E' caccia ai "ciarlatani" ma gli errori medici sono la terza causa di morte in Occidente
Mentre
continua la caccia alle streghe alla "Medicina Alternativa", i Media
tacciono su questa statistica
Errori
medici? Una ecatombe ogni anno - Marcello Pamio
Ce
ne siamo già occupati altre volte in passato: gli errori medici sono la terza cause di morte nel mondo Occidentale,
dopo le malattie cardiovascolari e il cancro.
Quello
che esce da un recente studio pubblicato dal British Medical Journal ha però
dell’incredibile: l’errore medico non è
incluso nei certificati medici e nelle statistiche riguardanti le cause di
morte!
Questo significa una sola cosa: i numeri delle morti che noi tutti
conosciamo sono sottostimati. Quindi le cause iatrogene potrebbero risalire il
podio diventando la seconda o addirittura la prima causa di morte al mondo.
Ovviamente i media tacciono. Argomento tabù, gli sponsor sono
sacri. Farmaci killer spietati? Assolutamente no, le droghe non si toccano, gli
interessi economici sotterrano le morti che passano in secondo piano.
Esattamente come i morti civili nelle guerre: danni collaterali.
Oggi la realtà è la seguente: probabilmente i farmaci uccidono più delle guerre.
Oggi la realtà è la seguente: probabilmente i farmaci uccidono più delle guerre.
A
fare un po’ di luce due ricercatori Martin Makary e Michael Daniel che
hanno cercato di stimare il contributo dell’errore medico sul tasso di
mortalità americano.
La loro ricerca è stata pubblicata il 3 maggio scorso dal prestigiosa e accreditata rivista britannica (British Medical Journal, 3 maggio 2016; 353).
La loro ricerca è stata pubblicata il 3 maggio scorso dal prestigiosa e accreditata rivista britannica (British Medical Journal, 3 maggio 2016; 353).
La
lista annuale delle cause più comuni di morte negli Stati Uniti è stilata dal
CDC, il Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie.
Tale lista utilizza i certificati di morte compilati da medici, agenzie funebri e medici legali.
Uno dei maggiori limiti del certificato di morte è che esso fa affidamento al codice ICD di assegnazione internazionale della Classificazione delle Patologie che causano la morte.
Ciò che ne risulta è che le cause di morte non associate ad un codice ICD, come ad esempio fattori legati a errori dell’uomo o del sistema, non vengono menzionati!
I due ricercatori hanno analizzato la letteratura scientifica sugli errori medici per identificare il loro contributo nella mortalità negli USA in relazione alle cause elencate dal CDC.
Tale lista utilizza i certificati di morte compilati da medici, agenzie funebri e medici legali.
Uno dei maggiori limiti del certificato di morte è che esso fa affidamento al codice ICD di assegnazione internazionale della Classificazione delle Patologie che causano la morte.
Ciò che ne risulta è che le cause di morte non associate ad un codice ICD, come ad esempio fattori legati a errori dell’uomo o del sistema, non vengono menzionati!
I due ricercatori hanno analizzato la letteratura scientifica sugli errori medici per identificare il loro contributo nella mortalità negli USA in relazione alle cause elencate dal CDC.
Morte da attenzioni mediche
L’errore medico è stato definito un atto inconsapevole o un processo che non raggiunge il risultato aspettato (errore di esecuzione), o l’utilizzo di un piano di azione errato per raggiungere uno scopo (errore di pianificazione) o una deviazione del processo di cure che può o meno causare danno al paziente.
Il danno al paziente può provenire da un errore medico a livello individuale o di sistema.
Ci focalizziamo su eventi letali evitabili per sottolineare il range dei potenziali miglioramenti da mettere in atto.
Il ruolo dell’errore può essere complesso.
L’errore medico è stato definito un atto inconsapevole o un processo che non raggiunge il risultato aspettato (errore di esecuzione), o l’utilizzo di un piano di azione errato per raggiungere uno scopo (errore di pianificazione) o una deviazione del processo di cure che può o meno causare danno al paziente.
Il danno al paziente può provenire da un errore medico a livello individuale o di sistema.
Ci focalizziamo su eventi letali evitabili per sottolineare il range dei potenziali miglioramenti da mettere in atto.
Il ruolo dell’errore può essere complesso.
Mentre
molti errori sono non-consequenziali (non portano cioè a conseguenze gravi per
la salute), in altri casi un solo errore può determinare la morte in qualcuno
con un’aspettativa di vita lunga o può accelerarne la fine.
Il seguente caso dimostra come un errore possa contribuire alla morte di una persona.
Il seguente caso dimostra come un errore possa contribuire alla morte di una persona.
Caso:
ruolo svolto dall’errore medico nella morte di una paziente
Una giovane donna guarì dopo aver subito un intervento di trapianto andato a buon fine. Successivamente, venne ricoverata nuovamente per alcuni disturbi non specificati che vennero studiati sottoponendola ad un iter di esami intensivi, alcuni dei quali non necessari, inclusa una pericardiocentesi. Giorni dopo, in seguito ai suddetti esami, dovette tornare in ospedale per un’emorragia intra-addominale e un arresto cardiopolmonare. L’autopsia rivelò che l’ago inserito durante la pericardiocentesi aveva escoriato il fegato causando un pseudoaneurisma che sfociò in una rottura dello stesso e nella conseguente morte della donna.
Il certificato di morte riportò che la causa del decesso era da ricondursi ad una patologia cardiovascolare della paziente.
Una giovane donna guarì dopo aver subito un intervento di trapianto andato a buon fine. Successivamente, venne ricoverata nuovamente per alcuni disturbi non specificati che vennero studiati sottoponendola ad un iter di esami intensivi, alcuni dei quali non necessari, inclusa una pericardiocentesi. Giorni dopo, in seguito ai suddetti esami, dovette tornare in ospedale per un’emorragia intra-addominale e un arresto cardiopolmonare. L’autopsia rivelò che l’ago inserito durante la pericardiocentesi aveva escoriato il fegato causando un pseudoaneurisma che sfociò in una rottura dello stesso e nella conseguente morte della donna.
Il certificato di morte riportò che la causa del decesso era da ricondursi ad una patologia cardiovascolare della paziente.
Quanto è grande il problema?
Negli Stati Uniti la più comune fonte che riporta stime di decessi annuali causati da errori medici è un report datato 1999 molto limitato e obsoleto dell’Istituto di Medicina (IOM).
Tale report descrive una media di 44.000 – 98.000 decessi annuali.
La conclusione non si basava su una ricerca primaria condotta dall’istituto stesso ma su uno studio di pratica medica condotto ad Harvard nel 1984 e su uno studio del 1992 condotto in Utah e in Colorado.
Già nel 1993, Leape, un investigatore che si occupava dello studio di Harvard pubblicò un articolo secondo il quale le stime riportate in tale studio erano troppo basse, sostenendo che il 78% anziché il 51% delle 180.000 morti iatrogene effettivamente riscontrate erano evitabili (alcuni sostengono che tutte le morti iatrogene siano evitabili).
Questa incidenza più elevata è stata conseguentemente supportata da studi che affermano che il report IOM del 1999 ha sottostimato l’entità del problema.
Negli Stati Uniti la più comune fonte che riporta stime di decessi annuali causati da errori medici è un report datato 1999 molto limitato e obsoleto dell’Istituto di Medicina (IOM).
Tale report descrive una media di 44.000 – 98.000 decessi annuali.
La conclusione non si basava su una ricerca primaria condotta dall’istituto stesso ma su uno studio di pratica medica condotto ad Harvard nel 1984 e su uno studio del 1992 condotto in Utah e in Colorado.
Già nel 1993, Leape, un investigatore che si occupava dello studio di Harvard pubblicò un articolo secondo il quale le stime riportate in tale studio erano troppo basse, sostenendo che il 78% anziché il 51% delle 180.000 morti iatrogene effettivamente riscontrate erano evitabili (alcuni sostengono che tutte le morti iatrogene siano evitabili).
Questa incidenza più elevata è stata conseguentemente supportata da studi che affermano che il report IOM del 1999 ha sottostimato l’entità del problema.
Un
altro report del 2004 riguardante i decessi di pazienti ricoverati associati
all’Agenzia per la Qualità nella Sanità e per la Verifica della Sicurezza del
Paziente riferita alla popolazione con assistenza sanitaria, stimò che 575.000
decessi sono stati causati da errori medici tra il 2000 e il 2002 che
sono circa 195.000 morti all’anno (tavola 1).
Allo
stesso modo il Ministero della Salute degli Stati Uniti esaminando gli archivi
dei ricoverati nel 2009 riportò che 180.000 decessi tra coloro aventi
assicurazione sanitaria erano dovuti a errori medici. 12
Utilizzando metodi simili, le pubblicazioni mediche di D.C. Classen descrivono una media di 1,13%. 13
Se questa media venisse applicata a tutte le ammissioni registrate negli ospedali statunitensi nel 2013 15 il numero delle morti diventerebbe più di 400.000 all’anno, e cioè 4 volte maggiore alle morti stimate dal IOM.
Utilizzando metodi simili, le pubblicazioni mediche di D.C. Classen descrivono una media di 1,13%. 13
Se questa media venisse applicata a tutte le ammissioni registrate negli ospedali statunitensi nel 2013 15 il numero delle morti diventerebbe più di 400.000 all’anno, e cioè 4 volte maggiore alle morti stimate dal IOM.