sabato 21 aprile 2018

Il Senso Biologico della malattia

Il Senso Biologico della malattia

Perla saggia:
Ho detto al mio dottore che mi sono rotto la gamba in due posti.
E lui mi ha risposto: "La smetta di andare in quei posti!"
Henny Youngman

Ieri sera, 12 ottobre 2017, ho avuto il piacere di illustrare a diverse persone, l'importanza di capire il Senso Biologico della malattia, le ragioni che sono alla base dei disturbi.
Ci sono degli autori che ritengono che il SB non sia "rilevante". Tenendo conto anche di questa visione, io credo invece che un senso ai programmi SBS ci sia e che per il fatto di esserci, abbia una gran rilevanza e non possa essere trascurato dopo che il programma SBS si sia avviato.
Non va trascurato per due motivi:
1.      capire la realtà del quadro sindromico a cui si assiste
2.     capire cosa poter fare per evitare le recidive conflittuali
Certamente quando la persona sta male ed ha bisogno di un sollecito aiuto, è del tutto inutile - se non pericoloso - stare a disquisire su senso biologico e altre amenità filosofico-emozionali, ma una volta fuori dal tunnel della sofferenza, comprendere perché il corpo ha fatto quello che ha fatto, può aiutare a comprendere come non ricadere negli stessi meccanismi, nelle stesse situazioni e negli stessi vissuti che hanno favorito l'avvio dei programmi SBS.

L'articolo che segue è un estratto di quanto ho avuto l'onore di discutere davanti a persone cordiali ed accoglienti, a cui va il mio sentito ringraziamento.

 

Etimologia delle parole

Analizziamo i termini in argomento, come malattia e patologia, in modo da farci una idea di quale sia la vastità del significato.
Patologia deriva da pathos ovvero un sentimento intenso, una forte emozione.

Malattia deriva da malato, a sua volta derivante dal latino male habitus = in cattivo stato e da male actio = una azione malevole. Non è da escludere anche la locuzione male habere = sentirsi male.
Si comprende bene come nel nome stesso di patologia siano coinvolte strutture che non hanno un substrato organico, ma nondimeno importanti per capirne la sostanza.
Nel termine malato, che anticamente si pronunciava con due "t" (malatto), si cela il concetto di cattiva azione, di cattivo stato, ma di quale azione e stato si parla? Lo vedremo più avanti.

 

La visione accademica

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità si può definire "malattia" l'opposto della salute: un'alterazione dello stato fisiologico di un organismo (comprensivo eventualmente di quello psicologico) capace di ridurre o modificare negativamente le funzionalità normali, unita al complesso delle reazioni fisiologiche che derivano dallo stato patologico. Nella definizione di malattia c'è il principio di transitorietà: ogni patologia ha un termine che può essere rappresentato dalla guarigione dell'organismo, dall'adattamento dello stesso ad una diversa fisiologia (o ad una diversa condizione di vita) o dalla morte.

Si tratta comunque di una definizione generica è troppo limitativa. Nella lingua inglese compaiono tre termini che in italiano si tradurrebbero con "malattia":
  • disease come modello medico: un processo patologico, una deviazione da una norma biologica. Il medico può vedere, toccare, misurare il processo patologico.
  • illness come il vissuto del malato: la sensazione, l'esperienza totalmente personale e soggettiva della perdita della salute. Spesso accompagnata dalla presenza della malattia "oggettiva" ma non necessariamente.
  • sickness come modalità esterna e pubblica dello stato di cattiva salute: malattia come ruolo sociale, status e negoziazione tra il soggetto malato e la società.

Le due fasi della malattia

La Medicina Accademica divide, fin dall'antichità, le malattie in calde e fredde in base alle caratteristiche della sintomatologia ed in questo tentativo di definire una tipologia di malattia rispetto alle altre, ha descritto migliaia di quadri patologici diversi l'uno dall'altro. Quando un caso patologico non rientra in nessuno dei quadri inclusi nella letteratura, si parla di sindrome, ovvero una serie di sintomi che possono appartenere a tante altre malattie.
In medicina si parla di malattia, morbo, sindrome, ma in definitiva c'è parecchia confusione nel definire dove collocare lo specifico caso della specifica persona.

Gli studi del Dr. Hamer non solo hanno cambiato il modo di intendere la malattia, ma hanno fatto letteralmente piazza pulita di tutta la classificazione delle patologie, riducendo il tutto ad un primo semplice concetto: la "malattia" intesa come un insieme forzoso di sintomi, non esiste.

Il secondo concetto importante illustra come le "malattie" classificate non sono altro che una parte di un tutt'uno biologico che si chiama Programma Speciale Biologico e Sensato della Natura (SBS).
Questo Programma si compone di una prima fase "fredda" e di una seconda fase "calda".

Per comprendere queste due fasi basta capire cosa viene enunciato nella Seconda Legge Biologica, a cui rimando il lettore.
In una di queste due fasi è sempre collocato il Senso Biologico.

 

Il Senso Biologico

Il Senso Biologico (SB) rappresenta la ragione al manifestarsi di un evento - normale o speciale - riguardante un essere biologico; evento che ha finalità rivolte a generare, riparare, conservare e trasformare la vita.

Come detto, il SB si cela comunque in una delle due fasi del Processo SBS, ma agisce su due aspetti inscindibili l'uno dall'altro:
- il corpo
- il comportamento

Sul primo agisce in funzione di modificare la struttura per renderla ottimale al superamento del problema. Agisce incrementando funzione e struttura se è biologicamente richiesto questo, ma può agire sopprimendo la funzione o la struttura se è biologicamente richiesto questo.

Sul secondo agisce in modo che l'individuo apporti dei cambiamenti alla propria gestione vitale.

Il SB è quindi il valore prioritario su ogni altra considerazione e affinché si compia, intervengono condizioni e modificazioni talora dolorose e invalidanti.
Il SB è la causa della malattia e se abbiamo inteso che il SB è la ragione della generazione, riparazione, conservazione e trasformazione della vita, possiamo bene intendere che la malattia è un evento necessario affinché la vita persista e vada avanti.

So di aver appena detto una cosa enorme, ma se ragioniamo con cuore aperto e ampiezza di vedute, lasciando da parte velleità, sogni, pretese, egoismi, tristezze e moralità, scopriamo che è proprio così.
Quale SB c'è in un infarto del miocardio?
Qual'è il SB di una depressione?
E di una allergia? E di una ipertensione?
Dov'è il SB di una sclerosi multipla?
Qual'è il SB di una cervicalgia? E di una insonnia?

 

Scoprire il SB della malattia

Scoprire il SB di una malattia può essere molto difficile, se si rimane ancorati al concetto che la malattia è un errore e soprattutto se si va unicamente all'esterno a cercare il colpevole, credendo di essere vittime ignare di qualcosa o qualcuno.

È necessario conoscere le 5 Leggi Biologiche scoperte dal Dr. Hamer. Occorre conoscerle molto bene, come è necessario conoscere la fisiologia normale e speciale del corpo.
Anche conoscere il simbolismo corporeo è importante.

Ma ancor prima dello scoprire il SB della malattia che stiamo vivendo o che abbiamo vissuto per l'ennesima volta, è importante scoprire cosa c'è di non-biologico nella nostra vita. Cosa ci sta allontanando dalla nostra essenza umana e naturale.
Per chiarire meglio il mio pensiero, descrivo l'esempio che mi capita di fare con le persone che hanno chiesto di parlare con me dei loro malanni.
Ogni giorno della nostra vita lo passiamo in compagnia del nostro cagnolino, la nostra bestiola, che è attaccato a noi con un guinzaglio. Per lo più non ci accorgiamo di lui, ci viene appresso senza tante storie e siamo così abituati a darlo per scontato, che spesso ci infiliamo in situazioni e condizioni che arrivano a disturbarlo. E lui non ama molto essere disturbato.
Il nostro cagnolino ha le sue necessità, poche ma le ha e non si possono trascurare.
Se ha bisogno di fare la pipì per marcare il suo territorio o per svuotare la vescica, lo possiamo trascurare per un po', ma lui comincerà a tirare. Potremo strattonarlo, ma il suo tirare diventerà sempre più forte e violento. Potremo imprecare, sgridarlo, anche picchiarlo, ma lui avrà necessità di fare la pipì e la sua trazione diventerà sempre più invalidante e arriverà ad aggredirci.
Cosa succede se due forze, uguali e contrarie, vengono applicate ad un oggetto?
Che l'oggetto non si muove, si ferma.
Ma sappiamo che nessun corpo è libero di rimanere immobile e la vita è movimento, da sempre e per sempre.
L'immobilità è non biologica e tutto ciò che è non biologico determina l'avvio di programmi SBS che tendono e riportare tutto in ambito biologico.
Capite bene che se abbiamo intenzione di fare qualcosa nella nostra vita (mente), senza ottemperare alle necessità biologiche (animale/corpo), giungeremo ad un punto nel quale ciò che abbiamo intenzione di fare sarà così disturbato e zoppicante, da essere spiacevole e insoddisfacente. Alla lunga non solo non raggiungeremo l'obiettivo, ma saremo immobili, cioè privi di quella che si chiama vita...ci troveremo irrevocabilmente nella malattia.

Da un punto di vista pratico si può tentare di scoprire il SB, seguendo questi passaggi:
1.      Trascurare l'etichetta applicataci dal medico: in modo da non essere ipnotizzati dalle parole di qualcun altro e dalle sue conoscenze/credenze
2.     Fare un elenco dei sintomi: il momento di ascoltarsi, indicando per iscritto quali sono le sensazioni spiacevoli, visualizzarle
3.     Abbinare ogni sintomo ai tessuti organici: endoderma, mesoderma arcaico, mesoderma recente, ectoderma
4.    Conoscere le funzioni dei tessuti e la loro decodificazione simbolica: a cosa serve il tessuto o la struttura che manda i segnali? Simbolicamente cosa significa?
5.     Conoscere in quale fase risiede il SB di ogni singolo programma SBS dei tessuti coinvolti: capire se si è in lotta o se la lotta è conclusa
6.    Analizzare il proprio vissuto e la storia della propria vita in relazione ai punti precedenti: cogliere i collegamenti simbolici tra ciò che il sintomo esprime e la vita vissuta. Cogliere cosa c'è di non biologico che il sintomo ci sta indicando
7.     Verificare la congruenza tra sintomo e vissuto per scoprire i punti di contatto: sentire o percepire cosa accadrebbe se il vissuto all'origine del sintomo, cambiasse. «Come mi sentirei se cambiassi il modo di vivere che non riconosco utile per me?»

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