venerdì 3 novembre 2017

I NOVE “COMANDAMENTI” PER VIVERE IN UN MONDO DIFFICILE

I NOVE “COMANDAMENTI” PER VIVERE IN UN MONDO DIFFICILE
In un mondo pieno di incertezze possiamo pur tuttavia avere alcune certezze, e cioè che le strutture portanti di questo mondo non vanno affatto bene. La cosa sembrerebbe ovvia e scontata ma in realtà non lo è affatto dal momento che queste strutture sono prima di tutto delle strutture di pensiero nelle quali le masse si identificano, poiché ad esse condizionate sin dalla nascita e dalla loro omnipervasiva presenza nella Vita di tutti i giorni, ragion per cui riuscire a metterle autenticamente in discussione non è affatto scontato come invece dovrebbe.
In ogni caso raggiungere una vera e profonda consapevolezza in tal senso è fondamentale, per poi decidere senza “se” e senza “ma” che vivere facendone a meno (di queste strutture), è l’unica strada percorribile verso una libertà autentica come esseri umani nel nostro breve tratto di esistenza su questo pianeta. Mi pare qualcosa per cui vale la pena spendersi.

Vivendo in un mondo complesso ci pare che la Vita e i suoi meccanismi debbano esserlo altrettanto. In realtà la Vita e i suoi meccanismi naturali, pur essendo complessi, scorrono con armonia e fluidità estrema. Ciò che non fluisce per niente, ciò che non è affatto armonico, è la Matrix che ha fagocitato le nostre esistenze, che ci ha rubato la Vita e nella quale purtroppo ci troviamo ad abitare. Di conseguenza dobbiamo fare molta attenzione consapevole a questa Matrix ed alle sue strutture portanti e fare in modo di evitarle. La cosa non è facile ma è possibile. Non è per tutti, ma solo per chi decide di assumersi pienamente la responsabilità della propria Vita. Ricorda sempre che tu che mi leggi non sei tutti ma sei Tu, un individuo unico, speciale e irripetibile.

Nell’era di trasformazione forzata (perché pianificata) che stiamo vivendo, il mondo a cui eravamo abituati ci scivola tra le dita, ci sfugge, e i parametri di riferimento a cui eravamo abituati vengono a mancarci. In questo mondo di caos “ordinato” (sempre perché pianificato) dunque, un mondo in cui appunto non sembrano esserci punti fermi, ne possiamo invece individuare alcuni che non sono fermi ma addirittura scolpiti nella pietra. Questi punti che esporrò brevemente a seguire, vanno assolutamente capiti e soprattutto interiorizzati, perché qualunque deviazione da questa realtà, da questa piena presa di coscienza, non farà altro che allontanarci dalla possibilità di creare un altro modo di vivere che è invece nella possibilità di ognuno di noi, e soprattutto che lo è a partire da adesso. Si tratta essenzialmente di cambiare i nostri schemi di pensiero e tutte le pseudo-certezze a cui siamo abituati. Questo cambiamento, lo ripeto, è possibile e lo è da subito, da adesso.
Una volta compresi e soprattutto interiorizzati, questi punti (“i nove comandamenti”) vanno poi applicati con consapevolezza, fermezza, costanza, determinazione, e anche con un po’ di leggerezza che non guasta mai. Procederò in maniera breve e schematica, ma sufficientemente chiara ed esaustiva per chi vuol capire (ovvero, per chi è pronto a voler capire):

1) L’intero sistema monetario-bancario-finanziario è una colossale truffa ai danni delle popolazioni. Dunque meno si traffica, e di conseguenza ci si preoccupa, del denaro, meglio si sta. Occorre smetterla di preoccuparsi del denaro, lasciarlo andare; se non ce l’avete non ve lo possono chiedere. Anche l’ideologia della crescita economica è un’altra grande truffa, oltre che una emerita presa per il culo.
L’unica economia che può avere un senso è quella basata sulla produzione e scambio di servizi/oggetti indispensabili alla nostra Vita. Ergo, per quanto vi è possibile, ma il più possibile, lasciate perdere soldi, pseudo-certezze materiali di ogni genere, possessi, l’idea di guadagnare. Non si può criticare l’economia da un lato e poi sperare che ci sia la “ripresa” dall’altro perché in fondo al nostro cuore (e soprattutto alla nostra testa) abbiamo paura che venga meno questo mondo a cui siamo abituati. Solo se lasciamo andare possiamo guadagnare ciò che conta veramente: la nostra Vita. E lasciare andare significa lasciare andare prima di tutto le paure con cui (con)viviamo e che il Sistema non fa altro che ingigantire a dismisura per tenervi schiavi. Il primo comandamento è dunque: lasciate andare e vivete senza paura.

2) Di conseguenza a quanto esposto al punto 1, è opportuno lavorare il meno possibile, solamente l’indispensabile, ciò che ci è strettamente necessario per vivere. Il lavoro abbruttisce l’uomo (basta vedere come ci siamo ridotti) e non lo nobilita affatto come si diceva una volta. Bisogna vivere con meno e questa cosa non è un sacrificio ma il suo contrario, perché meno è più. Certamente è necessario fare delle cose per vivere, ma questo non significa affatto lavorare inserito nel Sistema con tutte le paure annesse che questo ti mette addosso (tipo la pensione, che in ogni caso a breve verrà cancellata definitivamente con buona pace di chi ancora continua a crederci ed a sacrificargli questa sola Esistenza che ha) per poi passare il cosiddetto tempo libero a comprare idiozie di ogni genere di cui non abbiamo alcun bisogno. E’ importantissimo per contro vivere nell’adesso, senza troppi programmi per il futuro, e riscoprendo il valore dei rapporti umani (mutuo aiuto e collaborazione anziché quella competitività che il Sistema impone) e del mondo vivo (la Natura, anche se ce n’è sempre meno). Questo è il secondo comandamento.

3) L’intero sistema di produzione alimentare è altrettanto una colossale truffa. Il sistema alimentare è pensato e realizzato scientemente per farvi stare male e non bene. Anche una mente semplice come quella di chi passa ore ed ore ad inzupparsi il cervello tra tv e social network, è tutto sommato in grado di comprendere che un cibo che per legge viene venduto pieno zeppo di additivi chimici, veleni, pesticidi, ogm, ormoni e chi-più-ne-ha-più-ne-metta, non può che farci ammalare. Ci pare normale andare a fare la spesa al supermercato e comprare roba confezionata e piena di veleni vari “per legge”: non lo è. Qualunque cibo venduto dal Sistema alimentare tradizionale è veleno allo stato puro, svuotato per di più, e non potrebbe essere altrimenti, di qualunque proprietà nutritiva. Aggiungiamo pure che i tre grandi gruppi del controllo alimentare (perché di questo si tratta), ovvero Monsanto, Cargill e Nestlé (il cui slogan è “good food, good life”. Un bel coraggio davvero), detengono il 90% del mercato mondiale alimentare (oltre a quello sementifero attraverso aziende satellite controllate), e aggiungiamo anche che le suddette multinazionali (unitamente ad altre ovviamente) spingono a manetta per la produzione OGM e il quadro dovrebbe essere abbastanza chiaro. Il Sistema alimentare è lì per farvi stare male e non bene. Bisogna avere profonda consapevolezza di questa cosa e smetterla di alimentarvi come quei poveri animali (che magari vi mangiate anche) che sono ingozzati a forza di veleni, antibiotici, ormoni, con la differenza che a voi non vi forza nessuno perché la pistola alla tempia per andare al supermercato ancora non ve l’hanno puntata. A parte altre considerazioni sull’alimentazione (forse sarebbe il caso di tornare gradatamente alla nostra alimentazione naturale che è quella a base frugivoro/crudista), considerazioni che però esulano dal contesto di questo articolo, mi sento pur tuttavia di aggiungere che è bene smettere di essere ossessionati dal cibo a cui si dà molta più importanza di quella che effettivamente riveste. Insomma, avere con il cibo un rapporto più sereno e rilassato e non pensarci in ogni momento come sfogo e/o gratifica delle nostre frustrazioni. Comunque il terzo comandamento è che il sistema alimentare è lì per farvi ammalare. Statene lontani il più possibile.

4) Stessa cosa dicasi per il comparto medico/farmaceutico. E’ lì a bella posta per farvi ammalare e, peggio ancora, farvi vivere in preda alla paura (così che, oltre a renderla dipendente, si ammala ancor di più). Per chi non lo sapesse l’apparato medico/farmaceutico rappresenta la prima causa di morte negli Usa e la terza in Europa. Cos’altro serve per convincervi che dovete stare lontani da ospedali, medici, medicinali? Per stare bene non serve fare né analisi, né screening preventivi, e meno ancora idiozie tipo l’asportazione preventiva della mammella a là Angelina Jolie(n.d.r. perché potenzialmente avrebbe potuto sviluppare un cancro al seno. E tralasciamo pure in questa sede che con ciò si dimostra che non si ha neppure la più pallida idea di cosa sia il cancro e del perché “viene”).
In ogni caso è veramente vomitevole che intero apparato medico-sanitario, unitamente a quello massmediatico, induca la gente a dipendere da esso anziché insegnarle a prendersi cura di se stessa. Ma questo non è possibile perché altrimenti il comparto medico-farmaceutico scomparirebbe. Dunque, la prima basilare regola per stare bene ed essere in salute, è stare lontani da tutto ciò che è “medico”. Se si è capito davvero che il sistema medico è lì per farvi ammalati ne state lontani e basta.

E qui si aprono scenari nuovi perché a questo punto la responsabilità di stare bene è la vostra, come del resto è giusto che sia. Bisogna fare una Vita sana e all’aria aperta il più possibile, mangiare sano e poco, e soprattutto imparare a conoscersi e ad interpretare quei segnali che il nostro corpo ci invia. Il fatto è che la gente, poverina, lavora tutto il giorno e non ha tempo per conoscere se stessa e per ascoltare i segnali del corpo, anche se poi il tempo per andare dal dottore e in farmacia (e anche per conoscere tutte le funzioni del proprio I-Phone) lo trova sempre. Conoscere se stessi è (dovrebbe essere) la cosa più naturale al mondo e il fatto che pochissimi di noi siano in grado di farlo dimostra una volta di più quanto ci siamo allontanati dalla nostra vera natura animale. Qualunque animale che vive allo stato naturale (e in gran parte anche quei poveri animali disgraziati che vivono nelle nostre case) è infatti in grado di autocurarsi. La responsabilità della vostra salute è e deve essere solo ed esclusivamente la nostra.
Concludo dicendo che ogni malattia non è altro che un processo di guarigione dell’organismo che è una vera e propria macchina autoguarente. Se non ne siete convinti le strade sono due: o cominciate ad aprire occhi ed orecchi e ad investigare e a verificare su voi stessi questa semplice e tutto sommato ovvia realtà, oppure continuate come avete fatto fino ad ora. In entrambi i casi la scelta e la responsabilità sono esclusivamente le vostre.
Comunque il quarto comandamento è semplice: stare lontani da medici, medicine, ospedali. Imparate a conoscere i segnali del vostro corpo. Imparate ad autocurarvi. La cosa è alla vostra portata per natura.

5) Il sistema scolastico. A parte il fatto che gli orari scolastici riprendono la traiettoria di quelli lavorativi rendendoci già assuefatti ad una vita da schiavi una volta che raggiungeremo l’età adulta, è opportuno avere chiaro in mente che la scuola è il primo mezzo di controllo e di condizionamento che ogni Stato utilizza sulle popolazioni che governa. La nostra mente viene volutamente condizionata e i nostri caratteri scientemente condizionati. La scuola serve a distruggere in primis l’autostima di un bambino attraverso la competitività. Serve poi in seconda battuta a condizionarlo ad un sapere settoriale il quale, oltreché essere palesemente falso, tende a creare strutture mentali chiuse e rigide che di conseguenza non possono dare una visione ad ampio raggio della Vita e di ciò che effettivamente la Vita è. E’ questo il primo motivo per cui la gente fa fatica a capire che la Vita è ben altro da ciò che gli passa il Sistema. In questo modo il nostro cervello lavora per compartimenti stagni ma l’unità del tutto è molto più della somma delle parti. In poche parole il sistema scolastico attuale inibisce volutamente la capacità del vostro cervello di pensare. Forse può servire aggiungere che l’intero sistema educativo, a partire dai progetti di ricerca delle università più rinomate al mondo, per finire alle scuole statali ed ai loro programmi scolastici, sono in mano a quegli stessi potentati che gestiscono l’industria farmaceutica, quella sanitaria, quella dell’energia, i media e via dicendo. Sono sempre loro. Questo è il quinto comandamento. Prestategli attenzione e dedicategli un po’ del vostro tempo.

6) La politica. Qui c’è davvero da perdere poco tempo. E’ ridicolo il solo pensare di perdere tempo ed energia per andare a votare. Nessuno Stato al mondo (salvo la Siria, guarda caso) è sovrano, quindi nei fatti nessuno Stato al mondo rispetta più i propri principi costituzionali oppure li cambia alla bisogna su diktat che vengono imposti dal grande potere economico/finanziario.
Tradotto in parole semplici la politica è completamente in mano ai potentati economico/finanziari di cui sopra, o come disse qualcuno “i politici sono i camerieri dei banchieri”. La politica non conta nulla, non può fare nulla neppure se volesse (basti vedere a quanto successo in Grecia pochi mesi addietro). Ne consegue che andare a votare significa unicamente legittimare il Sistema che ci sta uccidendo. L’unica politica per la quale può avere un senso spendersi è quella su un base di democrazia diretta ed esclusivamente locale, ovvero che abbia risultanze concrete sul territorio di appartenenza. Sulle ideologie tipo destra/sinistra (che non hanno mai avuto nessun senso se non quello di dividere gli esseri umani tra loro, un po’ come le religioni monoteiste o il tifare per una squadra o per l’altra) stendiamo un velo pietoso. Non si può più credere alla politica: è il sesto comandamento.

7) L’informazione, e spesso anche la contro-informazione, è in assoluto la più grande colossale menzogna ai danni della gente. Anzitutto qualunque, e sottolineo qualunque, programma che passa per i media, anche il più apparentemente innocuo, è pieno zeppo di messaggi subliminali atti a darti una visione distorta della realtà (quando va bene) o completamente falsa (il più delle volte). Per arrivare alla realtà è sufficiente ribaltare ciò che i media dicono; ci si prende 99 volte su 100. Ma soprattutto ciò che fa la cosiddetta informazione è creare a tavolino la realtà che poi viviamo. La realtà invece non è mai quella che passa dai media ma semplicemente quella che è. Ad esempio la realtà non è quella degli attentati “terroristici” per i quali si scatenano/scateneranno guerre, come non lo è quella del cambiamento climatico (che c’è, ma solo perché è volutamente indotto attraverso il controllo del clima), come meno ancora lo è quella dei delitti efferati tipo Cogne o Yara o la partita di pallone. Tutte realtà di cui i media, guarda caso parlano di continuo. La realtà è piuttosto quella dei 25.000 bambini che muoiono ogni giorno di fame, sete e malattie correlate, come lo è quella dei miliardi di animali reclusi fra folli sofferenze nelle fabbriche della morte, come lo è quella di una distruzione e avvelenamento sempre più spinto del pianeta (che viene molto, ma molto, ma molto prima del cosiddetto cambio climatico). O forse i 25.000 bambini sono meno reali della partita di pallone?
In aggiunta a questo bisogna tenere bene a mente che qualunque programma è studiato a tavolino non solo per abbassare progressivamente (con la tecnica step by step) il vostro livello culturale senza che neppure riusciate a percepirlo, ma soprattutto per inibire progressivamente la vostra capacità di pensare con la vostra testa, nonché per rendervi sempre più apatici ed inclini ad accettare il mondo artificiale che ci stanno costruendo attorno.
In altre parole il Sistema direziona con precisione assoluta la percezione della “realtà” che crea continuamente per voi. In conclusione, i mass media(attraverso tv, giornali, riviste, social network, ma anche cinema, musica, ecc.)sono gli organi di propaganda del Sistema che attraverso questi ti dice (ti impone) come devi pensare (o meglio, non pensare) e come devi interpretare la “realtà” da lui stesso creata. Se di questo non avete netta consapevolezza, parlare di tutto il resto è superfluo. Non serve aggiungere che l’intero apparato mediatico dell’informazione (internet compreso) è in mano ai potentati che controllano tutto (finanza, economia, cibo, farmaceutica, energia, armamenti, politica ecc.).
Il settimo comandamento è semplice: stai lontano dai media più che puoi, e in ogni caso non credergli mai e ribalta sempre quello che ti dicono.

8) In questo senso bisogna anche lasciar perdere consapevolmente il mondo virtuale che hanno costruito attorno a noi, ivi compresa ovviamente la connessione costante con questo virtuale. Non so se vi rendete conto che non siamo mai stati così disconnessi dal mondo autentico e pulsante, quello vivo dei rapporti, della Natura e dei sensi, come da quando siamo costantemente connessi. L’ottavo comandamento è una domanda: ma non ti rendi conto di essere diventato la pallida ombra di un essere umano, un vero e proprio zombie ambulante?
Si potrebbe andare avanti ma il concetto dovrebbe essere chiaro. Quanto sopra esposto per tratti salienti, non deve affatto far paura ma invece l’esatto opposto. Bisogna affrontare la realtà che è (e non quella che ti vogliono far credere sia), ma poi alla fine c’è sempre un modo di reagire a quella realtà ed è qui che subentra (deve subentrare) la responsabilità personale, responsabilità che, essendo appunto personale, ognuno di noi deve assumersi in prima persona, perché senza quella non si va da nessuna parte.
In conclusione l’unica cosa che può portarci ad una autentica liberazione dal Sistema che ci sta stritolando e per via del quale tutti vivono sempre più arrabbiati/aggressivi e/o lamentanti/impauriti/depressi/apatici, può essere solamente la totale assunzione di responsabilità per la nostra Vita, senza continuare a pretendere di delegare a qualcuno sopra di noi tutto e sempre: la politica o i cosiddetti “esperti”.
Bisogna ficcarsi in testa per bene e una volta per tutte che la Libertà va scritta con la maiuscola e che è una cosa seria, molto seria, e non è quella del cliccare “mi piace” o di andare al centro commerciale. La libertà è una cosa seria, molto seria, che richiede impegno e dedizione, ragion per cui occorre lavorarci su (è l’unica cosa per cui valga la pena lavorare), altroché cliccare “mi piace”.
La conclusione è la seguente: reagisci porca puttana. Fai qualcosa, qualunque cosa, ma almeno sentiti vivo, perché così come vivi adesso non stai vivendo ma solo vegetando. Stai vivendo impaurito come se dovessi preservare ad ogni costo un Sistema (e le sue strutture) che è orribile e che ti sta rubando la Vita.
La questione del vivere non è vivere a lungo ma semplicemente vivere , e cioè farlo attimo dopo attimo, senza paure, e anche accettando di pagare le conseguenze (perché ci sono) di questa scelta. Questa scelta puoi compierla soltanto tu in prima persona. Questo è il nono comandamento, e ti garantisco che già solo per questo vale la pena vivere.
Buona Vita

5 commenti:

  1. Sublime!..veramente folgorante per chi però? ..per chiunque?..non credo Quanti sono disposti a recepire?..quanti preferiscono solo lamentarsi uniformandosi con gli occhi bendati?....ma questa è un altra storia:la verità non è mai una questione di numero di sostenitori...anzi!only The braves......

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  2. .....ma come si fa a ,quando ti trovi la vera costituzione davanti agli occhi ,come si fa a bendarli?

    Dio ...qui ci sono tutte le risposte alle sofferenze umane ...ci sono finalmente delle terapie che non ti chiedono denaro...anzi il suggerimento che io recepiscono è :prenditi cura di te stesso ...non fare quello che ti dice nessuno...non farlo per me ..lo devi fare per amore verso te stesso ,dimostra a te stesso che vivi e sei connesso con il tuo cuore..lascia che te stesso ti aiuti a si dimostri a te stesso!

    Come faccio a lasciare tutto questo paradiso in mezzo all'inferno?Come faccio ad abbandonare questa verità?
    Come facciamo Marcello...?

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    Risposte
    1. Caro anonimo, non è più ora di stare a guardare nè tantomeno di subire, qua o ci si gioca tutto o si "muore"!

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    2. Ciao Marcello è andato a votare per ritrovarsi nuovamente allo stesso ennesimo epilogo?

      Io ho votato lo sa?

      Ho votato per me stessa !
      Pensa che sia stata egoista?

      No....non lo pensa affatto,diceva bene non è più ora di stare a guardare né tantomeno di subire....

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  3. Già il solo leggere questi articoli, mi fa star meglio e sentirmi meno solo! Grazie.

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