Le ridicole teorie sulla sovrappopolazione e le ridotte risorse di Gaia
Noi
non siamo una anomalia su questo pianeta. Semplicemente ne facciamo parte. Ma
ancora meglio sarebbe dire che ne fanno parte i corpi che utilizziamo.
Senza
il nutrimento che il pianeta ci da con i sui frutti non sarebbe possibile
sviluppare la potenzialità sessuale per procreare. Senza cibo si muore di
inedia, senz’acqua di disidratazione. I corpi sono composti di aggregati
chimici cellulari derivati direttamente dal composto chimico che ci da il cibo
di Gaia, quindi sono di sua proprietà e ad essa ritornano una volta
inanimati. “Siete polvere e polvere
ritornerete“
Ora, pretendere di dichiarare che la crescita della popolazione
planetaria è un problema legato alle risorse che Gaia ci da, è figlia di
presunzione da padroni del mondo oppure di una più benevola visione distorta
della realtà?
Thomas Robert Malthus |
Queste teorie derivano dal
pensiero di un economista e demografico dell’800, Thomas Robert Malthus che
ipotizzava la correlazione tra crescita demografica e diminuzione dei salari in
proporzione diretta. Ma se la moneta è emessa a credito da uno Stato sovrano,
va da sé che il denaro c’è per tutti. Inoltre tale teoria non può funzionare
per le tribù, che non utilizzano denaro ma scambi. E se ci pensiamo bene ogni
singolo individuo è in grado di produrre un bene o un servizio, e quindi tale
prodotto ha un valore. Questo valore viene chiamato “denaro o moneta” nei Paesi
che ne fanno uso per averne una misura. A null’altro serve il denaro se non a
misurare; possederlo non significa altro che esserne posseduti.
A
questo punto abbiamo visto come la
correlazione tra crescita demografica e riduzione della quantità di denaro da
distribuire non sia corretta.
Sulle
risorse del Pianeta poi abbiamo già sviscerato il discorso in un precedente
articolo che trovate QUI
e QUI. E chiaro quindi che non siamo noi a decidere se siamo in troppi
oppure no, ma è Gaia stessa. Le epidemie, le carestie, le guerre altro non
sono che le azioni nate dall’ignoranza umana e dall’Ego che ne è il movente. Le popolazioni sagge sanno che la Terra
offre sempre cibo in abbondanza. Si calcola che se dovessimo utilizzare le
risorse agricole in modo rispettoso potremo produrre cibo per sfamare circa
venti miliardi di persone. E non si creerebbe sovrappopolazione planetaria
perché si è calcolato che se dovessimo abitare una megalopoli di dieci miliardi
di persone vivendoci comodi con parchi e servizi essa sarebbe non più grande di
Spagna,
Francia e Germania messe insieme.
Nel cerchio l’estensione della megalopoli che ospiterebbe 9 miliardi di abitanti in rapporto alle terre abitabili |
Vi
è poi la questione riproduttiva che nelle popolazioni evolute viene
regolata da un rapporto sessuale saggio, legato ad un sentimento di
comunione con il partner e non per la procreazione fine a se stessa. La vera
procreazione evoluta è il prodotto di una esigenza extra umana, che va oltre
l’aspetto chimico, oltre lo stesso istinto e oltre l’innaturale egoismo della
tradizione che esige una dinastia.
Un
tale approccio porta di conseguenza una netta regolamentazione delle nascite,
quelle necessarie. Anche questa una
questione ergonomica data dalla richiesta di un corpo per una Coscienza che ha
scelto di sperimentare la dualità terrestre con le sue gioie e i suoi
dolori, per comprenderli e superarli, pronta al balzo evolutivo successivo.
Chetiamo dunque gli animi quando sentiamo i vati da palcoscenico che
strillano che stiamo sovrappopolando il pianeta; Gaia ha tutte le risorse per
accoglierci e quando ci si avvicinerà al limite popolabile (se mai si arriverà)
sarà lei stessa a non darci più il materiale per creare nuovi corpi abitabili.
correlati:
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti spam, offensivi, non pertinenti e quelli riportanti indirizzi mail o link sospetti saranno cancellati.