lunedì 26 febbraio 2018

Scie chimiche: “A Malpensa tutti lo sanno ma nessuno parla”

Scie chimiche: “A Malpensa tutti lo sanno ma nessuno parla”

Aerei fantasma che spengono il Transponder e spariscono dai radar passivi delle torri di controllo. Voli civili che di colpo, varcato lo spazio aereo italiano, vengono configurati come voli militari. E ancora: velivoli che da qualche anno vengono caricati in modo anomalo, con i bagagli non più nelle stive di coda. Ma soprattutto: aerei che, una volta a terra, perdono liquidi strani, da misteriosi tubicini, appena il loro contenuto si scongela.

Scie chimiche? Ebbene sì. Ne parla, in una clamorosa video-denuncia, un operatore aeroportuale di Milano-Malpensa. Si chiama Enrico Gianini, e sa che le sue dichiarazioni potrebbero costargli il posto di lavoro. E’ addetto al carico e scarico dei bagagli sugli aerei di linea. Si è convinto che i jet emettano scie chimiche, probabilmente miscelando acqua “addizionata” con cristalli minerali.
Accusa: tutti sanno, a Malpensa. «Piloti, controllori di volo, meccanici. Persino la polizia aeroportuale». Tutti sanno, ma nessuno parla.

Dice: ci sono di mezzo i servizi segreti, si rischia grosso. Premette: «Voglio fare un appunto a chi vedrà questo video e vorrà portarmi in tribunale. Noi lavoriamo 8 ore al giorno sotto quegli aerei. Siamo immersi in un bagno chimico, non sappiamo neanche di che cosa si tratta». Avverte: «Se qualcuno viene fuori con qualsiasi minaccia giuridica, io vi metterò in condizioni di dover spiegare, a tutti gli aeroportuali e al popolo italiano, come mai i vostri aerei sversano sostanze chimiche sul piazzale senza permesso. Non mi interessa il cielo: basta solo il piazzale».

Gianini lavora a Malpensa dal 1998. Nella questione è “inciampato” tra il 2004 e il 2005, prima ancora che Alitalia trasferisse la flotta a Fiumicino. «Ho cominciato a vedere che le scie erano davvero tante. Troppe. Chiedevo spiegazioni, in aeroporto, ma mi dicevano che il traffico era aumentato. La logica era: più aerei, più scie». Via web, contatta Rosario Marcianò, gestore del sito “Tanker Enemy” che documenta la presenza di scie anomale nei nostri cieli. «Ho cominciato a non dar retta più ai meccanici», racconta Gianini, nel video, caricato su YouTube. «Le loro spiegazioni erano prive di riscontri logici». Sugli aerei, spiega, ci sono speciali condotti per lo scolo delle acque di condensa che si formano tra i piani mobili delle ali. Sono posizionati in vari punti, soprattutto vicino ai reattori. Possono servire a convogliare l’acqua e i vapori dell’olio. «Spiegazioni che all’inizio avevo preso per buone», ammette Gianini. «Ma i cieli erano sempre più pieni di scie bianche». Un giorno, sulla piazzola di servizio arriva un Boeing 767 di una compagnia charter. «Su tutti e due i motori, all’interno, di fronte alle pale delle eliche del reattore, avevano installati dei Tubi di Pitot. Un accrocchio quasi artigianale, certo non una cosa uscita dalla fabbrica. E su quell’aereo ne ho trovati mi pare 4, di diverse misure e altezze». Una stranezza, che all’operatore non sfugge: a che servono, quei tubi?
Si stupisce, Gianini, che i tecnici controllino il consumo delle pale dei reattori, sugli Airbus 321, nella parte più vicina alla carena. «Mi si è accesa la lampadina: mi son ricordato dell’aereo che m’era arrivato in piazzola qualche settimana prima», il Boeing 737. «Guardo nel reattore e vedo due protuberanze, che loro dicono essere dei sensori antincendio del reattore. Ma non ha senso, perché l’antincendio dovrebbe essere nel corpo centrale del reattore, non sulle pale esterne. E il sensore cosa deve misurare? Lì l’aria passa a velocità allucinanti…». Il tecnico si allontana dall’Airbus, e Gianini ha via libera: «Metto la mano dietro questo sensore e sento tre buchi, larghi sui 6-7 millimetri. Allora, da lì ho detto: forse Rosario Marcianò ha ragione». Dai filmati su YouTube, l’operatore scopre che le scie bianche fuoriescono dai motori, in due punti ben distinti: uno sopra e l’altro sotto. «Torno a esaminare i motori sul piazzale. Sotto c’è davvero lo scarico dell’olio. Ma non c’è una legge che mi impedisce di far passare nello scarico dell’olio un’altra sostanza. Quindi: il buco c’è, e da lì esce qualcosa che non è olio, perché sui filmati si vede».

Poi ci sono i famosi scoli dell’acqua, che ricevono i liquidi di condensa, oppure la pioggia: acqua che l’aereo scarica dai piani mobili delle ali. «Solo che, per capire se esce qualcosa da quei tubicini, dovevo trovare delle giornate dove le condizioni meteo fossero state tali da non causare condensa col carburante residuo all’interno dell’ala». Funziona così: «L’aereo vola, il carburante raggiunge temperature sotto zero, poi atterra in una zona calda. Si forma della condensa, corre sull’ala e viene intercettata da questi tubi e scaricata». Esce liquido, d’accordo, ma non è la prova di niente. «Un giorno – racconta Enrico Gianini – mentre scarico un aereo proveniente da Londra, subito dietro arriva il “Charles de Gaulle”», volo proveniente da Parigi, 5 minuti dopo. «Il Londra grondava di brutto. Giornata serena, senza una nuvola, e veniva giù di tutto. Ho detto: ma dove l’ha presa, tutta quest’acqua? Per salutare un collega, sono passato sotto il “Charles de Gaulle”, che aveva fatto praticamente la stessa aerovia. Il “Charles de Gaulle” era asciutto».
Rilevare lo sgocciolamento di quei tubi è difficile, sostiene Gianini, perché – immagina – quello «è un lavoro che viene fatto in pressione, quindi il liquido non cola fuori ma viene spinto fuori e nebulizzato». Un gocciolamento lieve, una volta a terra, con poco materiale reperibile. «Ma in questo caso mi sono venuti in aiuto i tecnici», racconta. «Perché gli aerei, in quegli anni, non spruzzavano abbastanza. Allora hanno cominciato a trovare diversi sistemi, diversi uno dall’altro, da provare sul campo.
Stiamo parlando di una tecnologia che non è stata progettata ad hoc per fare questo tipo di lavoro. E’ stata ingegnerizzata sul campo, a partire dal 2000», modificando cioè gli aerei in servizio. Oggi invece «escono già dalla fabbrica “a posto”, con tutti i i mezzi per fare questo tipo di lavoro: Airbus, Boeing, tutti. Ma siccome non è stato progettato, quel sistema lì, ha una falla. E quella falla mi ha permesso di reperire dei campioni», rivela Gianini. «Quando hanno aperto i buchi sotto la fusoliera degli Airbus, anche dei Boeing ma specialmente degli Airbus, non hanno calcolato (questa è la mia opinione personale) che nei tubi dove correva questo liquido potevano esserci dei fenomeni di congelamento. Poi quando l’aereo atterra il ghiaccio si scioglie, ed esce il liquido. E quindi ne abbiamo recuperato abbastanza per poter capire di che cosa si trattava».

Il liquido che fuoriesce da quei tubi, dichiara Gianini, «è una soluzione acquosa con dentro dei cristalli minerali». L’operatore aeroportuale si domanda «come facciano a caricare le polveri», perché invece l’acqua viene caricata in aeroporto: ogni velivolo ne accoglie «centinaia di litri». Deduzione: «Mi viene da pensare che loro carichino solo la polvere, che poi verrebbe miscelata addirittura a bordo. Questo – aggiunge – spiegherebbe anche la sindrome aerotossica: se quel sistema va in default, si rischia l’intossicazione del personale e dei passeggeri». Il problema, aggiunge, gli si è ripresentato sotto un’altra forma: la strana modalità di carico di bagagli e merci.

domenica 25 febbraio 2018

Operatore Aeroportuale di Malpensa vuota il sacco e denuncia l’irrorazione di SCIE CHIMICHE

Operatore Aeroportuale di Malpensa vuota il sacco e denuncia l’irrorazione di SCIE CHIMICHE
Intervista a Enrico Gianini, l’operatore Aeroportuale di Malpensa che vuota il sacco e denuncia l’irrorazione di SCIE CHIMICHE. Un’accusa unica e, potete immaginare quanto coraggiosa da parte di un addetto ai lavori contro la Geoingegneria clandestina.

L’attenzione dei Servizi Segreti è massima per nascondere il crimine più massiccio che la storia umana ancora si rifiuta di testimoniare. Il mondo è governato da ombre ma, fortunatamente, illuminato qua e là da esseri che brillano di una luce particolare.
Costoro andiamo cercando, costoro vi proponiamo. A te decidere se affacciarti alla luce o all’ombra.

Tratto da: hackthematrix
Via https://ununiverso.it/2018/02/25/operatore-aeroportuale-di-malpensa-vuota-il-sacco-e-denuncia-lirrorazione-di-scie-chimiche/ 

Articolo dettagliato e seconda parte dell'intervista su Tanker Enemy

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A seguito di questa intervista proibita dal volere(potere) del sistema mondialista-sionista-bestia che governa il pianeta la macchina del controllo dell’informazione(disinformazione di stato) pare stia muovendo i primi passi per arginare la diffusione e la consapevolezza del fenomeno geoignegneria clandestina come si evince dalle dichiarazioni di Rosario Marcianò, presidente del comitato Tanker Enemy, costantemente impegnato nella diffusione di notizie sull'argomento, tratte dal suo account G+:
"A seguito delle dirompenti dichiarazioni dell'amico Enrico Gianini in merito alla geoingegneria clandestina, i galoppini della RAI (la redazione di Nemo) stanno cercando di correre ai ripari con un servizio dedicato.
Hanno contattato Tommaso Minniti, Francesca Romana e lo stesso Enrico Gianini. Poi hanno cercato di entrare in contatto con me. Non riuscendoci, infine hanno chiesto un'intervista ad Umberto Morazzoni. Giustamente, nessuno di noi ha abboccato. In ogni caso prepariamoci ad uno spot spazzatura nel format "Nemo", confezionato da quello che dovrebbe essere un "servizio pubblico" ed invece è solo un servizio igienico.
Mi raccomando! Pagate il canone!
INTERVISTA PROIBITA: AEROPORTUALE DENUNCIA LE SCIE


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Scienziati dimostrano che le radiofrequenze aumentano il rischio di cancro

Scienziati dimostrano che le radiofrequenze aumentano il rischio di cancro

E’ ufficiale. Uno studio pubblicato il 9 Febbraio 2018 sulla rivista Environmental Research ha dimostrato il nesso di causa effetto tra esposizione a radiofrequenze in ambiente militare ed aumento di casi di cancro in particolare quello di linfoma, leucemia, mieloma.
Le persone sono esposte ogni giorno a molte sorgenti di campi elettromagnetici a radiofrequenza dovute a:
  • Antenne radiotelevisive
  • Ponti radio e impianti di comunicazione satellitari
  • Radar
  • Antenne ripetitrici di telefonia mobile
  • Cellulari
  • Wi-Fi
  • Forni a microonde
Le radiofrequenze sono infatti onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e 300 GHz.
I sistemi radar civili e militari operano a frequenze che vanno da circa 0.5 a 10 GHz e i “dischi a microonde” per la propagazione da punto a punto, utilizzano frequenze che arrivano alle decine di GHz. In ambito militare sono numerose le testimonianze di soldati che si sono ammalati di cancro durante o dopo il servizio. Qualche anno fa era finita sui giornali la storia di un sottufficiale della Marina Militare malato di leucemia che aveva esposto una denuncia in Procura. L’ex-militare aveva messo in correlazione la sua patologia con l’esposizione prolungata e sistematica ai radar militari installati sui cacciatorpedinieri dove si era imbarcato. A lui si sono poi uniti altri venti marinai affetti da cancro che anche loro imbarcati negli anni in navi da guerra e a diretto contatto con il campo elettromagnetico prodotto dai radar militari. Persone che hanno contratto patologie come carcinomi ai testicoli e al pancreas. Ma sono a migliaia le testimonianze di militari malati di cancro a seguito dell’esposizione a radiofrequenze.

Alla luce di questo nuovo studio le ipotesi erano fondate e c’è un aumento notevole del rischio di cancro in chi è esposto a queste radiofrequenze in ambito militare. In particolare è stato approfondito il legame con l’insorgenza del rischio di cancro emato-linfatico come linfoma (Hodgkin e non-Hodgkin), leucemia e mieloma. Gli autori della ricerca affermano:
L’associazione coerente di radiazioni a radiofrequenza (RFR) e rischio di cancro emato-linfatico ad alto livello nei quattro gruppi distribuiti in tre paesi, che utilizzano diversi tipi di apparecchiature RFR e analizzati da diversi protocolli di ricerca, suggerisce una relazione causa-effetto tra RFR e tumori ematolinfatici in ambienti militari / lavorativi.
Mentre le misurazioni complete delle esposizioni RFR non sono state disponibili e sono state utilizzate valutazioni di esposizione approssimativa da interviste ai pazienti e da dati di esposizione parziale, abbiamo dimostrato un aumento dei tumori emato-linfatici in gruppi occupazionali con esposizioni RFR relativamente alte.
I nostri risultati, combinati con altri studi, indicano che le esposizioni sostenute nei contesti militari qui valutati hanno aumentato significativamente il rischio di tumori emato-linfatici. Di conseguenza, le esposizioni militari RFR in queste occupazioni dovrebbero essere sostanzialmente ridotte e ulteriori sforzi dovrebbero essere intrapresi per monitorare e misurare tali esposizioni e per seguire coorti esposte a RFR per tumori e altri effetti sulla salute.
Complessivamente, gli studi epidemiologici sull’eccesso di rischio di tumori emato-linfatici e di altri tumori insieme ai tumori cerebrali negli utenti di cellulari, e agli studi sperimentali su RFR e carcinogenicità costituiscono un caso coerente per una relazione causa-effetto e classificano l’esposizione a RFR come cancerogeno per l’uomo (gruppo IARC 1).
Un soldato americano in pensione che ha lavorato come addetto alle comunicazioni militari, ha commentato questo studio in un gruppo Facebook dedicato all’elettrosensitività:
Essendo ex-soldato addetto alla comunicazione, ho fatto qualche ricerca sui veterani del Vietnam di unità particolari e ho scoperto che almeno il 20% dei radio operatori è morto di cancro, un altro 20% da problemi cardiaci e un altro 20% a problemi neurologici, 10 % a incidenti stradali, il 10% suicidato e il restante 20% è sconosciuto. Questi si trovavano nelle unità di artiglieria e fanteria.
In campo militare l’esposizione alle radiofrequenze è più elevata rispetto alla norma e quindi il nesso di causa-effetto è molto più evidente. Tuttavia gli autori dello studio, ed altre ricerche, mettono in guardia gli utilizzatori di telefoni cellulari. E in generale tutti i dispositivi a radiofrequenza rilasciano campi elettromagnetici che vengono assorbiti dal corpo umano con effetti a livello cellulare più o meno intenso a seconda della durata dell’esposizione e della potenza dell’onda elettromagnetica, come dimostrato dal BioInitative Report.

Quindi è importante applicare il principio di precauzione e cercare di non avere il cellulare all’orecchio ma usare gli auricolari o il vivavoce, evitare di avere connessioni Wi-Fi accese attorno tutto il tempo, evitare di sostare davanti al forno a microonde e di vivere in prossimità di antenne ripetitrici.
Riferimenti bibliografici
– Peleg M, Nativ O, Richter ED. Radio frequency radiation-related cancer: assessing causation in the occupational/military setting. Environ Res. 2018 Feb 9;163:123-133. 
– Radiofrequenza. Wikipedia
– Inchiesta sui radar, marinaio padovano malato di cancro. Il Gazzettino

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domenica 18 febbraio 2018

Le “trasmutazioni biologiche” di Louis Kervran

Le “trasmutazioni biologiche” di Louis Kervran
di Luca - 7 febbraio 2018
Da tempo si parla spesso di frutti elettivi, di integratori magici , di super food, ma per quanto a volte possano avere degli effetti con determinati cibi o sostanze il più delle volte il corpo si “arrangia” da solo nel trovare le sostanze di cui ha bisogno.
Pubblico qui un capitolo estratto dal libro Fruttalia, che abbiamo scritto per parlare di Louis Kervran e in relazione a tutti i discorsi sulla necessità o in questo caso inutilità di integrare la vitamina B12.

Com’è possibile ottenere tutti gli elementi essenziali per la nostra vita, anche se il cibo ideale dell’uomo, la frutta, non ne contiene traccia?
Corentin Louis Kervran (Quimper, Bretagna, 1901 – 2 febbraio 1983) fu un chimico e fisico francese e a cui dobbiamo la risposta a questa domanda. Era un docente universitario, esperto in Medicina del lavoro, in Igiene e in Agricoltura, e fu per venti anni direttore del servizi francesi per la prevenzione degli effetti dannosi delle radiazioni atomiche.
Parlare della scoperta di Kervran non è facile; le sue ricerche iniziano attorno al 1935 e i suoi esperimenti, che lo portarono a postulare la sua teoria, nel 1961. Sono stati così fortemente ridicolizzati e, subito dopo, insabbiati, che non dovete stupirvi se non avete mai sentito parlare di lui. Eppure fece una delle più grandi scoperte al mondo, confermate nel 1973/74 dalle prove effettuate al CERN di Ginevra, uno dei centri di ricerca più grandi ed all’avanguardia.

Grazie a lui, è ora facile capire e rispondere ad una delle domande più assillanti che si sente rivolgere chi non mangia carne, vale a dire la presunta mancanza di Vitamina B12 e il suo approvvigionamento.
La B12 è una vitamina che si trova in abbondanza nei muscoli degli animali ed è introvabile nei vegetali, ed è forse per questo motivo che è facile accettare l’idea che la carne sia l’unica fonte di approvvigionamento accessibile. I disturbi funzionali da mancanza di B12 sono davvero gravi e la particolarità di questa vitamina è la sua composizione che si basa sul cobalto, che è un elemento tossico e praticamente inesistente sulla crosta terrestre.
Per comprendere come sia possibile vivere di sola frutta e non avere carenza di B12, è bene iniziare dalla storia del suo lavoro.

Gli esperimenti:
In uno dei suoi esperimenti più rappresentativi, Louis Kervran fu in grado di far deporre uova perfette, il cui guscio è un composto a base di Calcio, da galline alle quali fu somministrata una rigida dieta priva di questo minerale. Le soluzioni erano perciò due: o le galline attingevano il Calcio da risorse interne (le proprie ossa), oppure il metabolismo riusciva a ricavarlo da un’altra fonte.
Alla fine, i risultati furono evidenti e quantomeno strabilianti: la fonte da cui traevano il Calcio non erano le ossa, ma era il Potassio di cui era ricca la loro nuova dieta.
Questa scoperta, venne replicata più volte anche da altri ricercatori e verificata su più esseri viventi, piante comprese.

Un animale su cui è facile verificare questo fenomeno è il granchio che, durante il suo periodo di muta, in cui non si alimenta in alcun modo, è in grado di ricomporre la sua corazza, che è composta in gran percentuale da Calcio.

Tenetevi forte perché la conclusione di questi esperimenti ed osservazioni è davvero strabiliante: la Natura è in grado di compiere un fenomeno di cui erano alla ricerca anche gli antichi alchemici : la trasmutazione degli elementi. Una reazione nucleare a debole energia a rilascio energetico pari a zero, capace di generare un atomo partendo da un altro, ovvero, come nell’esempio sopra, partire dal Potassio e trasformarlo in Calcio senza che in questo passaggio sia generato o assorbito del calore.

La scienza moderna per decenni si è rifiutata di riconoscere questa verità, e solo dopo la conferma ufficiale data dagli esperimenti del CERN ha dapprima riconosciuto l’ “effetto Kervran” come reale, ma subito dopo si è impegnata a far cadere una cortina di silenzio su questo aspetto della Natura.

La Scienza Nucleare, attualmente, è in grado di trasmutare gli elementi solo utilizzando alte energie; inoltre, si pensa che il fenomeno della fusione fredda si basi proprio sull’effetto Kervran.
Comprendete la portata di tale scoperta e i gravi danni economici che ne conseguirebbero per le case farmaceutiche e per l’industria alimentare? Capite che i parametri con cui attualmente descriviamo la vita terrestre sarebbero tutti da rivedere?

Che giustificazione dareste voi alla volontà, da parte di chi guadagna sul persistere delle malattie, di far rimuovere queste ricerche che pregiudicano i loro prodotti?
Domande pesanti cui non vogliamo dare risposta in questo libro, ma che speriamo possano far nascere spunti di riflessione e curiosità di approfondimento.
Come si lega dunque questa scoperta con la vitamina B12 sarà ora molto semplice da capire e, per farlo, approfondiamo un poco la relazione che lega il Potassio al Calcio.
Questi due elementi sono vicini nella tavola periodica degli elementi, poiché il Potassio ha numero atomico (numero di protoni nel nucleo) 19 e il Calcio 20.
Che elemento si trova vicino il cobalto? Il Ferro, il metallo più diffuso in natura.
Quindi, secondo la tesi di Kervran, il corpo umano sarebbe in grado di trasmutare il Ferro, numero atomico 26, in Cobalto 27, e di sintetizzare la vitamina B12, in barba a chi dice il contrario , esattamente come lo fanno mucche, cavalli e tutti gli altri animali erbivori.
Altrimenti c’è qualcuno che sa spiegarci come fanno questi animali ad averne in abbondanza nelle loro fibre, mangiando solo erba di cui si ha la certezza non poter esserne la fonte?

Per chi non fosse ancora convinto (e credeteci che avete tutta la nostra comprensione) di questa straordinaria capacità della natura, daremo due ulteriori esempi per cui non serve essere scienziati ma solo osservatori dotati di una comune intelligenza.

Il "Fattore" sconosciuto che previene e cure le malattie.

IL FATTORE SCONOSCIUTO CHE PREVIENE E CURA LE MALATTIE
Il “Fattore Sconosciuto” che previene e cura le malattie viene rivelato nel Libro del Maestro Isha Babaji “LA LEGGE ETERNA DELL’AMORE” di cui presentiamo qui un paragrafo…

IL “FATTORE SCONOSCIUTO”
CHE PREVIENE E CURA LE MALATTIE

Qual è la vera causa delle malattie, cancro compreso, e come eliminarle

«Le malattie non si manifestano a causa dell’inquinamento e dei germi quali virus, funghi e batteri. I germi proliferano e distruggono i tessuti solo quando manca l’“equilibrio interno”. L’“equilibrio interno” si viene a creare quando si comprende che cos’è il Vero Amore.

Il Vero Amore ci permette di creare le sostanze di cui il corpo è carente, trasformando anche alcuni elementi in altri elementi, diversi dall’originale, per sopperire alle carenze.

È la Mente (Spirito) ed il Cuore (Amore) che dominano la materia. Sono i pensieri, i sentimenti, le azioni dettate dal proprio modo di pensare che influenzano e dominano l’intero corpo. Tutto nasce dal Vero Amore, “tutto sta bene” grazie ad Esso. E tutto, al contrario, si ammala e viene distrutto a causa della Sua carenza-assenza.

I pensieri ed i sentimenti, in base alla loro qualità, vanno a squilibrare o riequilibrare tutto il sistema endocrino-ormonale, permettono o fanno cessare le “trasformazioni nel corpo” di un elemento in un altro elemento di cui il corpo è carente ed ha bisogno. Pertanto i pensieri ed i sentimenti, in base alla loro qualità, possono “creare” malattia o salute.

E’ da tenere presente che le trasmutazioni avvengono solo ed esclusivamente in esseri che amano, che si trovano in pace e a contatto con la natura come ad esempio gli animali e certe persone.
Nota: per approfondire le “Trasmutazioni degli elementi” vai sul link: www.xmx.it/trasmutazioni.htm.

A causa della carenza-assenza di Vero Amore anche i problemi sociali, politici, bellici, economici, religiosi, ambientali, umanitari, demografici, ecc., proliferano nel mondo come un “cancro”. La Terra intera è diventata una gigantesca “cellula cancerosa” in seno all’Universo a causa dell’assenza-carenza di Vero Amore.

Anche il cancro nasce quando negli esseri umani non vi è più il Vero Amore.

Il corretto funzionamento di tutto il corpo dipende quindi solo dal “Bene” che vi è in voi. Le vostre cellule dipendono dal vostro modo di pensare e di agire, sono un tutt’Uno con la vostra mente, quindi subiscono il suo influsso, subiscono tutto ciò che pensate, dite e fate.

In base ai vostri pensieri e sentimenti state bene o male: questo voi tutti l’avrete sperimentato. Se vi trovate in una situazione di carenza-assenza del vostro stesso Amore, di tristezza, se emanate in continuazione pensieri tristi e negativi, allora perdete forze, energie, vi deprimete e state male. Se temete o avete paura di “qualcosa o qualcuno”, se perdete un vostro caro e la vostra sofferenza persiste nel tempo, se non avete più fiducia, se rimanete attaccati a qualcosa o qualcuno e pertanto perdete la capacità di amare con Vero Amore (l’attaccamento non è altro che “amore emotivo umano” e conduce solo a tensioni, quindi non è “Vero Amore”), state sempre male. Allora che cosa accade? Se tutte queste situazioni si protraggono per molto tempo, potete ammalarvi seriamente.

Qual è il “Fattore Sconosciuto” della salute tanto cercato dalla scienza ma mai trovato?

Anche se siete pieni di tossine nel corpo non potete ammalarvi di cancro, se in voi vi è la Gioia di amare con Vero Amore. Le tossine si “attivano” solo quando scompare l’“Inibitore” ossia l’elemento che inibisce la creazione della malattia, solo quando scompare il “Fattore Sconosciuto” della salute. Tale “Inibitore” o “Fattore Sconosciuto” non è altro che il Vero Amore.

Le vostre cellule riescono a funzionare bene, nel corretto modo originario, solo perché “si ancorano” alla Divina Gioia e alla Divina Frequenza del Vero Amore esistente in voi stessi, si “agganciano” ai vostri sentimenti e pensieri positivi e costruttivi, si “SINTONIZZANO” con essi, per poter funzionare e far funzionare bene tutti i sistemi, tutti gli organi e tessuti del corpo. L’energia viene a crearsi e ad essere donata al corpo mediante pensieri e sentimenti positivi e le Azioni di Vero Amore. Come potete avere energia senza Amore? E’ impossibile.

Voi siete le vostre cellule. Il vostro corpo è formato da infinite cellule. Esse dispongono solo di voi, “posseggono” solo voi, ascoltano solo voi, sentono tutto ciò che voi sentite ed emanate, si regolano in base ai vostri stati d’animo, in base a tutto ciò che pensate, fate e provate nel più profondo di voi stessi. Tutto ciò è stato provato anche dalla scienza della Psicosomatica, dalla “medicina germanica” del Dott. Hamer, nonché dalla scienza della Psico-Neuro-Immunologia e da altre scienze emergenti che hanno studiato, sperimentato e provato l’intima inter-connessione che vi è tra corpo e mente.

Le cellule del vostro corpo sono sane e funzionano bene non tanto grazie al cibo, non tanto grazie alle pratiche di yoga, agli esercizi fisici, allo sport, ecc., ma principalmente grazie ai pensieri positivi e alla capacità di amare dell’essere umano IN MODO CONCRETO.

Amare vuol dire un’infinità di cose. Il Vero Amore ha migliaia di sfaccettature che devono essere conosciute ed io voglio farvele conoscere perché dimenticarne anche una sola potrebbe rivelarsi “fatale” ossia fonte di malattie e di sofferenze personali ed altrui. Ho per questo in programma la scrittura di un testo che parla del collegamento tra il modo di pensare e agire e le malattie ossia quali specifiche malattie si vengono a creare attraverso: l’ira, l’odio, la gelosia, l’avidità, l’orgoglio, le paure, ecc. Andate sui siti www.laviadiuscita.net e www.associazionesum.it per sapere quando sarà pronto questo testo. Se non avessi il tempo di scriverlo, potrete leggere e ricevere alcuni articoli in merito a questo argomento presso i suddetti siti.»

Questo paragrafo è estratto dal Libro del Maestro Isha Babaji “LA LEGGE ETERNA DELL’AMORE” che è possibile acquistare andando a questo link: http://laviadiuscita.net/la-legge-eterna-dellamore-di-isha-babaji/
http://laviadiuscita.net/la-legge-eterna-dellamore-di-isha-babaji/


sabato 17 febbraio 2018

Shock emozionali decisivi nell'insorgenza tumorale

SHOCK EMOZIONALI DECISIVI NELL’INSORGENZA TUMORALE
LETTERA
PER VERONESI JUNIOR RICERCA SIGNIFICA ANTIBIOTICI
Nel corso della giornata dedicata alla ricerca in onore di Umberto Veronesi, svoltasi al Teatro alla Scala di Milano l’8 novembre 2017,  promossa dalla Regione Lombardia, e trasmessa in diretta dal Corriere della Sera online, il figlio prof Paolo Veronesi,  pure oncologo, per ricordare l’importanza della ricerca ha detto che se cent’anni fa ci fossero stati gli antibiotici si sarebbero salvate 50 milioni di persone decedute per l’influenza spagnola, definendola una banale influenza.

SHOCK EMOZIONALE E PAURA POSSONO TRASFORMARE LA COMUNE INFLUENZA IN UN TUMORE POLMONARE
Si può facilmente immaginare come la diagnostica di influenza spagnola, aggravata dalla mancanza di rimedi, o da scarsa igiene e nutrizione, o da dosi abnormi di aspirina, o da rimedi che possono aver peggiorato la malattia, come i vaccini fatti ai militari, possa aver causato uno shock emozionale per la paura della morte tale da trasformare in molti casi una comune influenza in un adenocarcinoma polmonare.

CAMPANE MUTE NEL BIELLESE DURANTE I FUNERALI
I morti allora erano così numerosi che, per contenere la paura, durante i funerali si evitava il suono delle campane, come accadde nel biellese. Ovvio che, se ci fossero stati gli antibiotici, forse si sarebbero risolti molti casi, e le persone avrebbero avuto meno paura.

ANCHE NELLA FARSA AIDS LA PAURA FECE MOLTE VITTIME
Anche dopo le prime diagnosi di HIV-AIDS le persone si sentirono condannate a morte. Poi, con la scoperta degli inganni a monte, nonché dei danni derivanti dall’assunzione del farmaco AZT, le cose cambiarono. Le critiche alla farsa Aids di grossi scienziati indipendenti fecero il resto. Vedi Peter Duesberg, autore di Hiv il virus inventato, vedi Stefan Lanka, vedi lo stesso Luc Montagnier che, pur non smentendo la sua scoperta, ha più volte affermato che con un buon sistema immunitario, la malattia si sgonfia e non occorrono vaccini.


GIORNATA DEDICATA AGLI STILI DI VITA E AL RUOLO DELLO STRESS
Nella presentazione della giornata è scritto che “la giornata è dedicata, in particolare, agli stili di vita, al ruolo delle scienze come motore primario di sviluppo e al miglioramento delle condizioni di vita in ogni ambito”. Per stili di vita, oltre alle norme igieniche più diffuse, si intende anche lo stress. Spesso vengono definiti con la parola stress veri e propri shock emozionali. Il  genetista Tian Xu scrive, sulla rivista Science Online del 14 gennaio 2010, che lo stress può alterare il DNA e creare malattie.

UMBERTO VERONESI RICONOBBE CHE CON L’ANATOMIA SI È CREATA UNA SCISSIONE TRA CORPO E SPIRITO
Nel corso della giornata della Ricerca sul cancro, tenutasi al Quirinale il 6 Novembre 2014, il prof Umberto Veronesi disse che si deve pensare alla persona nella sua globalità, al suo carattere ed alle sue emozioni e che è quindi indispensabile recuperare qualche elemento della vecchia terapia olistica. Disse anche che, dal 1600 con gli studi dell’anatomia, si è compreso meglio il corpo umano realizzando il grande avanzamento medico e scientifico di oggi. Però si è creata una scissione tra il corpo e la mente.

FACILE TOGLIERE UN NODULO AL SENO, MA DIFFICILE TOGLIERLO DALLA MENTE
Concluse l’intervento con queste parole: “Polarizzandoci solo sugli organi abbiamo tralasciato il tema del pensiero dell’uomo quindi bisogna secondo me nella medicina del futuro ritornare al vecchio pensiero platonico che diceva che bisogna curare l’Anima per curare il corpo. L’Anima, in greco significa psiche. Bisogna curare il pensiero, il cervello, il modo di sentire le cose, perché quando una persona si ammala di un tumore in un organo certamente quello si può curare. Ma poi se la malattia viene percepita ed elaborata nel cervello e nel pensiero, e lì rimane a lungo. Lo dico sempre ai miei colleghi: è facile togliere un nodulo al seno ma è difficile toglierlo dalla mente. Lì rimane per mesi, per anni e, fino a quando non è completamente scomparso, la guarigione non è ancora realizzata. Noi vediamo la sua guarigione fisica ma dobbiamo pensare anche alla guarigione a livello mentale.

PRIORITÀ ASSOLUTA DEL MEDICO È SAPER ASCOLTARE IL PAZIENTE
Bisogna quindi che i medici si rapportino con i pazienti in una maniera diversa, in una maniera più dialogante, più profonda, più conoscitiva per avere la loro fiducia. La fiducia di un paziente non si ottiene con una firma di consenso informato. È una firma che serve più al medico, per proteggersi dai rischi del futuro, che al paziente stesso. Il paziente ha bisogno di sapere, di conoscere, ha bisogno di dialogo e quindi dico sempre che bisogna saper ascoltare.”


CORRELAZIONE TRA PSICHE E ORGANI COLPITI
Il dr R. G. Hamer, dopo aver compreso che il suo cancro e quello di sua moglie erano stati causati dallo shock emozionale subito per la morte del loro figlio, ha ascoltato la narrazione del vissuto di molte persone con diagnosi di tumore-cancro e proprio quelle narrazioni gli hanno consentito di scoprire poi le correlazioni tra psiche-cervello e organi.

È IL TERRIBILE SHOCK DELLA CONFERMA DIAGNOSTICA A PROVOCARE IL CANCRO NELLE SETTIMANE SUCCESSIVE

venerdì 16 febbraio 2018

LE NUOVE DIRETTIVE UNESCO PER CORROMPERE I BAMBINI

LE NUOVE DIRETTIVE UNESCO PER CORROMPERE I BAMBINI

L’UNESCO (che è l’agenzia “culturale”” dell’ONU) ha appena pubblicato le direttive globali per i nuovi standard di educazione sessuale da impartire in tutte le scuole ed asili infantili dell’Occidente. Firmata dalla direttrice generale dell’UNESCO, l’ebrea francese Audrey Azoulay, che è stata ministra della “cultura” per Hollande, che l’ha piazzata all’ONU prima della caduta.
Fra le cose curiose del testo, c’è che la direttive della “nuova educazione sessuale” , l’UNESCO dice che s’inserisce nel programma politico dell’ONU per il 2030 sullo “Sviluppo Sostenibile” (sic).

L’Unesco prescrive le conoscenze e gli atteggiamenti da inculcare nei giovani secondo ogni classe di età. Si martella sull’esigenza di informare sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate (contraccezione ovunque, l’aborto “laddove è legale”: ecco lo sviluppo sostenibile) e sui “diritti alla salute riproduttiva”; ma non meno martellante è l’insistenza sulla ‘uguaglianza di genere’ e la promozione dell’ideologia di genere. Con particolare cura per l’insegnamento gender ai bambini tra i cinque e gli otto anni.

In 139 pagine scritte in perfetta neolingua della dittatura LGBT, l’UNESCO sottolinea con forza il “rispetto” per l’orientamento sessuale, il “rifiuto degli stereotipi”, il “diritto” degli scolari di godere dei piaceri della carne, naturalmente condito con gran pedagogia “della responsabilità” da non confondere in alcun modo con la moralità tradizionale. Difatti afferma come cosa fatta che la responsabilità dell’educazione sessuale dei figli va sottratta alla famiglia e ai genitori, e deve essere data allo Stato (che veglia su tutti noi ché non insegniamo ai bambini gli “stereotipi” che mancano di rispetto ai sodomiti). L’educazione alla castità non viene evocata se non per condannarla come malsana, e contraria allo sviluppo sostenibile. Ai bambini viene insegnato a mettere in discussione e persino a rigettare i valori e le convinzioni dei loro genitori sul sesso e sul matrimonio, i bambini devono al più presto “riconoscere” che i loro “valori” possono essere “diversi” dai loro genitori.

Audrey Azoulay, ebrea francese.
Il programma pedagogico che l’UNESCO vuole estendere ai bambini del pianeta intero attraverso le sue “linee-guida tecniche” prevede che fin dalla scuola primaria (dai 5 agli 8 anni) gli scolari imparino dall’insegnante l’omosessualità nel quadro di una sessualità sostenibile. Dai 9 ai 12, ai ragazzini e ragazzine viene insegnato come individuare i segnali della gravidanza. Dai 9 anni gli scolari imparano le modalità del piacere maschile e femminile. La masturbazione viene raccomandata purché, stranamente, “in privato”: forse per scongiurare che adulti particolarmente sensibili a queste direttive vengano colti in flagrante pedofilia, insegnando in classe come “toccarsi”? Forse si suggeriscono ripetizioni private in casa? Fuori dagli occhi indiscreti?

Secondo il nostro ministero e governo, come noto, la “teoria del gender” non esiste, e non viene insegnata nelle scuole, si tratta di una allucinazione di genitori complottisti, gli stessi che credono che 12 vaccini siano dannosi, e che esistono le scie chimiche. Infatti è vero: ecco l’UNESCO prescrivere che i bambini a 5 anni imparino a “definire il genere e il sesso biologico e descrivere la loro differenza”, e vengono invitati a “riflettere sul proprio sentimento di appartenenza a un genere”
Una nozione di cui ciascuno capisce la necessità per preparare i piccini alla dura realtà della vita che li attende nel mondo globalizzato come disoccupati sostituiti da robot e “immigrati”; infatti la “riflessione” sul proprio “sentimento gender” è il preludio necessario per il corso ulteriore: a 9 anni, si chiederà agli scolari di “saper spiegare come l’identità di genere di una persona può non corrispondere al sesso biologico” – e soprattutto a “dimostrare rispetto per l’identità di genere altrui”; dai 5 anni va inculcato il rispetto per le famiglie “diverse”; dai 12, i bambini devono essere già edotti sul fatto che i rapporti omosessuali sono “piacevoli” e non portano affatto infezioni; l’uso del condom sarà insegnato approfonditamente.

Le conoscenze dei bambini in materie omosex devono essere sistematicamente valutate e tracciate (forse come preludio all’espulsione dalle scuole, come per i non-vaccinati; forse per identificare i renitenti da sottoporre a “corsi di recupero”). Ma non solo i bambini: anche gli insegnanti dovranno essere sottoposti ad un rigoroso programma di indottrinamento, e se occorre di rieducazione, in modo che apprendano a trasmettere le opinioni e i valori richiesti dall’ONU . “Questa formazione può essere inclusa come parte del curriculum degli istituti di formazione degli insegnanti (pre-servizio) o come formazione degli insegnanti in servizio”, spiega il documento dell’UNESCO: è facile capire che questo è un progetto di “selezione” di insegnanti omogenei all’ideologia LGBT e “sbarramento”, quando non licenziamento, di insegnanti non convinti dei “valori ONU”: una intimidazione e discriminazione odiosa basata sulle idee e la morale dei docenti. 
Possono essere bloccati nella carriera e perdere lo stipendio se non si adeguano alla nuova morale “libertaria”, così come i medici di base possono essere espulsi dal sistema sanitario se si oppongono alle 12 vaccinazioni.

IL NUOVO “JUS SODOMITICUM”

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