mercoledì 11 settembre 2019

Prevenzione, malattia e salute! – Parte 3(di 3): la salute non è assenza di malattia, la salute è una scelta!

La salute non è assenza di malattia!
Oggi siamo tutti d’accordo sul fatto che la salute sia uno stile di vita fatto di buon cibo, attività fisica, assenza di stress e sane relazioni, ecc.ecc. ma io dico che tutte queste cose rendono il concetto di salute complicato quando invece ritengo si possa semplificare parecchio, anche se questo non significa che sarà più facile conseguirla; ora con calma cercherò di spiegarmi meglio. 
La salute non la puoi vedere, né diagnosticare né misurare, la salute è una percezione, uno stato d’animo, uno stato della coscienza.

La salute non è la condizione psico-fisica di assenza di una malattia, no, la salute è uno stato interiore potente di creatività ed energia che si raggiunge solo quando si è felici.
Non importa quindi se si è malati oppure essere sereni ed in pace con se stessi, la vera salute è solo e soltanto lo stato di gioia-felicità che è la nostra condizione naturale e che millenni di oppressione hanno cancellato dalle nostre menti-cuori.
La serenità, la gioia, l’amore, la spensieratezza sono la vera salute e la vera vita, tutto il resto è solo una continua lotta per raggiungere tali stati della coscienza… una lotta per la sopravvivenza. (fonte)
E' quel particolare stato della coscienza che consente di gioire dell’attimo di vita, pertanto, al contrario di ciò che si va dicendo, non è affatto facile conseguirla. Oggi ci ritroviamo immersi in un mondo costruito di proposito per tenerci lontano dalla felicità e quando ci sovviene un momento di estasi neanche lo riusciamo a scorgere, comprendere e quindi ad apprezzare che già è passato.

Tutto ciò che ci tiene lontano dalla felicità e quindi dalla salute sono le schiaccianti sovrastrutture mentali, o programmi mentali, viscidamente indotti dalla cultura in cui viviamo, dalle informazioni scolastiche, dalle notizie falsate dei media, dalle leggi assurde(tasse comprese) a cui dobbiamo ubbidire, dal lavoro lungo e ripetitivo, ecc. tutte situazioni che creano tra gli umani situazioni di vampiraggio e/o sciacallaggio energetico inconsce, contesti in cui siamo immersi in ogni attimo della giornata e da cui è praticamente impossibile fuggire.

Per sfuggire al consueto ed avvilente sistema-ambiente creato in questa evoluta civiltà(o schiavitù?) è necessario tornare verso se stessi, è necessario trovare l’essenziale nella propria vita, ricercare le cose che davvero contano e perseguirle senza affanni, capire la condizione di schiavitù mentale in cui l’essere umano è costretto a vivere quindi divincolarsi, cercando di aiutare anche altri ad uscirne; questa consapevolezza unita alla propria volontà di Vivere ci fornirà una visione distaccata del mondo che ci circonda non facendoci più coinvolgere in situazioni bio-illogiche(contrarie alla vita) e quindi la nostra serenità di fondo si trasformerà ben presto in gioia di vivere e quindi in vera salute che sarà anche contagiosa oltre a scatenare molte invidie (a causa del vampiraggio energetico non più attuabile su di noi).
la vera salute è armonia con se stessi e con ciò che ci circonda, solo questo, ma pur essendo una questione vitale l’avanzatissima medicina moderna la considera alla stregua di un semplice e blando rimedio ai mali dell’uomo e questo ha portato a risultati devastanti.
L’ignobile insensibilità della medicina moderna verso il vero benessere delle persone dovrebbe far comprendere a tutti che il suo scopo è un altro…(fonte)
Una volta raggiunto lo stato di coscienza di gioia si comprenderà in pieno che quello è il modo migliore di vivere poichè ci consente di apprezzare appieno la vita e di avviare la nostra creatività tarpata.
Hai un solo modo per non ammalarti mai è quello di 
mantenere felice il tuo "cuore". Come fare?
-Considerare di essere vivi
-Percepirsi nel presente
-Accettare ciò che accade
-Agire per un bene superiore
La felicità del cuore non solo non ti farà ammalare, 
ma non ti farà neanche “crescere”* né ti farà “morire” mai(fonte).
Quindi la salute è nella testa/cuore o se preferite uno stato di coscienza elevato anche se in quel frangente potrebbe essere in atto una malattia del corpo. Tale condizione chiaramente consentirà a qualsiasi malattia presente di completarsi in tempi brevissimi e eviterà ulteriori reazioni del fisico ai pericoli percettivi dell’essere spirituale che vi alberga.
La gente non è malata è semplicemente infelice.
In termini biologici la salute è una condizione dell’individuo che stimola la vita, lo stato dell’arte della nostra presenza in questa dimensione, a cui tutti in svariati modi cerchiamo di tendere.
La medicina è un mezzo, la salute è un fine,
ci sono moltissimi esperti(dottori) ad usare il mezzo
ai quali è stato nascosto il fine. (PS 15 su Mente Olistica blog)
Disfare tutti i luoghi comuni

martedì 10 settembre 2019

Prevenzione, malattia e salute! - Parte 2.1(di 3): la malattia è la cura!

La malattia è la guarigione perché “curarla”?
Come già rappresentato più volte e nella precedente parte attinente alla malattia torno a ribadire un concetto tanto fondamentale quanto ignorato: la malattia è una importantissima funzione del corpo, quindi quando essa arriva perché bloccarla con la cura?

La malattia è l’azione del corpo di riportare l’equilibrio in un’area ove si era verificata un’anomalia, utile e biologica, determinata dalle percezioni psico-fisico-spirituali dell’individuo.
La malattia quindi arriva fa il suo lavoro, con tutto quello che ne consegue cioè dolore e debilitazione ecc. e va via dopo aver ripristinato le funzionalità biologiche, spesso dopo averle addirittura migliorate per non incappare nuovamente nel disequilibrio vissuto.

La scienza medica moderna, lungi dal voler comprendere la malattia, focalizzandosi solo sui sintomi e sui loschi guadagni delle cure cosa fa? Imbottisce il corpo di miscugli chimici molto spesso tossici che bloccano il naturale processo di riequilibrio chiamato “malattia” bloccando quindi il ripristino della normalità biologica, cioè la vera cura di madre natura che con i suoi programmi ci fa vivere e sopravvivere anche(e meglio) senza il nostro intervento.
La migliore cura, anzi l’unica cura è la malattia!
Allora cosa bisogna fare?
Come sempre prima di fare qualsiasi cosa bisogna capire la situazione nel suo complesso, la peculiarità della malattia, lo stato di deperimento e debilitazione del corpo, il livello di dolore, l’entità(gravità) del processo in corso, dopo, con le informazioni giuste e con una calma impensabile per i criteri dell'insanità odierna si decide da sè se:
1.  far passare il processo biologico immergendosi nel senso molto importante ed intimo dei sintomi(dolore ecc.) che impongono un rallentamento e raccoglimento in se stessi;
2. attenuare i sintomi con cure alternative che non danneggino ulteriormente il corpo o che non ostacolino il processo naturale in atto;
3.  usare farmaci per limitare o bloccare del tutto il processo che non ci consente di vivere o fare qualcosa di improcrastinabile;
4. o anche di sottoporsi alla chirurgia o altra forma di terapia se necessaria alla propria tranquillità interiore.

Si potrà fare tutto quello che al momento si riterrà idoneo o necessario per sé, senza la preoccupazione del male incontrollato ed ingiusto e senza remore dell’altrui pensiero, liberi di pensare, liberi di scegliere come Vivere perché la malattia è anche Vita(dopo averla compresa).
Si guarisce con tutto*, ma anche con "niente" eppure non ci si chiede il perché. La malattia stessa è la cura! *(migliaia di terapie alternative)
La malattia cura il corpo e l’anima.
Prendiamo ad esempio l’episodio di quando ci escoriamo la pelle in seguito ad una caduta; fuoriesce un tot di sangue, ma non troppo poiché il corpo entra in fase di pericolo e limita la fuoriuscita, nel frattempo attiva il meccanismo di riparazione della pelle che in brevissimo creerà uno strato superficiale di plasma coagulato ad opera delle piastrine e successivamente lo trasforma in “crosta” che argina del tutto la perdita ematica.
Se volessimo agire in termini di medicina allopatica occidentale tale situazione sarebbe pericolosa(in futuro lo sarà) e in quanto malattia dovrebbe essere debellata con ogni mezzo, quindi farmaci antidolorifici, farmaci che sciolgano la crosta superficiale e aggiunta di additivi chimici artificiali in sostituzione della “toppa biologia”… questo tuttavia non potrà mai ricreare il tessuto dermico e la pelle lacerata, quindi nonostante tutti gli sforzi il corpo comunque dovrà porre rimedio ricreando la pelle lacerata non lo faranno certo i farmaci, tuttavia si avrà avuto l’illusione di aver fatto qualcosa di buono mentre invece si è ostacolato un percorso biologico di ripristino che madre natura utilizza da milioni di anni; è questo quello che accade quasi sempre quando prendiamo un farmaco: ostacoliamo il normale ripristino biologico, ma in compenso annulliamo il dolore e possiamo continuare a lavorare assiduamente!
Curare non è guarire. Ci si può curare anche dall'esterno, 
ma si guarisce solo dall'interno.
A denti stretti ed a "bassa voce"(senza diffusione di sorta) la scienza medica ha ammesso diverse volte che ad esempio l'infiammazione(ma anche altre situazioni) è il tentativo del corpo di ritrovare la normalità, di combattere l'infezione e quindi noi cosa facciamo? Semplice, combattiamo l'infiammazione perchè a livello mondiale ci dicono che è un male senza dare un senso a ciò che si fa, non serve, basta incutere il timore e nessuno pensa più.
E’ talmente evidente l’incompetenza della MU di far fronte dignitosamente a qualsiasi grave malattia che dar credito ad essa significherebbe solamente prendersi in giro da soli e volersi anche nascondere dietro al fatto che non si è esperti in materia.
Il sistema non può permettersi di farci rilassare altrimenti potremmo fortuitamente ritrovare noi stessi, potremmo comprendere il senso di quest’esistenza trasformata in penitenza dalla società “civile”.
Può sembrare assurdo ed infatti lo è se ragioniamo con le attuali limitazioni(volute) scientifiche, ma anche quando parliamo dei grandi mali dell’umanità tipo sclerosi multipla, tumore, leucemia, diabete, ecc. il discorso non varia poi tanto dall’esempio della semplice escoriazione, quello che cambia è il fatto che l’escoriazione non determina paura, almeno non in questo periodo storico, in futuro sicuramente si, mentre le malattie del secolo o quelle invalidanti, quelle riconosciute come nefaste portano con loro un carico di paura sconvolgente che disattiva ogni ragionamento dell’individuo(disattiva la corteccia prefrontale dedita al ragionamento ed attiva il cervello antico dedito alla reazione combatti o fuggi), il quale in quello stato non può far altro che affidarsi alle dolci grinfie di mamma sanità che di sicuro lo salverà! O forse no, considerati i risultati statistici di guarigione in caso di “grave” malattia!
Sempre più spesso tuttavia ci si accorge dell’inganno, dell’impossibilità di cura, dell’incapacità anche di diagnosticare alcuni mali e porvi rimedio efficace e quando questo accade allora qualcuno, purtroppo pochi, cerca al di fuori dell’illusione concepita a copertura della claudicante sanità pubblica svegliandosi dall’ipnosi della malattia(fonte).
Eppure si è accertato molte volte(dagli esami autoptici dei cadaveri per morti violente da sinistro stradale o altro) che le persone sono piene di tumori a loro insaputa eppure vivono bene lo stesso, come mai? Sicuro che i tumori siano così maligni? Sicuri che vadano curati in quella maniera? Perché non si valutano le ipotesi di auto-guarigione per capirci qualcosa in più in merito?

Per farvi un altro piccolo esempio una patologia simile a quelle nefaste ma trattata in modo diverso è l’appendicite, la quale altro non è che un processo tumorale, ma la sanità non lo tratta come tale quindi si va in ospedale, si taglia, qualche antidolorifico e qualche antibiotico e via si ritorna a casa felici e contenti, cosa che invece non si farebbe mai con un piccolo tumore all’intestino, giusto per rimanere in quell’area, o di uno allo stomaco, che potrebbero essere trattati allo stesso modo dell’appendicite, invece portano tanta paura e quindi tante e lunghe complicanze.

Teniamo conto che per "guarire" esistono migliaia di modi diversi, io ne conosco una decina solo utilizzando i numeri (Grabovoi, Fibonacci, ecc.), moltissimi di questi consentono di guarire quasi tutte le malattie, anche quelle più temute, questo perché la guarigione arriva comunque, in ogni caso, perché è la malattia stessa a conseguirla. Insomma la malattia è l’unica e sola guarigione. Ok? 

Le malattie in genere non causano la morte [1][2][3], il loro scopo è quello di ripristinare la salute(normalità biologica), tuttavia in un 5% dei casi la possono indurre, ma non è il caso di preoccuparsi troppo e impegnarsi invece per vivere in armonia la cui assenza è la causa della reazione del corpo(malattia); solo pochissimi processi biologici(malattie) possono condurre alla morte e solo se si permane in uno stato di “conflitto attivo”(stress) per lunghi periodi tanto da non consentire agli strumenti di madre natura di riportare il corpo alla normalità, quindi la natura stessa decide per noi di farci chiudere quest’esperienza terrena non essendo stati idonei a superare le difficoltà incontrate
La natura non fa sconti o vivi bene o muori perché non sei in grado di vivere. Quindi ribadisco è opportuno cercare incessantemente di vivere al meglio possibile... ne parlerò nell’ultima parte di questo articolo.

L’illusione del sistema immunitario.

Prevenzione, malattia e salute! - Parte 2(di 3): la malattia non è un male!

La malattia non è un male!
Dovremmo per un attimo fermarci a riflettere su cosa ci è stato detto dal sistema sanitario in cui viviamo, dalle cosiddette eccelse fonti ufficiali quelle che tutto è possibile e poi di fatto nulla è fattibile… a riguardo della malattia: che è un male! Che è un errore! Che è una fatalità, ecc.; continuiamo pure a credergli e ad affidarci ad essa così la nostra vita andrà meglio, anzi a dirla tutta grazie alla medicina ufficiale viviamo meglio e non abbiamo più alcun timore delle malattie anche di quelle gravi, vero?

Va bene, ognuno continui a fare e a credere quello che lo fa star meglio, in fondo stare meglio è lo scopo primario in quest’epoca di sofferenza… ma quanto le conoscenze e le informazioni sanitarie forniteci hanno contribuito a rendere sofferente questa nostra esistenza? Come? Ci sono i tumori che uccidono e l’aids che miete vittime senza parlare delle epidemie?

Buona parte delle nostre paure sono dovute alle “conoscenze” ufficiali in termini di salute che non danno certezza alcuna sul futuro e nemmeno sul presente poichè è evidente quanto non ci sia la capacità di come affrontare le nostre malattie salvo ricorrere alle solite massacranti “cure” che potrebbero funzionare o meno, dipende… dalla fortuna!
E’ meglio capirla la malattia
prima che ci porti via,
perché quando l’avremo compresa
pian piano mollerà la presa(fonte)
Ok adesso vado al dunque.
La malattia è un problema serio solo perché è del tutto sconosciuta, anzi diciamo pure che è stata volutamente distorta pertanto viene percepita al contrario di ciò che veramente è, eppure lo si sa dalla notte dei tempi(la sua vera natura)!

-La malattia tanto per cominciare non è un male, cioè non è che il sintomo(dolore, stanchezza, ecc.) che induce sia lei, lei è altro.
I sintomi hanno l’importante funzione di segnalare alla mente conscia un processo in atto, inducono il corpo a rallentare e l’individuo al raccoglimento interiore, tutti messaggi bellamente e costantemente ignorati!

-La malattia non è ingiusta; essa viene per svolgere un lavoro(una funzione) che poi vedremo, non è pertanto casuale!

-La malattia soprattutto non è un errore del corpo, non è un’anomalia, non è una sua disfunzione, al contrario la malattia è una funzione molto importante del nostro corpo!
Se arriveremo un giorno a far nostro anche solo quest’ultimo concetto risulterà chiaro che una funzione del corpo non arriva per farci del male, ma per farci del bene, ma quale bene?
Quando la mente(inconscia) non vuole
fare qualcosa il corpo si ammala.
Il tipo di malattia dipende da cosa non vuole fare,
la sua gravità da quanto non lo vuole fare(fonte).
Per capire la funzione della malattia è necessario comprendere la sua genesi, l’eziologia del tutto sconosciuta alla mirabolante scienza medica odierna che pertanto cura le malattie alla cieca, senza la benché minima idea di cosa le ha generate, tanto alla medicina, come dice il nome, non annovera la salute, ma pensa solo a medicare(curare con farmaci), bloccare i sintomi momentaneamente e ripetere l’operazione magari per sempre conseguendo guadagni impensabili.
L’origine della malattia, il cui nome è già di per sé sbagliato infatti alcuni la chiamano benattia altri ortopatia(giusto male), era ben conosciuta nei tempi antichi e soprattutto nelle culture orientali, essa risiede nell’inconscio, o se volete nell’anima, ma volendo usare termini più tecnico-scientifici nella percezione biologica.
La percezione biologica è quella percezione dell’essere nella sua totalità di corpo, mente e spirito che è necessaria alla vita, alla sua prosecuzione. Quando la percezione biologica del corpo acquisisce un segnale di pericolo di qualsiasi genere ed entità si attiva un processo biologico di sopravvivenza la cui fase finale, cioè quella sintomatica, noi chiamiamo malattia.
In verità la malattia non è solo il sintomo, essa inizia molto prima a nostra insaputa quando si percepisce un pericolo, induce delle modificazioni nel corpo ed al termine della situazione incresciosa avvia la normalizzazione degli organi e tessuti alterati. Questa fase di normalizzazione comporta tutti i sintomi di vario genere ed entità chiamati in gergo malattia e considerata come un brutto male da abbattere mentre invece costituisce il segno inequivocabile di un’azione di riequilibrio psico-fisico dell’essere.
Se noi vivessimo sempre in uno stato di beatitudine la malattia non avrebbe motivo di venirci a trovare in quanto alcun pericolo dovrebbe essere superato, ma oggi purtroppo di pericoli ne dobbiamo superare anche diverse migliaia al giorno e quelli più ostici sfociano nella malattia sintomatica.
E’ ormai largamente riconosciuto il fatto che gli stati emotivi causano malattie tuttavia pare che la medicina ufficiale non ne voglia sentir parlare, le ricerche medico scientifiche non si possono abbassare a simili congetture in quanto non portano riscontri inconfutabili, come se… studi che non essendo facilmente riportabili in termini diagnostici vengono rigettati senza appello! In realtà ci sono validi riscontri scientifici a sostegno di tali percorsi di salute alternativa, ma comunque non vengono presi in considerazione in quanto non solo non portano alcun profitto, riducendolo del 90%, ma consentono ai pazienti, non più clienti, di vivere sereni, quindi liberi dal cappio della paura che oggi è diffusamente utilizzata per spacciare farmaci, esami ed interventi inutili(fonte).
Per intenderci i pericoli in cui oggi l’individuo incorre sono diversi da quelli del lontano passato in cui era necessario salvarsi la vita da predatori o altro, oggi il pericolo è rappresentato ad esempio da bollette troppo alte che mettono in crisi il bilancio familiare, dal/dalla collega che rende la vita difficile in ufficio, dal giudizio implacabile altrui, dal litigio continuo col partner, dall’incomprensione da/verso i figli, ecc. ecc. insomma tutte cose che in realtà con la biologia(logica della vita) non c’entrano poi tanto ma che la nostra mente scambia per altrettanto pericolose e quindi attiva il corpo per il loro superamento come se fosse un pericolo reale.
Viviamo in un costante stato di pericolo inconscio
e il corpo è costantemente impegnato a superarlo.
Tornando a parlare delle percezione biologica di pericolo c’è da dire che in relazione al pericolo vissuto e alla sua gravità si attiveranno delle funzioni del corpo che sono le seguenti: accelerazione, blocco, crescita o decrescita(ulcera-lisi).
Le immaginarie, insensate ed incessanti lotte nella nostra mente non ci lasciano il tempo di sentire l’altra nostra voce, quella più profonda che ci richiama verso noi stessi… un continuo rimuginare che attiva la risposta biologica del corpo(malattia) in una continua recidiva(cronicità) per superare un pericolo solo immaginato.
Tali azioni indotte nel corpo dalla mente inconscia inducono un organo-tessuto a modificare la sua azione o addirittura il suo stesso stato fisico(es. aumento cellulare-tumore) per fronteggiare la situazione. L’esempio più classico per far comprendere la vicenda è quello della patologia polmonare, quando l’individuo si sente in pericolo di vita reale si attiva l’accelerazione dei battiti cardiaci e l’ossigenazione del sangue da parte dei polmoni diventa notevolmente accelerata, se tuttavia con tale accorgimento il pericolo non venga superato e persista il corpo induce una creazione di nuove cellule polmonari per far fronte ad una ossigenazione ancora maggiore e queste cellule polmonari cresceranno fino al superamento del pericolo per fornire il giusto apporto di ossigeno al corpo. Questa situazione che detta in questo modo appare logica ed affatto insolita è invece “marchiata” col nome di cancro-tumore e quindi induce una paura talmente grande da non consentire di comprenderla e questo a sua volta la aggraverà ulteriormente per la succitata paura di morire.
La malattia è percezione, la malattia è guarigione,
ma in questo mondo marcio se ne sei consapevole potresti andare in prigione.(fonte)
La situazione in questi casi è particolare in quanto se eliminiamo chirurgicamente le nuove cellule polmonari(non chiamiamole cancro che non vuol dire un bel niente) senza aver eliminato la paura di morire dell’individuo tali cellule continueranno a ricrearsi anche in presenza di chemioterapia anzi se la paura aumenta potrebbero accrescere la velocità di creazione e i dottori ci direbbero che il cancro è maligno-aggressivo non facendo altro che aggravare la situazione in virtù di ulteriori paure. Le cellule tumorali del polmone cesseranno di proliferare al cessare della paura di morire e purtroppo dalla diagnosi sino all’espletamento dei protocolli di controllo che durano 5-10 anni tale paura è difficile superarla in quanto nessuno ci fornisce gli strumenti conoscitivi per farlo. Quindi si tratta di una situazione che alimenta continuamente se stessa e che può essere interrotta solo da uno stato interiore di calma che solo in pochi riescono a trovare in certe circostanze.
L’unico vero interruttore che avvia la malattia è la paura. Dove c’è la paura non ci siamo più noi, smettiamo di essere noi stessi e questo determina un profondo disequilibrio psico fisico spirituale che deve essere superato.

Prevenzione, malattia e salute! – Parte 1(di 3): la prevenzione non esiste, chiamatela creazione di malati!

La prevenzione è un’altra cosa.
“Prevenire è meglio che curare” ce lo dicono da sempre eludendo la verità che non lo sappiamo fare, poiché per prevenire almeno si dovrebbe conoscere la malattia e saperla curare e la sanità mondiale non lo sa anzi non lo vuole fare. Assurdo? Quello che facciamo e che spacciamo per cura è il soffocamento dei sintomi del corpo, nonostante la loro indubbia utilità su molti fronti, invece in fatto di prevenzione siamo davvero all’avanguardia… ma davvero?

Quella che chiamano prevenzione(o diagnosi precoce) in verità non previene alcun male, si tratta invece della ricerca incessante e spasmodica di qualsiasi anomalia, difformità in relazione a parametri decisi come valori di riferimento i cui “range” non aumentano mai anzi stranamente(?) nel tempo si assottigliano sempre di più creando malati ad ogni revisione. (vedasi “Un miliardo di malati in un colpo solo!!!”)

La mirabolante medicina diagnostico-preventiva oggi ha strumenti per cogliere qualsiasi male all’origine ed estirparlo prima che lui ci annienti, ma è davvero così?
E’ davvero triste e vergognoso scoprire quello che si nasconde dietro la menzogna della prevenzione cioè una ricerca a tappeto di “malati” da curare anche se non hanno sintomi, anche se quella piccola anomalia non darà mai sintomi e andrà via da sola com’era venuta.

Il corpo quando si ammala vuole delle attenzioni e ci invia dei segnali, i sintomi, che non saranno mai disastrosi se staremo ad ascoltarli cercando di comprenderli, ma la medicina moderna non solo blocca ogni sintomo della malattia, non mettendoci nelle condizioni di sentire e capire il nostro corpo e noi stessi, ma addirittura previene il loro sopraggiungere andando a cercare qualsiasi discrepanza fisica o dei valori diagnostici attaccandola con ogni mezzo, facendo leva con l’agghiacciante paura indotta della malattia.
La medicina persegue il medicare con farmaci ed interventi, se si fosse chiamata salute forse avrebbe perseguito un obbiettivo diverso e ben più importante: la salute, quella vera!
Eppure la malattia, anche quella che la sanità ha marchiato come nefasta, non è affatto il diavolo che si vuole far credere, essa ha diversi stadi di gravità molti dei quali superabili senza alcun intervento poiché se la malattia è lieve il corpo porta lievi sintomi e la supera facilmente, tenuto conto che essa non è che un’importantissima funzione del corpo su cui ho ampiamente già disquisito.
La tanto propagandata prevenzione, grazie alle superbe tecnologie diagnostiche e soprattutto ai mirati e continui abbassamenti delle soglie di normalità dei vari parametri corporali, consente di mantenere un parco di malati sempre più ampio, malati che probabilmente guariranno, ma che in effetti non stavano affatto male, malati che saranno sottoposti ad interventi e protocolli spesso infernali con devastanti ripercussioni su molti a causa della tossicità dei farmaci, degli interventi e, non da meno, per la situazione di terrore in cui vengono proiettati i pazienti che fino al giorno prima erano sani; tutto ciò senza considerare l'altissima percentuale di falsi positivi soprattutto in particolari esami diagnostici (es. prostata).
Paziente è il nome con cui viene chiamato un cliente della sanità mondiale. Il sistema sanitario mondiale non esisterebbe senza i suoi clienti ecco perché cerca di non perderli, tenendoli il più possibile attaccati-dipendenti(con protocolli, farmaci, ecc. ) e ricercandone sempre di nuovi… grazie alla prevenzione!
Quindi la "prevenzione" non previene nessun male, ma aumenta esponenzialmente il numero di malati, ecco perché è così pubblicizzata e spesso anche gratuita perché serve a fare soldi(ma non solo chiaramente) non a donare salute; la salute è un’altra cosa non il curarsi senza conoscere nemmeno l’origine dei nostri sintomi.

Riguardo alla concreta prevenzione di un disequilibrio psico-fisico-spirituale ora dovrò confutare qualche luogo comune: l’alimentazione equilibrata e una congrua attività fisica sono molto importanti ma non sono affatto decisivi per la prevenzione delle malattie-disarmonie… in caso contrario nessuno sportivo, nessun vegano e nessun meditatore si ammalerebbe nè morirebbe prematuramente, così purtroppo non è, ma comunque certi stili di vita vanno seguiti poiché aiutano(non danno certezze) molto a mantenersi in salute; ne parlerò meglio nella terza parte.
Per concludere mi pare doveroso parlarvi francamente, la prevenzione reale non può esistere se non abbiamo la conoscenza, anch’essa reale, della malattia e della salute e oggi tali conoscenze sono precluse alla massa di cui ne fanno parte anche dottori e professionisti vari.

Oggi in fatto di malattia e di salute non abbiamo neanche una sola certezza, ma una marea di ipotesi, una moltitudine di fattori che devono coesistere per raggiungere un fine che tanto chiaro non è.
I concetti stessi di malattia e salute sono stati alterati e chi lavora nel campo non li studia sul serio(olisticamente), studia invece la medicina che è un qualcosa di diverso, ma ne parlerò più avanti.

La vera ed unica prevenzione quindi è la conoscenza di quei processi biologici che vengono definiti a torto malattie e che di male hanno davvero poco, eccetto la paura di loro che viene pesantemente e costantemente inculcata e non ci consente di valutarli e comprenderli con serenità, solo allora forse potremmo ambire a prevenirli, perché se non si conosce la malattia nella sua utilità, semplicità e patogenesi nessuna prevenzione potrà mai esserci.

La conoscenza però ha un prezzo alto da pagare e molti non possono permetterselo, il sistema stesso non glielo consente non lasciandogli né le forze, né il tempo, oltre che qualche soldo;  questo lungo articolo da solo non può fornire gli elementi necessari a “metabolizzare” nel profondo quei concetti occultati da secoli sarà necessario approfondire con determinazione questo argomento tanto caro all'umanità se non si vuole continuare a brancolare ancora per molto.
Volere è potere e da qualche parte bisogna pur iniziare… buon “viaggio”.

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domenica 8 settembre 2019

I 7 chakra, l’evoluzione umana e i 7 scopi dell’esperienza terrena

I 7 chakra, l’evoluzione umana e i 7 scopi dell’esperienza terrena

Perché siamo qui? Sarebbe bello saperlo con certezza, ma visto che il potere-sistema rema contro a tutta forza viviamo come sbandati un’esistenza senza un senso, tenuto conto di ciò l’uomo, spinto da forze interiori sconosciute, cerca in molti modi di capirci qualcosa per placare quella sete di sapere chi è e perché.
Oggi l’uomo non esiste, resiste!
Partiamo dal presupposto che noi siamo energia ed i chakra sono i “canali” principali, ce ne sono molti più piccoli, da cui l’energia sottile costituente di questa dimensione entra e si trasmuta in “noi”. Si tratta in effetti di centri per la trasmutazione dell’energia originaria(etere, orgone o altro nome) in materia fisica e non(emozioni, pensieri, percezioni) via via più raffinata tant’è più “alto” il chakra; energia che, come accade nelle piante con quella solare, serve a far vivere l’individuo in questa dimensione materiale.
Giusto per intenderci e non lasciare nulla al caso smorzando le solite critiche scientiste e riduzioniste è giusto ricordare che il nostro corpo energetico è reale e da tempo anche la scienza ufficiale ne ha preso atto, tuttavia non lo sbandiera ai quattro venti nè lo studia per il benessere delle persone perché la scienza non è altro che uno strumento di controllo del potere quindi…si continua a vivere senza avere cognizione di una parte importante di sé.

Pensando alle energie dei chakra ho intravisto un serio collegamento tra esse e gli scopi della vita; non saprei dirvi se ciò che andrò a spiegare corrisponda al vero anche perché non ho mai acquisite informazioni dettagliate né ho mai studiato i chakra(i loro nomi li ho presi dal web), si tratta di deduzioni o intuizioni che potrebbero rivelarsi incomplete o addirittura incorrette. Valutando le poche informazioni che avevo ho “immaginato” che ogni chakra doveva avere una qualche connessione con i perché per i quali siamo qui.
Nel corso dell’articolo parlerò di “attivazione” dei chakra con questo però non intendo dire che essi prima erano disattivati, ma che il loro funzionamento ha raggiunto la piena potenzialità unita alla nostra consapevolezza.
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CHAKRA 1: L’energia della vita. Autocontrollo del corpo.
Nome: Muladhara; chakra Radice, in quanto avendo la vibrazione più bassa è il più “radicato” nella materia fisica.
Il primo chakra ha un’energia molto potente e di bassa frequenza, rispetto agli altri, assolve alla funzione primaria di mantenerci in vita(fisica) e pertanto ha priorità su quasi tutti gli altri centri energetici.
E’ necessario puntualizzare che comunque lo scopo è di mantenerci in vita nel migliore dei modi, cioè in condizioni tali da fare esperienza, se tale scopo non si può perseguire subentra la morte fisica.
E’ attivo pienamente nei primi anni di vita e comincia a diminuire(di poco) la sua potenza con la pubertà quando si “attiva” il 2° chakra.
Il 1° centro energetico principale sintetizza e fornisce l’energia per il 1° scopo della vita: preservare la vita.
E’ uno scopo automatico e non consapevole dell’individuo pur essendo un suo scopo individuale.
1°chakra - 1° scopo della vita: vivere, sopravvivere.
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CHAKRA 2: : Il paradiso e l’inferno personale! Senza controllo.
Nome: Svadhisthana, Chakra Sacrale.-  Il piacere e l’energia sessuale.-
Il secondo chakra è di importanza pari e a volte addirittura superiore al 1°, la sua funzione è fondamentale non per l’individuo ma per la specie, esso sovrintende alla prosecuzione della vita in questa dimensione, le sue energie sono potentissime, il suo scopo a volte viene assolto anche a scapito del 1° chakra cioè della vita stessa dell’individuo che in tal modo(procreando) comunque “prosegue”.
Si attiva appieno con la pubertà e rimane in attività per molto tempo in maniera differente tra uomini e donne in base alla biologia umana e la funzione dei sessi, nelle donne chiaramente si disattiva prima che negli uomini ma è giusto e logico che sia così tenuto conto dei diversi ruoli biologici.

Attenzione questo è il centro energetico con una potenza inaudita, da qui dipendono tutte le cose buone(se equilibrato) e cattive(competizioni, guerre ecc.) che accadono nel mondo ecco perché sarebbe opportuno comprenderlo per gestirlo al meglio considerato che oggi viene pesantemente manipolato dal sistema bestia che ci governa(in particolare dalla chiesa).
Gli scopi di questa energia dirompente sono scopi della specie, della natura, l’individuo di solito obbedisce a questa energia senza neanche chiedersi il perché, essa sa bene come farsi ubbidire (orgasmo e grande vigore fisico) pertanto questa forza è difficilissima da controllare e incanalare per servire l’individuo poiché non persegue gli scopi del singolo soggetto; di norma questa energia tiene intrappolato l’uomo maschio fino a tarda età per poi abbandonarlo ad una vita priva di senso che sarà un trascinarsi fino alla morte del corpo.
E’ una forza talmente suadente e potente da farsi percepire come volontà dell’individuo, ma non è così, essa lo sfrutta e di questi tempi di manipolazione energetica incentrata su tale energia lo porta ad avere moltissimi problemi non solo relazionali ma anche con se stesso, problemi di cui di norma non si conosce l’origine né la soluzione e quindi l’individuo(soprattutto maschio) non rimane altro che farsi prendere da questa “meravigliosa” forza per tutta la sua esistenza anche se questo comporta l’annullamento di ciò che lui è, ma lui non ne è cosciente.
Questa energia è quella che dona la vitalità del fare qualsiasi cosa e che consente di superare ostacoli mirabilmente è quella che abbiamo quando facciamo le cose che più ci piacciono o quando siamo in vacanza, dona un vigore fisico incredibile che prende anche la mente; una fortissima energia che ci fa sentire vivi, ma non è tutto oro…
Insomma il paradiso e l’inferno personale dell’uomo, porta la vita e la morte a seconda se funziona o se si blocca; se si blocca per varie ragioni può portare l’individuo maschio-alfa al suicidio(con altra concausa-energie del 3° Chakra) o ad una sconfinata depressione da cui è impossibile uscire.
Possiamo sperimentare il fatto di non essere padroni di noi stessi(uomini) semplicemente decidendo di non farci “coinvolgere” minimamente dalle donne per un solo giorno. Cosa ci vuole? Basta volerlo e lo si fa no? Quando ci ripeteremo il nostro intento ci accorgeremo di averlo già infranto. La nostra volontà è stata già trascesa.
Annulla ogni discernimento trascinandoci con il “dolce” nei piaceri della carne che sono forti ma istintivi, cioè non sono vissuti con la piena presenza, quindi effimeri e drogano oltremodo il soggetto allontanandolo dalla ricerca di ogni altra esperienza di vita.
Si dice che la cosa più importante è la salute, ma non è così, per la salute non si farebbe di tutto, per le necessità del 2° chakra invece si e non sono neanche “cose nostre”.
E’ un energia molto ambita dai controllori dell’umanità che attraverso essa possono gestire il popolo e trarne anche profitto energetico. Non è facile immaginare i disastrosi squilibri del blocco di tale centro energetico subito da preti e suore ad opera delle religioni con l’installazione di un programma mentale di inaudita potenza, scompensi di tale entità che causano il verificarsi di episodi sconvolgenti trasformando l’uomo in un animale selvaggio senza alcun controllo su di sè, insomma è una energia che se non gestita può diventare distruttiva. In maniera più soft hanno cercato di limitare questa energia con l’introduzione dell’istituto del matrimonio tuttavia l’uomo aveva trovato un ottimo equilibrio poi  nuovamente sbilanciato dall’attuale propaganda di ipersessualizzazione delle masse che ha generato nuovi “problemi” nelle coppie e nella società. Tali vessazioni sono da sempre attuate sugli uomini dal creatore/i del nostro “universo” che se proprio volete potete chiamarlo anche “dio”, ma D-io invero è altra cosa*.
*Dio, Gesu, il Cristo, il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo e il regno dei cieli
non sono altro che stati della coscienza che l’uomo può sperimentare,
tramandati solo a pochi uomini attraverso gli antichi misteri…
Tutto è dentro di noi.(Pensieri sfusi 20-blog Mente-Olistica; [2])
Non è un’energia negativa, ma la sua potenza incontrollata impedisce di vedere altro, cioè impedisce all’essere umano di fare altre esperienze e scoprire gli altri scopi della sua esistenza, quindi il suo mancato controllo ne fa la trappola per eccellenza in cui l’uomo rimane imbrigliato senza poter evolvere.
E’ chiamato il chakra sacrale anche perché le sue energie dovrebbero essere gestite con sacralità non invece profanate come è costume oggi.
E’ uno scopo automatico quindi non volontario come potrebbe apparire e non trattasi di uno scopo personale dell’essere, ma della sua stessa specie e della natura in genere.

2°chakra - 2° scopo della vita: la procreazione e la prosecuzione della specie, il piacere.
Il piacere totalizzante nell’ambito procreativo più che uno scopo sembra essere invece il mezzo attraverso il quale la natura si assicura tale adempimento.
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CHAKRA 3. Volontà e azione. Il controllo delle azioni.
Nome: Manipura, Chakra Plesso Solare.-  La vera forza dell’essere umano. La forza creativa della volontà.

La forza dell’essere umano non è la forza fisica bensì la sua volontà e determinazione, essa gli fornisce quello che serve affinché raggiunga i suoi scopi, non c’è altra forza per conseguire un obbiettivo.
Se viene attivato pienamente questo chakra l’essere acquisisce una potenza inimmaginabile dettata da una determinazione incrollabile che gli permetterà di creare la realtà secondo le scelte ed azioni dell’individuo.
La forza della determinazione è una funzione chiave per consentire all’animale uomo di ritagliarsi un suo “territorio”, termine che nell’uomo moderno equivale ad un buon lavoro, un importante ruolo sociale, un buon reddito continuativo, tutte condizioni saldamente collegate al conseguimento dello scopo precedente(procreazione-sesso) ben più importante che in caso contrario potrebbe non realizzarsi con conseguenze disastrose.
Benché la forza di volontà sia il motore di base per la creazione della realtà(anche fisica) l’individuo, ancora inconsapevole delle sue reali potenzialità usa inconsapevolmente questa energia come rilevante supporto agli scopi del 2° chakra e non per evolvere verso energie superiori.
E’ uno scopo personale dell’individuo e di questo ne ha consapevolezza, pur non avendo le istruzioni per fare-creare tutto quello che vorrebbe.

3°chakra - 3° scopo della vita: volontà e realizzazione personale.
Nel dettaglio si tratta della propria determinazione, della creazione della propria realtà per la ricerca e definizione del proprio “territorio”(spazio vitale-lavoro-posizione sociale-altro).
Questo livello è il limite oltre il quale la stragrande maggioranza delle persone(massa) non va a causa delle pesantissime programmazioni mentali subite.
L’attivazione del chakra “centrale”(il 4°) e di quelli successivi(superiori) donerà all’individuo la capacità di gestire le forti energie dei primi tre chakra(inferiori) per convogliarle consapevolmente senza rimanerne “invischiato” a vita.
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CHAKRA 4. Il punto di non ritorno. Il controllo emozionale.