Riflessioni – La fiducia nel proprio corpo
Siamo in un mondo dove quasi tutto si fonda sulla
sfiducia. Non ci si fida quasi di nulla e forse non è casuale tutto questo. Ma
non è IL complottismo catastrofico il motivo per cui scrivo queste due righe.
La sfiducia generale, la sfiducia nel futuro, nelle idee, nei giovani racchiude una sfiducia principale, quella verso se stessi. Molte persone si svegliano ogni giorno con la convinzione di dover dimostrare di essere degni di fiducia da parte degli altri, della società e della vita in generale.
Hanno perso così tanto il proprio senso di valore, che non si fidano più nemmeno del proprio corpo.
La sfiducia generale, la sfiducia nel futuro, nelle idee, nei giovani racchiude una sfiducia principale, quella verso se stessi. Molte persone si svegliano ogni giorno con la convinzione di dover dimostrare di essere degni di fiducia da parte degli altri, della società e della vita in generale.
Hanno perso così tanto il proprio senso di valore, che non si fidano più nemmeno del proprio corpo.
Bombardati e devastati da una informazione
patogena, indottrinati a dovere sulla fallacità della Natura, hanno perso la
fiducia nel proprio organismo. Lo considerano debole, da
rinforzare, da proteggere, da impostare, ignorando o avendo dimenticato che se
sono nati a questo mondo, lo sono perché gli è stata progettata una vita degna,
libera, forte, sana a prescindere. Solo in occasione di speciali stimoli
evolutivi si presentano segni speciali, segni che la medicina chiama “malattia”.
Sono così convinti e rassegnati alla fallibilità ed alla debolezza del proprio corpo, che tutto ciò che altera il loro comune vivere quotidiano, sia segno di destino avverso, di fatalità maligne.
Sono così convinti e rassegnati alla fallibilità ed alla debolezza del proprio corpo, che tutto ciò che altera il loro comune vivere quotidiano, sia segno di destino avverso, di fatalità maligne.
Eppure ogni persona si adatta alle proprie
vicissitudini quotidiane, oggi in un modo, domani in un altro. Cosa fa credere
loro che il proprio organismo non faccia lo stesso?
Ho avuto la fortuna e l’onore di parlare con tanta
gente delle proprie “malattie” ed ho percepito questo senso di debolezza, di
essere “sbagliati”, di essere aggrediti dal demone maligno della malattia.
L’atteggiamento prevalente è stato principalmente di cercare spasmodicamente di
“eliminare”, di correggere, di “asportare”, di “rinforzare”, di “limitare”, di
“escludere” qualcosa nel proprio corpo o all’esterno di esso.
Raramente ho
percepito accoglimento, tentativi di comprensione, ho insomma percepito sfiducia nel
proprio organismo, sfiducia nella Natura ed è paradossale che molte di queste
persone si rivolgano a sistemi naturali di cura. Da un lato non ci si
fida di lei, ma si ricorre ai suoi rimedi.
Non sono certo queste mie parole che potranno
convincerle del contrario, ma il mio piccolo, piccolissimo contributo lo voglio
lasciare:
FIDATEVI DEL VOSTRO CORPO, NON HA RAGIONI BIOLOGICHE DI ESSERE CONTRO DI VOI O DI NON FARE CIÒ CHE È SENSATO FARE.
NON SI GIUNGE SU QUESTO MONDO SENZA AVERE LE POSSIBILITÀ PER RIMANERCI.
LA NATURA NON CREA SFIGATI!
https://blogtre.wordpress.com/2015/03/18/riflessioni-la-fiducia-nel-proprio-corpo/FIDATEVI DEL VOSTRO CORPO, NON HA RAGIONI BIOLOGICHE DI ESSERE CONTRO DI VOI O DI NON FARE CIÒ CHE È SENSATO FARE.
NON SI GIUNGE SU QUESTO MONDO SENZA AVERE LE POSSIBILITÀ PER RIMANERCI.
LA NATURA NON CREA SFIGATI!
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