Il Presidente Napolitano ha ieri nuovamente blindato il governo Letta: non vuole elezioni per il 2014.
Vuole in pratica che le parti politiche mantengano congelato il gioco democratico e si mettano tutte insieme a fare le riforme. A cominciare dalle riforme costituzionali. Secondo lui assolutamente necessarie per un paese così malridotto.
Altrimenti minaccia di andarsene e por fine al grande sacrificio che ha fatto facendosi eleggere per la seconda volta.
Vuole in pratica continuare la dittatura dell’emergenza.
Tutto si è dovuto accettare negli ultimi anni perché c’era la crisi finanziaria, poi perché era diventata una evidente crisi economica, e poi perché il paese è ovviamente caduto in depressione e in una crisi di sfiducia.
Ed ora quale è la panacea? Fare le riforme elettorali e costituzionali.
E cosa c’entrano le riforme costituzionali con la crisi economica? Nulla.
Ma allora perché questa pressione forte e continua? Perché questo continuo clima da tragedia imminente, da tracollo da un momento all’altro se non si fa qualcosa?
Vuole in pratica che le parti politiche mantengano congelato il gioco democratico e si mettano tutte insieme a fare le riforme. A cominciare dalle riforme costituzionali. Secondo lui assolutamente necessarie per un paese così malridotto.
Altrimenti minaccia di andarsene e por fine al grande sacrificio che ha fatto facendosi eleggere per la seconda volta.
Vuole in pratica continuare la dittatura dell’emergenza.
Tutto si è dovuto accettare negli ultimi anni perché c’era la crisi finanziaria, poi perché era diventata una evidente crisi economica, e poi perché il paese è ovviamente caduto in depressione e in una crisi di sfiducia.
Ed ora quale è la panacea? Fare le riforme elettorali e costituzionali.
E cosa c’entrano le riforme costituzionali con la crisi economica? Nulla.
Ma allora perché questa pressione forte e continua? Perché questo continuo clima da tragedia imminente, da tracollo da un momento all’altro se non si fa qualcosa?
La risposta è abbastanza semplice: per farci fare qualcosa che non avremmo fatto; per estorcerci qualcosa che va in direzioni che non avremmo preso.
E allora in sintesi ha funzionato così:
- i grandi poteri di manipolazione mondiale hanno scatenato la crisi finanziaria per conquistare stati e continenti con i propri dipendenti;
- in Europa il potere gesuita-massonico con la crisi finanziaria ha conquistato la guida totale delle istituzioni europee e di molti paesi europei;
- in Italia i dipendenti degli stessi poteri, sulla spinta dell’emergenza, hanno occupato i vertici politici ed avviato un’intensa operazione di cessione all’Europa delle nostre libertà e di svendita ai loro amici dei nostri beni.
Ed ora
con la scusa di un indecente porcellum e della corruzione della casta, è
pronto un piano di riforma costituzionale che produrrà uno stato più facilmente controllabile e dominabile dai grandi oscuri poteri trasnazionali.
Senza che tanti poteri locali, libere minoranze e gruppi di pressione
possano più “dare fastidio” ad europeisti e mondialisti con la loro
voglia di difendere i nostri interessi locali, regionali, nazionali.
Ecco
tutta questa strategia della tensione della crisi continua è servita a
mettere maggiormente al potere gli uomini dei poteri oscuri centrali, ad
accorciare le loro linee di comando, ad eliminare i disturbi delle
libertà e delle classi politiche locali. Senza crisi non ci avrebbero
mai costretti ad approvare queste cose. Hanno malridotto il nostro
Paese per forzarlo in certe direzioni. Ed ora strepitano per
costringerci a fare quello che dicono loro per uscirne.
Ci hanno volutamente impoverito e messo sotto pressione per comandare e controllare meglio e di più.
Cosa fa Napolitano in questo ambito? Il garante ferreo di questi trapassi e di queste forzature.
I toni
drammatici salgono proprio ora anche perché gli stessi poteri temono che
il prossimo parlamento europeo abbia una forte rappresentanza
antieuropeista.
Cosa possiamo aspettarci in questi mesi pre-elettorali?
Naturalmente strategia della tensione: gli antieuropeisti devono apparire fuori di testa, disturbatori, divisi tra loro, violenti. La loro immagine deve apparire sporcata e frazionata, per assicurare agli europeisti la vittoria. Speriamo di no, ma qualcuno potrebbe portare la strategia della tensione fino ad atti di terrorismo anti-europeo.
La vicenda dei forconi evidenzia questa volontà di usare come strategia
della tensione le giuste rivendicazioni di tanta gente. Immettendo
elementi di fratturazione dei movimenti e inserendo fascisti e
neonazisti, che sono le solite pedine di ogni strategia della tensione
degli ultimi 60 anni.
Noi
speriamo che tutto questo protervo attacco alle nostre libertà porti per
reazione al risveglio di coscienza di tanta gente in più. Che sia
sempre meno manipolabile. Questo per noi sarebbe già un gran bel
risultato.
E sta avvenendo…
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Nota sulla posizione di Coscienzeinrete sull'europeismo
Nei nostri articoli prendiamo spesso
posizione contro la deriva europeista e quella mondialista. Ma vogliamo
chiarire la nostra posizione:
Coscienzeinrete è favorevole alla costruzione di una casa comune
europea che sia preludio ad un'unica casa comune mondiale. Ma questo
potrà avvenire solo man mano che matureranno le coscienze umane. In modo
che ne emergano delle megaformazioni armoniose, condotte da saggi,
fatte per il bene della gente. Capaci di valorizzare le differenti
identità e di armonizzarle. Ma proprio perchè in questa direzione
marciano le coscienze umane, gli antichi e oscuri poteri di
manipolazione stanno da decenni forzando una europeizzazione e poi
mondializzazione accelerate, omologanti, immature e condotte da loro.
Sfruttando emergenze provocate ad arte. Come la crisi finanziaria e poi
economica, e il conflitto di culture islam-occidente. Per fare dei
superstati orwelliani che perpetuino e rafforzino il loro potere e la
nostra schiavitù politica ed economica. Noi questo tipo di Europa e di
stato mondiale non li vogliamo, li denunceremo sempre e continueremo a
lavorare per grandi case comuni delle libere coscienze. Capaci di
valorizzare le diverse identità e i diversi talenti, invece di
schiacciarli.
FONTE: coscienzeinrete.net
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