All’origine dell’universo il suono
Conoscete l’affermazione di Pitagora: «la
geometria è musica solidificata»?
Il modo di concepire la realtà come basata sul suono è comune a molte visioni cosmologiche, le quali vedono la materia come un insieme di vibrazioni. Non solo, anche l’uomo è visto come tale, se pensiamo al termine per-sona, ad esempio, il cui significato è: “attraverso il suono”.
Il modo di concepire la realtà come basata sul suono è comune a molte visioni cosmologiche, le quali vedono la materia come un insieme di vibrazioni. Non solo, anche l’uomo è visto come tale, se pensiamo al termine per-sona, ad esempio, il cui significato è: “attraverso il suono”.
Vi
sono pratiche spirituali che utilizzano il suono, come i “Mandala Sonori”, che
si rifanno al Nada Yoga e al Canto
Armonico, inoltre la musica come strumento di guarigione è stata usata sin
dall’antichità. Se ne trovano testimonianze tra i Greci, nella Bibbia e nei
Veda indiani.
Recentemente si è affermata la musicoterapia, che ha avuto un notevole impulso grazie a studi nel campo medico, fisico e musicale, tanto da rendere la sua conoscenza necessaria anche ai musicisti che vogliono avere una qualità espressiva più consapevole.
Tutte queste conoscenze, sembrano però legate al mondo spirituale, quasi esoterico, più che alla realtà di tutti i giorni, per cui sono considerate in modo superficiale da molti individui. Questi ultimi potrebbero trovare interessanti gli studi descritti di seguito.
Nel diciottesimo secolo, il fisico tedesco E. Chladni, scoprì che la sabbia appoggiata su una lamina di metallo applicata a un violino, si dispone in figure geometriche differenti a seconda delle note prodotte, dimostrando così che il suono influisce veramente sulla materia. Nacque la Cimatica, da lui descritta come “studio riguardante le onde“.
In seguito, nel ventesimo secolo, H. Jenny continuò queste ricerche sperimentando le vibrazioni sonore su vari tipi di materiali e scoprì che a determinati suoni corrispondono altrettante precise figure geometriche. Inoltre, e questo è molto affascinante a mio parere, vide che i suoni di antichi linguaggi, come il sanscrito o l’ebraico, producono la figura stessa del simbolo alfabetico che si pronuncia.
Altrettanto interessante è la scoperta che alcuni disegni corrispondono a strutture cellulari di organismi viventi e che perciò ogni cellula è caratterizzata da una vibrazione specifica, cioè una nota precisa!
Tutta la creazione è una sinfonia di suoni, di vibrazioni, in cui le singole parti s’inseriscono attratte dalla risonanza con i suoni simili. Queste sono le interessanti deduzioni della Cimatica.
Recentemente si è affermata la musicoterapia, che ha avuto un notevole impulso grazie a studi nel campo medico, fisico e musicale, tanto da rendere la sua conoscenza necessaria anche ai musicisti che vogliono avere una qualità espressiva più consapevole.
Tutte queste conoscenze, sembrano però legate al mondo spirituale, quasi esoterico, più che alla realtà di tutti i giorni, per cui sono considerate in modo superficiale da molti individui. Questi ultimi potrebbero trovare interessanti gli studi descritti di seguito.
Nel diciottesimo secolo, il fisico tedesco E. Chladni, scoprì che la sabbia appoggiata su una lamina di metallo applicata a un violino, si dispone in figure geometriche differenti a seconda delle note prodotte, dimostrando così che il suono influisce veramente sulla materia. Nacque la Cimatica, da lui descritta come “studio riguardante le onde“.
In seguito, nel ventesimo secolo, H. Jenny continuò queste ricerche sperimentando le vibrazioni sonore su vari tipi di materiali e scoprì che a determinati suoni corrispondono altrettante precise figure geometriche. Inoltre, e questo è molto affascinante a mio parere, vide che i suoni di antichi linguaggi, come il sanscrito o l’ebraico, producono la figura stessa del simbolo alfabetico che si pronuncia.
Altrettanto interessante è la scoperta che alcuni disegni corrispondono a strutture cellulari di organismi viventi e che perciò ogni cellula è caratterizzata da una vibrazione specifica, cioè una nota precisa!
Tutta la creazione è una sinfonia di suoni, di vibrazioni, in cui le singole parti s’inseriscono attratte dalla risonanza con i suoni simili. Queste sono le interessanti deduzioni della Cimatica.
Interazione
tra corpo e suono
Cerchiamo ora di capire quali benefici possono
derivare dalle indagini della cimatica, e quindi approfondire quali sono gli
aspetti curativi della musica. Non sto parlando di semplice “distrazione” o
“relax” come molti intendono il suono, mi riferisco invece a qualcosa di molto
più profondo e scientifico.
Secondo
il dottor Victor Beasley
– appartenente al gruppo di ricerca presso la statunitense University of the Trees, “ogni
cellula ha un campo magnetico che interagisce con quelli delle cellule simili
vicine, dando così origine al campo magnetico di un sistema particolare
all’interno del corpo umano”. Le vibrazioni dei vari atomi creano così una
risonanza e si aggregano nelle cellule con atomi simili. Può accadere che per
una qualsiasi causa, queste nostre note di risonanza interiore siano stonate,
generando un malessere. Noi possiamo ridare il “LA” al nostro corpo attraverso
la meditazione e la musica. In questo modo ristabiliamo l’ordine
nell’organismo.
Metaforicamente il corpo umano è proprio uno spartito, direi una sinfonia, tanto è perfetto, che dio o la natura, se preferite, ha scritto. Perciò può accadere che alcune note stonate turbino la perfezione della scrittura musicale. Abbiamo quindi bisogno di un accordatore, di un direttore, di una guida, chiamatelo come volete, comunque qualcosa che riporti l’ordine nell’orchestra.
Ho già accennato, parlando di Omega 432, che diversi studi dimostrano che il corpo umano ha una vibrazione di base che va dai 7,8 agli 8 cicli al secondo, quando è in stato di rilassamento. La terra vibra alla frequenza fondamentale di circa otto cicli al secondo (detta risonanza Schumann). Il sistema nervoso di tutte le forme di vita è sintonizzato su tale frequenza. Le onde del cervello quando sono in alfa (stato di serena vigilanza) sono intorno agli otto cicli al secondo. La frequenza di otto Hz e i suoi multipli armonici, sono quindi alla base di processi importanti per la vita e la natura. Una musica con un perfetto potere curativo, e rilassante, dovrebbe facilitare l’entrata nelle onde alfa del cervello.
Non finisce qui il rapporto tra musica e uomo. Altre ricerche hanno scoperto che il corpo umano risponde alle frequenze del suono anche quando non è consapevole. Un ricercatore e professore di musica R.Murray Schafer ha scoperto che per gli studenti statunitensi e canadesi la nota più facile da ricordare è ciò che corrisponde al “si naturale”, mentre per gli europei è il “sol diesis”. Questo deriva dal fatto che in Canada la corrente alternata è a 60Hz (60 cicli al secondo), una frequenza in risonanza con il SI, mentre in Europa è a 50Hz, in risonanza con il SOL#. È appurato che i suoni hanno il potere di influire su: la respirazione, il battito cardiaco, la pressione arteriosa, la tensione muscolare, la temperatura della pelle, le secrezioni interne, le onde cerebrali. Anche i suoni che l’uomo non può avvertire (le onde ultrasonore) possono influenzare profondamente gli esseri umani.
Conseguenza di ciò è che tutte le onde elettromagnetiche alle quali siamo esposte sono influenti sul corpo umano e sulle sue funzioni. Per riportare un equilibrio che magari si è incrinato, la musica può essere un buon metodo. Comunque è consigliabile difendersi dalle onde che non sono in risonanza con la vita non esponendosi troppo a fonti potenti come antenne, centrali, alta tensione, ecc. Oppure adottando schermi di protezione, come quelli per i cellulari.
Metaforicamente il corpo umano è proprio uno spartito, direi una sinfonia, tanto è perfetto, che dio o la natura, se preferite, ha scritto. Perciò può accadere che alcune note stonate turbino la perfezione della scrittura musicale. Abbiamo quindi bisogno di un accordatore, di un direttore, di una guida, chiamatelo come volete, comunque qualcosa che riporti l’ordine nell’orchestra.
Ho già accennato, parlando di Omega 432, che diversi studi dimostrano che il corpo umano ha una vibrazione di base che va dai 7,8 agli 8 cicli al secondo, quando è in stato di rilassamento. La terra vibra alla frequenza fondamentale di circa otto cicli al secondo (detta risonanza Schumann). Il sistema nervoso di tutte le forme di vita è sintonizzato su tale frequenza. Le onde del cervello quando sono in alfa (stato di serena vigilanza) sono intorno agli otto cicli al secondo. La frequenza di otto Hz e i suoi multipli armonici, sono quindi alla base di processi importanti per la vita e la natura. Una musica con un perfetto potere curativo, e rilassante, dovrebbe facilitare l’entrata nelle onde alfa del cervello.
Non finisce qui il rapporto tra musica e uomo. Altre ricerche hanno scoperto che il corpo umano risponde alle frequenze del suono anche quando non è consapevole. Un ricercatore e professore di musica R.Murray Schafer ha scoperto che per gli studenti statunitensi e canadesi la nota più facile da ricordare è ciò che corrisponde al “si naturale”, mentre per gli europei è il “sol diesis”. Questo deriva dal fatto che in Canada la corrente alternata è a 60Hz (60 cicli al secondo), una frequenza in risonanza con il SI, mentre in Europa è a 50Hz, in risonanza con il SOL#. È appurato che i suoni hanno il potere di influire su: la respirazione, il battito cardiaco, la pressione arteriosa, la tensione muscolare, la temperatura della pelle, le secrezioni interne, le onde cerebrali. Anche i suoni che l’uomo non può avvertire (le onde ultrasonore) possono influenzare profondamente gli esseri umani.
Conseguenza di ciò è che tutte le onde elettromagnetiche alle quali siamo esposte sono influenti sul corpo umano e sulle sue funzioni. Per riportare un equilibrio che magari si è incrinato, la musica può essere un buon metodo. Comunque è consigliabile difendersi dalle onde che non sono in risonanza con la vita non esponendosi troppo a fonti potenti come antenne, centrali, alta tensione, ecc. Oppure adottando schermi di protezione, come quelli per i cellulari.
Il suono
terapeutico tra Cimatica e Nada Yoga
Cerchiamo ora di capire come queste conoscenze possono
essere impiegate per applicazioni curative e di benessere, attraverso la
Terapia Cimatica.
Oltre
alla musicoterapia e al Nada Yoga, una pratica terapeutica è stata ideata
dall’osteopata britannico Peter Manners e, diversamente da altre, non è
somministrata attraverso l’udito, ma tramite il contatto con la pelle, per
questo motivo le frequenze non sono per forza nello spettro udibile.
Le frequenze che rientrano nella gamma uditiva sono utilizzate per regolare il sistema immunologico e metabolico, creando così una condizione quasi ottimale per una determinata cellula o un determinato organo. Siccome la malattia rappresenta una situazione di squilibrio per la risonanza, la terapia si serve di uno strumento computerizzato per ristabilire la condizione ottimale tramite frequenza opportune. Queste possono variare a seconda dell’organo o del tessuto da curare. Con un attrezzo manuale, avendo preventivamente spalmato la parte con un apposito gel, le onde sono applicate in sedute di 10-15 minuti ognuna. Le frequenze attraversano i tessuti sani, ma stabiliscono la giusta risonanza in quelli malati.
Attraverso un’opportuna sperimentazione è stato possibile decodificare i segnali cimatici percepibili dalle cellule. In seguito si è contrassegnato ogni organo con un fattore armonico, che è utilizzato per regolare lo strumento.
La terapia cimatica non è una cura, si limita a ristabilire la situazione di equilibrio ideale per far si che il corpo si curi da solo, senza ricorrere a chirurgia o medicine con controindicazioni. E’ ideale tessuti con un’alta capacità di rigenerazione, come la pelle, le ossa e il sistema nervoso periferico.
Sono armai oltre vent’anni che questi strumenti sono utilizzati da infermieri, chiropratici, osteopati e agopuntori di tutto il mondo. Gli effetti collaterali sono assenti, ma la terapia è sconsigliata per pazienti con pacemaker.
Le frequenze che rientrano nella gamma uditiva sono utilizzate per regolare il sistema immunologico e metabolico, creando così una condizione quasi ottimale per una determinata cellula o un determinato organo. Siccome la malattia rappresenta una situazione di squilibrio per la risonanza, la terapia si serve di uno strumento computerizzato per ristabilire la condizione ottimale tramite frequenza opportune. Queste possono variare a seconda dell’organo o del tessuto da curare. Con un attrezzo manuale, avendo preventivamente spalmato la parte con un apposito gel, le onde sono applicate in sedute di 10-15 minuti ognuna. Le frequenze attraversano i tessuti sani, ma stabiliscono la giusta risonanza in quelli malati.
Attraverso un’opportuna sperimentazione è stato possibile decodificare i segnali cimatici percepibili dalle cellule. In seguito si è contrassegnato ogni organo con un fattore armonico, che è utilizzato per regolare lo strumento.
La terapia cimatica non è una cura, si limita a ristabilire la situazione di equilibrio ideale per far si che il corpo si curi da solo, senza ricorrere a chirurgia o medicine con controindicazioni. E’ ideale tessuti con un’alta capacità di rigenerazione, come la pelle, le ossa e il sistema nervoso periferico.
Sono armai oltre vent’anni che questi strumenti sono utilizzati da infermieri, chiropratici, osteopati e agopuntori di tutto il mondo. Gli effetti collaterali sono assenti, ma la terapia è sconsigliata per pazienti con pacemaker.
Pjort Garajev,
DNA e Cimatica
Le sensazionali scoperte del biologo
molecolare russo Pjort Garajev non sono molto note, eppure hanno un che di
straordinario. Assieme ad altri suoi colleghi, Garajev avrebbe scoperto che il
DNA non è solo la base per la costruzione del nostro corpo, ma funge anche da
deposito di memoria. Quello che più colpisce è che il codice genetico segue le
stesse regole del linguaggio umano.
Sintassi, semantica e regole basilari della grammatica sono state abbinate, durante gli esperimenti, agli amminoacidi presenti nel DNA e sono state rilevate corrispondenze negli accoppiamenti delle molecole. La conclusione è che il nostro linguaggio non è un fenomeno isolato, ma deriva proprio dal codice genetico.
Ancora più importante è che si può riparare la sequenza semplicemente conoscendo la giusta frequenza per riprogrammare il DNA, evitando il poco produttivo “taglia e incolla” dei genetisti. Tramite un dispositivo che influenza il metabolismo cellulare attraverso determinate frequenze luminose e radio, gli scienziati hanno “campionato” (copiato) gli schemi d’informazione di un particolare DNA, e l’hanno poi trasmesso a un altro riprogrammando le cellule. Sono così riusciti ad ottenere un embrione di salamandra da uno di rana, senza gli effetti collaterali degli errori provocati dal classico copia e incolla.
Queste scoperte potrebbero portare alla cura di alcune malattie tramite l’opportuno utilizzo di frequenze ad alto spettro con il vantaggio che sarebbero indenni da effetti indesiderati presenti ad esempio nei farmaci.
Vedremo che esito avranno queste ricerche, comunque rimane il fatto che ancora una volta si dimostra almeno l’importanza della frequenza anche a livello fisico e non solo psicofisico, aggiungendo un altro tassello alle già molte conferme dell’importanza del suono e della musicoterapia per l’uomo.
Sintassi, semantica e regole basilari della grammatica sono state abbinate, durante gli esperimenti, agli amminoacidi presenti nel DNA e sono state rilevate corrispondenze negli accoppiamenti delle molecole. La conclusione è che il nostro linguaggio non è un fenomeno isolato, ma deriva proprio dal codice genetico.
Ancora più importante è che si può riparare la sequenza semplicemente conoscendo la giusta frequenza per riprogrammare il DNA, evitando il poco produttivo “taglia e incolla” dei genetisti. Tramite un dispositivo che influenza il metabolismo cellulare attraverso determinate frequenze luminose e radio, gli scienziati hanno “campionato” (copiato) gli schemi d’informazione di un particolare DNA, e l’hanno poi trasmesso a un altro riprogrammando le cellule. Sono così riusciti ad ottenere un embrione di salamandra da uno di rana, senza gli effetti collaterali degli errori provocati dal classico copia e incolla.
Queste scoperte potrebbero portare alla cura di alcune malattie tramite l’opportuno utilizzo di frequenze ad alto spettro con il vantaggio che sarebbero indenni da effetti indesiderati presenti ad esempio nei farmaci.
Vedremo che esito avranno queste ricerche, comunque rimane il fatto che ancora una volta si dimostra almeno l’importanza della frequenza anche a livello fisico e non solo psicofisico, aggiungendo un altro tassello alle già molte conferme dell’importanza del suono e della musicoterapia per l’uomo.
Antichi
simboli disegnati dalla voce umana
Come abbiamo detto, C. Chladni prima e in
seguito Hans Jenny, compirono esperimenti per verificare alcuni fenomeni
particolari che avvenivano quando si sottoponeva a particolari vibrazioni
acustiche materiale fine come sabbia, disposto su una lastra di metallo. Si
scoprì che certe vibrazioni formavano complicati disegni.
Successive ricerche, con l’ausilio del fonoscopio, permisero a Jenny di produrre le vibrazioni direttamente dalla voce umana. La scoperta più sorprendente fu che pronunciando vocali dell’antica lingua fenicio-ebraica e sanscrita, la sabbia assumesse la forma del simbolo grafico della vocale stessa!
Questo fenomeno mette in evidenza che queste antiche lingue “sacre” (e qua non è un appellativo a caso) furono create da persone che conoscevano una scienza simile alla cimatica. E non solo, ma queste scritture, oggi perdute, informavano il cervello tramite due canali, quello analitico e logico (emisfero sinistro) e quello sensoriale e globale (emisfero destro). Erano insomma più efficaci delle nostre lingue attuali, per trasmettere conoscenza.
Ad esempio pronunciando la parola OM (AUM, il suono della creazione per i buddisti) una particolare polvere (di licopodio) si disponeva sulla lastra metallica formando un cerchio con un punto centrale, il simbolo con il quale quelle popolazioni indicavano appunto l’OM e utilizzato in seguito anche dall’alchimia e nell’esoterismo occidentale per indicare l’aspetto solare (vedi immagine sopra).
Successive ricerche, con l’ausilio del fonoscopio, permisero a Jenny di produrre le vibrazioni direttamente dalla voce umana. La scoperta più sorprendente fu che pronunciando vocali dell’antica lingua fenicio-ebraica e sanscrita, la sabbia assumesse la forma del simbolo grafico della vocale stessa!
Questo fenomeno mette in evidenza che queste antiche lingue “sacre” (e qua non è un appellativo a caso) furono create da persone che conoscevano una scienza simile alla cimatica. E non solo, ma queste scritture, oggi perdute, informavano il cervello tramite due canali, quello analitico e logico (emisfero sinistro) e quello sensoriale e globale (emisfero destro). Erano insomma più efficaci delle nostre lingue attuali, per trasmettere conoscenza.
Ad esempio pronunciando la parola OM (AUM, il suono della creazione per i buddisti) una particolare polvere (di licopodio) si disponeva sulla lastra metallica formando un cerchio con un punto centrale, il simbolo con il quale quelle popolazioni indicavano appunto l’OM e utilizzato in seguito anche dall’alchimia e nell’esoterismo occidentale per indicare l’aspetto solare (vedi immagine sopra).
Un aiuto per comprendere
l’antica conoscenza del suono
La scoperta più sensazionale di H. Jenny fu
che molte delle strutture realizzate negli esperimenti, e prodotte dal solo
utilizzo del suono, ricordavano da vicino le strutture cellulari dei libri di
biologia.
A
conclusione della sua opera, Jenny sostenne che i fenomeni in gioco erano tre:
uno di fondo, chiamato potere generativo, cioè una specie di vibrazione e di
periodicità di base. Gli altri due erano poli opposti che si distinguevano in
movimento (potere dinamico) e forma. L’interazione di queste tre forze crea un
campo unico per ogni cosa esistente e ricorda molto le tre leggi, cui sarebbero
sottoposti tutti i fenomeni esistenti, della filosofia di Gurdjieff.
Molte persone credono che queste scoperte non siano vere e proprie conquiste recenti, ma solo riscoperte di conoscenze antiche, presenti nella Bibbia e nei testi vedici. In questo senso la cimatica è vista come un ponte che ci aiuta a comprendere meglio la sapienza antica del nada brahma (il suono creatore), oppure la frase biblica “in principio era la Parola”, o anche la teoria di Pitagora, secondo il quale “la geometria è musica solidificata”.
Molte persone credono che queste scoperte non siano vere e proprie conquiste recenti, ma solo riscoperte di conoscenze antiche, presenti nella Bibbia e nei testi vedici. In questo senso la cimatica è vista come un ponte che ci aiuta a comprendere meglio la sapienza antica del nada brahma (il suono creatore), oppure la frase biblica “in principio era la Parola”, o anche la teoria di Pitagora, secondo il quale “la geometria è musica solidificata”.
Masaru Emoto e
i cristalli d’acqua
Nell’ultimo decennio gli studi di Masaru
Emoto sono stati controversi ed osteggiati dalla comunità scientifica. La sua
fama deriva dall’aver messo a punto una tecnica per fotografare cristalli
d’acqua congelata. La particolarità di queste immagini è che a seconda del tipo
di musica a cui viene sottoposta l’acqua all’atto della cristallizzazione, la
forma del cristallo cambia.
Secondo
il ricercatore giapponese, l’acqua avrebbe una memoria energetica, che viene
sollecitata dalle vibrazioni del suono. Alcuni tipi di musica creano cristalli
dalla forma disordinata (musica rock o frasi negative), mentre altre forme di
musica rendono il cristallo molto bello e armonico (musica classica e frasi
positive).
Siccome il nostro corpo è formato per la maggior parte di acqua, diventa logica conseguenza che la musica ha un’influenza anche su di noi, come d’altro canto è già ampiamente documentato dagli studi sulla cimatica.
La comunità scientifica non ha però avvallato questi studi, reputandoli insufficienti e non scientifici per l’appunto, ma d’altro canto si sa, tutto gira attorno a finanziamenti e interessi che possono benissimo essere molto lontani dalla bellezza della “memoria dell’acqua” ipotizzata per l’appunto da Emoto.
Siccome il nostro corpo è formato per la maggior parte di acqua, diventa logica conseguenza che la musica ha un’influenza anche su di noi, come d’altro canto è già ampiamente documentato dagli studi sulla cimatica.
La comunità scientifica non ha però avvallato questi studi, reputandoli insufficienti e non scientifici per l’appunto, ma d’altro canto si sa, tutto gira attorno a finanziamenti e interessi che possono benissimo essere molto lontani dalla bellezza della “memoria dell’acqua” ipotizzata per l’appunto da Emoto.
Il
Lambdoma e le frequenze che guariscono
Grazie alle esperienze e alle scoperte della
Cimatica, sono stati messi appunto alcuni software e apparecchi che utilizzano
le frequenze musicali per produrre effetti benefici su chi si sottopone al
trattamento sonoro.
Oltre
alle terapie cimatiche del Dr. Peeter Guy Manners, è interessqante anche il
lavoro di Barbara Hero chiamato Lambdoma (in inglese Lambdoma Matrix).
Le formule su cui ha lavorato la Hero per creare la tabella su cui si basa il Lambdoma, provengono direttamente da Pitagora (500 aC) che fu un iniziato egiziano per vent’anni. Quello che ne risulta potrebbe a prima vista essere scambiato per una semplice tavola matematica, ed è sconosciuto alla maggior parte della gente, allo stato attuale.
In realtà, se lo si analizza più attentamente, si scopre che in questo grafico sono indicate le altezze armoniche relative di ogni intervallo musicale specifico, che possono così essere riportate in un intervallo udibile dello spettro sonoro, anche se la frequenza di partenza non lo era. Inoltre sono evidenziate affinità e relazioni tra discipline diverse, quali la chimica, la cristallografia, la cibernetica, l’arte visiva, la geometria e la musica naturalmente.
Grandi personalità come Isaac Newton, Farey, complicate equazioni ed altro furono ispirate da questo lavoro di Pitagora, che rimane così una base fisica molto attuale e importante.
Grazie allo studio delle frequenze indicate da Pitagora e al successivo sviluppo, Barbara Hero è stata in grado di creare un software, poi collegato ad una tastiera, che riporta nello spettro udibile le frequenze tipiche degli stati cerebrali (onde alfa, beta delta e theta). I suoni così prodotti dal programma musicale riescono a riprogrammare le cellule di chi ascolta, recando grande beneficio (vedi anche “battimenti binaurali“).
Comunque le applicazioni hanno effetti che spaziano da manifestazioni conscie e inconsce della persona.
Le formule su cui ha lavorato la Hero per creare la tabella su cui si basa il Lambdoma, provengono direttamente da Pitagora (500 aC) che fu un iniziato egiziano per vent’anni. Quello che ne risulta potrebbe a prima vista essere scambiato per una semplice tavola matematica, ed è sconosciuto alla maggior parte della gente, allo stato attuale.
In realtà, se lo si analizza più attentamente, si scopre che in questo grafico sono indicate le altezze armoniche relative di ogni intervallo musicale specifico, che possono così essere riportate in un intervallo udibile dello spettro sonoro, anche se la frequenza di partenza non lo era. Inoltre sono evidenziate affinità e relazioni tra discipline diverse, quali la chimica, la cristallografia, la cibernetica, l’arte visiva, la geometria e la musica naturalmente.
Grandi personalità come Isaac Newton, Farey, complicate equazioni ed altro furono ispirate da questo lavoro di Pitagora, che rimane così una base fisica molto attuale e importante.
Grazie allo studio delle frequenze indicate da Pitagora e al successivo sviluppo, Barbara Hero è stata in grado di creare un software, poi collegato ad una tastiera, che riporta nello spettro udibile le frequenze tipiche degli stati cerebrali (onde alfa, beta delta e theta). I suoni così prodotti dal programma musicale riescono a riprogrammare le cellule di chi ascolta, recando grande beneficio (vedi anche “battimenti binaurali“).
Comunque le applicazioni hanno effetti che spaziano da manifestazioni conscie e inconsce della persona.
Il Lambdoma da
Pitagora a Hans Kayser
I segreti del suono scoperti da Pitagora sono
probabilmente contenuti nel Lambdoma o “Tavola Pitagorica”, tramandato fino ad
oggi. In esso sono contenuti i fondamenti armonici delle note e della natura,
almeno questo sosteneva lo scienziato tedesco Hans Kayser.
Il
Lambdoma è una tavola che sintetizza le teorie musicali e matematiche di
Pitagora mettendo in relazione la musica e i numeri. Molti ricercatori
sostengono che in questo strumento sono celati segreti che permettono di
comparare il suono e la natura che ci circonda. Nella figura potete vedere una
rappresentazione del Lambdoma in cui trovate la serie degli armonici
corrispondenti alle divisioni matematiche di una corda, come aveva potuto
costatare Pitagora con i suoi esperimenti sul monocorde.
Le caratteristiche di questa tavola sono state studiate da molte persone, tra le quali Hans Kayser negli anni venti e, più recentemente, Barbara Hero, che ha creato un apparecchio elettronico che utilizza frequenze curative sui principi suggeriti dal Lambdoma e dalla cimatica.
Lo scienziato tedesco Hans Kayser pensò a una teoria che accostasse gli armonici musicali alla natura, creando una corrente filosofica chiamata “Armonicisti”. Egli sosteneva che le qualità della musica fossero direttamente correlate alle quantità, cioè alle proporzioni matematiche tra le note. Sempre secondo Kayser ogni fenomeno sostanziale chimico, fisico, astronomico, architettonico, botanico e riguardante molte altre scienze e campi d’applicazione, si poteva ricondurre al funzionamento degli armonici.
Il parallelo tra la forma di una foglia (elemento di base della natura) e l’ottava musicale era il punto di partenza per sostenere che le varie forme naturali essenziali (ad es. i fiori) possono essere ricondotte a rapporti matematici, proprio come gli armonici musicali. La conoscenza perduta degli armonici, era per Kayser un modo per ricongiungere e coniugare la spiritualità e la scienza, perché crea un ponte tra materia ed anima.
Le caratteristiche di questa tavola sono state studiate da molte persone, tra le quali Hans Kayser negli anni venti e, più recentemente, Barbara Hero, che ha creato un apparecchio elettronico che utilizza frequenze curative sui principi suggeriti dal Lambdoma e dalla cimatica.
Lo scienziato tedesco Hans Kayser pensò a una teoria che accostasse gli armonici musicali alla natura, creando una corrente filosofica chiamata “Armonicisti”. Egli sosteneva che le qualità della musica fossero direttamente correlate alle quantità, cioè alle proporzioni matematiche tra le note. Sempre secondo Kayser ogni fenomeno sostanziale chimico, fisico, astronomico, architettonico, botanico e riguardante molte altre scienze e campi d’applicazione, si poteva ricondurre al funzionamento degli armonici.
Il parallelo tra la forma di una foglia (elemento di base della natura) e l’ottava musicale era il punto di partenza per sostenere che le varie forme naturali essenziali (ad es. i fiori) possono essere ricondotte a rapporti matematici, proprio come gli armonici musicali. La conoscenza perduta degli armonici, era per Kayser un modo per ricongiungere e coniugare la spiritualità e la scienza, perché crea un ponte tra materia ed anima.
Il laser di
Barbara Hero
Gli esperimenti compiuti dai ricercatori della
Cimatica, hanno cercato d’indagare le connessioni esistenti tra materia e
suono. Barbara Hero, oltre che lavorare sul Lambdoma di Pitagora, ha utilizzato
il laser per capire come il suono influenza l’energia e la materia.
Il
fatto che le onde sonore possano plasmare la materia è stato ampiamente
dimostrato dal lavoro di Ernst Chaldni prima e dal Dr. Hans Jenny in seguito,
con i loro esperimenti sugli effetti delle vibrazioni su sostante inorganiche.
Barbara Hero ha invece utilizzato sistemi di scansione appositi per rilevare le
modifiche che derivano dal suono ad un fascio di luce laser.
Per fare ciò, Barbara utilizzò uno specchio messo in vibrazione da frequenze sonore. Proiettandovi sopra un fascio laser, si creava un’immagine. Gli intervalli creati dalla serie degli armonici davano luogo a figure geometriche perfette. Se venivano usate frequenze che non erano in relazione armonica tra di loro, le figure che venivano proiettate non erano perfette e diventavano instabili.
Gli stessi risultati furono ottenuti poi usando la voce umana. Se s’intonavano due note in relazione armonica tra loro, le forme erano geometricamente perfette, soprattutto con gli armonici vocali (canto armonico). Se le note non erano in relazione le forme non erano più simmetriche come prima.
Secondo le scoperte dei ricercatori della cimatica, il suono della voce e delle parole ha un grande potere, che può essere utilizzato per migliorare il nostro benessere. E questo potere può essere anche studiato scientificamente, con esperimenti simili a questo di Barbara Hero.
Per fare ciò, Barbara utilizzò uno specchio messo in vibrazione da frequenze sonore. Proiettandovi sopra un fascio laser, si creava un’immagine. Gli intervalli creati dalla serie degli armonici davano luogo a figure geometriche perfette. Se venivano usate frequenze che non erano in relazione armonica tra di loro, le figure che venivano proiettate non erano perfette e diventavano instabili.
Gli stessi risultati furono ottenuti poi usando la voce umana. Se s’intonavano due note in relazione armonica tra loro, le forme erano geometricamente perfette, soprattutto con gli armonici vocali (canto armonico). Se le note non erano in relazione le forme non erano più simmetriche come prima.
Secondo le scoperte dei ricercatori della cimatica, il suono della voce e delle parole ha un grande potere, che può essere utilizzato per migliorare il nostro benessere. E questo potere può essere anche studiato scientificamente, con esperimenti simili a questo di Barbara Hero.
Il mondo è
musica solidificata
Com’è noto il mondo in cui viviamo ha una
natura vibrazionale, si potrebbe dire che l’universo è “musica solidificata”.
Cerchiamo di scendere più in dettaglio, per far capire meglio cosa significa
questo e o facciamo partendo dal concetto di onda acustica e onda
elettromagnetica in fisica.
L’onda acustica è spiegata come fenomeno di oscillazione meccanica (o movimento nello spazio) compiuto da atomi e molecole in un mezzo. In parole povere il mezzo sarebbe generalmente l’aria, l’acqua, un muro, o qualsiasi cosa che permetta all’onda di propagarsi. Quindi, come in una specie di domino, le molecole si spostano, seguendo la forma d’onda, fino ad arrivare all’orecchio dell’uomo per essere udite, con le modalità di cui ho parlato spesso, cioè che sono udite se la loro frequenza è compresa tra 20 e 20000 cicli al secondo, al di sotto o sopra, non è che scompaiano, esistono ma noi non possiamo sentirle.
L’onda elettromagnetica è invece un fenomeno ondulatorio dovuto alla contemporanea propagazione di un campo elettrico e magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali.
Mentre l’onda acustica è lineare, l’onda elettromagnetica ha una diffusione trasversale, e questa dovrebbe essere la prima differenza per la fisica. Però in realtà il suono, come la luce, si diffonde in linee curve di propagazione. Comunque, la differenza più grande tra le due forme d’onda sarebbe che l’onda elettromagnetica si propaga nel vuoto, cioè non dovrebbe riguardare la materia se non in minima parte, quella acustica senza materia non può esistere. Anzi, la velocità dell’elettromagnetica nel vuoto è quella della luce, che dovrebbe essere la più elevata raggiungibile nel nostro universo (ultimamente questa intuizione di Einstein è stata messa fortemente in discussione da un esperimento scientifico al Cern di Ginevra).
Soffermiamoci sul concetto di vuoto. Si sa, dalle scoperte della fisica quantistica, che la materia che vediamo non è che una piccola parte di quella esistente, e perciò il vuoto in realtà non lo è. E’ solo “pieno” di materia che non ha la sostanza di quella a cui siamo abituati. La cosiddetta “materia oscura”.
Cosa significa? Significa che è solo un problema di percezione. Tutta la materia è un fenomeno di natura vibrazionale, ma quella che percepiamo come “concreta” o “densa”, è solo caratterizzata da una natura vibrazionale affine alla nostra, in altre parole la percepiamo così perché vibriamo nella stessa maniera. Da qui vengono le teorie degli universi paralleli, cioè mondi compenetranti, che coesistono nello stesso spazio.
Alla luce di queste considerazioni, possiamo pensare che le onde acustiche e elettromagnetiche non sono poi tanto differenti, visto che l’unica differenza reale è che una riguarda uno spettro di vibrazioni che ci da la sensazione di “spostamento di materia” e l’altra no. Questa è la vera differenza, per il resto sono molto più simili di quello che pensiamo. Infatti entrambe possono trasportare energia e informazioni.
Bene, ora l’affermazione antica che il mondo non è altro che musica solidificata appare molto meno astratta di prima.
L’onda acustica è spiegata come fenomeno di oscillazione meccanica (o movimento nello spazio) compiuto da atomi e molecole in un mezzo. In parole povere il mezzo sarebbe generalmente l’aria, l’acqua, un muro, o qualsiasi cosa che permetta all’onda di propagarsi. Quindi, come in una specie di domino, le molecole si spostano, seguendo la forma d’onda, fino ad arrivare all’orecchio dell’uomo per essere udite, con le modalità di cui ho parlato spesso, cioè che sono udite se la loro frequenza è compresa tra 20 e 20000 cicli al secondo, al di sotto o sopra, non è che scompaiano, esistono ma noi non possiamo sentirle.
L’onda elettromagnetica è invece un fenomeno ondulatorio dovuto alla contemporanea propagazione di un campo elettrico e magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali.
Mentre l’onda acustica è lineare, l’onda elettromagnetica ha una diffusione trasversale, e questa dovrebbe essere la prima differenza per la fisica. Però in realtà il suono, come la luce, si diffonde in linee curve di propagazione. Comunque, la differenza più grande tra le due forme d’onda sarebbe che l’onda elettromagnetica si propaga nel vuoto, cioè non dovrebbe riguardare la materia se non in minima parte, quella acustica senza materia non può esistere. Anzi, la velocità dell’elettromagnetica nel vuoto è quella della luce, che dovrebbe essere la più elevata raggiungibile nel nostro universo (ultimamente questa intuizione di Einstein è stata messa fortemente in discussione da un esperimento scientifico al Cern di Ginevra).
Soffermiamoci sul concetto di vuoto. Si sa, dalle scoperte della fisica quantistica, che la materia che vediamo non è che una piccola parte di quella esistente, e perciò il vuoto in realtà non lo è. E’ solo “pieno” di materia che non ha la sostanza di quella a cui siamo abituati. La cosiddetta “materia oscura”.
Cosa significa? Significa che è solo un problema di percezione. Tutta la materia è un fenomeno di natura vibrazionale, ma quella che percepiamo come “concreta” o “densa”, è solo caratterizzata da una natura vibrazionale affine alla nostra, in altre parole la percepiamo così perché vibriamo nella stessa maniera. Da qui vengono le teorie degli universi paralleli, cioè mondi compenetranti, che coesistono nello stesso spazio.
Alla luce di queste considerazioni, possiamo pensare che le onde acustiche e elettromagnetiche non sono poi tanto differenti, visto che l’unica differenza reale è che una riguarda uno spettro di vibrazioni che ci da la sensazione di “spostamento di materia” e l’altra no. Questa è la vera differenza, per il resto sono molto più simili di quello che pensiamo. Infatti entrambe possono trasportare energia e informazioni.
Bene, ora l’affermazione antica che il mondo non è altro che musica solidificata appare molto meno astratta di prima.
Ciao, io uso per essere HIV positivo, ma ora io sono HIV negative, io sono molto sorpreso e felice per la cura Dr oziegbe ha dato a me da l'aiuto del suo antico erborista, se avete qualunque domanda per riguardo a me tutto quello che ho detto e-mail me: carolinagaviria41@gmail.com Ma se avete voglia di contattare il dottor oziegbe in una sola volta è possibile e-mail lui ora la tua guarigione anche a: droziegbespellhomecure@hotmail.com o chiamare il suo numero di telefono che è 2348156769001 per il contatto diretto,
RispondiEliminagrazie e Dio vi benedica ..
Gaviria