domenica 20 dicembre 2020

Covid-19: le statistiche proibite… ai credenti.


Covid-19: le statistiche proibite… ai credenti.

A ridosso del decreto covid di Natale rieccoci qui a parlare della malattia più pericolosa che l’uomo abbia mai conosciuto, il Covid appunto, ma precisiamo subito che i pericoli percepiti quasi sempre non sono reali, ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire meglio le offuscate e spesso incomplete statistiche sciorinate dai media.

Chi ha avuto modo di seguire con particolare attenzione la vicenda covid in italia, da quando è scoppiata (proprio come un guerra) sino ad oggi, avrà notato subito delle colossali incongruenze statistiche tra i dati vomitati dai media sul popolo impaurito e le statistiche ufficiali pubblicate dagli organi sanitari (Istituto Superiore di Sanità – OMS – Center for Disease  Control and prevention – ecc.), in particolare più e più volte l’ISS e gli addetti OMS pur allertando per la pericolosità della situazione hanno anche dichiarato dati piuttosto contrastanti (dissonanza cognitiva utile a disorientare le masse) che poi però venivano ritrovati sui documenti ufficiali, del tipo che l’epidemia era pericolosa, ma non dovevamo preoccuparci più di tanto poiché nel 95% dei casi si guariva senza alcun problema, questo in piena “pandemia”, lo scrivo tra virgolette poiché chi è più attento saprà che ufficialmente non esiste alcuna pandemia, mai è stata dichiarata, ma è stata semplicemente ipotizzata e paventata dagli organi ufficiali nel corso di interviste che poi sono state assurte a carattere di ufficialità, assurdo ma così è stato. 
Si pensi che il CDC ha dichiarato, sul suo sito, che non esiste alcuna disponibilità del virus e viene quindi da chiedersi come è stato creato il vaccino? L’OMS invece ha riferito che il tampone è assolutamente inutile. 
Ci si potrebbe quindi domandare dove si va a finire quando si comincia con una grande bugia(il virus, il tampone, ecc.)?

A fronte delle dichiarazioni dell’OMS sui tamponi giova fare una piccola precisazione: non esistono tamponi di alcun genere in grado di rilevare la presenza di virus specifici, essi possono tuttavia evidenziare l’esistenza di una carica virale, cioè una zuppa indistinta di migliaia di virus, senza identificare nessun componente biologico specifico, l’identificazione reale richiederebbe davvero molto tempo e risorse tra cui un microscopio elettronico e questo i virologi che non vengono mostrati in tv lo sanno benissimo, nonostante ciò l’esito di un tampone fasullo viene preso per oro colato! 

Ok, un passo alla volta…

Quindi chi avrà fatto i dovuti accertamenti sui siti ufficiali degli organi sanitari saprà bene che l’ISS all’epoca ed anche oggi, anche se in maniera più blanda, poiché ovviamente la “pressione” è esagerata, parlava solo di pochissimi casi di Covid reali a fronte di dati spaventosi sparati su ogni canale televisivo, infatti quando i morti erano arrivati a 4000, l’ISS riferiva in video e sul suo sito che erano solo 2 persone che erano quasi sicuramente morte per covid poiché non avevano altre gravi patologie, quando i morti arrivarono alla soglia dei 10.000 l’ISS era ancora a 76 casi accertati benché bisogna ammettere non aveva ancora verificato tutte le cartelle ma meno della metà, ma comunque si capisce che i numeri differivano in maniera esorbitante e quindi veniva da chiedersi a che pro?

Lasciando da parte le troppe informazioni discordanti, che non posso elencare qui, appositamente rilasciate per ingenerare una forte dissonanza cognitiva con il conseguente blocco percettivo, cerchiamo di mettere ordine alle informazioni riferite nel tempo dai suddetti enti sanitari da cui si evince che:

-solo il 5% dei tamponati risulta positivo;

-solo il 5% dei positivi ha sintomi;

-solo il 5% dei sintomatici ha sintomi gravi e necessita di ricovero;

-solo il 5% dei ricoverati per covid muore;

-solo il 5% dei morti covid non aveva altre gravi/gravissime patologie.

Ora potreste anche non essere in accordo con queste percentuali per via di fonti informative differenti tra loro e lo comprendo quindi per non far torto a nessuno le aumentiamo di molto ed andiamo ad analizzare i risultati.

Solo il 5% dei tamponati sani risulta positivo e l’85% di quelli malati gravi per una media del 30% sul totale tenuto conto che i tamponati sani sono molte volte superiori a quelli malati;

solo il 10% dei positivi ha sintomi;

solo il 10% dei sintomatici ha sintomi gravi e necessita di ricovero;

solo il 10% dei ricoverati per covid muore;

solo il 10% dei morti covid non aveva altre gravi/gravissime patologie.

 

Con queste statistiche aumentate di molto rispetto alla realtà, e chi lavora nel settore lo sa bene, andiamo a verificare il tasso di letalità del covid e viene fuori che:

-ogni 100 persone (tamponate) 30 risultano infette (30%);

-ogni 100 persone infette 10 risultano avere sintomi (10%);

-ogni 100 infetti sintomatici solo 10 vengono ricoverati (10%) in gravi condizioni (gli altri si curano da soli con rimedi blandi)

-ogni 100 ricoverati gravi solo 10 muoiono (10%)

-ogni 100 morti 10 (10%)non avevano altre gravi/gravissime patologie, gli altri 90 (90%) ne avevano 2 o piu’ ed un’età avanzata (media 82 anni).

 

Tenuto conto di ciò ogni milione di persone (1.000.000) succede che:

1.000.000 di tamponati >>>> 300.000 infetti

300.000 infetti >>>> 10% sintomatici 30.000

30.000 sintomatici >>>> 10% gravi e ricoverati 3000

3.000 gravi e ricoverati >>>> 10% morti 300

300 morti  >>>> 30 (10%) non aveva altre patologie, >>>> gli altri 270 (90%) avevano due o piu’ altre gravi patologie ed un’età avanzata.

 

e quindi:

  • 1.000.000 di tamponati >>>> 300.000 infetti (30% sul totale);
  • 300.000 infetti >>>> 10% sintomatici 30.000 (3% sul totale);
  • 30.000 sintomatici >>>> 10% gravi e ricoverati 3000 (0,3% sul totale);
  • 3.000 gravi e ricoverati >>>> 10% muore 300 (0,03% sul totale);
  • 30 morti(su un milione) senza altre patologie (0.003% su un milione di abitanti);
  • 270 morti(su un milione) con due o piu’ altre gravi patologie ed un’età avanzata. (0,027% su un milione di abitante).
Mi pare evidente che l’influenza normale vinca indiscutibilmente sul fronte della pericolosità e si capisce che anche volendo incrementare le percentuali la situazione non diventerebbe molto disastrosa come invece ci inducono a credere o no?

Ad ulteriore dimostrazione di ciò contribuiscono anche le statistiche delle morti complessive in italia del 2020 che nonostante la pestifera pandemia sono al di sotto di quelle dell’anno precedente, in piena coerenza con quanti asseriscono che il covid, la pandemia ed il virus semplicemente non esistono, è tutta una gigantesca montatura… ma un credente crede nella sua fede(la scienza) a prescindere da tutto, quindi continuerà a credere.


C’è da considerare tuttavia che potremmo anche prendere per buone le percentuali sciorinate dai media per irretire il popolo che però una volta messe al confronto con le statistiche dei morti di questo anno nefasto con quelli precedenti evidenziano il fatto che semplicemente questo covid non è altro che una normale sindrome (concomitanza di sintomi), scegliete voi di cosa per me è uguale, spacciata per la peste più immonda che ha condotto molte persone ad una fine orrenda. Un contesto che viene affrontato con protocolli d'urgenza illogici e pericolosi che spesso generano più danni della malattia in sè(causa iatrogena) anche per via di un carico di paura abnorme(causa diatrigena).
"O si pensa o si crede."
Se si crede nel nuovo dogma della pandemia essa non andrà più via, forse cambierà nome e modalità, ma sarà la nostra nuova “desertica” realtà.

Buona falsa pandemia a tutti voi, dichiarata o meno che sia.

Marcello Salas

PS:- Se qualcuno vuole le fonti o i link dovrà cercarseli da solo, siamo in piena guerra ed ognuno deve lottare in prima persona per salvare “se stesso”, la “pappa pronta” non è d’aiuto ad elevarsi. – Qualcuno diceva: “O t’elevi o te levi”.

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