Reiki: L'invisibile mano gesuitica sul mondo
Il Reiki Arma occulta dei Gesuiti
Questo è un capitolo tradotto da
“minigob” e corretto da “alonindark” che si trova nel libro in francese non
ancora tradotto in spagnolo e disponibile in rete con il titolo “Jésuites” a
cura del “Centro di Studi dell’Ordine Mondiale - Le Centre de Recherches sur
l'Ordre Mondial”.
Il suo contenuto è discutibile, ma nell’ottica di una
società sempre più incline a tutto ciò che arriva da “Oriente”, senza metterlo
in discussione soprattutto, quando si veste opportunamente di “amore, luce e
guarigione”,
vale la pena di prenderlo in considerazione e di valutare i rischi che ci
assumiamo, quando ci immettiamo nell’apprendimento o quando i nostri corpi cedono
all’applicazione di tecniche la cui vera origine ci è sconosciuta e diamo tutto
per buono senza alcuna resistenza.
Come fu
conquistato il Giappone
Il Reiki forma parte di una delle tecniche di cura della “Nuova Era”
che sembra uscita dal nulla e di cui nessuno comprende il funzionamento. La maggior parte dei sistemi
terapici cadono rapidamente in disuso o si concentrano nelle mani di un piccolo
gruppo di curatori che, avendo messo fede e denaro, non vogliono “cedere” ad
altri.
Questo però non è il caso del
Reiki: 30 anni dopo la sua introduzione in occidente, 5 milioni di persone lo
hanno praticato e solo in Francia si parla di 100.000 aderenti. Non
discutiamo in questa sede il fatto che possa fare “miracoli”, vogliamo solo
dimostrare che si tratta in realtà di una tecnica vicina alla magia nera
praticata dagli iniziati gesuiti con una finalità ben precisa.
Per dimostrare quanto asserito dobbiamo andare alla storia
del Giappone e seguire “la pista gesuita” ed alla conoscenza profonda delle
loro tecniche di manipolazione. Allora con tutta probabilità trasparirà dal
nucleo dei miti e leggende sul Reiki, il vero volto del suo fondatore, Mikao
Usui.
La storia inizia il 15 agosto del 1549,
quando il padre francescano Francisco Javier sbarca in Giappone. Egli sarebbe
potuto arrivare prima, però volle attendere quel determinato giorno che segna
non solo l’ascensione della Vergine Maria ma anche e soprattutto perché era
l’anniversario della fondazione della Compagnia di Gesù da parte di Ignazio da
Lodola e dei suoi sei compagni (vedremo anche che questa data “sacra” è
importante per la storia del Giappone).
Senza indugi il buon padre inizia il suo lavoro da
missionario che è anche un lavoro d’infiltrazione progressiva che quella nuova
cultura offriva al suo sguardo attento. Con la sicurezza acquisita dopo
l’esperienza in India, prende rapidamente potere fino ad ottenere la protezione
del signore della provincia di Nagasaki dove stabilisce il suo feudo cristiano.
Le cose vanno abbastanza bene all’inizio fino al momento in cui, stanco degli inganni dei gesuiti, credendo poco nella loro facciata umanista – cristiana dietro la quale si nascondono, l'Imperatore del Giappone ordina la loro espulsione dall’isola e finalmente proibisce il culto cristiano. La storia ci dice che molti padri morirono da martiri.
Le cose vanno abbastanza bene all’inizio fino al momento in cui, stanco degli inganni dei gesuiti, credendo poco nella loro facciata umanista – cristiana dietro la quale si nascondono, l'Imperatore del Giappone ordina la loro espulsione dall’isola e finalmente proibisce il culto cristiano. La storia ci dice che molti padri morirono da martiri.
Il Giappone si chiude definitivamente alle influenze straniere. Siamo nel 1628.
Durante il XIX secolo il cristianesimo continua ad essere
proibito. Sono accettati solo i cristiani olandesi, ma che agiscono solo per
motivi umanitari e non per fare proselitismo. Sotto questa copertura nel 1859
sbarca in Giappone un certo Guido Verbeck. Sbarca giusto a Nagasaki, luogo da
cui Gesuiti dovettero ritirarsi.
Guido Verbeck non è ufficialmente un gesuita, ma ne possiede tutte le
caratteristiche. Come ogni gesuita aveva seguito un lungo studio di ingegneria
prima di entrare finalmente al seminario di Aubum nello Stato di New York, dove
divenne pastore protestante. Se fosse stato gesuita i Giapponesi (che conoscono
molto bene la storia del proprio paese) lo avrebbero cacciato e non gli
avrebbero concesso di arrivare alle posizioni importanti cui ambiva.
Simboli invertiti del Reiki usati
da diversi “maestri”.
Nel 1863, Verbeck inizia a dare
lezioni nella Scuola di Studi Occidentali, sempre a Nagasaki. Non predica la
Bibbia (in quanto proibita), studiava con i suoi alunni (alcuni di loro avranno
incarichi importanti nel governo) i Diritti dell’Uomo e la Costituzione
americana. Pubblicherà anche il primo dizionario anglo – giapponese che è una
delle priorità dei gesuiti, quando si infiltrano in una cultura.
Il 15 agosto (!) dello stesso anno
gli Inglesi attaccano il Giappone per via di un’offesa legata ai samurai.
Bombardano Kagoshima, proprio il posto dove era sbarcato Francisco Javier tre
secoli prima. Dopo questa guerra lampo, il Giappone è obbligato a pagare un
grave indennizzo.
Nonostante questo incidente Giappone ed Inghilterra si
riavvicinano e l’Inghilterra sosterrà l’imperatore poiché quest’ultimo entrerà
in guerra con i samurai, la nobiltà feudale del suo paese. (E’ la guerra
Boshin, riportata dal film “L’ultimo imperatore”).
Una marionetta dei Gesuiti
Siamo nel 1868; sale al trono
l’imperatore Meiji che ha solo 15 anni.
Egli sarà il responsabile di tutte le riforme che apriranno il
Giappone all’Occidente. Parallelamente a questa liberalizzazione, imporrà alla corte un
sistema retrogrado di culto alla sua persona che si chiama “Shintoismo di
Stato”. Possiamo vedere che questa contraddizione tra il moderno e l’arcaico ha
un senso nel momento in cui si conosce la strategia dei Gesuiti. E' quanto
osserviamo nel film con Tom Cruise "L'Ultimo Samurai"
Nel nuovo governo Guido Verbeck
avrà un ruolo importante. Insegna nell’Università imperiale di Tokyo dove sarà
trasferito l’imperatore per impedire i contatti con i suoi antichi consiglieri.
Il futuro primo ministro del Giappone
passerà tra le mani di Verbeck, continua così l’antica tradizione gesuita di
“formazione della élite politica”.
Un anno più tardi, il 15 di agosto (!) si instaurano sei nuovi
ministeri, tra cui il Ministero dell’Educazione dove Verbeck avrà un ruolo
importante (ancora oggi è considera il padre del sistema educativo giapponese)
e l’Ufficio per le Religioni che organizzerà il famoso “Shintoismo di Stato”.
E’ importante capire cosa sia lo
Shintoismo di Stato.
Lo shintoismo originale è simile a
ciò che l’induismo è per l’India. E’
un sistema di credenze molto aperto, ma orientato essenzialmente verso il culto
degli antenati e dei luoghi santi. Alcuni hanno parlato di
sciamanesimo, ma si tratta di uno
sciamanesimo naturale totalmente integrato nella coscienza mistica dei
Giapponesi.
Lo “Shintoismo di Stato” imposto in questo periodo è un sistema molto
più rigido, amministrativo, chiuso. Farà in modo di aprire un’inquisizione
contro tutte le pratiche culturali del Giappone con il pretesto di verificare
quelle che incorporano bene il culto dell’imperatore.
Questo sarà uno strumento ideale che permetterà ai “cripto gesuiti” di identificare e di prendere il
controllo di diversi movimenti religiosi come avevano fatto in Francia
con la scusa della caccia agli eretici.
C’è un’altra cosa che già avevano
sperimentato in Francia: instaurare un culto alla figura del “Re Sole” (al fine
di allontanarlo e renderlo sensibile il più possibile ai suggerimenti dei suoi
“consiglieri”).
Anche l’imperatore Meiji sarà
isolato e in pochi anni l’antica nobiltà dei samurai sarà schiacciata fino a
scomparire del tutto. Invece nel 1873 si instaura la proibizione al
cristianesimo. Dopo 14 anni di lavoro di “geniere”, Verbeck otterrà infine la
libertà di evangelizzare.
Però il suo ruolo finisce qui,
poiché la sua origine occidentale non gli permettono di avere un ruolo più
importante nella società giapponese ancora molto attaccata alle sue tradizioni.
La pista
gesuita continua
Il ruolo sarà ripreso da un
giapponese che poco dopo l’arrivo di Verbeck il Giappone, farà la sua
formazione in Occidente, includendo gli Stati Uniti dove frequenta le migliori
università. Convertito al cristianesimo prende il nome del ricco armatore che
lo ha introdotto in occidente: Joseph Hardy Neesima.
Un anno dopo dell’apertura del
Giappone al cristianesimo, le cose si mettono bene e Ne’esima, divenuto
sacerdote, riesce a convincere un comitato americano a fondare una scuola
cristiana in Giappone. Questa scuola si trasformerà nella famosa università
Doshisha che ancora oggi gode di moto prestigio.
Qual è
la relazione tra tutti questi intrighi e Mikao Usui, il fondatore del Reiki?
E’ molto semplice: le prime storie del mitico fondatore del Reiki
narrano che fu professore (direttore?) dell’università cristiana Doshisha; ed
egli fu anche membro dell’ordine dei Gesuiti (secondo le ricerche di Pascal Treffainguy).
Non è incredibile trovare un vero
gesuita dopo tutti questi anni tra coloro che sembravano agire come una mano
invisibile? Usui ha tutto del gesuita. Per tutto quello che è inerente alla
scienza è eccezionalmente dotato.
Appassionato di meccanica fino al
punto di scoppiare in lacrime quando vide per la prima volta un motore.
Studioso di astrologia, si trasforma anche nella punta di
diamante per l’introduzione della medicina occidentale (allopatia) in Giappone,
un fatto che dovrebbe far riflettere gli adepti del Reiki che vedono nel
dottore un fervente difensore delle medicine naturali.
La sua natura mistica lo spingerà
a convertirsi al cristianesimo a soli 16 anni.
Si può immaginare che fino da quel
momento sia preso per mano dai padri che lo educano. La favola vuole che un
giorno giù di spirito per non aver potuto spiegare ai suoi alunni come Gesù
curava con le mani partirà in giro per il mondo alla ricerca della risposta
(tra tutti i luoghi anche il Tibet da cui ritornerà con uno scritto conosciuto
come il “Tantra del Raggio”).
Usui fu un vero cosmopolita e
molto versatile. Lo troviamo come consigliere del governo di Taiwan,
giornalista, uomo d’affari, non proprio l’immagine di un monaco di clausura, ma
sì quella del padre gesuita formato per infiltrarsi con qualsiasi mezzo.
Sarà finalmente tra il 1914 ed il 1920 che, secondo le diverse
versioni che si raccontano nei seminari Reiki, riceve l’illuminazione dopo aver
meditato 21 giorni sulla cima di una montagna sacra del Giappone.
Egli vede discendere su di lui una grande forma bianca, i
simboli del Reiki appaiono davanti ai suoi occhi, e da quel momento avrà il
dono di curare miracolosamente le persone e il dono di trasmettere questo
potere.
Le
energie dei fantasmi
Fermiamoci un attimo su questa
favola.
Ci rendiamo conto che a partire da questo momento i
cammini si biforcano: ci sono coloro che vogliono credere nella possibilità di
un miracolo e coloro che pensano che tutto questo altro non è che una
superstizione e ciarlataneria. Tra le due posizioni un immenso abisso.
E’ come se non ci avessero educati a reagire di fronte ai fenomeni occulti,
senza una formazione atta a rifiutarli o a volerci credere disperatamente. Il
mondo invisibile però obbedisce a leggi tanto reali quanto quella della
gravità, e se i Gesuiti hanno potuto
ottenere un tale potere sul mondo non fu solo per i loro stratagemmi, ma per la
maestria sulle forze invisibili.
Una prima regola relativa a questi mondi (come nel mondo
manifesto) è quella del “niente è gratuito”; in altre parole: ogni
energia viene da un luogo. Allora è bene domandarsi da dove è venuta la nuvola
bianca che si suppone Usui vide prima di ricevere i suoi doni.
Una prima risposta la troviamo
nella etimologia stessa della parola “Reiki”.
E’ evidente che la parola “ki”
significa “energia” (“Chi” in
cinese), gli occidentali traducono di solito “rei” con “spirito”, allora “Reiki” significherebbe “energia spirituale”. In realtà la parola “rei” (“spirito”)
non si riferisce ai nostri doni spirituali, ma a quelli che usualmente si
chiamano fantasmi (“spiriti”).
Quindi è l’energia dei defunti
che è utilizzata per ottenere miracoli col Reiki.
Questo fatto scioccherà alcuni di voi e lascerà di stucco altri,
pensando che il fatto che “i morti possono aiutare i vivi” è qualcosa di
nobile; ma come è possibile che le anime disincarnate, ancora errabonde sulla
Terra, possano essere d’aiuto ai vivi?
Gli affezionati di spiritismo e
della canalizzazione che sperano sempre di trovare risposte per i loro dubbi
esistenziali comunicando con l’aldilà dovrebbero chiedersi come, visto che
l’aldilà, il mondo dei morti, vive solo nel passato e noi non ci può orientare
verso il futuro. Sottomettersi a lui è
rischiare una grande confusione e una paralisi che altro non è che un sistema
di vampirizzazione.
In realtà, il momento in cui iniziamo a toccare l’aldilà entriamo nel
regno della negromanzia e della magia nera.
Molti adepti del Reiki hanno avuto lutti poco prima dopo aver iniziato
le proprie sessioni. A Hawayo Tarata, che portò il Reiki in occidente, morì la
sorella pochi mesi prima di essere “ispirato” ad andare a vedere Mikao Usui.
Si può
quindi dire che se il Reiki “funziona” per alcuni è dovuto al fatto che ci sono dei
fantasmi vicino a lui che lo “aiutano”, però…a quale prezzo?
E quando si sa che qualcuno vicino a noi è morto dopo una sessione di
Reiki, non ci possiamo chiedere se non sia stato il Reiki stesso che ha
scatenato la morte con il fine di recuperare un’anima in più per il suo sistema
occulto?
Quando eravamo piccoli tutti
abbiamo letto delle storie in cui il diavolo, un genio malvagio, sente le voci
di coloro che hanno stretto un patto con lui. Ma quando diventiamo adulti e un
amico di “Nuova Era” ci propone una tecnica di cura miracolosa, siamo
predisposti a credergli.
Uno pensa che credere in questo ci
trasforma in un qualcosa con una “spiritualità” superiore alla media.
La
deviazione dallo Scintoismo
La visione chiara di quello che c’è nell’aldilà ci aiuta a comprendere
meglio quello che c’è dietro le cure miracolose, ma non ci serve per capire il successo
mondiale del Reiki. Sempre sono esistiti “i magnetizzatori” che a partire dalla
loro sensibilità hanno stabilito contatti con l’aldilà.
Cosa offre in più il Reiki?
Il sistema del Reiki
è controllato dai Gesuiti e questi campioni dell’occulto non sono del tipo di persone che
fantasticano con poteri immaginari e nemmeno di quelli che si lanciano in
grandi campagne per un prodotto che non funziona.
Non sono qui a disperdere le loro energie, ma per guadagnare sempre di più.
Per far questo
delimitano i depositi di energia (gli egregor,…etc.) e li mettono sotto
controllo.
NOTA: Si definisce egregor un conglomerato specifico di energie (del piano astrale) condivise da un nucleo collettivo. Ogni Egregor è una Entità “vigilante” (watcher). Un egregor sorge sempre da una collettività. La portata di un egregor è direttamente proporzionale al gruppo di persone che li sostiene con le proprie emozioni e la propria attenzione. Per maggiori informazioni vedi qui.
Quando Francisco Javier sbarcò in Giappone, si rese conto subito che i secoli ed i millenni di devozione e di culto per gli antenati avevano sviluppato un’atmosfera naturalmente mistica all’interno del paese.
Il Giappone non era solo un’isola di pescatori, era una straordinaria cattedrale all’interno dell’aldilà, costruita con un’energia estremamente raffinata. Questa cattedrale di energia era allo stesso tempo una protezione che ricacciava quelli che arrivavano con cattive intenzioni (come era il caso dei Gesuiti).
Due secoli più tardi, quando essi ritornarono in Giappone, lo fecero con molta più prudenza.
Non si trattava di imporre un
dogma straniero; al contrario divennero campioni del culto scintoista, fecero
di tutto per circondare l’imperatore, allettandolo ed organizzando tutto un
culto attorno alla sua persona. Così si assicurarono che una gran parte
dell’energia devozionale fosse diretta verso il loro protetto. Non ebbero
bisogno di un grande sforzo da parte del popolo nipponico visto che da sempre
avevano reso culto ai loro antenati ed ai loro imperatori.
Questa volta però, invece di direzionare la devozione verso
l’imperatore, lo fecero verso gli dei ed i mondi superiori (come si fa
naturalmente in una società tradizionale) questa energia fu sottoposta al
controllo dei Gesuiti.
Quale prova abbiamo al riguardo?
Quando muore, nel 1912, l’imperatore Meiji, non lo fece davanti ai
suoi, bensì secondo la leggenda lo fece tra le braccia di Usui – sì Mikao Usui,
il fondatore del Reiki!
Solo alcuni anni dopo Usui avrà la sua illuminazione sulla
montagna, che il grande fantasma bianco scenderà su di lui e gli concederà
poteri straordinari. E come non vedere l’anima
dell’imperatore morto in questo fantasma, così carica che non può dare altro
che un grande potere alla persona che lo riceve (in questo caso un agente
gesuita che ritrovava “per caso” accanto a lui al momento della sua morte.
Quando si conosce l’avidità dei
Gesuiti ed il loro intenso desiderio di prendere il controllo sui mondi
invisibili (tanto o più forte di quello di altri gruppi di prendere il
controllo sul mondo materiale), non dobbiamo sorprenderci che siano stati
capaci di prendere il controllo dello shintoismo, attaccando direttamente la
testa del sistema: l’Imperatore.
Possiamo invece sorprenderci del fatto che non si siano accontentati di mettere una
mano occulta sul Giappone, ma che utilizzino questa vittoria per conquistare il
mondo intero con il Reiki!
Il Reiki, il nuovo battesimo
Quando ci interessiamo alla storia del Reiki non è
possibile non sorprenderci della rapidità con cui abbandona il Giappone. Quando
Tarata, la terza persona della linea di Mikai Usui, va nella Hawai nel 1937, si
suppone che portasse con sé almeno 2000 adepti, ma dopo la guerra non ne rimane
nessuno.
Negli anni ’80, quando il Reiki esplode in America, molti cercano di ritornare alle sue fonti giapponesi, ma lì non trovano niente solo alcune porte chiuse. Alla fine il Reiki dovrà essere reimpostato in Giappone, con la sua versione occidentalizzata; questo è il colmo!
Questo significa che agli occhi dei Gesuiti, il Reiki non
era destinato ai Giapponesi. Fin dal principio è il mondo intero che deve
essere conquistato. La forza dei morti del Giappone fu adoperata solo come
potere di conquista.
Quello che è anche utilizzata è
tutta l’aura misteriosa del Giappone, con un passato così complicato, tanto che
agli occidentali si può raccontare qualsiasi cosa. Allora le leggende si
moltiplicano come le trasmissioni “canalizzate” di Usui. Si finirà col dire che
Usui non era completamente cristiano, ma buddista perché questo è molto più
alla moda nella “Nuova Era”.
Rimane comunque una base sicura
per tutti gli adepti: il memoriale ad Usui, costruito dai suoi alunni dopo la
sua morte nel 1927… si sa però che gli operai giapponesi hanno testimoniato che
lo avevano costruito nel 1975!
Nonostante tutto i Gesuiti non
sono soliti essere disturbati dai dettagli. Sanno che alla gente piace sognare,
allora invece di rompersi la testa con una storia coerente, preferiscono creare
più aneddoti possibili approfittando anche (per divertirsi) di scivolare su
alcune verità della loro impresa.
E’ interessante constatare che, per esempio, nella
leggenda ufficiale del Reiki, “il risveglio” di Mikao Usui inizia con una
citazione del Vangelo di Marco:
“Andate per il mondo, proclamate la buona novella. Colui che crede e sarà battezzato si salverà; colui che non crede si condannerà.”
Il Reiki quindi diventa il nuovo battesimo della “Nuova Era”.
Un certificato come Maestro di
Reiki apre le porte a mille altre iniziazioni, ma anche e soprattutto, a quelle
dei “Maestri di Saggezza” che appaiono dai livelli superiori. Una volta che si crede nel Reiki, uno è
disposto a credere in qualsiasi cosa.
Il cristianesimo era già troppo stabilito e dogmatico per
poter essere veramente universale, cosa di cui si resero conto i Gesuiti in
Giappone. Allora hanno rivolto la forza del Giappone contro di lui stesso e
l’hanno utilizzata per conquistare il mondo.
L’onda Reiki forma parte dell’onda 666, l’onda che unirà l’umanità dal basso. E’ come un’onda che inghiotte sempre più persone credule, imprimendo loro dei segni che le mettono sotto il loro controllo, un po’ come il battesimo della Chiesa cattolica che, in altri tempi, serviva essenzialmente per tornare ad essere docili, spegnendo il fuoco delle domande interne.
Chi si azzarderà domani a mettere
in discussione i miracolosi benefici del Reiki?
Epilogo
Ai Gesuiti piace divertirsi con le
leggende mitologiche (e nemmeno loro ci credono) però quando si oppongono ai
loro piani non ridono affatto.
Quando così gli Illuminati (un
ordine fondato dal gesuita Adam Weishaupt) sono perseguitati in Baviera,
giurano la totale distruzione della Germania, che otterranno nel 1945, dopo due
secoli di sforzi. Dieci milioni di tedeschi moriranno per questo affronto.
E quando i Gesuiti furono espulsi dal Giappone, non bastò loro tornare
due secoli più tardi e mettere l’Imperatore sotto controllo. Avranno bisogno di
una vendetta totale. Per questo motivo la seconda bomba atomica (una bomba con
un’utilità strategica nulla a livello militare) cade su
Nagasaki, il feudo gesuita da dove furono espulsi.
150.000 Giapponesi dovettero pagare con la loro vita. E’
anche un caso che il Giappone si arrenderà il 15 agosto 1945 e che quel giorno
è celebrato in occidente sempre come il giorno della vittoria sul Giappone?
LISTA DEGLI AVVENIMENTI ACCADUTI IN GIAPPONE UN 15 AGOSTO
15 agosto 1549 - San Francesco Javier sbarca sulla costa
di Kagoshima, in Giappone.
15 agosto 1863 - Bombardamento di Kagoshima. Gli Inglesi attaccano il Giappone in seguito ad un oltraggio dei samurai.
15 agosto 1869 - L’Imperatore Meiji costituisce sei nuovi ministeri e tra loro decide di dedicarne uno allo “Shintoismo di Stato”.
15 agosto 1945 - Il Giappone si arrende dopo le due bombe atomiche, una il 9 agosto su Nagasaki (la prima fu lanciata il 6 agosto 1945: 6 + 9 = 15),
15 agosto 1863 - Bombardamento di Kagoshima. Gli Inglesi attaccano il Giappone in seguito ad un oltraggio dei samurai.
15 agosto 1869 - L’Imperatore Meiji costituisce sei nuovi ministeri e tra loro decide di dedicarne uno allo “Shintoismo di Stato”.
15 agosto 1945 - Il Giappone si arrende dopo le due bombe atomiche, una il 9 agosto su Nagasaki (la prima fu lanciata il 6 agosto 1945: 6 + 9 = 15),
…e una data meno conosciuta, ma senza dubbio fondamentale nella storia del Giappone: il 15 di agosto 1865, giorno in cui nasce Mikao Usui.
Caso o coincidenza? O il segno che, forse, il mitico Usui
non è esistito mai e non è altro che una costruzione gesuita?
ALTRI AVVENIMENTI DALLE FORTI CONNOTAZIONI GESUITE
15 agosto 1537 - E’ fondata la
città di Asunción in Paraguay. I Gesuiti sperimentarono il loro sistema di
riduzionismo.
15 agosto 1947 - L’India ottiene l’indipendenza. (L’India è il primo paese in cui entrarono i Gesuiti).
15 agosto 1954 - Alfredo Stroessner inizia la sua dittatura in Paraguay.
15 agosto 1960 - Indipendenza del Congo (Il Congo è il primo paese africano in cui entrarono i Gesuiti).
15 agosto 1963 - Il presidente del Congo, Fulbert Youlou, è defenestrato dopo 3 giorni di manifestazioni nella capitale.
15 agosto 1965 - I Beatles suonano davanti a 60.000 fans nello Shea Stadium di New York, un avvenimento considerato come l’inizio del “rock da stadio”.
15 agosto 1969 - Inizia il festival di Woodstock.
15 agosto 1971 - Richard Nixon annulla la conversione del dollaro in oro, aprendo una nuova era per l’economia mondiale.
15 agosto 1977 - Un radio-telescopio, negli Stati Uniti, che è parte del programma di ricerca SETI riceve un segnale radio proveniente dal profondo spazio.”
15 agosto 1947 - L’India ottiene l’indipendenza. (L’India è il primo paese in cui entrarono i Gesuiti).
15 agosto 1954 - Alfredo Stroessner inizia la sua dittatura in Paraguay.
15 agosto 1960 - Indipendenza del Congo (Il Congo è il primo paese africano in cui entrarono i Gesuiti).
15 agosto 1963 - Il presidente del Congo, Fulbert Youlou, è defenestrato dopo 3 giorni di manifestazioni nella capitale.
15 agosto 1965 - I Beatles suonano davanti a 60.000 fans nello Shea Stadium di New York, un avvenimento considerato come l’inizio del “rock da stadio”.
15 agosto 1969 - Inizia il festival di Woodstock.
15 agosto 1971 - Richard Nixon annulla la conversione del dollaro in oro, aprendo una nuova era per l’economia mondiale.
15 agosto 1977 - Un radio-telescopio, negli Stati Uniti, che è parte del programma di ricerca SETI riceve un segnale radio proveniente dal profondo spazio.”
di Sébastien Vaas
14 Gennaio 2011
dal Sito Web TrinityATierra Versión original en Frances
14 Gennaio 2011
dal Sito Web TrinityATierra Versión original en Frances
traduzione Nicoletta
Marino
http://ningizhzidda.blogspot.it/2015/05/reiki-linvisibile-mano-gesuitica-sul.html
Nota correlata tratta da [QUI]- Per quanto è di mia
conoscenza, questo è il reiki:
"Il REIKI è una tecnica gnostico-esoterica di channeling per evocare gli spiriti Deva e/o la dea Shakti o kundalini (dea della distruzione o degli stati alterati di coscienza) per farli entrare, attraverso i chakra e le nadi, nell'AURA o PERISPIRITO o ENERGIA SOTTILE della persona per espandere il suo SE' ottenendo i SIDDHI (poteri) e la SAMADHI (conoscenza) fino al SAMSAHARA (illuminazione) dove l'individuo diventa DIO o ENERGIA. E' una tecnica di MEDIANITA' AD AURA e MEDIANITA' AD ECTOPLASMA in cui il medium-reikista evoca mediante le 4 armonizzazioni principali, ideogrammi giapponesi o talismani, gli spiriti Deva ("luminosi") per ottenere "poteri di caduta" e diventare il divino senza Dio e la grazia di Cristo "
"Il REIKI è una tecnica gnostico-esoterica di channeling per evocare gli spiriti Deva e/o la dea Shakti o kundalini (dea della distruzione o degli stati alterati di coscienza) per farli entrare, attraverso i chakra e le nadi, nell'AURA o PERISPIRITO o ENERGIA SOTTILE della persona per espandere il suo SE' ottenendo i SIDDHI (poteri) e la SAMADHI (conoscenza) fino al SAMSAHARA (illuminazione) dove l'individuo diventa DIO o ENERGIA. E' una tecnica di MEDIANITA' AD AURA e MEDIANITA' AD ECTOPLASMA in cui il medium-reikista evoca mediante le 4 armonizzazioni principali, ideogrammi giapponesi o talismani, gli spiriti Deva ("luminosi") per ottenere "poteri di caduta" e diventare il divino senza Dio e la grazia di Cristo "
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il Reiki attinge all'energia universale, i gesuiti e la chiesa condanno il reiki come tutte le pratiche che esulano dal cattolicesimo e cristianesimo. Mettetevi d'accordo, nel frattempo senza nessun che nessun azzeccagarbugli possa contestarlo, il reiki come la pranoterapia e altri metodi che utilizzano l'energia continuano a far del bene alle persone alleviando dolori fisici e morali.
RispondiEliminaCome può un energia che aiuta le persone, essere considerata diabolica? Me lo sino sempre chiesta , anche per le apparizioni della madonna..... quindi ne deduco che sono energie che con la storia di far del bene ci ingannano per duffindere in sottofondo il male? Se è così e terribile
RispondiEliminaCome è possibile che un energia che fa del bene è unita al diavolo....come le apparizioni della madonna? Se fisse cosi vorrebbe dire che queste energie diaboliche per infiltrarsi usano la guarigione solo per confondere e servirsi di noi come canali.... è terribile
RispondiEliminaHo letto l'articolo attentamente e mi congratulo per le ricerche svolte. Ma ne traspare una profonda inconsapevolezza di ciò che è il vero lavoro spirituale. Consiglio vivamente all'autore dell'articolo di provare a dedicarsi di persona a tecniche serie di meditazione, in modo da potersi rendere conto di come effettivamente si svolge ls presa di coscienza dell'individuo e la sua elevazione spirituale. Sono qui evidenti delle profonde incoerenze e contraddizioni che denotano una non conoscenza di questa pratica...
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