l'Entità
Un’entità oscura, per
nulla naturale, si è impossessata del pianeta,
dell’ambiente, della società degli uomini. Tale entità non è la migliore
possibile e neppure una struttura funzionale, frutto di un certo qual
progresso sociale inevitabile. L’entità controlla i territori, i residenti e le
mille modalità di interazione esistenti tra uomo ed uomo, uomo ed ambiente.
Di questa sovrastruttura
non è possibile ignorarne la presenza, è pervasiva ed avvolgente. L’essere
umano, sin dalla nascita ed anche prima, ne viene coortato, controllato,
etichettato, etero diretto.
L’entità modifica
profondamente il territorio (quasi sempre in peggio) e coordina le attività
degli esseri umani che ricadono nel suo spazio di competenza suddividendone
ruoli e destinazioni.
L’indottrinamento ad accettare tale mostruosa entità comincia dai primi anni di vita. Le scuole imprimono il loro sigillo malefico, costringendo intelligenze ancora vivaci ad un inutile e tortuoso cammino all’insegna del nozionismo di tipo poliziesco. - (parentetica: lo sapevate che non esiste la scuola dell’obbligo ma solo un diritto di istruzione del minore?) -
L’indottrinamento ad accettare tale mostruosa entità comincia dai primi anni di vita. Le scuole imprimono il loro sigillo malefico, costringendo intelligenze ancora vivaci ad un inutile e tortuoso cammino all’insegna del nozionismo di tipo poliziesco. - (parentetica: lo sapevate che non esiste la scuola dell’obbligo ma solo un diritto di istruzione del minore?) -
L’essere umano viene
gestito dalla nascita sino ai risvolti più intimi della propria vita
sentimentale, dalla malattia sino alla morte ed anche dopo.
L’entità (che nei millenni ha cambiato tante volte nome e funzione
apparente) si occupa anche infatti della cura dell’anima, così come un pastore premuroso ma feroce,
si occupa delle sue greggi.
L’entità possiede più
volti e più tentacoli. Dissimula il suo potere totalizzante con ideali democratici ed egualitari. Nella
realtà è solo una forma egemonica di controllo e sfruttamento. Per perseguire i
suoi fini, nulla può tenerne a freno la sua bramosia di potere.
Il gioco che instaura con
l’essere umano è del tipo ‘do ut des’:
sicurezza e sopravvivenza in cambio di abnegazione e docilità. L’essere umano
in genere, capitola e si lascia sedurre con misere blandizie.
Tutto è lecito per imporre
la propria continuità: ipnosi, seduzione, coercizione, violenza, blandizie,
scambio di favori … tutto. La strategia di fondo è impedire il risveglio della
coscienza, individuale e collettiva. Impedire
il riconoscimento del proprio stato di sfruttato dentro un recinto, controllato
a vista ogni giorno dell’anno.
L’entità necessita
dell’attestazione di esistenza da parte di ognuno di noi … e se non gliela
concedessimo più?
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