Nei giorni
scorsi i Paesi UE si sono riuniti per fare il punto dul clima, a Varsavia
(COP19) e pianificare poi l’incontro di Parigi del 2015, fondamentale per raggiungere un
nuovo accordo sulle riduzioni
delle emissioni di gas-serra.
Ma le
premesse per un fallimento ci sono tutte. Questa riunione è parsa più alla
mercee delle richieste delle multinazionali che dell’ambiente, avendo spinto
per il carbone pulito e il fracking
(palese con la sostituzione del Ministro dell’Ambiente più restio al carbone
con uno più favorevole al gas di scisto).
La recente
catastrofe del tifone-mostro nelle
Filippine, così
come il passaggio di uragani in
zone mai colpite prima degli States,
non sembrano essere argomenti da discutere. Così come i dati dell‘IPCC sull’urgenza di
stabilizzare la temperatura globale, riducendo le emissioni già dal prossimo
anno, sono stati presi in considerazione.
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climatico, anche la gente se ne frega!
Poca voglia
di mantenere in vita anche i fondi per le foreste e i danni da catastrofe
naturale. Gli Stati UE, ma anche la Banca
Mondiale e gli USA, vorrebbero tenere assieme tutela delle
foreste, biodiversità, lotta alla povertà, diritto al cibo, ma anche il greenwashing delle multinazionali.
Le quali potranno ancora inquinare alacremente e sfasciare il territorio
globale a proprio piacimento.
C’è dunque
tanta disillusione per i prossimi appuntamenti. I quali appaiono sempre più
eventi ipocriti e inutili.
LO
SAPEVI? Cambiamento
climatico: sembra questa l’origine del tifone più forte mai abbattutosi sulle
Filippine
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