizioni, libero di scegliere lo strumento che per lui in quel momento è più significante, comunicare con se stesso e agli altri ritmo, timbri, melodie, volumi in cui si sente bene, con una esperienza di sé globale. 
 

Obiettivi generali delle sedute di musicoterapia 
Aprire canali di comunicazione 
Vincere le proprie paure, saper contenere ed orientare le emozioni e l'aggressività nel rapporto interpersonale, sviluppare la capacità di dominare impulsi irrazionali; 
Canalizzare le ansie; 
Stimolare l'espressione dei sentimenti per favorire la motivazione, la gratificazione e l'autostima; 
Favorire la creatività; 
Migliorare la socializzazione e l'interazione, incoraggiando al sorriso, al gusto di vivere, cercando di far vivere esperienze positive e gratificanti; 
Abituare alla verifica, ad accettare le regole, riconoscendo le proprie capacità ed i propri limiti; 
Stimolazione attiva e multisensoriale; 
Sviluppo dell'espressione corporea; 
Stimolo al contatto con la realtà, aprendo più canali di comunicazione: espressivi, affettivi, di percezione e di comprensione; 
Stimolo del ricordo (Vissuto /identità); 
Stimolo delle funzioni cognitive, attivando le capacità di base partendo da ciò che la persona oggetto e i terapia è in grado di fare: attenzione, concentrazione, percezione, osservazione, prontezza di riflessi, analisi e sintesi, valutazione, memoria, classificazione, senso cronologico, rapporto spazio-tempo; 
Stimolo delle capacità sensoriali ed intellettive; 
Migliorare le capacità ortofoniche del linguaggio attraverso attività di discriminazione prosodica, simbolico-gestuale e grafico-ritmica della parola; 
Aiuto allo sviluppo psico-motorio, all'accettazione del proprio corpo, schema corporeo ,del coordinamento oculo - audio- motorio, della manualità della prontezza dei riflessi, del controllo muscolare e del corretto coordinamento globale motorio.

Si utilizzano come strumenti:
l'ambiente; 
il proprio corpo; 
strumenti elettronici; 
strumenti musicali creati dal paziente; 
strumenti musicali propriamente detti, comprendenti: tamburi, triangoli, piatti oscillanti, legnetti, wood block, piastre sonore, xilofoni, metallofoni ecc. 
Vengono anche utilizzati strumenti Medio-Orientali es. Bendir, Satz; Sud Americani es: Congas, Bonghi, Calimba, Caxixi, Maracas, Berimbau, Tambora; Irlandesi es: Bodran; Africani es: Djembè, Ingungu, Ntenga, Belafon, Xilofono Bantù; Indiani es: Santur (55 corde o 75 corde), Tabla etc....Inoltre strumenti quali: chitarra, pianoforte, Flauti ,etc... 
 

Gli strumenti possedere le seguenti caratteristiche: 
Manipolazione semplice; 
Facilità di spostamento; 
Potenza sonora. 
A seconda di come il paziente si rapporterà allo strumento musicale, questo potrà divenire:
Oggetto Sperimentale; 
Oggetto Catartico; 
Oggetto Difensivo; 
Oggetto Incorporato; 
Oggetto Intermediario; 
Oggetto Intermediario Corporale; 
Oggetto Integratore. 
 

IL CORPO Noi abbiamo nel corpo umano implicitamente il membranofono, l'idiofono e l'aerofono. Di tutti i fenomeni sonori del corpo umano, la voce e il canto sono i più profondi, in quanto essi sono gli elementi più regressivi e capaci di risonanza e perciò devono essere utilizzati con grande attenzione. 
 

LA SEDUTA DI MUSICOTERAPIA 
Il terapeuta ha a disposizione come materiale di lavoro i suoni, i silenzi, il proprio corpo, i rumori, la musica ed i singoli elementi che compongono la musica: 
II RITMO che agisce sulla sfera intuitiva; 
La MELODIA che agisce sulla sfera sentimentale; 
L'ARMONIA che agisce sulla sfera intellettiva. 
 

Esiste una precisa tecnica con diverse sequenze: 
Partendo dalle capacità del soggetto, dove tutto può cambiare ed essere contemporaneamente tenuto a memoria ordinando determinati eventi secondo una successione temporale, di conseguenza compiere, se pur in forma irriflessiva e ristretta ai limiti del presente psicologico, un'insieme di operazioni mentali. L'attività musicale diventa in base alla capacità del singolo soggetto l’opportunità di arrivare a semplici trasformazioni che coninvolgono mente e corpo attraverso il codice SONORO-GESTUALE-GRAFICO-VERBALE, basandosi sulla percezione, interpretazione, riproduzione, selezione, alternanza, cambiamenti ritmici e/o melodici etc...; 
Dando importanza all'improvvisazione, alla spontaneità e libera produzione, dove ogni paziente autonomamente e inizialmente propone una personale sonorizzazione e dove l'elemento sonoro diviene oggetto intermediario tra paziente e terapeuta.
 

Le tecniche psicomusicali attive sono considerati degli autentici metodi psicoterapici che hanno come finalità:
l'esplorazione del mondo interno dell'individuo; 
la mobilitazione delle energie e delle dinamiche psichiche; 
la ricostruzione e riorganizzazione della vita interiore, per accettare se stesso, gli altri, la realtà del suo divenire. 
 

Sedute di gruppo 
Nelle sedute di gruppo, il gruppo permette di situarsi in rapporto con gli altri, mettendo in evidenza le reazioni e le difficoltà individuali; confrontarsi ed essere stimolati ad una maggiore presa di coscienza di sé; ad una osservazione e alla critica analitica.
Il mettersi in gioco ogni volta, spinge ad una maggiore espressione individuale. In questo modo è opportuno creare un setting dove il piccolo gruppo sia omogeneo per rendere più facile condurre secondo l'obiettivo voluto, ma allo stesso tempo eterogeneo per ridurre il giudizio di capacità propria e quindi una maggiore classificazione.
Il terapeuta dovrà applicare tutta la propria abilità d'elaborazione dei pensieri non verbali, i suoi progetti d'apertura di canali di comunicazione, la propria comprensione dei livelli del paziente, la capacità di scoperta nell'impiego degli oggetti intermediari e integratori, dell'Iso dalla persona oggetto di terapia, dell'esecuzione di molteplici forme d'espressione sonora, musicale e di movimento che servono da stimolo alle risposte e cercherà di condurre i pazienti alla ricerca di una identità sonora di gruppo con possibilità di classificazione degli strumenti di tipo analitico-proiettivo del tipo seguente: 
Fetali: campana con battaglio, sonagli, kultrum, sfera con acqua, bottiglia con acqua e semi, scatola con lumache o altri oggetti alimentari, maracas; 
Materni (vaginali): tamburo, timpano, chitarra, cembalo, tamburello, atabaque, calimba, congas, tumbadoras, bongos, xilofono, metallofono, balafon, marimba, lira; 
Paterni (fallici): flauto, clavicordo, bastoncini, birimbaum, bastone della pioggia, reco-reco, raschiatoio, porongo, bacchette, flauto di pan, corno, tromba, fagotto, clarinetto, sibilatore, trombetta, oboe, sirena, tamburi a frizione; 
Ermafroditi: cuica, putipù napoletano, caccavella spagnola, tamburo.
 

CONTATTI
F.I.M. Federazione Italiana Musicoterapeuti
via Rosciano, 15 - Ponteranica 24010 (BG)
tel./fax +39 035 570658
e-mail fim@musicoterapia.it
C.F. 95099360166
IBAN IT77N0335901600100000017467

http://www.filosofiaelogos.it/Musicoterapia/Musicoterapia.html#psichiatria
http://www.ismez.org/2010/04/casi-clinici-di-musicoterapia-adulti/
Hazrat Inayat Khan,The mysticism of sound,1923
Benenzon,R.O.,Manuale di musicoterapia,Borla, Roma,1983
Benenzon,R.O.,Musicoterapia,esperienze di supervisione,Phoenix ,Roma,1999
Bruscia K.(a cura di), Casi clinici di musicoterapia (bambini e adolescenti), "Gli archetti", Ismez, 1995 BRUSCIA K., Definire la musicoterapia, Ismez, Roma, 1993
Edith Hillman Boxill, La musicoterapia per bambini disabili, Omega edizioni, Torino, 1991
McCaffrey R., Locsin RC.
Music listening as a nursing intervention: a symphony of practice.Holistic Nursing Practice 2002;16(3):70-77

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