Le attrazioni animiche delle
nostre vite passate
Quando veniamo alla luce attraverso il naturale processo
della nascita, il nostro orientamento iniziale nei confronti della vita parte
normalmente da una prospettiva umana.
I nostri primi rapporti sono, di solito, con la nostra
famiglia umana – i nostri genitori, i parenti – e, appena ci affacciamo agli
anni dell’infanzia, tendiamo a creare rapporti d’amicizia basati sulle
caratteristiche della nostra personalità umana.
Quando attraversiamo l’adolescenza, lungo il nostro cammino verso
l’età adulta, veniamo fortemente influenzati dai valori culturali umani, non
appena ci troviamo ad affrontare l’annosa domanda: “Cosa farò da grande?”
Tuttavia, molti
di noi, mentre procedono lungo il
viaggio della vita, cominciano pian
piano a entrare in contatto con una più profonda essenza all’interno di sé.
Nel connetterci sempre più profondamente a questa “essenza animica”, cominciamo a cambiare
il nostro modo di percepire la vita.
Invece di basare gli
scopi della nostra vita semplicemente su valori umani, cominciamo a
riorientarla, a portarla in armonia con il progetto e lo scopo della nostra
anima.
LE “ATTRAZIONI ANIMICHE”
Uno degli aspetti
della nostra vita più comunemente influenzato da questo cambiamento di
prospettiva è il nostro rapporto con gli altri. Piuttosto che basare, soprattutto, i nostri rapporti sui legami con la
nostra famiglia biologica, o sulle attrazioni della nostra personalità umana,
tendiamo a sentirci spinti verso quelli con cui abbiamo dei significativi
legami animici, provenienti da nostre vite passate, o da esperienze comuni
in altri regni.
Spesso, ci accorgiamo che queste “attrazioni animiche”
sembrano in conflitto con la situazione della nostra esistenza umana. Per
esempio, se siamo sposati e inaspettatamente incontriamo qualcuno del sesso
opposto verso cui sentiamo un profondo legame animico, e con il quale
sperimentiamo un profondo sentimento d’amore, è molto probabile che ciò farà
emergere dei problemi emozionali umani, come la gelosia e l’insicurezza, nel
rapporto con il nostro coniuge.
O forse possiamo incontrare una persona del nostro sesso
con la quale abbiamo magari condiviso, durante precedenti vite, profondi
legami, e sentirci confusi dalla profondità del nostro amore per questa
persona.
Dato che, vita dopo vita, non ci incarniamo in un corpo
sempre dello stesso sesso, i nostri
legami animici tendono a rendere indistinte le linee dell’orientamento e
delle sensazioni sessuali.
Prima di incarnarci, sia attraverso il naturale
processo della nascita, sia come “walk-in”, noi mettiamo a punto un progetto per l’esistenza che ci permetterà di avere
delle esperienze umane che agevoleranno l’evoluzione della nostra anima.
Nel contesto di questo progetto, stipuliamo
degli accordi con altre anime che ricopriranno un ruolo importante nella
nostra prossima esperienza di vita.
Dopo esserci incarnati, le nostre rispettive anime creano
la coreografia degli eventi della nostra vita in modo da farci entrare in
contatto al momento adatto.
TROVARE UN “ACCORDO ANIMICO”
Esistono almeno tre
motivi principali per cui potremmo scegliere di stipulare questo tipo di “accordo animico” con un’altra anima.
Possiamo esser stati insieme in una vita precedente,
ed aver agito in maniera inadeguata l’uno nei confronti dell’altro. Di
conseguenza, possono sussistere delle energie
emozionali residue squilibrate che hanno bisogno di essere rielaborate e
riarmonizzate nel contesto dell’esperienza di vita umana. Questo genere di
accordi animici è spesso definito “karmico”.
Normalmente, lo scopo della nostra anima non può essere
raggiunto completamente da soli. Di solito richiede, piuttosto, un “lavoro di
squadra”. Perciò, solitamente stipuliamo accordi animici con altre persone
della nostra squadra, le quali, quando in seguito ci incontreremo
nell’esistenza umana, lavoreranno insieme a noi al raggiungimento della nostra
comune missione animica.
Quando, nell’esistenza umana, si incontrano due anime che
condividono profondi legami animici, ciò crea una “risonanza” energetica che
aiuta a ridestare un particolare aspetto dell’essenza animica di entrambe. Perciò, può darsi che stipuliamo
un accordo animico con qualcuno al fine di risvegliarci e di manifestare un
particolare aspetto della nostra anima, che fino a quel momento può essere rimasto
latente.
Talvolta, questo processo di risveglio può verificarsi
praticamente in un istante, nel semplice scambio con gli occhi di “codici di
luce”, o talvolta può richiedere più tempo, attraverso uno scambio affettivo.
Come facciamo a
sapere se abbiamo, o no, un accordo animico con una particolare persona?
Esistono vari indizi.
Esistono vari indizi.
Innanzitutto, si percepisce spesso un inspiegabile sensazione di
familiarità quando ci si guarda negli occhi. Se il legame animico è
specialmente profondo, e se implica un accordo animico particolarmente
significativo, si ha di solito, come ricordo della prima volta in cui si è
incontrata quella persona, una sorta di “fermo immagine”.
In altre parole, è possibile che, quando in seguito
ripensiamo alla prima volta che abbiamo incontrato una particolare persona,
conserviamo nella nostra mente un’immagine chiara di tutte le circostanze del
momento in cui ci siamo trovati fisicamente di fronte all’altra persona: chi
altro era presente, e vari altri dettagli di quel primo incontro.
Infine, se una persona continua a riapparire nella
nostra vita, per nessun motivo spiegabile, è possibile che abbiamo con
essa un accordo animico.
VIVERE LA
VITA “A CUORE APERTO”
Per poterci
immergere nella pienezza dello scopo della nostra anima, è essenziale tener fede ai
nostri accordi animici, almeno a quelli più importanti. Ciò implica che viviamo la vita con il cuore
aperto, e che stiamo attenti al possibile significato di ogni nuova persona che
entra nella nostra vita.
E’ anche importante, quando incontriamo per la prima volta
qualcuno, guardare al di là del suo
aspetto fisico e della sua personalità e sintonizzarci con l’essenza della sua
anima. Per far questo, dobbiamo essere disposti a guardarci profondamente negli occhi, e a permettere così alle energie
di scorrere.
Infine, è importante che creiamo abbastanza spazio all’interno dei nostri attuali rapporti
perché possano entrare nella nostra vita nuove persone significative.
Quando incontriamo per la prima volta qualcuno con cui
percepiamo un legame significativo, è raro riuscire, durante il nostro primo
incontro, a percepire tutto il significato di quella persona in rapporto alla
nostra vita. Per far questo, spesso è necessario passare del tempo insieme, esplorando
reciprocamente i rispettivi sentimenti e percezioni, prima che si riveli lo
scopo profondo.
Il concetto di accordi animici, e la loro importanza per
la nostra vita, rappresenta un territorio relativamente nuovo per la nostra
esperienza umana.
Abbiamo ancora molto da imparare, soprattutto riguardo all’integrazione dei
rapporti animici nel contesto della nostra vita umana.
Come nel caso dell’esplorazione di qualsiasi nuovo
territorio, non esistono cose “giuste” o “sbagliate”, c’è soltanto l’apprendimento attraverso l’esperienza. Ma non è di
questo che è fatta la vita?
di John Hornecker
fonte: http://ragazzaindaco.blogspot.it/
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A prescindere dal suo credo e dal suo essere ....faccio gli auguri a Marcello di una lieta e serena serata...grazie
RispondiEliminaGrazie a te di cuore anonimo, abbi una splendida vita. :-)
EliminaHai ragione nel chiamarmi anonimo....ma non poi troppo Anonima!
EliminaUn caro saluto e tanti auguri.....
L.