L’inganno melatonina
di Gioia Locati - 20 marzo 2014
Antiossidante
e antitumorale. Senza effetti collaterali. Regola il sistema endocrino e
l’umore (ovvero, molto di noi). Diluisce il sangue e innalza il numero di
piastrine. Studi in quantità industriale ne dimostrano benefici in molti
tumori, eppure ci hanno sempre raccontato
“che favorisce il buon sonno” e basta.
È la melatonina.
Bugie?
Bugie. Ma finchè internet non c’era, la scenetta reggeva. Ora che Pub Med
arriva sullo smartphone, può succedere, cliccando “tamoxifene” di trovare uno
studio ormai datato, apparso sul British Journal of Cancer nel 1995 che rivela: “Dopo aver
osservato, in donne con tumore al seno metastatico che il tamoxifene non è più
efficace, si sono aggiunti 20 mg di melatonina al giorno e il farmaco
antiestrogeno ha ripreso a funzionare”.
Uno
degli ultimi lavori uscito su Plos One in gennaio, curato da ricercatori brasiliani e
americani, ribadisce che l’angiogenesi
delle cellule del tumore al seno, in vitro e in vivo, si arresta sotto l’azione
della melatonina. E – attenzione – non si riferisce solo ai
tumori poco aggressivi, quelli che in genere rispondono agli ormoni, ma anche
ai tripli negativi. Si
misurano i fattori di crescita, l’epidermico, il vascolare, l’insulinico e si
scopre che col dosaggio giusto di melatonina i picchi di innalzamento si
bloccano.
Tutte
cose già scritte, per la verità. Ecco una bella sintesi delle ricerche di Luigi Di Bella, il primo medico a
prescrivere questa sostanza (naturalmente prodotta dal nostro corpo, non solo
dall’epifisi e per questo non
brevettabile) nei malati di tumore. Firmata dal figlio Giuseppe e
dal ricercatore Luciano Gualano che ha affiancato per anni le ricerche del
professore.
Cose
già dette (e messe in pratica) anche da un altro grande studioso, l’oncologo Paolo Lissoni, che sulla melatonina
ha pubblicato 600 lavori ed è tuttora in forza al San Gerardo di Monza . “Nella
cura dei malati mestastatici impieghiamo dosaggi da 100 a 200 mg al dì.
Sorprendenti i risultati sui tumori al polmone e ai cervello, oltre che su
mammella e colon”.
Eppure.
Fino a Natale ci avevano solo raccontato una grande bugia. È sostanza
con pressoché nulli effetti collaterali, adatta alla prevenzione dei tumori per
chi ha già avuto un cancro e per chi ancora non l’ha avuto (dai 10 mg in su al
giorno, secondo prescrizione dibelliana o alla Stagnaro), che con alti dosaggi combatte il tumore
proteggendo il midollo e regolando il sistema immunitario ma, come altre molecole anticancro e
datate, su tutte la somatostatina, che ha il brevetto scaduto, non è presa in
considerazione dalla nostra oncologia che applica i protocolli (impostati, combinazione, su farmaci nuovi e ultra
costosi).
Però
fino a Natale la si poteva ancora acquistare in farmacia come farmaco da banco.
Senza ricetta medica ci si portava a casa compresse da 3mg, con bugiardino
allineato “per disturbi da jet lag”.
Dal primo gennaio l’imboscata alla melatonina si è fatta più sfacciata.
Proibita la vendita libera (!), ci vuole la ricetta medica!
Per cosa? Per 2mg di melatonina venduta a peso d’oro. Prima i 3mg
costavano 10 centesimi a compressa, ora, ainoi, un euro a pillola (dal dosaggio
ribassato). DIECI VOLTE TANTO, qualsiasi riferimento allo scandalo Avastin-
Lucentis non è casuale.
Ma
chi farà ricorso questa volta? E chi ha preso queste decisioni e perchè?
Il provvedimento dipende dal
ministero della Salute, dipartimento per la sicurezza alimentare. Leggete qui. La dose da integratore (quella acquistabile
senza ricetta) è stata abbassata a 1 mg, alla faccia dei volume di studi
anticancro, si valuta che un miserello mg basta per prendere sonno.
Gioia Locati |
Se paragoniamo l’inganno melatonina all’ Avastin negato per ingordigia, dobbiamo anche riconoscere che, in questo caso, i malati (informati) si possono salvare, grazie alla melatonina galenica.
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