I MOTIVI DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE VACCINAZIONI
L’obiezione di coscienza, anche alla luce della L. 119/2017
GENERALITA’
I motivi che sottendono all’obiezione di coscienza
alle vaccinazioni possono essere molteplici. Spesso gli obiettori sono
ritenuti dei fanatici, dei settari, delle persone che rifiutano il progresso
scientifico in nome di una particolare predilezione per le cose “naturali”,
degli ingenui, degli approfittatori dei benefici (presunti) dell’altrui
vaccinazione, persone che fanno questa scelta sulla base di motivazioni di
carattere ideologico, e così via.
Tutte queste definizioni sono architettate ad arte
per ridurre a banalità una scelta che nasce invece da una profonda esigenza di
essere al centro delle proprie decisioni, senza delegare a nessuno questo
compito. Ma ogni scelta deve poter essere il frutto di un percorso,
anche interiore, di maturazione. L’analisi dei fatti ci aiuterà a percorrere
parte di questo cammino, che per altri versi è del tutto personale.
Oggi praticare l’Obiezione di Coscienza, alla luce
delle ultime normative (L. 119/2017 che ha convertito il DL n. 73/2017), è
FONDAMENTALE, nonché DOVEROSO: significa non adempiere ad un dovere o ad un
obbligo invocando l’ingiustizia o iniquità del medesimo e adducendo la
sussistenza di norme di rango paritario o sovraordinato.
In particolare COMILVA ha da anni codificato un
iter chiamato OBIEZIONE ATTIVA, che si esplicita attraverso
questi fondamentali comportamenti:
·
E’ SEMPRE necessario prendere posizione formalmente
con lettere e raccomandate da inviarsi all’azienda sanitaria che
convoca per gli appuntamenti vaccinali;
·
Presentarsi ai colloqui preparati, con del
materiale informativo, libri e pubblicazioni che vi
rendono “informati” sul tema, a volte più dei vostri interlocutori;
·
È assolutamente sconsigliato nascondersi, o
ignorare gli inviti: l’OBIEZIONE DI COSCIENZA è un comportamento
“attivo”’ dal punto di vista etico e civico, serve a manifestare regolarità
genitoriale. Nascondersi o ignorare non sarebbe OBIEZIONE, ma semplice fuga o
inerzia.
·
NON
firmare MAI i modelli predisposti dall’azienda sanitaria, modelli di dissenso
informato o qualsivoglia altro prestampato.
Va tenuto ben presente che in genere i Tribunali
per i Minorenni attivano le procedure sulla responsabilità genitoriale (ex
potestà), proprio nei confronti degli obiettori silenti ed inattivi: la nuova
legge NULLA toglie a questo principio: con l’attuale normativa, l’Obiezione
Attiva serve sia alla propria tutela per la parte sanitaria, sia come materiale
da utilizzare eventualmente nella tutela della fase scolastica (scuola
dell’obbligo) o delle comunità infantili (materne e nidi).
È sempre importante far riferimento ai propri referenti
locali che sono a disposizione per tutti gli associati, la cui lista è
presente nell’area CONTATTI del
nostro sito web. Istruzioni più dettagliate sono disponibili nell’area soci.
La Fase contingente (Agosto-Ottobre 2017)
Le indicazioni seguenti sono state elaborate in
corsa e quindi potranno subire modificazioni nel tempo, non è vitale seguire
ogni cosa in maniera maniacale, ma vanno fatti i passi fondamentali con ordine.
Anche i tempi di intervento si modificheranno passo-passo. State tranquilli e
agite. Al momento è perfettamente inutile fare domande su casi ipotetici e
personali. Per favore, attenetevi a questa linea guida. Siate SEMPRE cittadini liberi ed informati!
LE AREE
D’AZIONE PRINCIPALI
- Quella
della tutela SANITARIA, per la
quale si dovrà fare molto bene OBIEZIONE ATTIVA. Va attivata SOLO quando si riceve l’invito-appuntamento per le
vaccinazioni da parte dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale,
usiamo questo acronimo in modo generico anche perché a seconda dei
territori queste aziende assumono connotazioni e sigle diverse …).
La documentazione prodotta in questa area può essere utile anche per gestire la discussione con le comunità infantili e la scuola dell’obbligo ma non c’entra nulla con la parte di TUTELA per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia, nidi e materne) - Quella
della tutela PER L’AMMISSIONE A COMUNITA’ INFANTILI. La procedura che
troverete esplicitata di seguito vi guiderà nel percorso tecnico per
arrivare all’obiettivo dell’ammissione al nido e alle scuole
dell’infanzia.
Come lavoro di supporto è importantissima l’azione sul territorio, il coinvolgimento dei Sindaci, delle amministrazioni, degli istituti scolastici, degli insegnati … occorre sensibilizzare sui contenuti che abbiamo portato in questi mesi nei vari tavoli di confronto, anche quelli dove siamo stati sistematicamente ignorati.
Occorre informare perché altrimenti passa SOLO quello che questo governo e questi ministeri attuali vogliono IMPORRE come PENSIERO UNICO. Presentarsi il primo giorno di asilo e forse anche i successivi, con vostro figlio rivendicando il diritto di accesso, poiché ISCRITTO REGOLARMENTE.
Mantenere la calma, tenere atteggiamento composto, sereno non aggressivo e non violento. Attendere che l’asilo lo faccia entrare, o che il direttore o la maestra d’asilo chiami il Dirigente comunale per avere dritte su cosa fare. Poi il Sindaco. Nel frattempo NESSUNO può toccare il minore, né SPOSTARLO.
Così facendo, tra documentazione prodotta e comportamento al primo giorno d’asilo, in ogni Comune o Regione prenderanno atto della vostra presenza (sarete molti), della vostra posizione non violenta, ferma e decisa sui diritti. E vedremo che faranno…
Ricordate che probabilmente capiterà che se ci faremo sentire subito con i Sindaci, verranno adottate Ordinanze del Sindaco o Delibere di Giunta o Consiglio Comunale che diranno che il Comune (o la Regione…) intende prendere tempo nell’applicazione della L. 119/2017. Ed il problema sarà risolto (temporaneamente…).
Certamente, in più realtà, incontrerete anche la solidarietà della scuola;
·
Quella per le SCUOLE
DELL’OBBLIGO. Vale lo stesso concetto del punto precedente, con in meno il
carattere di urgenza e di “ipotetica precarietà”, in quanto nella fattispecie
l’ammissione non è a rischio, mentre si può innescare il sistema sanzionatorio,
al quale si farà fronte con i ricorsi;
·
Quella per l’ESONERO.
La legge è chiarissima sulle figure deputate al rilascio dell’esonero. Bisogna
tuttavia provarci assolutamente, soprattutto con i danneggiati da vaccini ed i
loro fratelli e per chi ha in casa una anamnesi familiare a rischio;
·
Quella per le SANZIONI
AMMINISTRATIVE. L’inosservanza dell’obbligo vaccinale è stata depenalizzata
dalla L. 689 24/11/81 sulle sanzioni amministrative e soprattutto dalla
interpretazione della Corte di Cassazione con la sua sentenza 1511 del
12/12/90. Utilizzeremo questa norma per poter dare anche in questo caso
risposte chiare ai nostri utenti, soprattutto contrastando interpretazioni
fantasiose della legge 119/2017 sulla reiterazione della sanzione;
·
Quella per le eventuali CAUSE. Ove all’esito di
tutta la serie di attività ed in assenza di collaborazione delle strutture
preposte (Istituti, Comune, ecc.), non vi siano risultati proficui, si
interverrà con le cause: ricorsi al giudice Ordinario ex art. 700 C.P.C., o ricorsi al TAR
(impugnando i provvedimenti di esclusione). E’ preferibile senza dubbio il
ricorso al Giudice Ordinario: è più vicino, costa meno, ed è meno rischioso.
Mentre il TAR è costoso e, quando si perde, rappresenta un precedente pressoché
insormontabile.
In generale, va detto che la normativa attuale (che
è solo un sommacco di principio iniqui) non ci deve blindare: noi dobbiamo creare
nuove prassi e cambiare la norma attraverso la legalità, ovvero
il principio di Obiezione e la presa d’atto dei Comuni, delle Regioni e …
finalmente … del Governo (magari non questo …), affinché si comprenda come la L. 119/2017
sia non solo INIQUA, INCOSTITUZIONALE ma anche INATTUABILE.
L’articolazione
dell’azione urgente
In questa sezione verranno indicate passo-passo le
azioni da fare per tutelarsi verso l’azienda sanitaria e la scuola (nidi,
materne, scuola dell’obbligo) alla luce della nuova normativa (legge 119/2017 e
circolari attuative, circolari del MIUR)
L’azione verso in Sindaco
In questo momento di contingenza è anche opportuno
inviare al sindaco una lettera raccomandata per il suo coinvolgimento diretto
nel farsi carico della “polis” e quindi del benessere e della crescita di TUTTI
i suoi cittadini, senza discriminazione e ghettizzazione alcuna, soprattutto in
totale assenza di situazioni di emergenza. Lo scopo è quello di organizzare in
breve tempo incontri continui sul territorio con i Sindaci e le Autorità
comunali preposte, le scuole e gli istituti.
La Scuola e le Comunità Infantili
Cosa fare alla luce delle circolari ministeriali
L’esonero, l’omissione e il differimento
Queste condizioni sono “confinate” in determinati
ambiti dalla circolare ministeriale 0025233-16/08/2017-DGPRE-DGPRE-P: nella
realtà la problematica è ben più ampia ed articolata ed è nostro diritto
chiedere di rientrare in tali condizioni a fronte di ben determinate situazioni
che hanno a che fare con l’anamnesi familiare o reazioni avverse che si sono
verificate in precedenti sedute vaccinali. Vi offriamo un supporto per muovervi
in questo ambito.
L’Obiezione
In questa sezione trattiamo l’iter di obiezione di
coscienza: le risposte alle lettere di invito alla vaccinazione, i colloqui, la
corrispondenza con ASL e Sindaci, la possibile evoluzione dell’iter e le
sanzioni amministrative, i ricorsi, il Tribunale dei Minori.
IMMUNITA’
DI GREGGE ED EFFICACIA DELLE VACCINAZIONI
I valori di copertura vaccinale (vaccini
obbligatori) in Italia negli ultimi 15 anni presentano una discreta
variabilità, oscillando da circa l’85-86% a valori superiori al 95%. In nessun
caso si sono verificate infezioni da polio selvaggio o difterite.
L’immunità di gregge non dipende direttamente dalla
copertura vaccinale ma dalla contagiosità della malattia (R0). La soglia di
copertura minima è funzione di questa ed è diversa per ogni malattia infettiva
trasmissibile. La soglia minima uniforme del 95% è un assunto errato.
Importanti epidemie di malattie infettive si
verificano anche in comunità completamente o quasi completamente vaccinate, ad
ulteriore dimostrazione che l’equivalenza
VACCINAZIONE=IMMUNIZZAZIONE non è verificata. Se ne deduce che l’esclusione dei
non vaccinati dalle comunità non comporta l’assenza della circolazione di
malattie infettive.
L’insuccesso della vaccinazione di massa nel proteggere la collettività non può essere arbitrariamente attribuito ai non vaccinati. Vanno invece compresi i meccanismi per cui le vaccinazioni di massa non danno i risultati sperati invece di ostinarsi a vaccinare sempre di più;
Non esiste un sistema di monitoraggio che rilevi la risposta anticorpale sistematica dei soggetti vaccinati né al mantenimento nel tempo della eventuale immunità artificiale acquisibile con la vaccinazione. Pertanto non è possibile stabilire un criterio di protezione collettiva attribuibile semplicemente alla copertura vaccinale;
Molti Paesi appartenenti a regioni geografiche completamente
differenti sono “Polio Free”
nonostante abbiano coperture vaccinali nettamente al di sotto del 95%. Mentre
la vaccinazione con vaccino antipolio OPV comporta il rischio della
circolazione di poliovirus vaccino-derivato (cVDPVs), la vaccinazione con il
vaccino a virus inattivato (IPV) potrebbe risultare in una maggiore esposizione
all’infezione da poliovirus selvaggio.
La vaccinazione contro la difterite è perlopiù una misura di protezione personale. I rilievi
statistici pubblicati dall’OMS non evidenziano alcuna correlazione fra la
copertura vaccinale e la comparsa sporadica di questa malattia sul territorio
europeo.
La vaccinazione contro l’epatite B nei bambini non può in alcun modo incidere sulle
condizioni di sicurezza delle comunità infantili. Il tetano non è una malattia
contagiosa e pertanto la vaccinazione per il tetano non costituisce una misura
si sanità pubblica.
LE
REAZIONI AVVERSE AI VACCINI
Le
reazioni avverse ai vaccini sono un fenomeno non trascurabile che va
strettamente monitorato con strumenti adeguati e incluso nella valutazione del
rischio collegato alla pratica vaccinale attraverso un aggiornamento continuo.
I dati ufficiali (Rapporti AIFA/OSMED) oggi ci dicono che:
Le notifiche di reazioni avverse ai vaccini sono in
continuo aumento: 3727 nel 2013, 8182 nel 2014, 7892 nel 2015. Una discreta
percentuale di queste rappresentano reazioni gravi;
Le notifiche sono estremamente disomogenee sul
territorio: potrebbero essere almeno più di 4 volte, anche se si stima che il
rapporto di sotto notifica sia di 1:10;
L’implementazione di programmi di farmacovigilanza
attiva per quanto riguarda i vaccini è sporadica e questo incide gravemente
sull’attendibilità dei dati;
La grande maggioranza delle segnalazioni riguarda i
bambini fino ad 11 anni ed in particolare la fascia di età 0 – 2 anni. Di
notevole rilevanza i disturbi psichiatrici e le patologie del sistema nervoso e
questo fenomeno coinvolge soprattutto la fascia di età 0 – 2 anni;
La vaccinazione di massa prevede il concetto
“One-size-fits-all” che significa “la stessa misura va bene per tutti”. Questo
concetto è stato ampiamente superato anche dalla medicina allopatica e quindi
non si comprende perché debba valere per le vaccinazioni. Una
vaccinazione non ha lo stesso effetto in tutte le persone né i suoi effetti
collaterali sono prevedibili per tutti (suscettibilità individuale). Ogni individuo ha una risposta unica
per qualsiasi vaccino in base all’età, allo stato di salute e alle sue
caratteristiche ed è epigeneticamente predisposto a rispondere in modo diverso
dagli altri;
LE
DISABILITA’ SCOLASTICHE
Le disabilità scolastiche nelle scuole primarie e
secondarie di I grado sono in costante aumento. Nel 2015 questo numero avrebbe
raggiunto le 250.000 unità mentre nel 2005 si attestava intorno alle 156.000
unità. In questi dati non compaiono i soggetti affetti da disturbi specifici
dell’apprendimento (DSA), quali disgrafie, discalculie, disprassie ecc., tutte
condizioni che non godono nemmeno di sostegno scolastico ma che aggravano notevolmente
il disagio dei soggetti interessati e delle loro famiglie.
Non ci risulta nessuna iniziativa a livello
regionale e nazionale per indagare su questo fenomeno, soprattutto partendo
dall’individuazione dei fattori di rischio.
IL CONCETTO ALLARGATO DI
EDUCAZIONE SCOLASTICA
Il concetto allargato della funzione scolastica che
è ben espresso nei documenti istituzionali:
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni
è progressivo e continuo:
Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie,
promuove e arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva
evolutiva;
La scuola dell’infanzia si presenta come un
ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le
potenzialità di tutti i bambini:
Al termine del percorso triennale della scuola
dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato
alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale;
NEGARE
TUTTE QUESTE POSSIBILITA’ AI BAMBINI NON VACCINATI E’ UN ATTO DI UNA GRAVITA’
ASSOLUTA, UNA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI E COSTITUZIONALI CHE NON PUO’ AVERE
IN QUESTO MOMENTO STORICO NESSUNA GIUSTIFICAZIONE.
Concepire
una barriera posta a salvaguardia dei bambini immuno-compromessi che non
possono essere vaccinati, con l’esclusione dalle comunità infantili dei bambini
non vaccinati, non trova alcun riscontro nell’evidenza epidemiologica delle
malattie infettive (anche i soggetti vaccinati sono veicoli di trasmissione
infettiva). Sarebbe comunque una iniziativa inutile, nell’ambito dei
rapporti complessivi che questi bambini hanno nell’economia della loro giornata
(presenza di altre persone la cui immunità verso tali malattie non è assicurata
e che quindi potrebbero essere ugualmente “veicoli di trasmissione”).
LE VERE EMERGENZE
LA VERA EMERGENZA è IL numero sempre più crescente
di bambini e giovani che soffrono di patologie a carattere autoimmune, tanto da
avvertirne la presenza importante proprio nelle premesse di questa discussione.
Oggi oltre il 27% dei bambini degli Stati Uniti
vivono con malattie croniche che condizionano pesantemente la loro vita
quotidiana e le loro normali attività.
Queste malattie spesso contribuiscono notevolmente
all’assenteismo scolastico e richiedono continua attenzione medica. Questi
disturbi comprendono Artriti, Asma, Disordini dello Spettro Autistico (ASD),
malattie autoimmuni, Cancro, problemi cardiovascolari, Paralisi cerebrali,
Fibrosi cistica, Diabete, Epilessia, Allergie e problemi respiratori, e molto
altro. Questo numero è aumentato drammaticamente negli ultimi quattro decenni
ed è più che raddoppiato dal 12.8% del 1994 al 26.6% del 2006 .
Questo è l’ambito in cui sarebbe doveroso spendersi
ed indagare per comprendere il fenomeno e prendere le adeguate misure (azioni
correttive e preventive).
L’accusa
di essere anti-scientifici e anti-vaccinisti solo per il fatto di voler
discutere della sicurezza dei vaccini è un insulto intollerabile.
FARE DOMANDE SULLA SICUREZZA DEI VACCINI NON RENDE
ANTI-VACCINISTI MA SEMPLICEMENTE RISPONDE ALLE NECESSITÀ DEL CONSENSO INFORMATO.
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