Il Dott. Mozzi, un medico fuori dall’ordinario
Il
Dottor Mozzi non è un
medico come tutti gli altri:
In una sua intervista dichiara di non aver mai indossato un camice bianco, di non aver mai aperto un ambulatorio, di non aver mai prescritto o assunto un farmaco e di non aver mai nemmeno messo piede in un ospedale in vita sua, tranne che da ragazzo, ma come studente di Medicina.
In una sua intervista dichiara di non aver mai indossato un camice bianco, di non aver mai aperto un ambulatorio, di non aver mai prescritto o assunto un farmaco e di non aver mai nemmeno messo piede in un ospedale in vita sua, tranne che da ragazzo, ma come studente di Medicina.
“Gli ospedali odorano di morte e di malattia non di salute e di vita.”
cit. Dottor Piero Mozzi
Il
dott. Piero Mozzi, laureatosi il 1977 all’università di Medicina di Parma, è medico a tutti gli effetti.
“Allora perché si rifiuta di indossare un camice bianco e
di prescrivere farmaci per curare i suoi pazienti? Per quale motivo prende le
distanze dalle Medicina ufficiale?”
I
motivi principalmente sono due.
Il farmaco non cura un bel niente
Al
dott. Mozzi non è mai andata giù l’idea di considerare il farmaco – e in molti altri casi
anche la chirurgia – come un valido rimedio per guarire il paziente.
Il
farmaco infatti è semplicemente un modo per nascondere il sintomo e procurare
un sollievo immediato alla persona. Ma il farmaco non elimina la causa che ha generato la malattia.
E
come può esistere guarigione se non viene prima rimossa la causa?
Prevenzione inesistente
La
Medicina ufficiale non fornisce norme
di prevenzione valide affinché le persone non si ammalino.
La
prevenzione per il medico significa sottoporsi periodicamente a degli esami del
sangue, mammografie, ecografie, colonscopie, ecc., al solo fine di
diagnosticare il problema precocemente, così da poterlo trattare più
agevolmente.
Ma
questa non è prevenzione.
C’è
prevenzione nel momento in cui si informa
adeguatamente il paziente su ciò che deve, o non deve fare, per
non ammalarsi. A tale scopo però è indispensabile conoscere la causa che è a
monte della malattia.
Tuttavia,
nonostante i milioni di euro che ogni anno vengono investiti nella ricerca, la
Medicina Ufficiale brancola ancora nel buio, tant’è che malattie come diabete,
ipercolesterolemia, ipertensione, leucemie, tumori, malattie autoimmuni e via
dicendo, sono costantemente in forte
crescita, anno dopo anno, sia tra la popolazione Italiana, che
nel resto del mondo.
Questi sono i motivi che hanno spinto il dottore ad intraprendere un
altra direzione
Negli
anni ha focalizzato i suoi studi, le sue ricerche e ogni suo sforzo
principalmente su un unico obiettivo:
la ricerca della causa delle malattie.
Alla ricerca della causa della malattia
Fin
da ragazzino il dottore ha sempre avuto un’innata passione per tutti quegli
aspetti che ruotano intorno alla salute dell’uomo.
Attento
osservatore quale è sempre stato, ancora prima di incominciare gli studi di
Medicina, aveva già intuito che c’era una
stretta correlazione tra ciò che mangiava e alcuni “effetti collaterali”
conseguenti al consumo di certi cibi.
Nel
libro, “La dieta del dottor
Mozzi” riporta due casi particolari che gli capitarono da bambino, a pochi
anni di distanza l’uno da l’altro.
Una
bella scorpacciata di fragole di bosco e nel secondo caso una, altrettanto
vorace, di fichi. Alla scorpacciata di fragole seguì una brutta tonsillite,
mentre a quella di fichi seguirono dei seri problemi polmonari.
Il
dottore rammenta ancora oggi quei due spiacevoli episodi. Ma come a volte
accade, da qualcosa di negativo può nascere anche qualcosa di positivo. Furono
infatti questi due accadimenti che fecero scattare la scintilla, ovvero
l’intuizione che l’alimentazione fosse alla base di tutto.
Iniziò
le sue ricerche studiando a fondo diversi testi di letteratura che prendevano
in considerazione, sotto vari punti di vista, la correlazione tra medicina ed alimentazione,
esaminando teorie anche molto diverse tra loro.
Tra
le tante prese in esame il dottore trasse spunti validi soprattutto dalla fitoterapia,
ovvero quella scienza che studia e sfrutta quelle piante ed erbe con proprietà
medicinali. Inoltre si soffermò su altre correnti mediche interessanti come la Medicina
Naturale di Lezaeta e l’Igienismo, che gli permisero di ampliare
ulteriormente le sue conoscenze mediche.
Va
detto che il dottor Mozzi non si fermò mai alla sola lettura di quelle che
erano e rimanevano “teorie”. Esaminò a fondo ogni corrente di pensiero,
applicando semplicemente quello che era il metodo scientifico: ipotizzare,
sperimentare, analizzare e trarre conclusioni.
Cercando
di conseguire ogni spunto possibile dalle sue risposte personali, successive all’introduzione di
certi alimenti, il dott. Mozzi capì rapidamente quale connessione esisteva tra
cibo e sintomi, iniziando così a stilare un elenco di alimenti nocivi per il
suo organismo. Alimenti che alla lunga potevano portare a un processo infiammatorio e degenerativo,
causa principale di moltissime patologie, se non di tutte.
Lo
stesso fece per tutti i suoi pazienti.
Ben
presto il dottor Mozzi si accorse che non tutti gli alimenti che andavano bene
per lui, potevano andare bene anche per altre persone. Dunque non poteva esistere un alimentazione valida
universalmente.
L’importanza del gruppo sanguigno
Tra
i vari testi che il dott. Mozzi passò in rassegna, ce ne furono alcuni più di
altri che catturarono il suo interesse.
In
particolare si soffermò a fondo su alcune pubblicazioni del naturopata
americano il Dott. Peter J. D’Adamo.
In questi volumi il dott. D’Adamo espone le sue ricerche che attesterebbero lo
stretto rapporto esistente tra alimentazione,
malattia e gruppo sanguigno.
Il
dottor Mozzi trovò non poche analogie tra le teorie del dott. D’Adamo e ciò che
già aveva già riscontrato nella pratica.
Rilevò
come molti alimenti citati come “nocivi” dalla dieta del gruppo sanguigno,
fossero effettivamente tali per lui, come per molti suoi pazienti.
Restava tuttavia dubbioso su alcuni aspetti. In particolare non era convinto
del fatto che per tutti gli individui di uno stesso gruppo sanguigno, venissero
attribuiti come benefici e nocivi, gli stessi alimenti.
Ogni
individuo ha un suo codice genetico
univoco e differente da ogni altro sulla faccia della Terra,
quindi l’idea di una dieta adatta per tutti gli individui di uno stesso gruppo
sanguigno era in parte da scartare.
Ciononostante,
per molti aspetti, la dieta del gruppo sanguigno rappresentò per il dottore un
valido punto di partenza, tant’è che nel corso degli anni riscontrò più e più
volte la sua fondatezza.
Per
questo motivo il dottor Mozzi ancora oggi sostiene come, seguire la dieta del
gruppo sanguigno, sia certamente un
modo valido per mantenersi in salute.
Impara ad ascoltarti
Le
intuizioni più rilevanti il dott. Mozzi non le ha avute dai libri e dallo
studio, ma dalla vita di tutti i giorni.
E’
dalle risposte del corpo che ha dedotto quali cibi fossero maggiormente
nocivi per l’organismo e questa pratica, l’ascolto, è ciò che consiglia ad ogni suo paziente.
L’introduzione
di alimenti che non sono tollerati, possono scatenare una serie di reazioni da
parte dell’organismo, ovvero dei sintomi di malessere. I sintomi non sono altro dei segnali
di avvertimento, tramite i quali il corpo ci avverte che c’è qualcosa che non
va.
Il
dott. Mozzi ha afferrato come sia possibile collegare i sintomi all’introduzione di determinate sostanze.
Infatti questi segnali, di qualsiasi natura essi siano (pruriti, rossori della
pelle, dolori articolari, mal di testa, bruciori di stomaco, ecc.) possono
variare d’intensità anche durante l’arco di una sola giornata e queste
variazioni dipendono molto da ciò che la persona ha precedentemente mangiato.
Non
ascoltando questi sintomi e continuando a introdurre la causa – ovvero gli
alimenti nocivi – nel tempo si potranno manifestare delle vere e proprie
patologie.
Rimuovere la causa è l’unico vero modo per guarire
Il
dott. Mozzi attesta di aver curato decine di migliaia di pazienti e di averlo
sempre fatto mettendo in relazione il sintomo con l’alimentazione ed in
fine scovando ed eliminando la causa.
E’
indispensabile rimuovere la causa se
si vuole davvero guarire e tornare in salute. Detto in parole
semplici significa eliminare tutti quegl’alimenti che non sono tollerati dal
nostro organismo e incominciare a consumare quelli per noi più appropriati.
Cercando
invece di soffocare il sintomo
– come succede per esempio quando si assumono dei farmaci – senza però rimuovere
la causa, si potrà forse avere un miglioramento nell’immediato, ma
l’intossicazione alimentare si sposterà lentamente in altri organi, provocando
delle patologie forse ancora più serie.
Il
tipo di patologia dipende molto dal codice genetico di ogni individuo. Lo
stesso cibo “nocivo” per due persone dello stesso gruppo sanguigno, potrà
generare patologie anche molto diverse tra loro, con tempistiche differenti.
Non potrai mai guarire se prima non elimini la causa che
ha generato la malattia
Il libro della Dieta del Dottor Mozzi
Nel
corso di quasi 40 anni di attività medica il dott. Mozzi ha maturato molte
certezze su quale sia la dieta migliore da seguire a seconda del gruppo
sanguigno, del peso, degli anni, dello stato di salute e di vari altri fattori.
Ha
così deciso di mettere nero su bianco
tutto ciò che l’esperienza di vita e gli studi gli hanno insegnato. Così
dopo aver scritto il suo primo libro “Le ricette del Dottor Mozzi”, ne pubblica un secondo, “La dieta del Dottor Mozzi”.
Quest’ultimo
testo, oltre a riportare un’ampia
lista di alimenti buoni, neutri e nocivi per tutti e quattro i
gruppi sanguigni (0, A, B ed AB) fornisce una raccolta di consigli utili per
prendersi cura della propria salute.
Nel
libro troverai tutte le informazioni necessarie per comprendere i segnali
dell’organismo, oltre a una serie di rimedi naturali efficaci per fronteggiare
diverse patologie.
Inoltre
il dottore riporta consigli indispensabili su determinati alimenti che, in
talune circostanze, è meglio ridurre o evitare del tutto.
Come
nei casi più comuni delle patologie legate a quella che viene comunemente
definita come “sindrome metabolica”,
ovvero i classici problemi strettamente correlati all’avanzare dell’età e al
rallentamento del metabolismo: sovrappeso, pressione alta, colesterolo alto,
glicemia elevata, ecc.
Il
dott. Mozzi si sofferma anche su quei prodotti che che più di altri
rappresentano la dieta Mediterranea
e che, a suo parere, sono i maggiori responsabili di molte malattie moderne.
Infine
conclude con una descrizione accurata delle più comuni sostanze utilizzate come
dolcificanti e conservanti,
e presenti su molti prodotti confezionati, precucinati e surgelati, portando
l’attenzione del lettore sulla loro potenziale pericolosità per la salute
umana.
Il
libro ha dunque l’obiettivo ambizioso di donare al lettore ogni conoscenza
necessaria per gestire in autonomia la sua alimentazione e quindi la sua
salute, diventando di fatto medico di
se stesso.
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