SANGUE e FISILOGIA sottile: Le donazioni di sangue e di organi umani sono realmente etiche?
Il Sangue, come scrisse Rudolph Steiner, riferendosi anche ai principi del grande Gothe, è realmente un “succo molto peculiare”. Queste ricerche ed osservazioni hanno da tempo stimolato alcune mie riflessioni etiche, filosofiche e scientifiche, contro gli inquietanti “esperimenti” che stanno diventando sempre più di moda e sono, secondo molti, soprattutto un grande business: il mercato degli organi e del sangue.
L’ingegneria genetica, con materiale umano, i
trapianti d’organo, le cellule staminali eterogene e la donazione
indiscriminata di sangue sono all’ordine del giorno. Pensate agli spot
televisivi ed i martellamenti mediatici presenti nelle varie riviste da parte
di cosiddetti “scienziati” ed esperti, opportunamente sostenuti da una
pseudoscienza, cieca ed ottusa, e sorretti dalla visione materialista (e furba)
della scienza medica ortodossa ma, soprattutto, da un’assenza di una voce
contraria ed autorevole dei timidi scienziati etici, di religiosi o di comuni
medici o biologi, a parte qualche eccezione; voce, del resto, subito messa a
tacere. Questi ultimi vi ricordano, nelle loro accorate riflessioni che l’uomo
non è solamente un ammasso di carne, più o meno sanguinolenta ed inerte; non è
solo un insieme più o meno casuale di cellule e di minerali, molecole ed acqua,
ma contiene un elemento sovrannaturale ed è vivificato da qualcosa di molto
peculiare. Dovrebbero meditare, sui loro ignoranti ed illeciti atti contro lo
Spirito dell’Uomo, coloro che eseguono o sostengono i trapianti d’organo ed
aver paura delle conseguenze etiche e morali quelli che praticano, senza
precauzioni o sensibilità, trasfusioni di sangue eterologo.
Nelle aule delle Accademie Universitarie di
Medicina e Biologia, anche in quelle cattoliche od integraliste delle
principali religioni, mai si è mai levato un grido di allarme, uno stop a
queste aberrazioni che vanno ad alterare i codici spirituali dell’uomo e la
propria evoluzione sia su questa terra (nella nostra dimensione terrena) che
nelle dimensioni sottili.
Vi racconterò ora qualcosa di speciale e
straordinario sul valore energetico e simbolico del sangue e, da questa
lettura, si potrà estrapolare il significato di Organo, nel quale ovviamente
scorre il sangue ed il vero significato della funzione bioenergetica della
cellula umana. Mi rendo conto che è una lettura difficile ed ermetica, di certo
gli iniziati comprenderanno subito e chi non comprenderà oggi, comprenderà
domani. Il tempo lavora nei cuori e nella mente dell’uomo, affidatevi quindi
alla vostra sensibilità ed alla Verità.
Dovete sapere che il sangue è una “essenza” dotata
di straordinari poteri che ha, da sempre, costituito, nel panorama culturale e
scientifico, motivo di disquisizioni parascientifiche, filosofiche e
metafisiche ma anche di approfondite ricerche e studi scientifici di
laboratorio. Queste visioni convergono e coincidono solo quando stabiliscono
che il sangue è un elemento in accordo con il principio olografico, per cui ogni parte
dell’essere vivente contiene le informazioni del tutto e costituisce la vera e
sintetica espressione dell’esistenza.
Da un punto di vista bioenergetico e quantistico
ciò significa che anche una piccola goccia di sangue riflette la struttura
bioenergetica dell’intero organismo.
Il sangue non solo rappresenta simbolicamente l’energia vitale e quindi la “forza” dell’uomo
ma, soprattutto, è un campione energetico del suo spettro frequenziale dinamico.
La goccia di sangue raffigura, secondo i principi
della fisica quantistica, un ologramma
in evoluzione dinamica, un’interfaccia bioelettronica con le
componenti eteriche del soggetto; quasi come un’istantanea fotografica di un
attimo che riflette la sua struttura tridimensionale.
Il sangue rimane sempre in equilibrio dinamico,
oscillando per risonanza con l’individuo da cui è prelevato; non riflette cioè
solo lo stato energetico al momento del prelievo, ma continua a riprodurre
questa caratteristica condizione nel tempo, a causa delle sua costante
risonanza con il soggetto da cui proviene.
Questo significa che non sono necessarie più gocce
di sangue, in momenti diversi, per esprimere i cambiamenti dello stato
psicofisico e psicobioenergetico dell’individuo, contrariamente alle analisi
ematochimiche che necessitano di campioni successivi per seguire l’evoluzione fisica
e le relative modificazioni biochimiche.
La goccia di sangue, prelevata e conservata
adeguatamente, rimane in perfetto equilibrio bioenergetico e quindi dinamico
con il soggetto donatore originale, indipendentemente
dalla distanza tra di loro.
La situazione energetica infatti cambia di momento
in momento, seguendo il corso della vita del soggetto stesso; ma tale
situazione si può facilmente cogliere ed analizzare, attraverso la goccia di
sangue chiamata anche “testimone”,
con opportune tecniche radioestesiche e radioniche.
E’ stato dimostrato che il legame vibrazionale tra
un individuo ed il suo sangue scompare, se egli muore oppure si altera
decisamente, se egli riceve trasfusioni di sangue, dopo il prelievo originario.
Cosa succede quindi? E perché accade questo strano
evento?
I medici ematologi dovrebbero riflettere sulla
consuetudine di praticare, sempre più di frequente, trasfusioni di sangue,
anche quando la vita del soggetto non è in reale pericolo. Vista la
straordinaria specificità acquisita dal sangue, grazie anche all’acqua in esso
contenuta, di poter immagazzinare olograficamente tutte le informazioni
biochimiche, biofisiche, psicobiologiche, cioè quelle della vita stessa del
soggetto, la scienza medica potrebbe immaginare che le ripetute trasfusioni
cioè le immissioni di sangue eterogeno, con tutta la serie di bioinformazioni e
di frequenze con i codici vitali (dissimili ovviamente da quelle del soggetto
ricevente) non possono non interferire col rapporto di risonanza del sangue
prelevato in precedenza. Si dovrebbe ricercare e sperimentare, in più soggetti,
di quale tipo potrebbe essere questo fenomeno biofisico e come poter
“liberarsi”, cioè svincolarsi da questa energia di risonanza, acquisita dai
soggetti che hanno ricevuto sangue di donatori “dubbi” o inquinati.
La riflessione “sottile” che sta alla base di tutto
questo è che si verrebbe a creare una sorta di “patto di sangue”, una
fratellanza spirituale ed energetica non facilmente controllabile e gestibile
con i mezzi a nostra disposizione.
Sotto le apparenze di una “normale” trasfusione di
molecole sanguigne o plasmatiche, tra donatore e ricevente, si nasconderebbe
un’enorme problematica scientifica, filosofica ed anche spirituale, che
potrebbe minacciare pesantemente la salvaguardia della “salute spirituale” (e
non solo) della popolazione.
La scienza medica ortodossa ritiene ininfluenti,
per la salute psicofisica e spirituale, le trasfusioni nel caso siano eseguite
in modo adeguato e con sangue biochimicamente compatibile.
Tutto è imperniato su un’osservazione puramente
intuitiva: un individuo, visto con gli occhi di un fisico, è considerato come
un biocondensatore elettromagnetico, ed oscilla sulla sua “frequenza” e cioè
“identità” ad esempio di valore “X “ed è correttamente collegato ed in armonia
con i suoi corpi fisici e sottili.
Dopo l’immissione di sangue che è corretto definire
“eterogeno”, risuonante con la frequenza del suo proprietario, si verrebbe a
creare una sorta di alterazione del “segnale elettromagnetico o codice
individuale” con frequenza ad esempio “X+Y”, diversa e verosimilmente dissimile
dalla precedente per cui, rimanendo sempre nel campo delle energie sottili, mi
chiedo cosa potrebbe accadere ai vari corpi energetici (che sono in risonanza
tra di loro ed il corpo fisico) e, specialmente, cosa potrebbe accadere in
quello causale (karmico).
Non vi potrà essere forse un pericoloso ed
innaturale “spostamento” su un’altra fascia o realtà oscillatoria, con
informazioni diverse o, forse peggio, patologiche e disarmoniche, voglio dire
sulle vibrazioni specifiche del donatore di sangue? Ovviamente con tutte le
conseguenze immaginabili, non ultime le leggi karmiche, vale a dire una
comunione involontaria di energie sottili che seguono non le leggi della
materia ma le leggi dell’anima e del destino della stessa.
Le medesime leggi, in fin dei conti, che seguono
quelle della reincarnazione per portare avanti il compito e destino necessario
alla nostra evoluzione verso la consapevolezza e la Coscienza.
Le riflessioni, qui sopra riportate, dovrebbero
sopratutto essere riferite alla semplice osservazione di cosa potrebbe accadere
all’equilibrio bioenergetico e spirituale dei donatori di sangue, con stato
oscillatorio alto, cioè con una buona vitalità energetica, verso soggetti con
frequenze ed oscillazioni più basse e disarmoniche ma soprattutto con energie
sottili e destini karmici di dolore e sofferenza.
Considerate che un individuo, con frequenze vitali ottimali (legate allo stato di relativo equilibrio e salute, stimabili, secondo il fisico francese A.Bovis, in 6500 Unità Bovis = U.B.) potrebbe scendere a livelli più bassi, grazie ad un eventuale stato di malattia del donatore e della sua qualità di vita; questo in considerazione del fatto che “malattia” significa anche uno stato oscillatorio con radianze inferiori a 6500 U.B..
Un grado o Unità Bovis è l’unità di misura della
lunghezza d’onda, altrimenti detta unità Angstrom (Å), ed equivale a corrispondente
a 0,1 nanometri o 1×10−10 metri.
Il fisico francese Alfred Bovis ha ideato un
regolo, poi perfezionato dall’ingegnere, sempre francese, Andrè Simoneton, al
fine di misurare il potenziale vibratorio (in un certo senso l’energia vitale o
l’emissione di fotoni o di biofotoni della nuvola elettronica che si crea con
l’interazione tra atomi, molecole, vibrazioni in una forma coerente) di
minerali, vegetali, alimenti, persone, rimedi e medicine, abitazioni, oggetti e
così via.
Tutti i luoghi della terra, le persone, le cose che
tocchiamo o quello che beviamo e mangiamo si possono classificare secondo un
loro caratteristico valore vibrazionale.
Se questo è al di sotto delle 6.500 unità Bovis si
dice che “sottrae” cioè toglie energia, se è al di sopra la porta cioè la
aggiunge. Vi sono zone universalmente conosciute che vanno ben oltre alla media
normale di 6.500/7.500 UB delle nostre case, come la cattedrale di Chartres
ricordate?, ed in certi luoghi cosiddetti “alti” del Tibet, dell’India,
dell’Egitto (vedi certe tombe e le piramidi) e molte altre zone di culto
(Lourdes, Medjugorje, Montichiari, Boden ecc..).
Valori al di sopra dei 9.500 Bovis si rilevano,
soprattutto, in luoghi considerati da sempre sacri.
Nelle chiese cristiane all’incrocio dei transetti,
nelle moschee di fronte al Minbar, nei templi tibetani nel Garbharih, e così
via, ho misurato il livello di energia che è tra 18.000 e 20.000 U.B..
La “rotella tibetana” di preghiera che contiene un
mantra scritto su pergamena o su tessuto, una volta girata vibra, secondo i
luoghi, da 12.000 a
16.000 Bovis, così come il Tangka dipinto
nei monasteri di alta energia può arrivare a 18.000 bovis.
Qui sotto trovate il Biometro di Bovis che tengo
sempre nella mia borsa e che ciascuno di voi potrà facilmente costruire.
Su questa logica si basano anche i principi
classici della scienza Radionica che sta avendo, in questi ultimi tempi, un
rinnovato interesse.
Come il donatore od il ricevente può gestire e
sopportare questi eventi?
Le implicazioni sociali, religiose, che giustamente
coinvolgono un autentico sentimento di generosità, di sacrificio e di donazione
cristiana di sé stessi nonché la missione di coloro cui è destinata la strada
del servizio degli altri, dei sofferenti e dei deboli non devono assolutamente
essere dimenticate o sottovalutate ma un percorso serio ed obiettivo sarà
invece quello di considerare serenamente ed obiettivamente i risultati delle
ricerche e delle scoperte fatte fino ad ora dalla scienza biofisica e dalla
psicobiologia, in rispetto alla salute dell’uomo ed in relazione al suo viaggio
spirituale sulla terra. Solo così questi sacri valori ed i veri sentimenti
d’amore verso la Natura e gli Esseri viventi verranno rispettati e maggiormente
considerati.
Questi sono ragionamenti a larghissimo raggio che
devono essere affrontati con serietà e scevri da falsi ideali politici, sociali
o religiosi che, come tutti sanno, sono spesso improntati ad una, più o meno
manifesta ed interessata, eticità nei confronti del prossimo.
La Radioestesia, la Radionica e la Biocibernetica
nell’indagine scientifica:
Per analizzare la peculiarità del sangue e la sua
funzione, nel corso della vita dell’essere vivente, si deve prendere in
considerazione il significato dei legami di risonanza mentale, che sono punti
focali di sintonizzazione a due vie, in quanto permettono all’informazione di
fluire dal soggetto indagato, che chiamerò paziente, all’operatore; vanno
inoltre a costituire un vero e proprio legame energetico sottile con il
paziente, per le eventuali terapie a distanza. Le terapie o diagnosi a distanza
con l’uso di un “testimone” (in questo caso sangue in un ampolla sigillata)
sono prassi comune nella radionica. Altre applicazioni, con l’uso di sangue
come testimone, sono, fra le altre, la somministrazione di rimedi fitoterapici,
spagirici, omeopatici, di gemme, cristalli o colori, di frequenze generate da
apparecchiature radioniche. Grazie alle strumentazioni bioelettroniche ed alla
radionica più sofisticata (che potrebbe essere utilizzata anche oggi che non
abbiamo più energia elettrica), che utilizzano sistemi capaci di analizzare,
invertire, trasmutare o registrare segnali biologici, potrebbe essere possibile
intervenire con biofrequenze che utilizzano codici di risonanza del sangue del
paziente. Come dire che un segnale od un’informazione può essere trasferita o
con la radionica o con strumentazioni bioelettroniche e con l’uso o meno di un
testimone particolare.
Il testimone elettivo è il sangue, grazie
alla sua componente acquosa che conserva e veicola le informazioni e, grazie a
tutti i suoi componenti, alle particolari molecole ed alla sua struttura
genetica che qualificano il potere di biorisonanza.
Tempo fa utilizzai varie strumentazioni
biocibernetiche ed sperimentai su alcuni volontari che, provocando un mutamento
del segnale di frequenza, cioè o con un’inversione polare della frequenza
sottile del soggetto donatore con un emettitore radionico particolare, fui in
grado di produrre artificialmente un segnale
di testimone alterato. Questo segnale lo registrai su una
scheda magnetica e lo applicai sulla zona del timo del volontario.
Manifestandosi quindi un diverso segnale identificativo, questo segnale non
veniva più recepito dai trasfusi in quanto avevo creato un momentaneo blocco
della frequenza di risonanza: non
esisteva più una regolare sintonizzazione tra donatore e ricevente ed il legame
di risonanza bioenergetico e sottile era automaticamente interrotto.
Avevo realizzato, artificialmente, una “desintonizzazione sottile”.
Purtroppo scoprii, in seguito, che l’intervento non era stabile nel tempo, mi
ci volle tempo e prove su prove finchè scoprii che dovevo applicare la scheda
magnetica sul soggetto 3 ore al giorno per almeno 21 giorni di seguito, meglio
durante la notte, ero in grado di far sì che, perdendosi il segnale di
collegamento e la relativa biorisonanza, il soggetto era in grado di tornare
vibrazionalmente e “animisticamente” sulla propria identità. Con questa
metodica, anche varie settimane dopo queste sperimentazioni, non notai mai più
una “risintonizzazione” spontanea.
L’onda guida, cioè la voce sottile, del “testimone
sangue” non trova riscontro in alcun altro risonatore in natura. Le cellule del
sangue, infatti, a partire dai globuli rossi, piastrine comprese, hanno
proprietà simili ai quarzi ed oscillano; ed oscillando comunicano, trasmettono
e ricevono codici cioè biofrequenze. Il segreto sta tutto qui; non scientifico
e fuorviante sarebbe non riconoscere o rifiutare tale principio, asseverato fra
l’altro dalla moderna Fisica Quantistica.
Dovreste considerare anche le ricerche, eseguite
non molto tempo fa, da V.Voeikof,
cattedratico di Biochimica presso l’Università di Mosca, che mettono in luce la
peculiarità dei sistemi biochimici confermando i paradigmi della fisica
quantistica e l’influenza delle energie ultradeboli sul sistema biologico e
sulle membrane cellulari. Il suo collega Zhadin
aveva già dimostrato l’influenza
delle correnti ultradeboli in un esperimento eseguito
utilizzando l’acido glutammico
(presente nelle sinapsi del sistema neurotrasmettitore) aprendo la strada alla
dimostrazione scientifica dell’influenza
di onde sottili sulla materia che, quindi, ne verrebbe informata e diretta.
Del resto, come sosteneva anche lo scienziato sovietico Alexander Gurwitsch, queste logiche
ci fanno vedere la vita come un “procedimento
strutturante e le sue leggi principali come processi estremamente variabili”.
Consideriamo l’esempio della luce: il fotone ha dinamica costante e se
è fermato, in un certo senso, “muore”.
La luce è la base delle strutture viventi, la scienza ha
costruito degli strumenti per studiare le vibrazioni dei corpi biologici e
dimostrò che qualunque organismo vivente, è generatore di vibrazioni luminose.
Si prenda, ora, in esame il sangue
umano che esprime una quantità significativa di “luce”, anche
se nessuno è in grado di percepirla ad occhio nudo ma solo attraverso
strumentazioni che ora, purtroppo, non potremo più utilizzare per un bel po’.
Esaminando la sua particolare “luminosità”, si può
evidenziarne dati diagnostici della persona e di conseguenza riconosciamo la
provenienza di questo sangue, con l’esame del DNA e la presenza di forme in
esso contenuto che danno diagnosi straordinarie specialmente attraverso l’esame con il microscopio in campo oscuro oppure
con il test di Heitan; nel sangue avvengono continue reazioni
chimiche e quasi tutte le molecole, nel tessuto vivo, sono in condizione
bioenergetiche che si possono definire dinamiche. Questa continua agitazione si
stabilisce con la respirazione cellulare, cioè con la produzione di una
particolare energia ed è una delle ragioni per cui scaturisce l’illuminazione;
Voeikof affermava che, quando il sangue esprime questi flussi, significa che
manifesta la sua “energia”. Se prendiamo due campioni di sangue e li mettiamo
vicini, separati da un vetro, uno infettato da virus patogeni e l’altro sano,
succede che il flusso biofotonico che si libera dal sangue sano, veicolato
magari con una fonte luminosa ulteriore, aiuta quello accanto, ammalato, che
riceve energia e si libera dei virus. Viceversa, sono sicuro che, facendo
passare la luce, fornita sempre da una fonte luminosa, a partire dal campione
contenente i patogeni verso quello sano, avremo la comparsa di virus anche
nella provetta contenente sangue privo di patogeni, secondo la logica dei vasi
comunicanti.
Un esperimento simile è stato fatto anche da Vlail Kaznacheyev all’Università di Novosibirsk,
nel 1970, utilizzando cellule infette da Epstein Barre Virus (EBV) cioè il
virus della mononucleosi infettiva (febbre ghiandolare) facendo passare, per un
certo tempo, una luce U.V. ultradebole a partire dalle provette, costituite da
cellette in quarzo, contenenti cellule infettate da EBV verso cellette,
adeguatamente separate ed isolate dalle prime, contenenti cellule sane. Il
risultato sconvolgente è stato che, in poco tempo, anche se non vi è stato
assolutamente contatto tra i fluidi, anche le cellule sane si erano infettate.
Tali risultati sono stati confermati da vari
ricercatori della facoltà di Biologia di Mosca e dalle ricerche sulla
luminescenza ultradebole nei sistemi biologici come V. Naletov nel 1993,
confermando le teorie dell’emissione di biofotoni con informazioni di
Gurwitsch.
Tali logiche sono state da me ritenute valide,
anche alla luce della mia teoria dell funzionamento dei VIRUS come una vera e
propria “chiave elettromagnetica”
. Queste logiche non ubbidiscono,
ovviamente, alle leggi chimiche codificate e creano sconcerto nella scienza
ortodossa che evita sempre di soffermarsi su queste ricerche che tendono a
sviluppare ulteriori sistemi e darci una visione più completa e realistica
della biologia animale. Le nostre conoscenze fisiche e biologiche non riescono
a spiegare queste reazioni perché ci basiamo ancora su scoperte vecchie di
cent’anni. Si potrebbe fare un esempio: se modifichiamo la temperatura ad
un processo biochimico che induciamo nel sangue, dovrebbe variarne la reazione,
ma non è così. Voeikof provocò nel sangue una reazione immunologica, cambiando
continuamente la temperatura, entro i limiti fisiologici di 35°-38° C; solo
quando il processo di variazione della temperatura arriva ad uno stato
stazionario, il sangue reagisce, ma con ritardo.
La linea a spirale ottenuta in un caratteristico
grafico è la “memoria” biologica, perché il
sangue ricorda il suo stato precedente e tende a conservarlo.
L’uomo è sempre un po’ malato, ma la natura, essendo più intelligente, tende a
difendersi e sarebbe meglio imparare da questa, invece di inventare teorie
diverse o tecniche che non tengono conto del contenuto bioinformativo delle
cellule e specialmente quelle del sangue.
Parlo di certi interventi medici come le
trasfusioni od i trapianti o, peggio ancora, l’ingegneria genetica con cellule
staminali eterogene. Questa non è la strada giusta; la scienza biomedica
dovrebbe percorrere una strada ben diversa, cioè considerare la possibilità di rigenerare autogenicamente
l’organo malato o una parte di esso (sangue compreso).
Il sangue, quindi, non solo è l’elemento più
importante per la nostra sopravvivenza fisica, ma, come diceva anche Voeikof è
anche sede di qualcosa di misterioso e magico e del flusso vitale che ci rende
parte del tutto, pervaso dalla stessa forza creativa.
Praticando trapianti o trasfusioni, la
scienza accademica non tiene conto di dover, anche, fare i
conti una parte fondamentale della nostra dimensione energetica e spirituale
che ad occhio nudo è invisibile; oltre al fatto che gli organi, quando vengono
espiantati, sono ancora vivi, e che, come dimostrato dalle ricerche di K. Korotkov, professore di
Biofisica all’Università di San Pietroburgo: “l’aura o la parte sottile ed energetica che investe i nostri elementi
vitali, se ne allontana solo dopo qualche tempo…”
Si potrebbe dedurne che, se si priva un corpo
ancora vivente di un organo, lo si uccide e lo si espropria di una parte del
suo corpo energetico che gli è necessaria come strumento di conoscenze,
acquisita attraverso l’esperienza compiuta dall’organo durante la vita.
Nello stesso modo, impiantando nel corpo
di un’altra persona, un organo che porta la vibrazione e l’esperienza di un
altro essere umano, s’interferisce nel cammino karmico, energetico ed
informativo della persona mutandone parimenti il destino evolutivo.
Vi
renderete conto della follia e della mancanza di etica di una certa scienza coi
paraocchi e paraorecchie? Dal momento che tutto vibra ed oscilla e che siamo
immersi in un continuo dialogare tra cellula e cellula, tra uomo e uomo, tra
pianeta e pianeta, tra Cosmo e terra, tra terra ed acqua e gli altri elementi possiamo,
senza difficoltà, credere che esista una Volontà Suprema che desidera che questa
comunicazione avvenga e che abbia riposto nel mondo invisibile i
misteri di questa comunicazione, di questa in-formazione dell’universo.
“Il Menstruum attraverso cui la
volontà può agire per compiere il bene ed il male è la Mumia vivente”: così
esordisce, in una delle sue opere, il grande Paracelso che definiva “Mumia” come il veicolo che contiene
l’essenza della vita (“invisibile
veicolo di vita”) che circola anche e soprattutto nel sangue
dell’uomo e degli animali. Egli specifica inoltre che “la Mumia di un essere vivente partecipa
alle caratteristiche del vivente da cui è stata tolta”.
Concetti di fine alchimia, che devono farvi riflettere. Vi consiglio di cercare
qualche biblioteca che abbia copie dei libri di Paracelso e di leggervi tutte le sue opere, contengono concetti e
riflessioni molto utili per la vostra formazione e cultura.
Per sottolineare, inoltre, il concetto filosofico e
metafisico che si ricollega sempre alla teoria della memoria dell’acqua,
contenuta nel sangue, si può fare sempre riferimento al Faust di Goethe ed alle
teorie di Rudolph Steiner nonché agli studi del premio Nobel francese
J.Benveniste.
Faust come artefice delle massime aspirazioni umane
stringe un patto con le potenze del male, rappresentate da Mefistofele, diavolo
inviato dall’Inferno. Faust deve
sottoscrivere col sangue il patto scritto con Mefistofele. In
un primo tempo Faust crede che si tratti di una buffonata, ma a questo punto
Mefistofele dice la frase “simbolo” e frutto dell’illuminato pensiero
iniziatico di Goethe: “il
sangue è un succo molto peculiare”.
Il sangue, in sostanza, sarebbe ciò che eleva e
conserva la vita umana, e quindi il
Diavolo, nemico acerrimo del genere umano, potrebbe essere anche nemico del suo sangue.
Farei anche notare che già nelle più antiche elaborazioni della Saga Faustiana,
come pure nelle saghe in genere, il sangue svolge la stessa funzione. In un
antico libro sul Faust viene descritto con chiarezza che egli si procura un
taglio sulla mano sinistra con un temperino e poi raccoglie con la penna il
sangue che scorre e scrive il suo nome sotto il patto ed infine con il sangue
coagulato sulla mano sinistra forma le parole:
“O Uomo, fuggi!”
Goethe, e con Lui tutta la saga e tutti i
precedenti poemi sul Faust, hanno inteso che il Diavolo attribuiva qualcosa di speciale al sangue e che per lui
avere in mano Faust significa appropriarsi del suo sangue. Si racconta che per Mefistofele era importante
appropriarsi di almeno una goccia del sangue di Faust per averlo in mano.
Ne ho ricavato la sensazione che chi si
impadronisce del sangue dell’uomo può anche avere il dominio sull’uomo stesso e
quindi il sangue sia un succo veramente peculiare. Potete ben immaginare quanto
io sia preoccupato da quest’abitudine di praticare trasfusioni senza precauzioni,
tranne quelle di routine per la verifica della compatibilità del gruppo
sanguigno o per evitare grossolane trasmissioni di batteri, virus macroscopici
o patologie legate a particelle contaminanti “attualmente” conosciute o
riconosciute. Ma il resto? Come forse sapete, oltre all’epatite A-B-C si è
isolata anche la D e la E, per cui le vecchie trasfusioni non prevedevano
nemmeno esami che escludessero l’epatite C, D, E. I trasfusi di un tempo sono
stati fortemente a rischio ma per il medico tutto era sicuro e tranquillo.. Ho
conosciuto soggetti che si sono trovati positivi all’Epatite C, anni dopo la
trasfusione. Ed ora anche la D e la E..
Un’importante ricerca americana parla
di un noto parassita: il o la Babesia (Piroplasma
Babesia) che verrebbe trasmesso dalle trasfusioni di sangue. La
Babesia Microti è un protozoo che dà sintomi con manifestazioni simili alla
malaria, che si credeva essere trasmesso solo dalle zecche. Ora viene
evidenziato, invece, che viene trasmesso anche con le trasfusioni di sangue. Poiché
è stato notato un incremento di babesiosi umana, negli Stati Uniti è stato
condotto uno studio su un totale di 3490 donazioni di sangue, testate per la
ricerca di anticorpi contro la Babesia microti. La conclusione di questo test è che molti rischiano
di essere infettati dalla Babesia microti attraverso le trasfusioni di sangue.
Tratto da “Published 7 November 2005 in Transfusion,
45(11): 1804-10”
vi riporto integralmente, in inglese, il testo del report:
“Reports of transfusion-transmitted Babesia Microti have
risen steadily during the past several years, reflecting a concurrent increase
in US cases of human babesiosis. Although several studies have measured B.
microti antibodies in blood donors, little is known about associated
parasitemia and the inherent risk of transmitting the parasite by transfusion.
Study design and methods: Donations from blood donors located in
Babesia-endemic and nonendemic areas of Connecticut were tested for B. microti
antibodies from July through September. Subsequently, an additional blood
sample was collected from selected seropositive donors and tested by nested
polymerase chain reaction (PCR) for B. microti nucleic acids. Results: A total
of 3490 donations, 1745 each from endemic and nonendemic areas, were tested for
B. microti antibodies; 30 (0.9%) were confirmed as positive and seroprevalence
rates peaked in July. Significantly more seropositive donations were from
endemic areas (24, 1.4%) than nonendemic areas (6, 0.3%). Ten (53%) of 19
seropositive donors subsequently tested by PCR were positive..”
Conclusion: B. microti seroprevalence was highest in those areas of Connecticut where the parasite is endemic. More than half of seropositive donors tested had demonstrable parasitemia, indicating that many are at risk for transmitting B. microti by blood transfusion. Three donors were identified as parasitemic in October, suggesting that donors may be at risk for transmitting the parasite outside of the peak period of community-acquired infection.
Conclusion: B. microti seroprevalence was highest in those areas of Connecticut where the parasite is endemic. More than half of seropositive donors tested had demonstrable parasitemia, indicating that many are at risk for transmitting B. microti by blood transfusion. Three donors were identified as parasitemic in October, suggesting that donors may be at risk for transmitting the parasite outside of the peak period of community-acquired infection.
A parte lo sconvolgimento metabolico ed immunitario che
creano le trasfusioni nei soggetti magari indeboliti da malattie od incidenti,
definirei, a questo punto, le trasfusioni del sangue molto più pericolose di un
rapporto sessuale a rischio massimo e non protetto. Non vi pare?
Uno sguardo che ci proviene da un passato, romantico,
sognatore ed intellettuale ma colto e profondo non può che aprirci
ulteriormente gli occhi e la coscienza su questo tema che ci riguarda così da
vicino e ci racconta che “chi può guardare nell’anima di un popolo sa benissimo
che nel popolo, nelle tribù e nelle grandi famiglie non vi sono solo poesie
sdolcinate o cose del genere, ma qualcosa di molto più profondo che si
manifesta nei suoi miti nelle sue saghe nelle sue fiabe, con le loro potenze
meravigliose e i loro meravigliosi eventi. Nel sangue viene come riassunto ciò
che si è venuto formando dal passato materiale e spirituale dell’uomo e quindi
se una potenza malvagia vuole influire su di un uomo, essa deve avere,
soprattutto, il dominio del suo sangue” (R.Steiner). E’ questo il profondo e
spirituale significato del passo del Faust in cui il rappresentante del
principio del male dice:
“sottoscrivi il patto con il sangue
perché se ho il tuo nome scritto con il sangue ti ho afferrato in ciò
attraverso cui l’uomo può venire afferrato. Ti ho attirato a me. Quello cui
appartiene il sangue possiede anche l’uomo o l’Io dell’uomo”.
Esistono
antiche conoscenze occulte che confermano, secoli prima, ciò che la scienza ha
scoperto e sperimentato da poco e cioè che, mischiando il sangue di un animale
con quello di un altro, anche di razze simili ma non imparentato col primo, il
sangue dell’uno uccide quello del secondo.
“La mescolanza del sangue uccide l’antica
chiaroveggenza dell’uomo primitivo; quando il suo sangue viene mischiato con
quello di popoli non affini al suo…” ed ancora “L’organismo fisico umano viene conservato anche
incrociando sangue estraneo, ma la forza chiaroveggente muore sotto l’influsso
di mescolanze del sangue o di matrimoni fra lontani…” (R. Steiner).
Non a torto un valente conoscitore dell’anima come
Steiner spiegava che il sangue, con il suo movimento, è come un secondo uomo
che si comporta come una specie di mondo esterno e sottile, rispetto all’altro
uomo costituito di ossa, muscoli e masse nervose, ammettendo e riconoscendo,
implicitamente, il principio olografico. Nel sangue vi è dunque un vero e proprio doppio spirituale e sottile
dell’uomo che lo accompagna di continuo, dal quale l’uomo
attinge di continuo nuove forze ed al quale abbandona ciò che più non usa. Con
pieno diritto il sangue è stato denominato da Steiner
“vita umana fluente”
e deve esserne, da parte degli operatori sanitari, rispettata l’integrità, la
forza e l’originaria vibrazione; una particolare attenzione dovrà essere
posta specialmente da parte di coloro che dovranno salvaguardare la salute
pubblica.
Simile discorso può essere fatto,
ovviamente, per la donazione di organi e l’utilizzo di cellule umane o
materiali umani per ingegneria genetica, tecniche contro l’etica e la medicina
spirituale che si stanno diffondendo sempre di più e con il sospetto non solo
mio, anche per ragioni di mero profitto.
Siete rimasti tutti senza parole vero? … Aprite gli
occhi e “svegliatevi” dal grande sonno…vi prego!
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[Sangue]
Una lettura affascinante che merita uno studio approfondito per verificare, la fondatezza dell'effetto che può produrre immettere del sangue, anche se dello stesso gruppo nel corpo di una persona, seguendo il processo nel tempo, per verificare se subentrano dei cambiamenti significativi nel ricevente.
RispondiEliminaChe il sangue, possa veicolare nel ricevente addirittura le caratteristiche del donatore e quindi anche le conoscenze, trovo sia affascinante, tanto da chiamare in causa la "leggenda" dei vampiri di cui personalmente ho motivo di credere che non sia esattamente una leggenda, dato che le storie dei vampiri, sono riportate in tutte le epoche e negli antichi scritti di civiltà millenarie. Il mondo in cui viviamo, non è propriamente come ci hanno insegnato ... ma molto di più. Per esempio, tanti eventi, e noi stessi, a volte senza rendercene conto perchè magari non possediamo certe conoscenze, sconfiniamo e ci fondiamo con la metafisica. Con la dimensione sottile ...
Per quello che può valere dato il contesto ortodosso dei modelli scientifici, Io ho l'assoluta certezza. E non è un modo di dire o per sentito dire.
E sono assolutamente daccordo con te.Se la Natura ha deciso che un organo umano non debba più funzionare, non bisogna sostituirlo con altri provenienti da cosiddette donazioni.
RispondiEliminaMa che davero? Prima i vaccini, poi le trasfusioni. Il prossimo passo sarà abolire le terapie, poi gli ospedali e infine vietare gli studi di medicina. Scusate la villania
RispondiEliminama mi viene spontaneo proferire l'immortale invettiva di Lillo e Greg....