Ho avuto il piacere di presenziare di persona all’evento “VI LASCIO UN'IDEA. Serata
per Salvo” ideato da TVivo(Tommaso Minniti), durante la serata si è parlato
di Salvo e delle sue(e nostre) materie di divulgazione come: la geoingegneria
clandestina, i vaccini, il signoraggio bancario, la sovranità monetaria, la
sovranità individuale ecc.
Ovviamente non era il caso di parlare anche della sua
malattia, che è stata appena accennata da un suo amico, era inopportuno e
forse neanche lui lo avrebbe voluto qui però posso sprecare due parole, ma spero tanto che
non siano uno spreco, per decifrare il messaggio profondo della sua
malattia, la leucemia,
che dicono lo abbia ucciso.
A dire il vero le persone
informate sulla vera salute sanno bene che praticamente si muore sempre per cause
diatrogene
e/o iatrogene
che il protocollo sanitario impone insensibilmente e gli operatori sanitari
applicano inconsapevolmente, non certo per il “male”. Ma allora viene da
chiedersi cosa sarebbe successo se non si fosse curato? …sorvoliamo.
Il racconto che seguirà è una breve storia ipotetica
d’esempio, un’analisi semplificata dei processi biologici che noi chiamiamo
malattia fatta alla luce delle 5 Leggi Biologiche che espone la suddetta
patologia e il suo messaggio nascosto.
La malattia non
nasce in un giorno,
soprattutto quella definita grave ha tempi lunghi la sua origine la si
ritrova spesso nell’infanzia quando si forma il nostro carattere è lì proprio
in quel delicato e splendido periodo che il piccolo uomo è molto vulnerabile alle
sue percezioni emotive tanto da registrarle per sempre dentro di sé e
costruire la base della sua intera esistenza.
Un bambino in un contesto familiare particolare come ad
esempio una famiglia povera o numerosa o se è il più piccolo può vivere emozioni
di seria svalutazione personale, può sentire di non riuscire a dire/fare/essere
come vorrebbe e quindi soffre in silenzio e questo col passare degli anni diventa un comportamento automatico di rassegnazione, può tendere continuamente a
limitare se stesso per dare spazio agli altri; questo bambino ha un carattere dolce è creativo e sempre
amichevole ed avrebbe l’aspirazione di fare di più.
Occorre precisare che non necessariamente si deve essere
“impediti” materialmente di fare qualcosa, è sufficiente la personale percezione
profonda(inconscia) del “non riuscire” perché si inscriva nella memoria un tale
programma di vita.
Tali sensazioni di sottofondo se costanti, pressanti e taciute inducono nell’individuo delle modificazioni biologiche(fisiche), che in fase attiva non danno sintomi, a carico del sistema osseo e/o articolare che di norma riducono la funzionalità dei tessuti interessati (osteolisi o altro).
A volte capita che il bambino una volta adulto giunga ad
una consapevolezza e ad un cambiamento radicale di sé, cancellando ogni pregressa
registrazione biologico-comportamentale, allora l’ormai uomo che sente con tutto se stesso finalmente di
farcela e non ha dubbi su ciò in proporzione all’incisività della sua
pregressa percezione di limitazione si ammala(ripristino normalità
biologica) e questo, potrebbe fargli rivivere le vecchie esperienze di “non
essere capace” e farlo ricadere nel “vecchio sé”(recidiva).
La malattia è percezione,
la malattia è guarigione,
ma in questo mondo marcio se ne seiconsapevole potresti andare in prigione…(Fonte)
La sua malattia con i suoi forti sintomi in realtà ha
avviato un processo biologico successivo alla fase di percepita “incapacità”
tendente a ripristinare e anche migliorare lo status naturale del corpo che si
era “logorato” (osteolisi o altro) dopo una vita di impedimenti e vessazioni
varie.
La malattia in
questo specifico caso è un messaggio inequivocabile che il bambino che c'era in quell’uomo “ce l’ha
fatta” che ora può,
ora sa di poter fare tutto ciò che
prima non riusciva, tutto è ora per lui possibile.
E’ il “segno” che ha vinto le sue limitazione ed è diventato “grande” e finalmente libero, libero dalle sue corazze emotivo-caratteriali e dalle sue sovrastrutture mentali.
hanno occhi sinceri, non hanno paura della vita,ridono come bambini, piangono come donne,hanno deposto sovrastrutture mentalie corazze caratteriali.Vivono sereni…ma è stato un inferno…e l’hanno superato (fonte)
Non voglio andare oltre mi basta comunicare che quella
malattia era il segno evidente che Salvo
ce l’aveva fatta!
Un messaggio bello nonostante il peso di quella malattia, un
messaggio che forse nessuno conosce e che se fosse stato conosciuto per tempo
probabilmente avrebbe influito sul modo di affrontarla, insomma forse lei, la
brutta malattia, non sarebbe stata temuta più di tanto ed affrontata con maggior
fiducia poiché consci che stava facendo il suo importante compito.
Quando comprendi la malattia ritrovi la Salute,perché la malattia è un messaggioche ritorna sempre finchénon viene ascoltato.(Fonte)
La conoscenza di certi aspetti della malattia ci consente
di comprendere noi stessi e la vita.
La comprensione della malattia è essenziale
per Vivere consapevolmente.
La malattia è un messaggio;
un messaggio positivo anche se porta con sé dolore
(anch’esso con la sua valida motivazione/funzione).
Dopo tanti anni vissuti nella frustrazione personale
finalmente un giorno ritroviamo noi stessi ed il coraggio di vivere
e allora sopraggiunge la malattia a ripristinare
le normalità biologiche(psico-fisiche)
un messaggio positivo anche se porta con sé dolore
(anch’esso con la sua valida motivazione/funzione).
Dopo tanti anni vissuti nella frustrazione personale
finalmente un giorno ritroviamo noi stessi ed il coraggio di vivere
e allora sopraggiunge la malattia a ripristinare
le normalità biologiche(psico-fisiche)
alterate dalla pregressa percezione limitante.
Se non si comprende il messaggio della malattia
non si comprende una parte importante di se stessi e della vita.(Fonte)
Se non si comprende il messaggio della malattia
non si comprende una parte importante di se stessi e della vita.(Fonte)
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Quando capirai la
malattia non la temerai più,
comprenderai com’è
semplice farla andar via
perché era venuta solo per parlarti e…
allora riderai,
riderai tanto,
riderai senza
riuscire a fermarti,
riderai perché in fondo la salute è un’equazione semplice.
Poi però soffrirai,
soffrirai tanto,
senza riuscire a
fermati,
piangerai per il
dolore inutile,
perché si poteva
fare di più,
perché si poteva salvare qualcuno
perché non ce lo
hanno mai detto
e soffrirai perché
la gente comunque non ti crederà.
Piangerai di gioia e abbraccerai davvero la vita
perché avrai compreso che non era nient’altro che
AMORE. (fonte)
Marcello Salas
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Serata per Salvo (video 1^ parte) (video 2^ parte)
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