venerdì 27 marzo 2020

La paura uccide, il coronavirus no!

"La paura uccide, non il coronavirus”

Bruce Lipton, tra i più importanti biologi al mondo, grande esperto e divulgatore dell’epigenetica lancia un messaggio sul Coronavirus
Bruce Lipton lancia un messaggio: “Il mondo è attualmente in preda alla paura per lo spaventoso Coronavirus. Per prima cosa chiariamo un fatto: se hai mai avuto raffreddore o influenza nella tua vita, è possibile che fosse un’infezione da coronavirus: Sì, i Coronavirus provocano raffreddori e influenza!

Ma, in questo caso, siamo “programmati” con la convinzione che questo particolare virus del raffreddore sia “mortale”. Questa paura ha fermato concerti, conferenze e grandi eventi pubblici in tutto il mondo. La paura ha portato alla quarantena e al blocco dei viaggi internazionali. Ha anche portato a una grande scarsità di carta igienica in Australia: i cittadini preoccupati di restare murati in casa con questa infezione, hanno svuotato gli scaffali in previsione del peggio.

Innanzitutto chiediamoci: quanto è letale questa versione del virus? Sì, ci sono decessi correlati al Coronavirus… ma ciò che è fuorviante è la paura che tutti coloro che prendono questo virus possano morirne. Questo è semplicemente falso! La salute di quasi tutte le vittime di questo Coronavirus era già compromessa prima che fossero infettate.

Lo stress è responsabile fino al 90% delle malattie, comprese le malattie cardiache, il cancro e il diabete. Quando un individuo è stressato, il rilascio di ormoni dello stress (es. Cortisolo) arresta il sistema immunitario per conservare l’energia del corpo e sfuggire dallo stress percepitoGli ormoni dello stress sono così efficaci nell’inibire il sistema immunitario, che i medici li somministrano a scopo terapeutico ai trapiantati di organi: in questo modo impediscono al loro sistema immunitario di respingere l’impianto estraneo. (“La Biologia delle Credenze”).
La conclusione è chiara: la paura del coronavirus è più mortale del virus stesso! I media (forse in collaborazione con le case farmaceutiche) stanno compromettendo la salute delle persone giocando la carta della paura! Questo è il risultato del pensiero negativo (l’effetto nocebo) che è l’esatto opposto dell’effetto placebo che si manifesta attraverso il pensiero positivo! Se ti dedichi a rimanere in buona salute, con una buona alimentazione, esercizio fisico, prendendo vitamine e integratori e, soprattutto, evitando lo stress (ad esempio, la “paura” del virus), anche qualora fossi contagiato dal virus probabilmente si manifesterebbe solo un raffreddore o della febbre lieve.

Se hai un sistema immunitario compromesso, ti aiuterà stare su pensieri e vibrazioni positivi e badare alla tua alimentazione anche utilizzando degli integratori. Seguire la tua intuizione su ciò che è meglio per te è la chiave! Il punto qui è che, indipendentemente da chi sei e quale sia il tuo stato di salute, trarrai un beneficio enorme dall’allontanarti dalla paura e dal sostenerti in qualunque modo ti sembri meglio.
Ricorda la verità della fisica quantistica, la più valida di tutte le scienze del pianeta: è la tua Coscienza che sta creando le tue esperienze di vita! Sei focalizzato sulla Malattia… o sulla Salute?“
Ti auguro piena salute, felicità e armonia. Con Amore e Luce, Bruce

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mercoledì 25 marzo 2020

La profetica esercitazione di ottobre 2019 di una pandemia da coronavirus (Event 201)

LA PROFETICA ESERCITAZIONE DI OTTOBRE 2019 DI UNA PANDEMIA DA CORONAVIRUS
25 Marzo 2020
Già il 18 settembre usciva la notizia che «il Johns Hopkins Center for Health Security è stato incaricato dal Global Preparedness Monitoring Board (GPMB) di valutare lo stato di prontezza per una pandemia patogena respiratoria ad alto impatto». 
In molti hanno avanzato dubbi sulla casualità dell’esercitazione, tanto che il Johns Hopkins Center for Health Security ha rilasciato una dichiarazione in cui affermano che la simulazione non era una previsione. – Foto dal trailer Contagion Vedi qui 

La profezia di Bill Gates sul coronavirus

Il 18 ottobre 2019 a New York andava in scena una simulazione che nel giro di poche settimane sarebbe diventata reale: «Event 201 simula un’epidemia di un nuovo coronavirus zoonotico trasmesso dai pipistrelli ai maiali alle persone, che alla fine diventa efficacemente trasmissibile da persona a persona, portando a una grave pandemia. L’agente patogeno e la malattia che provoca sono modellati in gran parte sulla SARS, ma è più trasmissibile nel contesto comunitario da persone con sintomi lievi».
Déjà-vu? Sì. La stiamo vivendo in questo momento quella grave pandemia da coronavirus. Ma cos’è l’Event 201? Una simulazione organizzata dal Johns Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill and Melinda Gates Foundation.
Un lavoro sulle pandemie che dura da anni
Sul tema della pandemia, Bill Gates sta lavorando da molto tempo. Lo dimostra anche un video, che in questi giorni sta diventando virale, di una conferenza tenuta dal fondatore di Microsoft (che proprio alcuni giorni fa ha lasciato i vertici dell’azienda) nel 2015.
«Quando ero un ragazzo, il disastro di cui ci preoccupavamo era la guerra nucleare. Oggi la più grande catastrofe possibile non è più quella. Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus molto contagioso e non una guerra. Non missili ma microbi». Queste le parole pronunciate da Bill Gates, durante quella conferenza.

L’esercitazione prima del contagio reale
L’esercitazione andata in scena a New York il 18 ottobre scorso, mirava ad illustrare le aree in cui saranno necessarie partnership pubblico/privato per rendere efficiente la risposta a una grave pandemia e ridurre le conseguenze economiche e sociali su larga scala. È poi del 31 dicembre l’allarme lanciato dalla Cina, che informava l’Organizzazione mondiale della sanità di una serie di casi di una malattia simile alla polmonite, la cui causa era però sconosciuta. Da lì a poco si sarebbe poi individuato il focolaio di Wuhan, e il resto della storia è, purtroppo, noto.

Lo scenario: una pandemia nata da un allevamento di maiali in Brasile
Sul sito dedicato ad Event 201, si legge che «negli ultimi anni, il mondo ha visto un numero crescente di eventi epidemici, pari a circa 200 eventi all’anno. Questi eventi sono in aumento e perturbano la salute, l’economia e la società. La gestione di questi eventi mette già a dura prova la capacità globale, anche in assenza di una minaccia pandemica. Gli esperti concordano sul fatto che è solo questione di tempo prima che una di queste epidemie diventi globale: una pandemia con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Una pandemia grave, che diventa «Evento 201», richiederebbe una cooperazione affidabile tra diversi settori, governi nazionali e le principali istituzioni internazionali».
Ma per Event 201 è stato immaginato uno scenario reale e molto ben dettagliato, che è il seguente: la malattia inizia a svilupparsi in alcuni allevamenti di suini in Brasile, all’inizio in modo tranquillo e lento, per poi diffondersi più rapidamente. Quando inizia il contagio da persona a persona nei quartieri a basso reddito e densamente popolati di alcune delle megalopoli del Sud America, l’epidemia esplode. Viene esportata prima in aereo verso il Portogallo, gli Stati Uniti e la Cina e poi in molti altri paesi. Anche se all’inizio alcuni paesi sono in grado di controllarla, continua a diffondersi e ad essere ritrasmessa, e alla fine nessun paese riesce a mantenere il controllo. Non c’è alcuna possibilità che il vaccino sia disponibile prima dell’anno. Esiste un farmaco antivirale fittizio che può aiutare i malati, ma non limita in modo significativo la diffusione della malattia. Poiché l’intera popolazione umana è suscettibile, durante i primi mesi della pandemia, il numero cumulativo di casi aumenta in modo esponenziale, raddoppiando ogni settimana. E man mano che i casi e i decessi si accumulano, le conseguenze economiche e sociali diventano sempre più gravi.
Lo scenario ipotizzato per Event 201 si conclude a 18 mesi, con 65 milioni di morti. La pandemia comincia a rallentare a causa della diminuzione del numero di persone suscettibili: la pandemia continuerà a propagarsi fino a quando non ci sarà un vaccino efficace o fino a quando l’80-90 % della popolazione mondiale non sarà stata esposta. Da quel momento in poi, è probabile che si tramuti in una malattia infantile endemica.
Questa era l’ipotesi. Ora stiamo a vedere la realtà quale è.
https://www.youtube.com/watch?v=6Af6b_wyiwI&feature=emb_logo
https://www.youtube.com/watch?v=AoLw-Q8X174&feature=emb_logo
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lunedì 23 marzo 2020

SPECIALE CORONAVIRUS: Il coronavirus svela le Fake News di autorità e mass media

È ormai da diversi mesi (dal dicembre 2019) che i mass media parlano quasi esclusivamente del coronavirus SARS-CoV-2 e della Covid-19. La comunicazione riguardo quest’argomento si è fatta ancor più insistente da quando, ormai alla fine di gennaio 2020, erano stati confermati ufficialmente i primi casi d’infezione in Italia.
Nelle successive quattro settimane (l’intero mese di Febbraio) abbiamo assistito a ore e ore di trasmissioni dedicate all’argomento da radio e Tv e centinaia di articoli su tutte le testate giornalistiche (solo su Ansa si contano quasi 1000 articoli sull’argomento in appena 30 giorni con una media di oltre 34 al giorno, più di uno ogni ora), ad annunci e disposizioni sanitarie disposte da Governi, Regioni e Comuni, con chiusure di scuole, isolamento d’intere città e quarantene per migliaia di persone.
In tutto questo, non si sono fatte attendere le interviste a virologi e medici, che hanno cercato di fare un minimo di chiarezza nell’approssimativa comunicazione fatta nelle settimane precedenti dagli impreparati, disinformati e mediocri giornalisti che popolano il panorama italiano, del settore chiamato impropriamente “dell’informazione”. Al contempo, in questo caos generalizzato, abbiamo potuto osservare le reazioni della popolazione a tutto ciò che stava e sta accadendo.
Gli accadimenti, in special modo quelli degli ultimi due mesi (febbraio e marzo 2020), ci consentono di fare alcune importanti riflessioni riguardo l’attività svolta dai mass media italiani, le reazioni e le affermazioni odierne e passate delle autorità in tema di focolai epidemici, e il rapporto tra popolazione e la comunicazione proveniente da questi due soggetti (mass media e autorità).
Ma andiamo con ordine e iniziamo innanzitutto dalle basi scientifiche e dati concreti, poiché ritengo debbano essere sempre i dati oggettivi a incidere nella formulazione delle nostre idee e considerazioni e non viceversa. Cercherò quindi di fare innanzitutto una corretta e completa informazione, per poi passare a esporre le mie considerazioni personali.

Cos’è il coronavirus di cui parlano in continuazione i mass media?
Quello di cui si parla genericamente oggi con l’appellativo di “Coronavirus”, in realtà si chiama SARS-CoV-2 (in precedenza 2019-nCoV). A scegliere il nome è stato l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome è stato un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19 (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Il nome è stato scelto dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità). Si tratta di un virus della famiglia Coronavirus, noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Tuttavia, pur facendo parte della stessa tipologia, il SARS-CoV-2 non è il virus dalla SARS, ma un virus diverso, la cui origine certa non è ancora nota.

Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Su questo punto c’è stata molta disinformazione, fatta soprattutto (se non esclusivamente) dai mass media mainstream.
Fin dall’inizio dell’epidemia in Cina tutti i mass media si sono limitati soltanto ad aggiornare il numero dei casi conclamati e il numero dei morti, omettendo colpevolmente di spiegare all’opinione pubblica quali fossero le condizioni igienico sanitarie in cui si è sviluppato e diffuso il focolaio in Cina, quale fosse il contesto sociale in cui il virus si stava diffondendo, quali fossero le modalità e le possibilità di accesso alla sanità cinese e quindi alle cure, quali fasce di età della popolazione fossero più colpite, quali fossero le condizioni di salute preesistenti nei soggetti colpiti e poi deceduti e, infine, omettendo sempre il numero delle persone guarite.
Tutte queste omissioni, colpevoli o colpose, hanno trasformato quella che doveva essere “informazione” in disinformazione, generando confusione, prima, allarmismo e panico poi, una volta che il virus è arrivato in Italia. Sui motivi che hanno indotto tutti i mass media a tale superficiale comportamento, tornerò più avanti, poiché qualcuno potrebbe considerare le spiegazioni a riguardo solo delle opinioni. Proseguiamo allora, prima con i fatti.
Secondo quanto riporta il sito del Governo italiano www.salute.gov.it, se si prende il virus SARS-CoV-2 (che da qui in avanti per semplicità chiamerò anch’io “coronavirus” al fine di facilitare la comprensione del lettore), “Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento. Circa 1 su 5 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie, richiedendo il ricovero in ambiente ospedaliero”.

Secondo ISS (Istituto Superiore di Sanità) quindi, il virus porta complicazione in circa il 20% dei malati. Ma è davvero così? Cosa dicono i virologi?
Esporrò alcuni eminenti pareri, mettendo ovviamente da parte l’opinione di quei medici che di virologi hanno soltanto il titolo e che, al soldo di taluni partiti politici, sono saliti alla ribalta negli ultimi anni lucrando costantemente sulla salute della popolazione facendo propaganda politica e non informazione scientifica, mediante un’esposizione mediatica continua e la pubblicazione immediata di libri (a solo 30 giorni dall’arrivo del nuovo coronavirus in Italia, il virologo a cui mi riferisco e di cui non farò il nome per non fargli pubblicità, ha già pubblicato un libro sull’argomento) su ciascun argomento che possa rientrare nella loro sfera di competenza.
Qui di seguito invece, riporto un estratto degli interventi di due prestigiosi virologi italiani, intervenuti in due distinte trasmissioni di Radio Rai, Speciale GR1 sul coronavirus, nei giorni 24 e 25 febbraio 2020. È molto importante porre particolare attenzione alle affermazioni che ho sottolineato. Torneranno utili per le considerazioni finali. Nella trasmissione del 24 febbraio, è intervenuto il virologo Giovanni Maga, direttore dell’istituto Molecolare del CNR (Centro Nazionale delle Ricerche). Ecco cosa ha detto.
Giornalista Radi orai: “Vorrei con Lei ridimensionare quella che è la pericolosità di questo virus, che è altamente contagioso ma, lo abbiamo detto più volte, essere positivi al test del coronavirus, quindi avere il contagio, non significa essere in pericolo di vita.”  (Si può morire per coronavirus, ma le persone che sono a oggi decedute erano persone fragili - dal punto di vista immunitario NDR.)
Giovanni Maga:Assolutamente. L’infezione da questo nuovo coronavirus ha un decorso benigno nell’assoluta maggioranza delle persone. Insomma, guarire è la regola! Almeno l’80%, ma come dicevo, in base anche all’età, quindi in età giovane può essere anche il 90%, le persone hanno una sintomatologia moderata o lieve, cioè non richiedono ospedalizzazione, e guariscono senza particolari conseguenze. C’è una percentuale significativa, tra 10 e 15%, sempre a seconda della propria costituzione e del proprio stato fisico, che può sviluppare una polmonite virale. Questa incidenza è superiore a quella causate dal normale virus influenzale in percentuale, ma anche in questo caso, nell’assoluta maggioranza dei casi il decorso è benigno.”
Giornalista Radio Rai: “Quindi a questo punto l’importante è contenere i contagi. Si è sviluppata una sorta di caccia al paziente zero, ma potremmo già essere alla terza o quarta generazione del virus. Perché è importante risalire al fantomatico paziente zero”.
Giovanni Maga: “Il paziente zero, in qualsiasi focolaio epidemico, è importante per due motivi. Perché definisce il contesto in cui il virus è entrato, cioè ci fa capire com’è arrivato, e inoltre ci consente di tracciare i primi contatti, quindi risalire ai primi che sono stati potenzialmente infettati e da cui potrebbe essere partito il focolaio. Questo ovviamente, se viene fatto subito, consente di circoscrivere immediatamente l’area. La nostra situazione attuale è che, purtroppo, non è stato possibile identificare il paziente zero all’inizio, e quindi ci siamo un po’ allontanati dalla radice di quest’albero d’infezione che si sta diffondendo.  Però questo vuol dire che abbiamo messo in campo un’area di delimitazione molto ampia proprio per renderci conto della dinamica dell’infezione, per limitarne la diffusione, intanto che gli studi epidemiologici cercano di tracciare all’indietro i contatti. Però a oggi per la limitazione dell’infezione la misura migliore è quella di circoscrivere le zone potenzialmente interessate.”
Giornalista Radio Rai: “C’è la speranza che con la buona stagione questo virus cominci a decrescere nei contagi, così come sta accadendo anche per la normale influenza?”
Giovanni Maga: “È una ragionevole ipotesi. AL momento non sappiamo come questo virus si comporti da un punto di vista stagionale. È molto simile alla SARS come tipologia ma non certamente come gravità dei sintomi, la SARS era molto più aggressiva e molto più letale, è 10-50-100 volte più letale, a seconda delle classi di rischio, ma così come la sars era scomparsa con l’arrivo della bella stagione, se anche questo virus seguirà l’andamento di tutti i virus respiratori, come quello dell’influenza, si può ragionevolmente sperare che, con l’aumento delle temperature, perda di potenza. Io vorrei anche sottolineare che anche nell’epicentro della malattia, in Cina, si sta iniziando a vedere una diminuzione dei casi, l’aumento sempre maggiore delle persone guarite, tant’è che la Cina ha deciso di allentare un pochino i cordoni di contenimento, proprio perché sembra che l’epidemia stia rallentando e si spera nei prossimi mesi scenderà … Quindi nel frattempo, l’importante è evitare che nuovi focolai si accendano e si espandano in altre zone.”
Giornalista Radio Rai: “Sembrerebbe anche dai dati che sono stati registrati in Cina e in tutti i paesi colpiti dal virus, che questo virus colpisca meno i più piccoli, i più giovani. C’è qualche spiegazione o è solamente un fatto statistico ancora non emerso?”
Giovanni Maga:In questa fase è difficile a dirsi, perché non è chiaro di quanto sia stata l’esposizione della popolazione infantile al virus, almeno in Cina. Certamente il dato statistico è chiaro. Ci sono poche infezioni in età pediatrica. Una possibilità sta nelle differenze del sistema immunitario dei bambini rispetto all’adulto, perché una delle cause delle complicazioni di questo virus è un’eccessiva risposta di tipo infiammatorio mediata da un sistema immunitario adulto, che nei bambini è meno soggetta a dare questo tipo di complicazioni quindi, in qualche modo, li rende meno suscettibili e gli fa passare questa infezione in maniera molto blanda. Per diminuire possibilità di contagio è buona norma (ma questo vale sempre anche nei periodi di normale influenza) lavarsi bene (anche con un semplice sapone) sempre le mani prima di portarle alla bocca, agli occhi o al naso. Gli antibiotici non servono a nulla perché gli antibiotici distruggono i batteri. Questo è un virus.”
Il giorno seguente, nella trasmissione del 24 febbraio, è intervenuta Ilaria Capua, pluripremiata virologa italiana, che oggi dirige un dipartimento dell'Emerging Pathogens Institute dell'Università della Florida.
Giornalista Radio Rai: Vorrei parlare di anticorpi: man mano che il virus colpisce gli italiani, chi viene colpito sviluppa gli anticorpi. Questo potrebbe essere una chiave di lettura interessante: più popolazione viene colpita più anticorpi si sviluppano.”

Tutta la verità occultata sulla falsa pandemia da cojonevirus

TUTTA LA VERITA' OCCULTATA SULLA FALSA PANDEMIA DA COJONEVIRUS

BOJS - LION OF YAHUDA sabato 21 marzo 2020
LA PANDEMIA DEI CODARDI PAZZI DEL N.W.O. CHE STA PRENDENDO IL POTERE SUL MONDO
Nessuno ha ancora capito cosa sta succedendo, ma d'altronde è normale per i goym ignoranti non arrivare a vedere mai la verità degli accadimenti. Questo blog ormai fermo dal 2016 aveva già descritto tutto dal 2007 con dettagli sorprendenti, ma come al solito gli iniqui detrattori accusatori non facevano altro che diffamare e infamare. Ma oggi dove sono questi se non tra tutti coloro che sperano solo che non gli accada niente di male e si stanno cagando sotto poveri codardi.

Non avrei voluto scrivere niente perchè in verità non c'è più niente da dire oltre tutto quello che è  già stato scritto in queste pagine negli anni, e come dice una scrittura: "quando il male regna il giusto tace!". Ma per amore di coloro che sono nella frequenza delle Leggi Morali Universali del Creatore è giusto dare un pò di luce in queste tenebre mondiali.

Perciò non abbiate paura cari fratelli e sorelle in Yahushua che non lo avete mai abbandonato come invece hanno fatto ALTRI che sono già MORTI CHE CAMMINANO senza protezione alcuna visto che hanno rigettato la sposa di Yahushua e li aspetta solo il giudizio finale senza misericordia. Tanto è scritto e tanto gli sarà fatto!

QUAL'E' IL VERO PUNTO DELLA SITUAZIONE?
Non abbiate paura del coronavirus che esiste da millenni e non vi ha mai fatto male! Temete piuttosto gli stolti ignoranti senza intelligenza che si stanno comportando come bestie e come tali verrano markiate dal loro padrone NWO. Infatti dato che i virus NON SONO AFFATTO ORGANISMI VIVENTI ed hanno funzioni relative alla vita sul pianeta, avete bisogno solo di stare tranquilli perchè NON ESISTE NESSUNA VERA EMERGENZA DA CORONAVIRUS.

VI FANNO STARE CHIUSI IN CASA PER TUTTI ALTRI MOTIVI CHE ESULANO DAL CORONAVIRUS E NON STA INIZIANDO UNA GUERRA TERMONUCLEARE COME MOLTI ERRONEAMENTE PAVENTANO, PERCIO' NON ABBIATE PAURA SIA DEL VIRUS CHE DELLA GUERRA..  MOMENTANEAMENTE!

Come avevo già spiegato molti anni fa sul plasma elettromagnetico in questo blog.. le forze dell'ordine del NWO stanno installando il SixTema di controllo Elettromagnetico sull'essere umano anche chiamato nelle profezie Markio 666. Cosa significa nei fatti? Che la Bestia sta prendendo il potere globale e stanno preparando la dittatura finale universale dove l'essere umano sarà lo smartphone e la rete stessa come potete trovare spiegato nel blog

Senza ulteriori chiacchiere inutili potete trovare le prove del fatto che il Coronavirus non è affatto pericoloso come dicono e che LA PANDEMIA E' SOLO UNA COPERTURA PER UNA IMMANE OPERAZIONE DI CONTROLLO TOTALE DELL'ESSERE UMANO. Infatti nonostante le mascherine e i guanti non servano a niente contro il contagio da virus e che il 95% della popolazione non circoli più, tutti continuano a cercare mascherine, guanti, e le auto della polizia che passano in strade deserte avvisando i fantasmi di non uscire di casa.. incredibile e pazzesco che nessuno di questi si chieda: "MA COSA STO FACENDO? MA CON CHI STO PARLANDO CHE NON C'E' NESSUNO IN GIRO?", invece come marionette continuano a ubbidire contro la verità, l'intelligenza e l'amore che gli esseri umani dovrebbero avere, ma questi ormai non sono più umani ma droni dei poteri occulti che governano il mondo.
COSA STA ACCADENDO DAVVERO?
Innanzitutto stanno terrorizzando e mettendo a tacere la verità come hanno fatto con Panzironi e altri. Mentre spingono le persone le une contro le altre a denunciarsi e dividersi così che possano avere un migliore controllo sulla popolazione in attesa di implementare le frequenze di controllo mentale finale con il markio 666!

Ma quello che ora davvero sta accadendo è tutt'altro! Innanzitutto devo dire che siamo nel culmine della grande tribolazione profetizzata dallo stesso Messia nel vangelo di Matteo 24:21-22: 

"perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v'è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati". 

Questa era iniziata già dal 2008 ma adesso siamo al punto di non ritorno e continuerà sempre di più fino ad Armagheddon o giudizio sugli empi malvagi.

La situazione non cambierà affatto in meglio secondo quanto dice il Messia e anzi continuerà fino al punto che se non fosse "abbreviata" per mano di Dio tutta l'umanità perirebbe, ma a favore e protezione degli eletti questa verrà interrotta per consentire il proseguio della vita sulla terra.

Pertanto nessuno si illuda di tornare alla vita del SixTema di prima perchè essa come è stata concepita viene ora distrutta per sempre insieme ai suoi sostenitori e ai suoi bugiardi concetti politici e religiosi Babilonesi:

Coronavirus: L'italiano medio e l’epidemia

L'ITALIANO MEDIO E IL VIRUS

L'italiano medio pensa che per difendersi dal virus si debba stare tappati in casa.
L'italiano medio come prima cosa ha fatto scorte alimentari per un decennio dei seguenti articoli: birra, bibite gassate, dolciumi, patatine e snack vari.
L'italiano medio continua a fumare imperterrito.
L'italiano medio si prepara ad affrontare una pandemia vivendo come una larva, senza fare movimento né prendere aria o luce, mangiando demmerda e fumando come un turco. Un modo "particolare" di preparare il sistema immunitario a un attacco virale.

L'italiano medio, che va a fare la spesa con la mascherina fatta con la carta forno, che porta la mascherina anche quando gira in bicicletta o va in auto da solo, evidentemente pensa che il virus aleggi nell'aria e che sia grande almeno quanto un moscerino.
L'italiano medio pensa che il virus abbia una sua etica, perché non infetta chi va al lavoro (buon motivo) -e magari bacia tutti i clienti con la lingua-, mentre si accanisce su chi "cazzeggia" (=attività all'aria aperta, pessimo motivo) stando isolato dagli altri.

L'italiano medio pensa che se oggi ė stato diagnosticato un nuovo caso a Bergamo, la colpa sia di Pinuccio di Cesenatico che tutti i giorni esce per portare il cane a fare i suoi bisogni.
L'italiano medio pensa che portare fuori il cane non sia una priorità, i bambini men che meno.
Comprare le sigarette, invece, sì.

L'italiano medio pensa che la signora Gina, che porta il bambino a fare una passeggiata al parco, manchi di rispetto ai medici "che, poverini, devono lavorare tanto per colpa degli irresponsabili".
L'italiano medio pensa che disinfettare le strade con candeggina sia un'ideona.
L'italiano medio telefona ai vigili per segnalare che il signor Piero oggi è andato a fare la spesa due volte
, quello scellerato irresponsabile!
L'italiano medio guarda nel tuo carrello e se hai comprato articoli che non giudica necessari (es. pannolini per bambini) lo scrive tutto scandalizzato sui social.

L'italiano medio passa la giornata sui social a scrivere:"lo volete capireeee?? Dovete STARE A CASAAAA"!!!!

L'italiano medio non si pone il minimo interrogativo sull'utilità ed opportunità di sopprimere i diritti costituzionali di tutti i cittadini di un intero Paese; anzi, auspica la galera, le fucilate, le manganellate per i rei di getto dell'immondizia nel cassonetto o di corsetta sportiva nel parco.

L'italiano medio, con QI 15 e con il livello culturale di un criceto, è terrorizzato da ciò che non conosce (quindi, da tutto) e odia chi è sereno. Passa il tempo, quindi, a vomitargli addosso tutto il suo livore.
#hopiùpauradellitalianomediochedelvairus
F.C

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sabato 21 marzo 2020

I virus "vivi" NON ESISTONO(non sono microrganismi) ed il CONTAGIO è un’illusione!!!

I virus "vivi" NON ESISTONO

I virus "vivi" NON ESISTONO, sono sempre "MORTI" (prodotti di scarto dalle apoptosi cellulari per il disgregamento dei mitocondri e del nucleo che contiene DNA che poi viene accorpato ed agglutinato dai grassi contenuti ne liquido extracellulare, per essere popi eventualmente eliminati dalle vie emuntorie, oppure immagazzinato nei grassi dei tessuti !)
(NdR: questo perche' sono Proteine complesse a DNA nel loro capside di lipidi=grassi e non sono microrganismi)

I termini "virus vivi" indicano semplicemente quei virus creati dalla coltura di cellule di tessuti viventi in vitro (cioè in laboratorio), dai quali si possono ottenere trilioni di virus/proteine complesse a DNA) replicati dalle cellule stesse per mezzo del loro meccanismo di autoriproduzione, moltiplicazione. - vedi: da dove la cellula trae l'energia bioelettronica per poter rimanere viva.
Ma proprio qui sta il punto: anche se alcune colture da laboratorio vengono tenute vive, nel corso del processo si verifica un massiccio ricambio cellulare ed è dalle cellule morenti, che vengono ottenuti i "virus" come scarti proteici.
Essi sono comunque "morti ed inattivi", poiché non possiedono: né metabolismo, né vita e non sono altro che molecole di DNA e proteine complesse con un involucro/Capside, di lipidi (grassi).

I virus contengono acido nucleico e proteine, ma mancano di enzimi e non possiedono una vita propria poiché mancano dei prerequisiti fondamentali della vita, e cioè dei meccanismi di controllo metabolico (che perfino i batteri "inferiori" possiedono).
Il Guyton's Medical Textbook riconosce che i virus non hanno nessun sistema riproduttivo, nessuna capacità di locomozione, nessun metabolismo e non possono essere riprodotti in vitro come entità viventi.

Gli esseri umani sono sempre "infetti" di "virus" e batteri, poiché essi sono presenti nel nostro corpo in qualsiasi momento.
Per questo motivo non si può affermare che essi "invadano" l'ospite. Le malattie non sono infezioni; sono piuttosto processi di purificazione del corpo e non sono provocate da batteri o da "virus".
Né i "virus" né i batteri possono causare la malattia/processo risanante. Il vero responsabile è lo stile di vita biologicamente scorretto dell'ammalato. Quando le abitudini debilitanti vengono abbandonate, non vi sarà ulteriore accumulo di scorie tossiche e il corpo non avrà più bisogno di mettere in moto i processi di guarigione/malattia. La buona salute ne sarà il naturale risultato.

I farmaci sono controproducenti
Per uccidere virus e batteri e dare al corpo la possibilità di rimettersi, i medici credono di dover somministrare dei farmaci.
Credono anche che la medicina sia d'aiuto nella guarigione. I farmaci, in effetti, uccidono i batteri, ma sono altrettanto dannosi ad ogni altra forma di vita metabolica, cellule umane incluse.
L'utilizzo di farmaci e di medicine alle erbe ostacola gli sforzi di detossificazione che il corpo conduce, rappresentando per il sistema una minaccia addizionale oltre alle sostanze nocive che il corpo va espellendo attraverso il processo di malattia. Eliminare le nuove sostanze dannose che vengono ingerite assume la precedenza sull'eliminazione di quelle che stanno alla base della crisi risanante.
La prassi medica di uccidere i germi con farmaci, antibiotici, antinfiammatori o di sopprimerne l'attività con appositi sieri è la causa della crescente degenerazione della popolazione e di malattie iatrogene.
Le malattie acute sono in grado di auto-limitarsi, commisuratamente allo sforzo necessario per liberare l'organismo dalle sostanze dannose. Il lavoro condotto dai batteri-spazzini durante il processo della malattia è al tempo stesso debilitante e fastidioso per l'ospite, ma è di vitale necessità per la preservazione della vita e della salute.

Quando il processo di detossificazione è stato completato, i sintomi della malattia scompaiono e l'organismo torna ad utilizzare le proprie energie per i compiti ordinari. La forza, allora, torna a fluire nelle estremità. Il corpo, benché indebolito dallo sforzo reso necessario per contrastare le sue condizioni di tossicità, riacquista le proprie energie e la vitalità funzionale e si riprende senza che sia necessario alcun trattamento. Quando la crisi risanante è stata completata, il recupero ha inizio.

L'illusione del contagio 
La gente è stata educata ad essere terrorizzata dai batteri e dai virus e a credere implicitamente nell'idea del contagio: e cioè che specifiche entità patogene, aggressive e maligne, siano in grado di passare da un ospite all'altro. "Contagio", nella definizione medica, è la trasmissione della malattia per contatto: una malattia infettiva può essere comunicata per contatto da una persona che ne è affetta o attraverso un oggetto che essa ha toccato. Il dizionario a questo proposito parla di "virus o altri agenti infettivi" o di "qualcosa che funga da tramite per la trasmissione della malattia con mezzi diretti o indiretti".

Il "contagio", tuttavia, è uno dei miti della medicina, poiché le scorie tossiche non possono essere trasmesse da un corpo all'altro attraverso il normale contatto. Le malattie contagiose sono un'invenzione, poiché nessuno può passare ad altri la sua malattia, non più di quanto possa trasmettere la propria salute.
Qualcosa di simile al contagio sembra avvenire quando una persona in condizioni gravemente tossiemiche viene messa a contatto con un'altra che si trovi in una situazione similare, attivando in questo modo una crisi risanante. - vedi l'effetto gregge e' una BALLA !

Ciò che accade in realtà 

I batteri o i germi di questi individui vengono stimolati ad agire da quegli elementi devitalizzati su cui i batteri prosperano. Quando vengono trasferiti alle membrane mucose o ai tessuti di un'altra persona egualmente tossiemica, è possibile che i batteri inizino immediatamente ad agire come fanno nell'organismo portatore, se vi è una quantità adeguata di prodotti della decomposizione su cui le colonie batteriche possano impiantarsi e prosperare.
Ma l'esistenza di un ambiente inquinato è prerequisito affinché tale azione batterica possa verificarsi.
Un individuo in salute, con un flusso sanguigno incontaminato e relativamente puro, non avrà quindi alcun motivo di temere le "malattie contagiose".

Di norma, non è possibile trasmettere ad altri il proprio carico di tossicità, a meno che esso non venga estratto dal nostro corpo (come accade nelle donazioni di sangue) e poi iniettato ad un'altra persona (ad esempio con una trasfusione). In questo caso può verificarsi un contagio medicalmente indotto o malattia iatrogenica, che non ha però nulla a che fare con quelli che si verificano nell'ambito dei naturali processi biologici della vita. E' questa la reale spiegazione di ciò che chiamiamo "contagio".
Il germe attiva, affretta o sollecita il processo di malattia in coloro che sono già tossiemici. Ma per coloro che non lo sono, il contagio non funziona e non può verificarsi finché il corpo si mantiene puro, poiché è la contaminazione del sistema che prepara l'organismo per le "epidemie", a causa della nostra incapacità di mantenere fluidi e tessuti corporei puliti e non inquinati.
Le vere cause e i veri fattori del "contagio"