Non sono tutti sicuri: l’industria farmaceutica diventa “antiscientifica” per vendere vaccini
Per quale ragione i siti di informazione progressista che
denunciano la disinformazione da parte del governo e delle multinazionali in
altri settori accettano la disinformazione quando
si tratta di vaccini – definendo gli attivisti “antiscientifici”?
Non stupisce che gli scienziati ufficiali siano assolutisti
vaccinisti che denigrano gli “anti-vaccinisti” dato che i loro centri medici,
reparti ospedalieri, università e spesso buste paga sono finanziati dalle
società farmaceutiche (La motivazione dei siti progressisti è meno chiara).
Tuttavia il motto “Pharma knows best”
(“Big Pharma sa ciò che è meglio”, ndt) suona falso non appena si da una breve
occhiata alla lunga lista di farmaci ritirati come Vioxx, Bextra,
Baycol, Trovan, Meridia, Darvon, Phen-Fen, Raxar e Seldane – tutti dichiarati
sicuri finché facevano fare milioni.
Nessun sito di informazione mainstream o progressista vuole
ammettere l’esistenza del National Vaccine Injury Compensation Program (VICP,
Programma federale di compensazione dei danni da vaccino) il quale, a partire
dal 1988, ha indennizzato oltre 16.000
domande e risarcito danni per 3,18 miliardi di dollari.
Quando ho chiesto ad un esperto di vaccini il motivo
dell’esistenza di tale corte, dal momento che i vaccini dovrebbero essere
assolutamente sicuri, questi mi rispose che i vaccini sono così fondamentali
per la sanità pubblica e tuttavia così poco remunerativi (rispetto alle pillole
da un miliardo di dollari), che il governo non vuole che i produttori di
vaccini rischino il fallimento per le cause legali.
Tuttavia, ignorando il tribunale e i danni spaventosi che
liquida—mi è stato raccontato, in via confidenziale, di una donna che ha perso
tutte le dita di mani e piedi per una vasculite causata da un vaccino — sono proprio gli scienziati mainstream che
si comportano in modo “antiscientifico”.
La verità è che non tutti i
vaccini sono sicuri, salvavita o necessari e i conflitti
di interesse esistono eccome. Prendete in considerazione il caso del Gardasil,
un vaccino contro i tipi 6, 11, 16, 18 del papilloma virus umano.
Il caso del Gardasil
Qualche anno fa, la Merck attuò una aggressiva campagna
commerciale per il Gardasil, un vaccino contro il virus HPV (associato a verruche veneree e cancro
cervicale) persino in paesi poveri dove il cancro cervicale non è certo causa
primaria di morte in confronto a malaria o diarrea.
(Nei paesi sviluppati, un Pap test è efficace quanto un vaccino
nella prevenzione del tumore cervicale.)
Lo scorso anno, i giudici della Corte Suprema indiana hanno
chiesto chiarimenti dopo la morte di alcune bambine durante un test con
Gardasil e Cervarix, il vaccino concorrente prodotto dalla GlaxoSmithKline,
qualche anno prima.
Secondo CBS News c’era un’altra ombra sul Gardasil: “La Merck ha contribuito
con 6.000 dollari al fondo per la campagna elettorale di Rick Perry
[governatore del Texas] come parte di uno sforzo lobbistico nazionale per
persuadere gli stati a richiedere Gardasil come uno dei vaccini obbligatori a
tutti i bambini per poter accedere a scuola”. Alla guida del gruppo
pro-Gardasil finanziato dalla Merck c’era la suocera dell’allora capo dello
staff di Perry.
Non è parso molto etico neppure il passaggio della ex direttrice
dei CDC Julie Gerberding alla guida della
divisione vaccini della Merck.
Documenti andati a male
Gli scienziati hanno massacrato
Andrew Wakefield, un ricercatore medico
britannico che aveva associato il vaccino MPR (morbillo per morbillo, parotite
e rosolia) all’autismo. La sua presunta corruzione avrebbe smentito ogni dubbio
scientifico relativo alla sicurezza del vaccino.
Tuttavia quando un ricercatore americano è così corrotto da finire in prigione, la comunità scientifica non
rifiuta per questo le sue ricerche. Scott Reuben pubblicò una ricerca fraudolenta su Lyrica, Effexor, Celebrex ed altri farmaci. Andò in prigione
per sei mesi ma la “scienza” dietro ai farmaci che promuoveva rimane valida. Richard Borison, ex primario di
psichiatra presso il centro medico per veterani di Augusta (VA) e presso la
facoltà di medicina della Georgia, andò in prigione per 15 anni dopo aver condotto test clinici dell’antipsicotico
Seroquel sui veterani per fare soldi. Il farmaco continuò a far guadagnare
miliardi e la sua “ricerca” a scopo di lucro è ancora valida.
Come reporter ho intervistato personalmente un uomo la cui cecità
fu causata nel 1976 da un vaccino antinfluenzale e che fu risarcito dal governo
per il danno subito. Più recentemente ho intervistato un genitore il cui
bambino sanissimo non è più stato lo stesso dopo una vaccinazione ed ora è
internato. “Ha pianto disperatamente in modo isterico per 24 ore di seguito,”
mi ha riferito il genitore, che è medico.
Big Pharma fa male a screditare questi genitori, e ce ne sono
tanti, tacciandoli di essere “pazzi”. La degenerazione del loro bambino non è
frutto della loro immaginazione. Inoltre, non c’è alcun motivo sostenibile che
giustifichi la somministrazione di questi vaccini ad un bambino tutti in una
volta, il che ne aumenta i rischi. Le vaccinazioni multiple – che una volta non
venivano somministrate ai bambini – si sono rivelate una nuova enorme fonte di
profitto per i pediatri.
Certo anche gli attivisti
anti-vaccino non devono essere assolutisti, del resto
chi rifiuterebbe un vaccino antirabbico dopo essere stato morso da un procione
rabbioso o un’antitetanica[1] dopo una ferita profonda? Genitori
responsabili negherebbero al loro figlio il vaccino antipertosse o antipolio[2]? Come per tutti i farmaci spinti sul
mercato in modo aggressivo, i pazienti e i genitori devono potersi informare
debitamente e in modo diretto soppesando rischi e benefici, e tenendo presente
i lacunosi e insufficienti dati sulla sicurezza forniti dalle stesse aziende
farmaceutiche.
Martha Rosenberg è giornalista
investigativa nel settore sanitario. Autrice di Born With A Junk Food Deficiency: How Flaks, Quacks and
Hacks Pimp The Public Health (Prometheus).
Fonte: www.counterpunch.org/
Link:
http://www.counterpunch.org/2017/01/26/they-arent-all-safe-pharma-is-willing-to-look-unscientific-to-sell-vaccines/
27.01.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org
a cura di EMANUELA LORENZI
Note a Cura del Traduttore
[1] L’autrice, oltre a confondere la
profilassi attiva con quella passiva (emoderivati), sembra dare per assodato
l’assioma immunologico della teoria anticorpale, che proprio nel caso del
tetano ha mostrato molte falle (morti in soggetti iperimmunizzati o con elevato
titolo anticorpale o viceversa malattia non contratta in soggetti senza
anticorpi e infine la questione dell’immunità naturale riscontrata in soggetti
mai vaccinati), oltre a non specificare le condizioni di anaerobia necessarie
allo sviluppo delle spore (che vivono anche nella polvere di casa), la non
infettività e l’incidenza quasi esclusivamente in soggetti anziani e con
sistema immunitario indebolito.
[2] L’autrice sembra ignorare la sciagurata storia e i danni di
entrambi questi vaccini. Quanto all’antipolio, per cui è da ricordare il caso
emblematico dei Tremante (due figli uccisi e uno cerebroleso), basterebbe
citare i milioni di contagiati dal virus cancerogeno SV40, le epidemie
iatrogene (non circola più il selvaggio ma il vaccinale) di poliomielite
paralitica post-vaccinica da virus retromutato di tipo 2 e 3 alimentate proprio
dalle vaccinazioni col Sabin orale che, costando meno, continua ad essere usato
in modo massiccio nei paesi del terzo Mondo creando ceppi sempre nuovi e sempre
più neurovirulenti che restano in circolazione per anni (noto il caso di
“trasmissione silente” per oltre 28 anni), mentre nei paesi industrializzati il
Salk a virus inattivato tramite formaldeide (cancerogeno di tipo 1) iniettato
ai neonati per via parenterale può comunque indurre la sindrome di
Guilain-Barré o creare portatori sani della malattia, senza contare i danni
degli antibiotici come neomicina, conservanti, cellule e proteine eterologhe,
metalli pesanti neurotossici e da ultimo le nanoparticelle di inquinanti non
biodegradabili inoculate in sistemi immunitari il cui equilibrio th1/th2 è
ancora in formazione e la barriera ematoencefalica molto più permeabile,
considerando anche la via (parenterale) che bypassa le normali difese. Quanto
invece all’antipertossico, se nessuno oserebbe negare danni gravi e morti
causati dal vaccino intero, anche quelli (danni gravi e decessi scambiati per
SIDS in Germania) del vaccino acellulare contenuto nella trivalente DTPa sono
ben documentati dalla banca dati Med-Line, mentre la comunità scientifica ha
dovuto constatare che oltre a non prevenire la trasmissione della malattia, i
vaccinati (che possono essere asintomatici) hanno circa il doppio di
possibilità di infettarsi con ceppi B.pertussis
privi di pertactina (PRN, un antigene chiave del vaccino antipertossico) rispetto
agli individui non vaccinati (i batteri PRN potrebbero avere un vantaggio
selettivo nell’infettare le persone vaccinate con DTaP).
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.