La medicina del dottor Hamer e le cinque leggi biologiche
- Biografia del dottor Hamer
-
Prima legge: Il
trauma è il detonatore
- Seconda legge: niente esiste senza il suo contrario
- Terza legge: Il sistema ontogenetico dei tumori e
delle malattie equivalenti
- Quarta legge: I microbi sono al servizio del
cervello
- Quinta legge: della quintessenza
- Ago aspirato
- Operazioni
- Sostanze cancerogene?
- Metastasi e chemioterapia
-
Elenco della
patologie e spiegazione secondo il dottor Hamer
In questo articolo vi proponiamo la
storia del dottor Hamer, la spiegazione delle sue 5 leggi biologiche, e altri
approfondimento delle sue teorie e dei suoi studi.
Grazie dottor Hamer |
Biografia del
dottor Hamer
Il dott. med. Ryke Geer Hamer è nato in Germania nel 1935. A 18 anni ha conseguito la maturità ed iniziò gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger. Dopo diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg, nel '72 conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro. Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato in chirurgia plastica, con lama 20 volte più sottile di quella di un rasoio, della sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma del corpo, come pure di un apparecchio per la transcutanea del siero.
Il dott. med. Ryke Geer Hamer è nato in Germania nel 1935. A 18 anni ha conseguito la maturità ed iniziò gli studi di medicina e teologia all'università di Tubinger. Dopo diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tubinger e Heidelberg, nel '72 conseguì la specializzazione in medicina interna e iniziò ad occuparsi quale primario in ginecologia di molti malati di cancro. Parallelamente coltivava un hobby molto particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato in chirurgia plastica, con lama 20 volte più sottile di quella di un rasoio, della sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma del corpo, come pure di un apparecchio per la transcutanea del siero.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie ed
i suoi quattro figli, volle ritirarsi in Italia, per curare gratuitamente i
malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle
sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente. Il 18 agosto 1978, alle
tre del mattino il principe Vittorio Emanuele di Savoia, improvvisamente
impazzito, sparò nel pressi dell'isola Cavallo al figlio del dott. Hamer, Dirk,
che stava dormendo in barca. Per più di tre mesi Dirk lottò tra la vita e la
morte e alla fine il 7 dicembre morì. Questa perdita inaspettata cambiò la vita
del dott. Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio infatti
si ammalò di cancro ai testicoli. Lavorando come primario in ginecologia nella
clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua
malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e
quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula
impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi
pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che
tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di
ammalarsi.
Nell'ottobre 1981, quando volle portare
la sua scoperta ad una conferenza medica, il dott. Hamer fu richiamato dal
direttore della clinica e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o
di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare i dati da lui raccolti e
verificati, conscio dell'immenso potenziale di beneficio per tutti i pazienti
contenuto nelle sue scoperte, decide, suo malgrado di lasciare la clinica.
Prima di partire riuscì a raccogliere i dati di tutti i suoi pazienti affetti
da cancro ed i relativi risultati. Egli presentò quindi la sua ricerca all'università
di Tubingen e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di
verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario. Pochi mesi
dopo i decani dell'università respinsero in circostanze misteriose le sue
teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne
l'esattezza.
Grazie ancora dottor Hamer |
Incurante delle opposizioni nazionale ed
internazionali, degli attentati alla sua vita, dei 67 tentativi d'internamento
psichiatrico forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici, il dott. Hamer,
dal canto suo, ha continuato l'assidua ricerca e verifica delle leggi
biologiche da lui scoperte, indagato su più di 30mila pazienti e verificato in
ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.
Infine,
il 11 settembre 1998, presso
l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava e il dipartimento oncologico
di Trnava si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche
della Nuova
Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate
(vedi
allegato).
Prima legge: Il trauma è il
detonatore
Ogni malattia è causata da un trauma
emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che
viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere.
Allo scopo di continuare la specie,
l'uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di
sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello,
nelle sue cellule.
Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo,
tre unità che funzionano sempre insieme.
a) Il cervello non è in grado di
distinguere tra reale e simbolico, tra realtà e immaginazione.
b) Siamo programmati per sopravvivere,
quindi la malattia è la soluzione perfetta del cervello in termini biologici di
sopravvivenza.
c) Tutte le volte che un individuo viene
colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:
- vissuto in maniera drammatica
- ci colga impreparati
- l'emoziona abbia il sopravvento sulla
ragione
- sia vissuto in solitudine, rimuginando
continuamente il problema
- non si trovi una soluzione
soddisfacente
Allora e solo allora il cervello entra in
azione mettendo in moto uno speciale programma biologico per la sopravvivenza
dell'individuo.
L'intensità del trauma emotivo
determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determinerà
la localizzazione nel corpo.
Quindi la malattia è un simultaneo
squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto ad un trauma emotivo.Senza conflitto
non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!
Seconda legge: niente esiste senza il suo contrario
Viviamo in un mondo polare, non esiste il
giorno se non c'è la notte, la salute non ha senso senza la malattia, ecc. La
medicina ufficiale ha individuato circa un migliaio di malattie, suddividendole
in malattie "fredde" e malattie "calde". Quelle
"fredde" sono: stato continuo di stress, insonnia, cancro, angina
pectoris, neurodermatiti, psicopatologie, ecc. quelle "calde" sono:
infezioni, reumatismi, allergie, esantemi, ecc. In verità non esiste una
malattia "fredda" o una malattia "calda", ma piuttosto
esistono fasi alterne "fredde" e "calde". Tutte le malattie
presentano appunto due fasi: fase "fredda" detta simpaticotonia, e
fase "calda" detta vagotonia. E' sempre la fase "fredda"
che arriva per prima, seguita dalla fase "calda" di riparazione una
volta superato il trauma. Il superamento del trauma è la chiave di volta per
passare in fase di riparazione.
FASE FREDDA:
Al verificarsi di un trauma emotivo che
ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, che viviamo in solitudine e
che non sappiamo come risolvere, i tre livelli dell'essere
(mente-cervello-corpo) entrano in una fase di reazione per poter sopravvivere:
- a livello psichico: il
paziente continua a rimuginare il suo problema, è stressato, non ha più fame,
dimagrisce, fa fatica ad addormentarsi. In questo continuo stato di allarme
tutte le energie sono mobilitate al solo fine di superare il trauma.
- a livello cerebrale: si
producono dei cerchi concentrici (focolai) in una certa area del cervello che
presiede al funzionamento di un organo ben preciso. Alla TAC cerebrale senza
liquido di contrasto i focolai di Hamer sono chiaramente visibili.
- a livello fisico: il
cervello può dare solo quattro ordini: creare una massa (tumore, ciste, ecc)
scavare un buco (lisi), bloccare, sbloccare un organo.
FASE CALDA:
Questa fase ha
inizio solamente al momento della soluzione del conflitto.
- a livello psichico: iniziamo
a tirare il fiato. Lo stress si dilegua, il conflitto è stato risolto. Torna
l'appetito, le estremità del corpo riprendono ad essere calde.
- a livello cerebrale: nell'area
del cervello dove si è verificato il "cortocircuito" comincia a
formarsi l'edema di riparazione. Una volta terminata la riparazione una crisi
epilettoide (tremori, sudori freddi, stress, evacuazioni urinarie) verificherà
se l'evento conflittuale è stato completamente superato; in caso affermativo
l'edema sarà evacuato tramite la diuresi, in caso negativo si manifesterà con
fasi alterne di ricadute e risoluzioni che avranno come conseguenza il formarsi
di una cisti cerebrale al posto dell'edema.
- livello fisico: già
prima della crisi epilettoide la malattia smette di progredire ed il cervello
si ripara. Nella fase di vagotonia (fase calda) il paziente entra in uno stato
di infiammazione; tutte le energie sono ora tese alla risoluzione cerebrale e
fisica: può avere stati febbrili, dolori diffusi o localizzati e molta
stanchezza. Tutti gli stati infiammatori sono delle riparazioni, ivi comprese
le malattie infettive. E' da tener presente che la fase di riparazione può
essere anche più pericolosa della fase di malattia.
Terza legge: Il
sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti
Il termine ontogenetico si riferisce alla
vita embrionale dell'individuo e si parla di "malattie equivalenti"
perché non solo i tumori, ma tutte la malattie, si comportano secondo
l'enunciato delle cinque leggi.
La ragione di tutti i comportamenti
biologici risale alla notte dei tempi e comincia con l'apparizione della prima
cellula sul nostro pianeta.
Abbiamo già detto che l'uomo non sarebbe
potuto sopravvivere fino ad oggi se non avesse integrato nel suo cervello
programmi biologici di sopravvivenza volti al superamento di ogni genere di
ostacoli che nel corso dei millenni si sono presentati sul cammino della sua
evoluzione. Una volta superato l'ostacolo, la soluzione viene trasmessa alle
generazioni future: nei primi due mesi di vita intrauterina il feto
incarna tutta questa memoria dall'inizio della vita ad oggi.
-
prima tappa dell' evoluzione:
La cellula per continuare deve respirare, mangiare, eliminare e riprodursi.
Col passare dei secoli la nostra cellula si associa ad altre cellule e diventa
un organismo pluricellulare adattandosi così alle situazioni contingenti. Se,
per esempio, esso vive in un luogo dove l'ossigeno scarseggia, entra in una
fase di stress e trova la soluzione al problema moltiplicando le cellule
specializzate nella respirazione. Creerà una specie di tumore, una
proliferazione cellulare. Dunque a questo stadio della vita, la sopravvivenza è
assicurata da un aumento delle cellule là dove è necessario e l'ordine di
proliferazione viene impartito da una struttura cerebrale arcaica che diverrà
il tronco cerebrale.
Ciò che avviene nel ventre materno in
qualche modo ripercorre tutti gli stadi dell'evoluzione, tant'è vero che, nel
corso del suo sviluppo, l'embrione sembrerà di volta in volta un'ameba, un
girino, ecc.
Cos'à ereditato l'uomo moderno dalla
prima tappa dell'evoluzione della vita sulla Terra? Quali sono gli eventi
conflittuali? Sono conflitti che riguardano il...boccone! Un boccone di
cibo, d'aria, un boccone da espellere, un boccone in senso figurato (nutrirsi,
respirare, eliminare). L'uomo quando si sente crollare tutto addosso, il
cervello trattiene i liquidi. Per quanto riguarda la funzione riproduttiva, i
conflitti interesseranno l'endometrio e parte della prostata.
- seconda
tappa dell'evoluzione:
Qui assistiamo al passaggio degli
organismi viventi dall'ambiente acquatico a quello terrestre. Ora deve
proteggersi dal nuovo mondo che lo circonda: là dove sarà aggredito dai raggi
solari, il cervello produrrà un ispessimento delle membrane per evitare di
morire bruciato. Nel ventre materno, l'embrione continua a perfezionarsi
irrubostendo tutte le membrane: derma, pleura, peritoneo, pericardio.
Quali tracce psichiche rimarranno
registrate nella memoria dell'uomo moderno? In generale tutti i conflitti
relativi alla paura di venire aggrediti, di subire un'aggressione contro
l'integrità fisica all'altezza del torace (mesotelioma pleurico), della cavità
addominale (mesotelioma peritoneale), del cuore (mesotelioma del pericardio).
Fanno ancora parte tutti i conflitti relativi al sentirsi in qualche modocolpiti
nella propria integrità morale, insozzati: attacchi vissuti sulla
pelle che daranno luogo a melanomi. La pelle è la parte del nostro corpo che
per prima entra in contatto con gli altri individui
-
terza tappa dell'evoluzione:
Per il nostro piccolo organismo è ora di
muoversi, esplorare l'ambiente circostante. Dovrà quindi sviluppare uno
scheletro, dei muscoli e dei tendini. Ma se il mondo verso il quale tende (la
terra) non è migliore di quello dal quale proviene (l'acqua), deciderà di
tornare indietro e dovrà quindi perdere gli organi che aveva
espressamente sviluppato: dovrà fare una lisi (riduzione cellulare, necrosi),
perdere sostanza.
Nel ventre materno comincia è il momento
in cui compare il sistema osseo e muscolare. Questa fase corrisponde allo
sviluppo del proprio valore. Qui i conflitti sono di svalutazione di sé (osteoporosi).
-quarta
tappa dell'evoluzione:
E' un ulteriore precisarsi di tutte le
tappe precedenti, il passaggio da: "mi sposto sulla superficie e mi misuro
con il nuovo ambiente" a "entro in comunicazione con altri
individui". Si affinano gli organi sensoriali:
Sul piano psichico assistiamo ad una
proiezione di sé in un contesto sempre più vasto e complesso. Se ho paura di
morire la soluzione biologica del cervello sarà quella di aumentare gli alveoli
polmonari per prendere più aria e sopravvivere, insomma una proliferazione
cellulare, un cancro ai polmoni. Se invece mi "tolgono il fiato", mi "manca
il respiro", ossia un conflitto dipendente dal mio rapporto con gli altri,
la soluzione sarà quella di ulcerare i bronchi affinché passi più aria. Mentre
se il conflitto è legato a dover andare allo stesso tempo in due direzioni
diverse e non sappiamo cosa decidere, la soluzione biologica è la paralisi
delle gambe (blocco funzionale).
In
sintesi:
Al verificarsi di un conflitto inatteso,
senza soluzione apparente, vissuto in solitudine, la patologia si esprime
contemporaneamente a livello mentale, cerebrale e organico.
- a livello mentale c'è uno stato di
stress permanente
- a livello cerebrale si verifica un
corto circuito in una specifica area del cervello
- a livello organico avviene la
proliferazione cellulare (tumore) oppure la lisi (perdita di sostanza) o ancora
un blocco funzionale (paralisi).
L'eliminazione del conflitto è la chiave
di svolta che permette di passare alla fase di riparazione.
Quarta legge: I microbi sono al servizio del
cervello:
I microbi sono nostri alleati, sono loro
che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. E' il cervello che
invia l'ordine ai nostri amici virus, funghi o batteri.
Tutti i microbi arrivano, proliferano e
scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in
sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del
programma biologico della Natura.
l'uomo convive con i microbi: il nostro
corpo contiene dieci volte più batteri che cellule umane: centomila
miliardi
Quinta legge: della quintessenza:
Tutti i comportamenti dell'uomo (e
malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nel
cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia è una soluzione biologica del
cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza.
Ogni organismo vivente possiede un
cervello più o meno sviluppato, in grado di captare inconsciamente le
informazioni provenienti dal mondo che lo circonda. Le cellule i batteri che
abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono, con lo steso ritmo
del cervello principale.
La malattia ha sempre un senso. Essa è
utile, necessaria, vitale per l'individuo e per l'evoluzione della specie.
Tratto da La medicina sottosopra.
E se Hamer avesse ragione? di Giorgio Mambretti e Jean Séraphin ed.
Amrita
Ago aspirato.
In base alla conoscenza della Nuova
Medicina riguardo al fatto che anche nel caso di un cancro si trova sempre la
stessa formazione istologica nel medesimo punto dell'organo, diventano
praticamente del tutto superflue delle prove mediante ago aspirato o
escissione. In base alla nostra esperienza sappiamo che la TAC cerebrale può fornire dati
più sicuri su una formazione istologica rispetto a una biopsia.
Un'escissione, nel caso di un
osteosarcoma, costituisce quasi sempre l'inizio di una catastrofe, perché il
liquido del callo che si trova sotto pressione si fa strada attraverso il
periosto aperto versandosi nel tessuto circostante e li causa un enorme
sarcoma. Se non fosse stata fatta nessuna prova di escissione il tessuto
circostante esternamente sarebbe stato "solo" gonfio perché il
liquido fuoriesce attraverso il periostio ma non le cellule del callo. Avremo
un processo, come nel caso di un reumatismo articolare acuto, che dopo un certo
periodo di tempo regredisce spontaneamente.
L'aspirazione con l'ago può avere delle
conseguenze fatali ad esempio dove viene aperto verso l'esterno un cosiddetto
ascesso freddo del seno, cioè un adenocarcinoma della ghiandola mammaria nella
fase post conflittuale. Appare quindi una secrezione tubercolotica maleodorante
dal seno. Come nel caso dell'osteolisi in fase di riparazione che viene aperta
e dove la fuoriuscita di callo può essere impedita momentaneamente con la
chemio, va a finire perlopiù con l'amputazione, così anche nel caso del seno
agoaspirato si arriva spesso all'amputazione.
Tratto da "Il capovolgimento
diagnostico, la genesi delle malattie e in particolare il cancro" del
dott. Ryke Geer Hamer, ed. "Amici di Dirk" Fuengirola, Spagna
Operazioni
Le operazioni eseguite sono in gran parte delle cosiddette
operazioni tumorali. Sappiamo che tutte le necrosi dirette dal midollo
cerebrale nella fase di riparazione danno dei tumori sin qui chiamati maligni
(linfomi, osteosarcomi, cisti renali, cisti ovariche); per la Nuova Medicina sono
tutti "tumori di riparazione", cioè delle innocue proliferazioni
cellulari che è consentito operare solo se causano un impedimento meccanico o
se sono psichicamente inaccettabili al paziente.
Nei tumori diretti dal paleoencefalo
abbiamo ancora bisogno del chirurgo proprio come abbiamo bisogno del cacciatore
da quando non ci sono più lupi nel bosco: occorre distinguere esattamente, ad
esempio quanto è grande il tumore intestinale, se si arrivasse alla soluzione
del conflitto. Se il tumore è ancora relativamente piccolo si può ritenere che
anche in assenza di TBC non si possono presentare delle complicazioni. Se però
il tumore è grosso e in qualunque momento può causa una occlusione intestinale
allora si deve valutare con molto attenzione se attendere la fase di
riparazione.
Il caso sicuramente più favorevole per
un'operazione chirurgica si ha quando il paziente si trova nella fase attiva,
perché nella fase di riparazione l'anestesia presenta dei rischi più elevati a
causa della vagotonia.
Nella Nuova Medicina si sono anche delle
indicazioni chirurgiche, pure di tipo negativo, ad esempio una cisti ovarica o
renale, che hanno un ritmo simile a quello di una gravidanza e hanno bisogno di
nove mesi circa per indurirsi e per poter riprendere la funzione organica
che spetta loro. In questi nove mesi non è consentito operare perché durante
tale periodo le cisti sono cresciute a ridosso degli altri organi viscerali
dove, in mancanza di un proprio sistema arterioso e venoso, si riforniscono
temporaneamente del sangue necessario. Questo processo è stato mal interpretato
come "crescita tumorale maligna infiltrante". La prova si è avuta
proprio quando dopo l'ablazione della ciste tali "parti tumorali"
infiltrate continuavano a crescere per il resto dei nove mesi e in seguito
dovevano essere operate di nuovo rivelandosi così come particolarmente maligne.
Ma se lasciamo che trascorrano i nove mesi, allora le piccole cisti fino a 12 cm possibilmente non
dovranno essere operate perché queste cisti assolvono la funzione della
produzione ormonale, rispettivamente, per il rene, della eliminazione
dell'urina, come appunto l'organismo prevede.
Tratto da "Il capovolgimento
diagnostico, la genesi delle malattie e in particolare il cancro" del
dott. Ryke Geer Hamer, ed. "Amici di Dirk" Fuengirola, Spagna
Sostanze
cancerogene?
secondo Hamer non esiste alcuna prova dell'esistenza di
sostanze cancerogene. Le argomentazioni a sostegno di questa tesi sono:
1) non è possibile provocare tumori su
organi le cui connessioni nervose con il cervello sono state tagliate (organi
trapiantati)
2) le sostanze inoculate agli animali per
indurre il cancro non inducono nulla se non c'è l'intervento del cervello. Esse
possono distruggere, avvelenare ma non indurre il tumore. Le radiazioni
distruggono le cellule ma non provocano i tumori.
Metastasi
e chemioterapia
secondo la medicina ufficiale le cellule cancerogene
migrano dal cancro primario per via arteriosa o linfatica; ma questa è solo
un'ipotesi, mai dimostrata in laboratorio. Per di più il
cancro al seno è una massa mentre il cancro alle ossa è una lisi: queste
cellule tumorali devono essere molto intelligenti per modificarsi strada
facendo! Secondo Hamer le metastasi sono nuovi conflitti provocati da nuovi
choc conflittuali, provocati cioè dallo choc da diagnosi e prognosi mediche
apparentemente ineluttabili. Il paziente cui viene diagnosticato il cancro,
cioè viene preso dal panico del "brutto male che prolifera in modo
anarchico e dal quale apparentemente non c'è scampo", e "questo panico"
sarebbe il nuovo choc all'origine di quelle che vengono chiamate metastasi:
autosvalutazione, "non ho più alcuno valore"--> cancro alle ossa,
paura di morire --> cancro ai polmoni, tutto mi crolla addosso -->
patologia renale, mi sento ai margini della società --> patologia della
pelle.
Secondo Hamer il 30% dei cancri operati,
sono vecchi cancri senza pericolo. Se questo 30% è sottoposto a sedute di
chemioterapia, una parte di questi subirà un nuovo conflitto di panico e
morirà, ma coloro che non avranno vissuto un nuovo trauma emotivo (malgrado
l'intervento e la chemioterapia che elimina il vecchio cancro incapsulato)
certamente guariranno.
Tratto da: http://asac.multimania.com/, http://www.krebsinformation.de/ e La
medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione? di Giorgio Mambretti e
Jean Séraphin ed. Amrita
Elenco della
patologie e spiegazione secondo il dottor Hamer
1. Cancro al seno sinistro, cervelletto destro: emozione detta del"conflitto del nido". Hamer definisce tale conflitto come "conflitto madre-figlio piccolo" (ancora sotto la tutela dei genitori) reale o virtuale ; per esempio, succede qualcosa al figlio e la madre se ne attribuisce la colpa ; o succede qualcosa al marito invalido (vissuto come figlio piccolo "virtuale") e la moglie se ne attribuisce la colpa; oppure ancora conflitto coniugale caratterizzato da collera, verso marito ritenuto irresponsabile (cioè figlio piccolo "virtuale").
1. Cancro al seno sinistro, cervelletto destro: emozione detta del"conflitto del nido". Hamer definisce tale conflitto come "conflitto madre-figlio piccolo" (ancora sotto la tutela dei genitori) reale o virtuale ; per esempio, succede qualcosa al figlio e la madre se ne attribuisce la colpa ; o succede qualcosa al marito invalido (vissuto come figlio piccolo "virtuale") e la moglie se ne attribuisce la colpa; oppure ancora conflitto coniugale caratterizzato da collera, verso marito ritenuto irresponsabile (cioè figlio piccolo "virtuale").
2. Cancro seno destro, cervelletto sinistro: conflitto madre-figlio
grande; per esempio, la madre soffre , perché il figlio o la figlia si
allontana o si sposa, o non le dà retta come lei vorrebbe o le crea
preoccupazioni o in effetti non è in accordo, ma può anche essere il caso di
uno stress fisico, legato al rimanere in casa dei figli grandi, che devono
essere accuditi.
3. Cancro dei linfonodi ascellari, della pleura : come il cancro del seno, con uno
sviluppo temporale più rapido.
4. Cancro dei bronchi: in fase attiva vi è ulcerazione, in fase di
riparazione le ulcere si chiudono. Conflitto di territorio indiretto, cioè
quando la sfera personale e dello spazio vitale è insidiata da sensi di colpa,
da minacce o semplicemente da paure, da insicurezze irrisolte dell'infanzia o
dell'adolescenza, riattivate da specifici eventi. Per es. “mi togli l’aria”,
“lasciami respirare”, "non ho più il mio spazio" ecc.
5. Cancro peribronchiale del mediastino: simile, anche come
localizzazione cerebrale, al cancro bronchiale, causato da paura di perdere la
salute, paura di perdere il partner, paura della solitudine, paura
dell’ignoto.
6. Cancro dei polmoni (alveoli polmonari): in fase attiva carcinoma, la
fase di riparazione avviene mediante tubercolosi polmonare. Qui rappresenta la
paura arcaica di morire, di non poter più respirare. Conflitti familiari
solitamente, ma anche di lavoro, dove l'individuo è stato lungamente e
pesantemente soppresso e infine è accaduto un episodio che ha fatto traboccare
il vaso, eventualmente anche qualcosa obiettivamente ma non soggettivamente
insignificante.
7. Cuore e coronarie: dalla letteratura medica è noto
che i tumori del cuore sono un'eventualità rarissima ; ma Hamer considera i
disturbi ischemici del cuore alla stregua di tumori.
Per effetto di un conflitto, il tessuto cardiaco e la parete delle coronarie si gonfia, sino ad occludere la circolazione,provocando dunque un infarto. Le sedi cerebrali colpite parallelamente al cuore, sono il cervelletto e il lobo temporale controlaterale : se il disturbo ha sede nella parte destra del cuore, sono coinvolti il lobo cerebellare sinistro e il lobo temporale sinistro; viceversa nel caso della parte sinistra del cuore.
Il conflitto riguarda la difesa e la conquista del territorio, per esempio sul lavoro(connessione con il cuore sinistro) ma anche nel campo degli affetti (connessione con il cuore destro).
Per effetto di un conflitto, il tessuto cardiaco e la parete delle coronarie si gonfia, sino ad occludere la circolazione,provocando dunque un infarto. Le sedi cerebrali colpite parallelamente al cuore, sono il cervelletto e il lobo temporale controlaterale : se il disturbo ha sede nella parte destra del cuore, sono coinvolti il lobo cerebellare sinistro e il lobo temporale sinistro; viceversa nel caso della parte sinistra del cuore.
Il conflitto riguarda la difesa e la conquista del territorio, per esempio sul lavoro(connessione con il cuore sinistro) ma anche nel campo degli affetti (connessione con il cuore destro).
8) Cancro dei gangli linfatici del collo, dei gangli
sopraclavicolari, dei gangli linfatici mediastinici: bulbo spinale e corteccia
frontale controlaterale; conflitto: paura delle malattie e della morte, che
diviene una fissazione dopo un episodio nel quale si è temuto per la propria
salute o quella dei propri cari o dopo un episodio di malattia o di morte, da
cui si è rimasti molto impressionati.
9) Tiroide: area cerebrale e conflitto del tutto sovrapponibile
a quelli dei gangli linfatici del collo, sopraclavicolari e mediastinici;
"bisogna fare in fretta", "presto, presto, non c'è abbastanza
tempo per far tutto", "non ce la faccio a star dietro agli avvenimenti".
10) Cancro della laringe: simile ai tumori della
tiroide e dei gangli linfatici del collo, ma con un episodio scatenante, nel
quale l'individuo rischiò di soffocare o annegare o qualcuno a lui caro; area
cerebrale : corteccia frontale interemisferica.
11) cancro della mucosa orale, dei seni paranasali, delle
ossa facciali: regione
encefalica retro-orbitale, frontobasale e/o temporale omolaterale (dalla stessa
parte) ; conflitto legato a qualcosa difficile da masticare , o da odorare o
difficile da affrontare. Per esempio, una situazione familiare di litigi
continui è difficile da masticare quotidianamente e ci può essere sempre una
goccia che fa traboccare il vaso ; l'odore può essere connesso ad episodi
emozionalmente molto negativi (traumi,operazioni), dove era presente un forte
odore(per esempio di benzina nel caso di incidente stradale o di etere o
alcool, nel caso di interventi chirurgici); il viso è connesso ad episodi , nei
quali il viso è stato sfigurato o traumatizzato oppure nei quali si è trovato
insopportabile affrontare "a viso aperto" qualcuno, di cui si ha
timore.
12) Cancro delle ossa : la localizzazione nel sistema nervoso è a
carico della sostanza grigia cerebrale; conflitto di autosvalutazione, in
quanto lo scheletro è la parte che maggiormente nel corpo rappresenta
l'Io. In fase attiva si ha decalcificazione, mentre in fase di riparazione
leucemia o osteosarcoma.
13) Cancro della pelle, melanoma : connesso in
generale con il cervelletto; qualche malattia o deformazione della pelle vista
su di sé o su altri ha impressionato profondamente l'individuo, creando in lui
forte repulsione per tutto ciò che appare sporco o deformato oppure il
conflitto può nascere da una profonda delusione relativa al proprio aspetto o
al proprio modo di apparire agli altri.
14) sclerosi a placche: colpisce la guaina isolante che riveste i nervi,formata da un lipide complesso chiamato mielina; il venir meno della mielina produce delle" placche " di demielinizzazione, dove i nervi, nei quali si propaga l'elettricità per la regolazione degli organi e dei muscoli in particolare,sono fra di loro in cortocircuito e sono inutilizzabili per la conduzione nervosa; perciò si producono delle paralisi muscolari, che possono regredire o peggiorare alternativamente, in relazione con la rigenerazione delle guaine e la loro distruzione, come una costruzione di sabbia sul bagnasciuga viene azzerata dalle onde e nuovamente ricostruita dai bambini.
Aree del sistema nervoso centrale colpite: qualsiasi area può venire colpita, in modo del tutto variabile e imprevedibile.
Il conflitto alla base della sclerosi è un conflitto di dipendenza da una figura genitoriale, che imprigiona la personalità individuale dentro un involucro isolante (una guaina psichica), che impedisce all'individuo il contatto diretto con l'ambiente circostante.
L'inizio della sclerosi è connesso con un evento psichicamente traumatico (per esempio un divorzio da un partner, che di solito viene scelto inconsapevolmente del tutto simile alla figura genitoriale).
15) Cancro dello
stomaco : tronco cerebrale inferiore,bulbo; conflitto: episodio o
episodi indigesti, il "boccone" che rimane nello stomaco, spesso con
familiari, costretti a vivere sotto lo stesso tetto o in vicinanza; in fase
attiva adenocarcinoma in fase di riparazione intervengono funghi e micobatteri
a caseificare il tumore.
16) Cancro del
duodeno: tronco cerebrale inferiore, bulbo; conflitto analogo a
quello dello stomaco, ma in personalità sanguigne, che devono sopprimere i
propri normali sfoghi emozionali per convenienza sociale o materiale.
17) Cancro del pancreas : tronco
cerebrale; conflitto analogo a quello dello stomaco e duodeno, in personalità
molto fini e sensibili, che si offendono molto per le indelicatezze subite.
18) Cancro del fegato e cistifellea: tronco cerebrale, bulbo;
conflitto: forte arrabbiatura, spesso con parenti, per questioni economiche,
associato a sentimenti negativi, come la gelosia e l'invidia. Paura di morire
di fame per mancanza di mezzi, paura di mancare all’essenziale. Il
“cibo” è tutto quello che serve alla sopravvivenza, quindi: soldi,
lavoro, ecc.
19) Cancro all'esofago : area encefalica colpita è la regione
interventricolare, vicino alla base del cranio; conflitto: un episodio per il
quale "non si è riusciti a mandar giù qualcosa"; personalità:
orgoglio eccessivo, dolersi eccessivamente anche per piccoli torti; precedente
episodio solitamente accaduto nell'infanzia di scampato soffocamento per
ingestione di un oggetto o per asfissia, per esempio, dopo avere messo la testa
in un sacchetto di cellophane o per rischio di annegamento.
20) Cancro del piccolo intestino: del tutto simile a quello
del duodeno.
21) grosso intestino: tronco cerebrale; conflitto:
situazione eccessivamente complessa e pesante,difficile da mandare avanti,
sulla quale insorge un evento traumatizzante, che toglie ogni gusto della vita;
personalità insicura, eccessivamente timorosa di sbagliare e che ha soffocato
la propria vita sentimentale.
22) sigma : tronco cerebrale; conflitto e personalità: come per
il grosso intestino, ma in modo ancora più accentuato.
23) Cancro del retto : tronco cerebrale ; conflitto :
avere subito una "stronzata" spesso da persona della quale si aveva
fiducia . Personalità : come per il grosso intestino, con un particolare
atteggiamento perfezionista
24) Cancro alla vescica: lobi temporali ; conflitto : eccessiva
assunzione di responsabilità, spesso dei genitori nei confronti dei figli
adulti, che non sanno badare da soli alla propria vita, ma anche di manager,
che si trovano in situazioni troppo stressanti per loro; personalità :
testardaggine, impongono a se stessi e agli altri una disciplina eccessivamente
rigida .
25) Rene : mesencefalo; conflitto: episodio connesso con un liquido:
latte nei poppanti (per esempio rigurgito che quasi lo soffocava), acqua (per
esempio rischio di annegamento o acqua bollente su una parte del corpo), acidi
(causticazione accidentale di un bambino, o anche di una persona adulta sul
lavoro); condizione di fondo: dover sopportare una personalità sopraffacente la
propria sensibilità sul lavoro o in famiglia.
In medicina cinese il rene è l'organo della volontà e l'acqua è la portatrice della sensibilità.
In medicina cinese il rene è l'organo della volontà e l'acqua è la portatrice della sensibilità.
26) Cancro alla prostata: ponte, nel tronco cerebrale;
conflitto da sessualità impropria, non nella norma, relativo alla vita di
coppia, ad un partner che si comporta male, in modo spiacevole.
27) Cancro al testicolo : mesencefalo; conflitto di perdita
in seguito alla perdita reale o figurata di un figlio; soppressione sessuale,
impedimento a formarsi una famiglia, da parte del padre.
28) Cancro alle ovaie : mesencefalo; conflitto: figlia, che subisce
soppressione sessuale e non, da parte della madre o, al contrario, madre che
non riesce a sopprimere la vita sessuale del figlio o della figlia, volendo
trattenere la prole con sè ; problemi sessuali con il marito o con il compagno,
nati dal fatto che lei non desidera concepire, mentre lui vuole un figlio, o
viceversa; timore di essere rimasta incinta in seguito a un rapporto extraconiugale
o, viceversa, timore di non essere in grado di concepire, di non essere
fertile; litigio con il marito o il compagno sui problemi della
contraccezione.
29) Cancro al corpo dell'utero : ponte (tronco cerebrale);
conflitto: legato ad aborti temuti, subiti o provocati a se stessa; episodi
prenatali di tentativo di aborto subito, che agiscono come fattori scatenanti
profondi del conflitto legato all'aborto.
30) Cancro all' orifizio e collo dell'utero, vagina : lobo temporale sinistro ;
conflitto sessuale , che origina dal fatto di non sentirsi posseduta , ma anzi
rifiutata , perché l'uomo agognato ha preferito un'altra, oppure di sentirsi
trascurata sul piano sessuale ; mancanza di figli e/o di rapporti sessuali.
Spesso tale conflitto è connesso con disturbi coronarici o della conduzione a carico del cuore destro o con embolia polmonare destra.
Altre situazioni patologiche , anche se non tumorali, presentano lo stesso andamento bifasico , cioè una predisposizione fisica, seguita da uno scatenamento psichico conflittuale del problema .
Spesso tale conflitto è connesso con disturbi coronarici o della conduzione a carico del cuore destro o con embolia polmonare destra.
Altre situazioni patologiche , anche se non tumorali, presentano lo stesso andamento bifasico , cioè una predisposizione fisica, seguita da uno scatenamento psichico conflittuale del problema .
31) malattie autoimmuni : conflitto di auto-disistima in
seguito a una sconfitta vera o supposta; l'area più colpita chiarisce il tipo
di emozione implicata; per esempio, se viene colpito in particolare il fegato,
l'emozione è di rabbia, se viene colpito il polmone l'emozione
è di paura, se vengono colpiti i vasi arteriosi in particolare, l'emozione è di
antagonismo, in seguito a un conflitto di territorio; se vengono colpite
le articolazioni,
il conflitto è di soppressione subita, di solito da una figura parentale reale
o virtuale (artrite reumatoide).
32) malattie allergiche : Non esiste allergia senza un
conflitto a monte. Ipersensibilità a situazioni difficili reali o virtuali;
anche qui il territorio più colpito chiarisce le emozioni e le motivazioni
implicate .
33) Morbus Crohn : depressione per chiusura dei rapporti
interpersonali e impossibilità di comunicare, perché una persona emotivamente
importante ha negato la sua comunicazione.
34) Vitiligine : in seguito ad un episodio traumatico, perdita della
gioia di vivere, che conduce ad una visione pessimistica, "nera"
delle cose. Sono implicati organi endocrini, in particolare l'ipofisi e
l'epifisi.
35) Malattie infettive acute, come l'influenza : Il virus dell'influenza
(come tutti i virus) nella fase di riparazione aiuta a risolvere piccoli
conflitti di territorio, prevenendo così il cancro ai bronchi.
Ben venga l'influenza!
Ben venga l'influenza!
36) Sindromi da immunodeficienza : conflitto di perdita profondo,
legato alla perdita della stima di sé. Anche in presenza di trauma da
diagnosi.
37) Malattie del sangue: il sangue, come l'osso, è connesso con l'io:
in effetti il sangue si produce all'interno del midollo osseo; il conflitto in
questo caso è legato a una crisi di identificazione con modelli di
comportamento o di pensiero proposti dall'ambiente in cui si vive e a perdita
del senso di gioia e libertà della vita.
38) Anoressia: conflitto: venire rifiutati, sentirsi abbandonati e
in pericolo.
39) Leucemia: fase di riparazione di profondi conflitti di
autosvalutazione. A grosse lisi ossee seguiranno grosse ricalcificazioni che
richiederanno una maggiore quantità di cellule sanguigne (una leucemia). La
leucemia si arresterà alla fine di questo processo. Per quanto riguarda i bimbi
che nascono con la leucemia, siamo sempre in presenza di una fase di
riparazione conseguente ad un conflitto di svalutazione che si è prodotto in
fase intrauterina (cordone ombelicale attorcigliato attorno al collo, desiderio
di uscire, ecc).
40) Morbo di Parkinson: è un conflitto relativo alla motricità che è
vissuto con un'alternanza di fasi attive e di fasi di risoluzione. I tremiti
sono presenti nella fase di vagotonia, ma il malato li teme, e ricade in fase
attiva.
41) Torcicollo: conflitto di autosvalutazione intellettuale; voler
girare la testa per guardare qualcuno, ma avere forti remore d'ordine etico:
due ordini contraddittori al cervello, riguardanti la mobilità del collo.
Tratto da:
www.naturalismedicina.com
Sono Paul,ho trovato molto utile e prezioso
RispondiEliminaquesto articolo.Il libro La medicina della
nuova era.pdf gratutio,si basa sulle scoperte
del Dr.Hamer e altro .
Affascinante !
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