Dovremmo per un attimo fermarci a riflettere su cosa ci è stato detto dal sistema sanitario in
cui viviamo, dalle cosiddette eccelse fonti ufficiali quelle che tutto è
possibile e poi di fatto nulla è fattibile… a riguardo della malattia: che
è un male! Che è un errore! Che è una fatalità, ecc.; continuiamo pure a credergli e ad affidarci ad essa così la nostra
vita andrà meglio, anzi a dirla tutta grazie alla medicina ufficiale viviamo
meglio e non abbiamo più alcun timore delle malattie anche di quelle gravi,
vero?
Va bene, ognuno continui a fare e a credere quello che lo
fa star meglio, in fondo stare meglio è lo scopo primario in quest’epoca di
sofferenza… ma quanto le conoscenze e le informazioni sanitarie forniteci hanno
contribuito a rendere sofferente questa nostra esistenza? Come? Ci sono i tumori
che uccidono e l’aids che miete vittime senza parlare delle epidemie?
Buona parte delle nostre paure sono dovute alle “conoscenze” ufficiali in termini di salute
che non danno certezza alcuna sul futuro e nemmeno sul presente poichè è evidente quanto non ci sia la capacità di come affrontare le nostre malattie salvo ricorrere
alle solite massacranti “cure” che
potrebbero funzionare o meno, dipende… dalla fortuna!
E’ meglio capirla la malattiaprima che ci porti via,perché quando l’avremo compresapian piano mollerà la presa(fonte)
Ok adesso vado al dunque.
La malattia è un
problema serio solo perché è del tutto sconosciuta, anzi diciamo pure che è stata volutamente
distorta pertanto viene percepita al contrario di ciò che veramente è, eppure lo si sa
dalla notte dei tempi(la sua vera natura)!
-La malattia tanto per cominciare non è un male, cioè non è che il sintomo(dolore,
stanchezza, ecc.) che induce sia lei, lei è altro.
I sintomi hanno l’importante funzione di segnalare alla mente conscia un processo in atto, inducono il corpo a rallentare e l’individuo
al raccoglimento interiore, tutti messaggi bellamente e costantemente ignorati!
-La malattia non è ingiusta; essa viene per svolgere un lavoro(una funzione)
che poi vedremo, non è pertanto casuale!
-La malattia soprattutto non è un errore del corpo, non è un’anomalia, non è una sua disfunzione, al contrario la malattia è una funzione molto importante del
nostro corpo!
Se arriveremo un
giorno a far nostro anche solo quest’ultimo concetto risulterà chiaro che una
funzione del corpo
non arriva per farci del male, ma per
farci del bene, ma quale bene?
Quando la mente(inconscia) non vuolefare qualcosa il corpo si ammala.Il tipo di malattia dipende da cosa non vuole fare,la sua gravità da quanto non lo vuole fare(fonte).
Per capire la
funzione della malattia è necessario comprendere la sua genesi, l’eziologia del
tutto sconosciuta alla mirabolante scienza medica odierna che pertanto cura
le malattie alla cieca, senza la benché minima idea di cosa le ha generate,
tanto alla medicina, come dice il nome, non annovera la salute, ma pensa solo a medicare(curare con farmaci), bloccare i sintomi momentaneamente e ripetere
l’operazione magari per sempre conseguendo guadagni impensabili.
L’origine della malattia, il cui nome è già di per sé
sbagliato infatti alcuni la chiamano benattia altri ortopatia(giusto male), era
ben conosciuta nei tempi antichi e soprattutto nelle culture orientali, essa
risiede nell’inconscio, o se volete nell’anima, ma volendo usare termini più
tecnico-scientifici nella percezione biologica.
La
percezione biologica è quella percezione dell’essere nella sua totalità di corpo,
mente e spirito che è necessaria alla vita, alla sua prosecuzione. Quando la percezione biologica del corpo
acquisisce un segnale di pericolo di qualsiasi genere ed entità si attiva un
processo biologico di sopravvivenza la cui fase finale, cioè quella
sintomatica, noi chiamiamo malattia.
In verità la malattia non è solo il sintomo, essa inizia molto prima a nostra insaputa quando si percepisce un pericolo, induce delle modificazioni nel corpo ed al termine della situazione incresciosa avvia la normalizzazione degli organi e tessuti alterati. Questa fase di normalizzazione comporta tutti i sintomi di vario genere ed entità chiamati in gergo malattia e considerata come un brutto male da abbattere mentre invece costituisce il segno inequivocabile di un’azione di riequilibrio psico-fisico dell’essere.
Se noi vivessimo
sempre in uno stato di beatitudine la malattia non avrebbe motivo di venirci a
trovare in quanto alcun pericolo dovrebbe essere
superato, ma oggi purtroppo di pericoli ne dobbiamo superare anche diverse
migliaia al giorno e quelli più ostici sfociano nella malattia sintomatica.
Per intenderci i pericoli in cui oggi l’individuo incorre sono diversi da quelli del lontano passato in cui era necessario salvarsi la vita da predatori o altro, oggi il pericolo è rappresentato ad esempio da bollette troppo alte che mettono in crisi il bilancio familiare, dal/dalla collega che rende la vita difficile in ufficio, dal giudizio implacabile altrui, dal litigio continuo col partner, dall’incomprensione da/verso i figli, ecc. ecc. insomma tutte cose che in realtà con la biologia(logica della vita) non c’entrano poi tanto ma che la nostra mente scambia per altrettanto pericolose e quindi attiva il corpo per il loro superamento come se fosse un pericolo reale.E’ ormai largamente riconosciuto il fatto che gli stati emotivi causano malattie tuttavia pare che la medicina ufficiale non ne voglia sentir parlare, le ricerche medico scientifiche non si possono abbassare a simili congetture in quanto non portano riscontri inconfutabili, come se… studi che non essendo facilmente riportabili in termini diagnostici vengono rigettati senza appello! In realtà ci sono validi riscontri scientifici a sostegno di tali percorsi di salute alternativa, ma comunque non vengono presi in considerazione in quanto non solo non portano alcun profitto, riducendolo del 90%, ma consentono ai pazienti, non più clienti, di vivere sereni, quindi liberi dal cappio della paura che oggi è diffusamente utilizzata per spacciare farmaci, esami ed interventi inutili(fonte).
Viviamo in un costante stato di pericolo inconscioe il corpo è costantemente impegnato a superarlo.
Tornando a parlare delle percezione biologica di pericolo
c’è da dire che in relazione al pericolo
vissuto e alla sua gravità si attiveranno delle funzioni del corpo che sono le
seguenti: accelerazione,
blocco, crescita o decrescita(ulcera-lisi).
Tali azioni indotte nel corpo dalla mente inconscia inducono un organo-tessuto a modificare la sua azione o addirittura il suo stesso stato fisico(es. aumento cellulare-tumore) per fronteggiare la situazione. L’esempio più classico per far comprendere la vicenda è quello della patologia polmonare, quando l’individuo si sente in pericolo di vita reale si attiva l’accelerazione dei battiti cardiaci e l’ossigenazione del sangue da parte dei polmoni diventa notevolmente accelerata, se tuttavia con tale accorgimento il pericolo non venga superato e persista il corpo induce una creazione di nuove cellule polmonari per far fronte ad una ossigenazione ancora maggiore e queste cellule polmonari cresceranno fino al superamento del pericolo per fornire il giusto apporto di ossigeno al corpo. Questa situazione che detta in questo modo appare logica ed affatto insolita è invece “marchiata” col nome di cancro-tumore e quindi induce una paura talmente grande da non consentire di comprenderla e questo a sua volta la aggraverà ulteriormente per la succitata paura di morire.Le immaginarie, insensate ed incessanti lotte nella nostra mente non ci lasciano il tempo di sentire l’altra nostra voce, quella più profonda che ci richiama verso noi stessi… un continuo rimuginare che attiva la risposta biologica del corpo(malattia) in una continua recidiva(cronicità) per superare un pericolo solo immaginato.
La malattia è percezione, la malattia è guarigione,
ma in questo mondo marcio se ne sei consapevole potresti andare in prigione.(fonte)
La situazione in questi casi è particolare in quanto se eliminiamo chirurgicamente le nuove
cellule polmonari(non chiamiamole cancro che non vuol dire un bel niente) senza
aver eliminato la paura di morire dell’individuo tali cellule continueranno a
ricrearsi anche in presenza di chemioterapia anzi se la paura aumenta
potrebbero accrescere la velocità di creazione e i dottori ci direbbero che
il cancro è maligno-aggressivo non facendo altro che aggravare la situazione in
virtù di ulteriori paure. Le cellule tumorali del polmone cesseranno di
proliferare al cessare della paura di morire e purtroppo dalla diagnosi
sino all’espletamento dei protocolli di controllo che durano 5-10 anni tale
paura è difficile superarla in quanto nessuno ci fornisce gli strumenti
conoscitivi per farlo. Quindi si tratta di una situazione che alimenta
continuamente se stessa e che può essere interrotta solo da uno stato interiore
di calma che solo in pochi riescono a trovare in certe circostanze.
L’unico vero interruttore che avvia la malattia è la paura. Dove c’è la paura non ci siamo più noi, smettiamo di essere noi stessi e questo determina un profondo disequilibrio psico fisico spirituale che deve essere superato.
Apro una parentesi sull’argomento cancro ai polmoni per sfatare un mito di carta come molti altri del resto: il fumo non è la causa del tumore al polmone infatti tale patologia la prendono molti non fumatori sia come tumore primario che come secondario(da “metastasi”), tuttavia appare evidente che con tutto questo accanimento mediatico mondiale il fumatore un po’ di paura ce l’ha e se capita che ha un blocco respiratorio importante a causa dell’intasamento dell’apparato che non riesce a smaltire in fretta tutte le sostanze innaturali ingerite allora quello shock non di rado indurrà una modificazione biologica dell’organo per superare il pericolo. Quindi ribadisco il fumo non è la causa del cancro al polmone; di certo non è naturale, ma va anche valutato che sovente allevia pesanti ansie dell’individuo, tuttavia se attiva la paura di morire essa(la paura) attiverà la risposta biologica di sopravvivenza dell’organo. E’ chiaro il concetto?
“Non ci serve a nulla sapere una o più cause eziologiche, la vera rivoluzione che Hamer ci ha dato è la consapevolezza che il corpo non fa nulla di maligno, di cattivo, sono programmi biologicamente sensati(le malattie) che il corpo addirittura fa per contenere la nostra incapacità di gestire una situazione, da qui deriva una visione più sicura e più serena del nostro corpo… alla fine bisogna riconoscere che il buon Hamer fa paura perché toglie la paura e se noi togliamo la paura del nostro corpo diventiamo persone più libere e le persone libere...” [tratto da LE 5 LEGGI BIOLOGICHE DEL DOTT. HAMER - Claudio Trupiano]
Quindi come se ne esce?
Quando avremmo
compreso la malattia non avremo più bisogno d’altro poiché questo eliminerà la
paura e la malattia non sarà più percepita come un male e male non ci farà, ma svolgerà il suo nobile compito di riequilibrare
la normalità del nostro corpo per consentirci di proseguire l’esperienza
terrena.
Marcello Salas
Prevenzione,
malattia e salute! -
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