L’inganno spudorato: chemio e radio dopo il terzo mese non danneggerebbero il feto
L’articolo compare su Repubblica, un giornale che non stento a definire come la nuova frontiera del ciarpame mediatico e del giornalettismo da strapazzo.
Un non meglio specificato “studio internazionale” dimostrerebbe (e mi
piacerebbe sapere come) che chemioterapia e radioterapia non
danneggiano il feto dopo il terzo mese di gravidanza.
Che strano, eh? Fino a ieri una donna incinta non doveva prendere
nemmeno l’aspirina per tutti e nove i mesi della gravidanza e ora… oplà
il miracolo: dopo il terzo mese può farsi anche della chemioterapia che
al feto non succede nulla.
Evidentemente l’esperienza del Talidomide non è bastata…
Per favore, rendetevi conto a che livello di spudorata quanto
criminile mendacità riesce ad arrivare l’industria farmaceutica pur di
vendere i propri prodotti.
Ma non solo: rendetevi conto che, a parte poche eccezioni, tutto
quello che emerge da congressi medici sponsorizzati da case
farmaceutiche non è quasi mai degno della minima fiducia.
E voi medici dovreste essere i primi a levarvi contro tutto questo.
Dovreste essere i primi a difendere la salute umana. Solo che costa
fatica e andare contro Big Pharma è molto meno conveniente che far
finta di niente e accettare tutto senza opporsi.
Peccato che poi a crepare siamo noi.
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