MANUALE DELL’ATTIVISTA
Ecco
gli strumenti che ogni attivista ha a disposizione per fare informazione,
creare consensi ed esprimere la propria opinione in modo non violento. Qui ci
sono una serie di istruzioni che vi guideranno nell’impresa. Poi basta poco,
combattere serve anche se siete da soli, spegnete il pc, vi basta un
pezzo di carta e un francobollo, vi basta la voce. E il coraggio.
MEZZI GRATUITI
Si
parte con il fare informazione da se, selezionate gli articoli giusti nel web,
scegliete con cura i più interessanti, i più brevi e scorrevoli, devono
soprattutto far pensare, attivare domande nel lettore. Stampatene alcune copie.
Metteteli
nei posti della vostra vita, sul posto di lavoro, nel portone del condominio, nei
locali e bar del vostro paese o quartiere, ecc…
Parlate
frequentemente con la gente,con i vostri familiari, i vostri amici, ecc.. senza
assillarli o risultare inopportuni, ma in modo da suscitare interesse in loro,
con i vostri discorsi.
Non
criticate le persone che si oppungono a voi, quelli con la mentalità troppo
chiusa fanno difficoltà ad accettare idee innovative.
E’
bene che prima di qualsiasi altra cosa teniate conto del vostro atteggiamento
nei confronti delle persone.
Trovate
il modo di rendere la conversazione gradevole e penetrante.
TROVATE ALLEATI
Cercate
di formare un gruppo di attivisti nella vostra città, cercate tra le vostre
conoscenze, rivolgetevi alla gente dal pensiero libero e che sappia vedere
l’importanza di divulgare l’informazione.
cercate,
in continuazione, in internet, tra i vostri amici, gente che risiede nelle
vostre vicinanze.
Durante
il vostro lavoro continuate a reclutare membri, sempre e ad ogni occasione.
Dobbiamo
diventare numerosi, espanderci, compattarci, essere presenti in massa nei
luoghi della gente.
Rivolgetevi
alle associazioni locali della vostra città, che siano culturali, umanitarie,
gruppi giovani… dobbiamo fare capire a tutti la delicatezza dei temi trattati e
l’importanza di divulgarli.
Rivolgetevi
principalmente a quelle persone che sono già attive o che comunque si dedicano
a scopi umanitari o simile, loro sapranno capire più degli altri l’importanza
della questione e se saprete parlargli potrete fargli capire qual’è il vero
nemico principale da combattere.
CREARE UN CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
Per
cambiare è necessario che ognuno organizzi nella propria città delle scuole di
pensiero (libero).
In
queste scuole/riunioni, si discuterà su come dev’essere svolta l’azione civica
di noi attivisti.
Basta
poco. Trovate un posto dove discutere, una casa, un garage, un circolo, un
posto all’aperto, può essere qualsiasi cosa, radunate i vostri amici che
vogliono sostenere il vostro progetto, che hanno le vostre idee o simili.
Fate
in modo che tutti i partecipanti si impegnino per un tempo significativo.
Potete organizzare le riunioni ogni fine giovedì sera per esempio od ogni 15
giorni, come andate meglio.
Create
una lista delle cose da discutere, gli argomenti più importanti, che devono
essere divulgati, le relative soluzioni e COME divulgarli.
Fissate
una data ogni mese o ogni 15 giorni. Fate in modo che tutti vi partecipino.
Create
una cassa comune, ad offerte libere, ognuno contribuirà in base alle proprie
possibilità.
Con
quel fondo comune stamperete i volantini e tutto il materiale informativo
necessario.
Il
gruppo dovrà essere strutturato in modo da assegnare ogni ruolo a ciascuno, in
modo efficace, esempio:
un
membro assumerà il ruolo di INFORMATORE. Sarà sempre aggiornato sui fatti da
sapere e istruirà gli altri membri, un altro assumerà il ruolo di COMUNICATORE,
penserà come parlare in modo più consono alla gente, cosa impaginare nei
manifesti o volantini, ecc….. dovrete inventarvi voi la struttura, ognuno la
personalizzerà a proprio piacimento.
Una
volta fatto questo sarà il momento di AGIRE. Diffondetevi, fate volantinaggio,
nelle strade delle città il sabato pomeriggio, la domenica mattina, parlate
alla gente, andate nei loro luoghi tipici, nei locali, nei club, nei posti di
svago, nelle conferenze di un certo tipo.
Rivolgetevi
alle associazioni culturali e simili, alle associazioni per giovani, a
specifici gruppi, valutate voi, fategli presente I TEMI TRATTATI E L’IMPORTANZA
DI DIVULGARLI. Cercate sostegno da questi, cercate i fondi.
Siate
presenti in massa, costantemente e per tutto il periodo dell’anno in SCUOLE E
UNIVERSITA’.
Reclutate
in continuazione altri membri, nei posti giusti, fra le vostre conoscenze,
trovate un modo per far divertire chi vi partecipa. L’importante è che questi
gruppi che fonderete siano GRUPPI DI PENSIERO LIBERO, in cui ognuno non sarà
legato da nessun ideologia o pensiero da seguire alla cieca, ma RAGIONI CON LA
PROPRIA TESTA, SVILUPPI IL PROPRIO SENSO CRITICO. Ognuno nelle riunioni dovrà
partecipare alla discussione, senza impegni.
Divulgate
sempre L’IMPORTANZA DELLA PARTECIPAZIONE e assicuratevi prima di qualsiasi
altra cosa il modo in cui vi approcciate con la gente perchè se perdete la loro
fiducia sarà difficile se non impossibile recuperarla.
Un
ultima cosa, se iniziate questa impresa SIATE COSTANTI, sappiate che non
vedrete risultati a breve termine, ma alla lunga, è importante fare anche poco
ma in modo continuo. Per il resto SIATE LA GUIDA DI VOI STESSI, solo voi sapete
cosa bisogna fare, non dovrete avere bisogno di un GURU che vi indichi la
strada giusta. E’ l’unico modo per tornare preotagonisti e riprenderci quello
che ci spetta di diritto… un mondo di libero pensiero.
VOLANTINAGGI INFORMATIVI
Per
effettuare un volantinaggio, occorre innanzitutto selezionare un argomento
specifico, trovare un volantino già pronto, se l’argomento è generico, oppure
confezionarne uno nuovo se si tratta di una questione locale specifica, e poi
distribuirlo al pubblico in un punto di grande afflusso.
Va
detto che il volantinaggio per strada non è un metodo molto efficace per
diffondere le informazioni, perchè la quasi totalità del materiale andrà
gettata senza essere letta prima: ormai siamo bombardati da volantini di ogni
tipo, e le persone tendono a ignorarli.
E’
importante distribuire materiali di vario genere in luoghi frequentati dal
pubblico, da cui le persone interessate possano prelevarli. In tutti i casi,
bisogna accordarsi col proprietario o gestore del posto, chiedendo il permesso
di affiggere locandine o lasciare su qualche tavolo opuscoli e volantini.
I
posti che possiamo suggerire sono: biblioteche, circoli culturali, centri
“Informagiovani”, negozi, sale d’aspetto di medici, palestre, ma va bene anche
qualsiasi negozio che abbia un proprietario collaborativo.
PER AFFISSIONI
Per
l’affissione di manifesti negli appositi spazi previsti da ciascun Comune, va
tenuto presente che alcuni spazi sono a pagamento, altri gratuiti.
Per
quelli a pagamento, l’affissione viene fatta direttamente dall’Ufficio
Affissioni del Comune stesso. Per iniziative non-profit, generalmente la
tariffa è più bassa (mediamente del 50%) rispetto ai normali manifesti
pubblicitari, ma varia da Comune a Comune. Per una città medio-grande, il costo
è di circa 1.50 euro per l’esposizione per 15 giorni di un manifesto 70×100 cm.
Il costo è direttamente proporzionale alla superficie del manifesto e al tempo
di permanenza.
Attenzione:
dall’aprile 2005, ogni Comune ha l’obbligo di fornire GRATUITAMENTE alle
associazioni un minimo di 10% degli spazi totali, di dimensione 70×100.
Informatevi
presso il vostro Comune su come usare questi spazi. Il problema, solitamente, è
che chiunque può attaccarci sopra altre cose, quindi quel che succede spesso è
che il giorno dopo i vostri manifesti sono già coperti da altri (di solito di
partiti politici). Valutate cosa conviene fare: se nel vostro Comune le
affissioni gratuite sono “vivibili” (cioe’ i manifesti durano qualche giorno)
usatele, sennò conviene usare quelle a pagamento, perchè altrimenti si
sprecherebbe il materiale.
Per
esporre invece una locandina nelle vetrine di negozi e bar, oltre a chiedere il
permesso del negoziante, occorre far apporre l’apposito timbro – che di solito
per iniziative non-profit e senza sponsor è gratuito, ma non sempre, dipende
dal Comune – sulla locandina presso l’Ufficio Affissioni del Comune. Non
occorre essere un’associazione, lo può fare un gruppo o un privato. Se la
locandina viene posta invece all’interno del negozio, e non in una vetrina che
dia sulla strada, non è necessario alcun timbro.
La
stessa regola vale per l’affissione di locandine all’interno di altri luoghi
pubblici: biblioteche, sale d’aspetto, ecc.: è sufficiente avere il permesso
del gestore o proprietario.
ATTENZIONE:
Certi
Comuni hanno emanato un’ordinanza in base alla quale in certe zone non si puo’
fare volantinaggio. Quindi, oltre al fax in questura conviene informarsi presso
l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, oppure i Vigili Urbani. Il problema è che
non è detto che vi dicano la verità, per ignoranza o per cattiva fede. Queste
ordinanze nella quasi totalità dei casi valgono solo per volantinaggi
commerciali, ma questo non vi verrà detto, a meno che non insistiate.
Quindi:
se
vi dicono che non c’è alcuna ordinanza, ok;
se
vi dicono che l’ordinanza vieta solo il volantinaggio commerciale, ok;
se
vi dicono che TUTTI i tipi di volantinaggio sono vietati, in tutta la citta’, o
nella zona di vostro interesse, allora dovete farvi dare copia dell’ordinanza e
controllare che sia così, perché è già successo che impiegati del Comune
avessero comunicato che il divieto era per ogni tipo di volantinaggio e invece
era solo per quello commerciale… Se è davvero così, potete scegliere di volantinare
lo stesso e minacciarli di far ricorso al TAR se vi dicono qualcosa, perche’
non possono vietare di manifestare le proprie idee. Sta a voi decidere quanto
esporvi.
In
ogni caso, è bene segnarsi data e ora della richiesta e con chi si è parlato.
Se
siete già sicuri che non vige alcuna ordinanza particolare, ignorate questa
precisazione.
SCEGLIETE I LUOGHI GIUSTI
la
vita è sempre più frenetica, dovremmo farci ascoltare da gente che non ha il
tempo di ascoltarci.
Prediligete
i posti dove la gente si rilassa e non è di corsa, al mercato, nelle sale
d’attesa, soprattutto nelle spiagge d’estate!! Li le persone avranno più tempo
da dedicarvi e potrete anche sottoporli a scritti o conversazioni più estese o
complesse.
cercate
di entrare nel loro cuore e nelle loro menti.
RIVOLGETEVI AI GIORNALI LOCALI
Prendete
in considerazione l’idea di rivolgervi alle riviste e giornali periodici della
vostra città o paese, contattate la redazione, di persona possibilmente e
chiedete l’autorizzazione per pubblicare brevi articoli di riguardante i nostri
temi. Fornitegli ogni mese od ogni 15 giorni nuove informazioni.
ORGANIZZARE PROIEZIONI
Nelle
vostre città sono sicuramente presenti posti dove organizzare proiezioni di
film o documentari specifici.
Sono
biblioteche, centri comunali, aule, palestre, sale appostite, solitamente
dotate di un microfono o proiettore.
Alcuni
di questi posti non richiedono nulla di particolare, solo la spesa dell’affitto
della stanza, altri invece richiedono di essere un’associazione per dare
l’affitto della stanza, in quel caso rivolgetevi ad associazioni attive
spingete ad agire secondo determinati schemi.
Proiettare
determinati film o documentari non è difficile, rivolgetevi a i vari gruppi
locali, gruppi giovani, gruppi studenteschi, comitati locali… Al limite se un
vostro conoscente ha un qualche posto o garage spazioso potrete organizzare la
conferenza da lui, con dovuti modi.
L’importante
è che si selezionino con cura i temi trattati e che il relatore abbia un ampia
conoscenza riguardo ad essi, deve sapere rispondere ad eventuali domande e
studiare bene prima di cominciare.
SCRIVETE
Scrivete
alle redazioni dei vari giornali, mandate e-mail, mandate lettere, rivolgetevi
alle redazioni dei programmi, fate telefonate. Alcuni esempi:
Scrivete
alla redazione delle Iene, Striscia la notizia, anno zero, ecc… è nostro
legittimo diritto essere informati pubblicamente su certi argomenti ed è un
vostro dovere richiederlo. Più gente scrive e meno potranno ignorarci. Chiedete
esplicitamente di parlare di temi come il signoraggio bancario, il vero volto
degli organismi internazionali(WTO, FMI..), i conflitti d’interessi tra la
classe politica e l’elite economico-fininziaria, il cosex alimentarius, ecc…
Striscia
la notizia: gabibbo@mediaset.it
Alcuni
indirizzi e-mail di parlamentari e ministri del governo Berlusconi. Scrivete
loro cosa pensate di quello che stanno facendo. Esprimere loro i nostri
pensieri e opinioni fa capire che non siamo sudditi ma cittadini.
alfano_a@camera.it
bertolini_i@camera.it
bonaiuti_p@camera.it
bongiorno_g@camera.it
boniver_m@camera.it
bossi_u@camera.it
brambilla_m@camera.it
brunetta_r@camera.it
carfagna_m@camera.it
carlucci_g@camera.it
cicchitto_f@camera.it
costa_e@camera.it
cota_r@camera.it
craxi_s@camera.it
dellavedova_b@camera.it
frattini_f@camera.it
gelmini_m@camera.it
ghedini_n@camera.it
landolfi_m@camera.it
larussa_i@camera.it
lazzari_l@camera.it
lunardi_p@camera.it
maroni_r@camera.it
micciche_g@camera.it
moffa_s@camera.it
mussolini_a@camera.it
nirenstein_f@camera.it
pecorella_g@camera.it
pirovano_e@camera.it
prestigiacomo_s@camera.it
tremaglia_p@camera.it
tremonti_g@camera.it
CANALI CHE DISINFORMANO
Riportiamo
i numeri telefonici delle redazioni dei principali telegiornali italiani, per
poter intervenire quando c’è evidente disinformazione.
Tg
1
06/33543107
Tg
2
06/33543206
Tg
3
06/33543306
Tg
5
06/57781
Tg
4
02/21021
Studio
Aperto
02/25141
Tg
La7
06/355841
ORGANIZZARE CONFERENZE
Le
conferenze possono essere organizzate in università, biblioteche, circoli,
centri sociali, o sale affittate appositamente.
Non
è obbligatoria una particolare attrezzatura, ma è utile avere a disposizione
una lavagna luminosa, oppure un computer con proiettore (molte sale per
conferenze, anche non troppo costose, offrono questa attrezzatura).
Il
vero problema delle conferenze è quello di raccogliere un numero sufficiente di
“uditori”: se il pubblico è scarso, la conferenza diventa una perdita di tempo.
Occorre quindi decidere la data della conferenza e fissare il luogo almeno un
mese prima, due mesi nel caso di un ciclo di conferenze, e poi diffondere la
notizia, in vari modi: volantinaggio, e mail, passaparola, ecc…
L’ultimo,
ma non certo per importanza, problema è quello di trovare un relatore preparato
sull’argomento. Se l’argomento è abbastanza generico e non occorre una
preparazione approfondita, è sufficiente che una persona volonterosa studi per
qualche giorno, prepari una relazione, dei lucidi, e faccia delle “prove di
esposizione” ad alta voce.
Per
argomenti molto specifici, occorre invece trovare un relatore già esperto
dell’argomento.
INTEVENTI NELLE SCUOLE
Nelle
scuole si possono tenere conferenze, esattamente dello stesso tipo descritto al
punto precedente. Il grosso vantaggio è che in questo caso non occorre
pubblicizzare l’evento, perchè le conferenze si tengono in orario di lezione,
ed il pubblico è assicurato.
Il
problema è piuttosto quello di riuscire a trovare uno studente o un insegnante
sufficientemente interessato ad organizzare la conferenza. Se si viene
contattati direttamente da qualcuno all’interno della scuola, è facile,
altrimenti risulta piuttosto complicato: inviare semplicemente una lettera al
preside, offrendo la possibilità di organizzare una conferenza, di solito non
basta, risponde una scuola su 50.
Per
la conferenza conviene riunire più classi (almeno 3) nell’aula magna, o in
un’aula abbastanza capiente. Se non sono disponibili aule grandi, si può
ripetere la conferenza a vari gruppi di classi, di seguito.
Per
la scelta del relatore, vale quanto esposto al punto precedente.
Conviene
portare del materiale informativo (opuscoli, volantini) riguardante l’argomento
della conferenza.
PETIZIONI
Le
petizioni possono essere utili a portare avanti un’istanza, a livello
internazionale, nazionale o locale, tendendo però presente che:
la
petizione è solo un mezzo, non un fine: ci deve essere quindi una strategia ben
definita per raggiungere l’obiettivo, e la petizione può essere utile come
sostegno;
la
petizione deve sempre chiedere qualcosa di ragionevole e realizzabile,
altrimenti tutte le firme raccolte non serviranno a niente;
il
testo deve essere chiaro e non troppo lungo, in modo che le persone che la
firmano possano leggerla per intero in poco tempo; può tutt’al più essere accompagnata
da una lettera o relazione più dettagliata che verrà consegnata al destinatario
della petizione stessa;
le
petizioni più utili sono quelle a livello locale (regionale, comunale, ecc.),
perché è più facile avere un contatto diretto con le istituzioni e far pesare
il parare dei cittadini firmatari;
non
è necessario riportare il numero di documento su questo genere di petizioni,
perchè non vi è alcuna normativa che assicuri che, a fronte dell’ottenimento di
un certo numero di firme, si raggiunga un dato obiettivo. Non c’è in genere un
numero minimo di firme da raggiungere, le firme dei cittadini servono solo a
dimostrare all’istituzione destinataria che un congruo numero di cittadini è
interessato al problema.
OTTENERE FINANZIAMENTI
Per
ottenere i finanziamenti non basta mettere una cassetta delle offerte alla fine
di ogni conferenza, solitamente il ricavato è a mala pena sufficente per
compensare parte delle spese, fate quindi presente che le vostre iniziative si
basano sul puro volontarismo e senza un piccolo aiuto da parte di tutti è
difficile proseguire nell’impresa.
Con
il tempo, per fare qualcosa di grosso, occorre ottenere finanziamenti cercando
fra entità facoltose (famiglie private ricche ma ‘vicine’, gruppi d’affari e/o
filantropi progressisti..) sempre spingendo sul tasto del vantaggio a lungo
termine delle nostre idee, un vero e proprio investimento per il futuro, e
anche qui abbiamo già una mole di argomentazioni notevole. I finanziamenti sono
basilari e alcuni metodi per ottenere il consenso costano denaro e sono
imprescindibili.
(tratto
da Agireora.com)
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