TRAMONTI ARTIFICIALI, SICCITA'
DEVASTANTE, BAMBINI CHE CREPANO: CONTINUATE A PENSARE AL VOSTRO ORTICELLO,
BRUTTI RINCOGLIONITI
Alcuni giorni or sono ho visto postate su Facebook una
marea di fotografie inerenti il "meraviglioso
gioco di luce" apparso in mezza Italia ad un recente tramonto: orde di
lobotomizzati ne hanno esaltata la bellezza(?) senza nemmeno rendersi conto del fatto che fossero la diretta
conseguenza dell'incessante irroramento chimico portato avanti nei nostri
martoriati cieli.
Viviamo in un'epoca in cui dire la verità equivale ad
essere complottisti.
Decine di bambini morti per "cause sconosciute",
una siccità mai vista prima, un'aria chimica irrespirabile: tutto è davanti
agli occhi di tutti, eppure il problema principale dell'uomo è sempre quello di
accumulare, accumulare, accumulare, lavorare, lavorare, lavorare.
Senti sempre le solite stronzate: "Quando andrò in
pensione...", "Perché quello parcheggia sempre davanti al mio
cancello", "Mi faccio 10 ore di straordinario così mi compro il
telefono nuovo".
Non vedo l'ora che dai rubinetti non esca più una goccia
d'acqua: forse, solo in quel momento tutti capiranno finalmente quanto grave
sia l'attacco alla salute individuale che viene portato avanti.
Detesto ancora di
più chi nega l'evidenza: quando si fa finta di non vedere ciò che è ovvio il
dialogo non è più possibile.
E' così difficile
capire che la salute certo non si ottenga attraverso l'inoculazione di sostanze
estranee al corpo, denominate "vaccini"?
E' cosi difficile
capire che quanto sta avvenendo nei nostri cieli non ha nulla di normale?
E' così difficile capire che l'alternanza sole-pioggia va
avanti da milioni di anni e "inspiegabilmente" si è interrotta solo
di recente?
E' così difficile
capire che non siamo su questa terra per lavorare come schiavi bensì per
evolverci e fare esperienze?
Il 31.12.2017 sarà il mio ultimo giorno di servizio in
qualità di maresciallo capo dell'Arma dei Carabinieri: lascio quello che tutti
identificano come un "lavoro sicuro" con qualcosa di impagabile, la
LIBERTA'.
La libertà di esprimere me stesso a 360 gradi, la libertà
di disporre della mia vita, la libertà del proprio TEMPO, la libertà di non
rendere conto a nessuno se non a se stessi, la libertà di interagire con chi si
ritiene utile per se stessi... e molto, molto altro.
Sembriamo tutti dei soldatini che si trascinano senza
meta, incasellati in vite prefabbricate, con l'idea che si possa finalmente
disporre del proprio tempo "solo in pensione", per poi, una volta
arrivatici, continuare a essere schiavi.
Non desidero più alcun prefisso davanti al mio nome, sia
esso dottore, maresciallo, signore...
Io sono Pietro Bisanti. Me stesso.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
"Non desidero più alcun prefisso davanti al mio nome..."
RispondiEliminaNon voglio nessun vasco rossi e nessuna vita spericolata,voglio dire quello che sento!