LaScienzah è unanime
nell'esprimersi a favore dei vaccini
Per la serie: le
balle che ci ripetono a pappagallo:
"la scienza è unanime nell'esprimersi a favore dei
vaccini."
Questa frase la abbiamo letta e sentita ripetere una
infinità di volte proprio. Bene, analizziamola con metodo scientifico:
a) cosa sarebbe
"la scienza"?
C'è un qualche portavoce ufficiale per essa? Come è stato
selezionato, da chi, con che criteri? Chi lo ha stabilito? Chi ha stabilito
quei criteri? Vengono rispettati? Chi lo garantisce?
b) cosa si intende
con "unanime"?
C'è stata una votazione, un conteggio di pareri, un
sondaggio? Chi lo ha fatto, dove è pubblicato, con che criteri è stato
realizzato? Si tratta di unanimità o invece di una qualche forma di
maggioranza? Nel caso, assoluta, semplice, qualificata? Su che base è stata
calcolata, da chi? Chi ha controllato questi dati e questi conteggi?
c) cosa significa
"nell'esprimersi"?
Come è avvenuta questa espressione? Di nuovo, è stato
fatto un sondaggio? Un questionario? A chi? Da chi? Con che metodi e con che
criteri? Chi lo ha certificato?
d) cosa significa
"a favore"?
Che (non si sa bene chi) ha detto (a non si sa bene chi e
non si sa bene in che modo) che “gli piacciono i vaccini”? O ha detto che sono
sicuri i vaccini? O ha detto che hanno un rapporto rischio beneficio che li
rende utili? O ha detto che senza di essi ci estingueremmo? O ha detto che coi
vaccini – specie quelli polivalenti, si guadagna benissimo? Perché "essere
a favore" significa niente e tutto.
e) cosa significa
"dei vaccini"?
Ci sono centinaia di diversi vaccini, per centinaia di
diversi ceppi di centinaia di diverse malattie. Questo misterioso soggetto che
definiscono "la scienza" avrebbe affermato, non si sa bene come o a
chi, di essere genericamente "a favore," di *tutti* i vaccini? O di
alcuni si e altri meno? Quali di preciso? Quali meno, di preciso? Qualcuno
magari anche proprio no?
Il tutto senza fare alcun cenno a condizioni di salute del
paziente (è
forse identico vaccinare un soggetto denutrito o un soggetto in ottima salute?)
all'età (è forse identico vaccinare un bimbo e un anziano?) alle condizioni
particolari (è forse identico vaccinare una donna incinta o un ragazzino
epilettico?) a contesto (è forse identico vaccinare un soggetto che beve acqua
non potabile senza accesso a servizi medici nel Gambia o un soggetto con pieno
accesso ai servizi sanitari in Italia?) a modalità (è forse identico vaccinare
con ventitré agenti nel lasso di un mese e mezzo di tempo o vaccinare per due
malattie ciascuna con un monovalente nell'arco di tre anni?) o di età (è forse
identico vaccinare un bimbo di due mesi, un adulto di 35 anni o un anziano di
87?)
Seriamente: anche senza voler in alcun modo mettere in
dubbio l’onestà intellettuale o la buona fede, il problema è proprio diffondere
questo genere di enunciati che, francamente, hanno ben poco di scientifico.
Se si vuole seriamente avviare un dialogo costruttivo su
questo tema, asserzioni come "senza i vaccini tornerebbero le
malattie" o "salvano milioni di vite anche in Europa / Italia" o
"la scienza è unanime a favore dei vaccini" vanno semplicemente
cancellate dal frasario, perché non hanno fondamento alcuno.
Ovviamente, se
invece si vuole soltanto mormorare il moderno rosario di questo nuovo, triste credo
religioso, ecco che diventa comprensibile ripetere ancora e ancora frasi prive
di qualsiasi validità scientifica.
Come ogni culto,
anche quello de LaScienzah ha le sue preghiere dei fedeli.
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