sabato 22 settembre 2018

Guerriero Spirituale, la Nuova Mascolinità

Guerriero Spirituale, la Nuova Mascolinità

Carla Babudri

Un “guerriero spirituale” è qualcosa di ben diverso dagli uomini che vengono mandati in Afghanistan o in Iraq, uomini che purtroppo vanno contro la propria stessa anima.

Il guerriero spirituale è il guerriero del cuore, combatte per la vita, non contro di essa, e credo che, oggi, molti giovani stiano rivendicando sempre di più questo diritto.

A scuola i bambini imparano a comportarsi bene e ad essere dei bravi ragazzi, ma questo non li rende uomini veri. Abbiamo bisogno di autenticità, di spontaneità, di una nuova iniziazione del maschile ai misteri della vita stessa.
Un tempo l’iniziazione era composta da riti che onoravano il mistero della vita e della magia, valori che non possono essere appresi a scuola. Al contrario, le fondamenta del patriarcato si radicano su religioni istituite da uomini per uomini, con una visione fortemente unilaterale.
Adesso abbiamo bisogno di incentivare un nuovo equilibrio tra energia maschile e femminile. Le donne hanno sacrificato la loro femminilità profonda per diventare uguali agli uomini, ma le donne non sono uguali agli uomini e viceversa. 
La mascolinità sana non è di sicuro quella del “macho”, che non ha alcun sentimento e che si nasconde ancora dentro una immagine antiquata e autoritaria, ma nemmeno quella dell’uomo troppo fragile ed inerme, in balia delle sue emozioni, che non sa più cosa vuole e che non è più in grado di agire. Ci sono, però, anche uomini che ricercano nelle profondità dell’anima e fanno la loro discesa nel silenzio, anche se è un percorso doloroso.
Mentre il movimento energetico della donna è verso l’alto e dall’interno verso l’esterno, il movimento dell’uomo va verso il basso e va dall’esterno verso l’interno. A causa di questo movimento opposto, le donne camminano avanti e sono più presenti. Ma entrambi i sessi devono percorrere la loro strada parallelamente. La donna deve recuperare il potere che le è stato tolto, invece l’uomo lo dovrà perdere, imparando a morire per rinascere, un processo di “iniziazione invisibile” incominciato già molto tempo fa.
Nella società di oggi, abbiamo bisogno di nuovi padri che sappiano insegnare ai loro figli maschi la strada verso la vera mascolinità. Abbiamo già perso troppi uomini, proprio per il mancato esempio di paternità positiva.
Per via di questa carenza, molti giovani uomini, oggi, stanno cercando di creare da sé la propria iniziazione, riversando il loro vuoto nella depressione, a volte nelle droghe, nella solitudine infinita, nella dispersione… perdendo del tutto la propria identità.
Quando un padre è assente, come può un figlio maschio trovare la giusta iniziazione al proprio sesso, in modo da poter vivere come un vero Guerriero Spirituale?
Articolo di Carla Babudri


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mercoledì 19 settembre 2018

I vaccini uccidono i bambini e i Senatori sono complici!

I vaccini sono bombe che uccidono


Da Daniele 12 – 07 – 2017
I vaccini sono bombe che uccidono i bambini, e i Senatori sono complici.
Il Dottor Franco Trinca è un Biologo Nutrizionista, Specializzato in Scienza dell’Alimentazione all’Università di Perugia.
Nel video che segue, registrato l’11 luglio 2017 nei pressi di Piazza Montecitorio, durante una delle proteste che da mesi continuano a oltranza, il biologo spiega che sono state inviate delle PEC (Posta Elettronica Certificata) agli indirizzi e-mail delle principali istituzioni, con dei documenti scientifici in allegato.

I documenti scientifici dimostrano che gli attuali vaccini contengono metalli pesanti e altre sostanza che vanno a distruggere il sistema antiossidativo, sistema che permette agli esseri umani di vivere.

È stato dimostrato, infatti, che lo stress ossidativo ha causato la morte di bambini autistici. È lo stress ossidativo che uccide i bambini e dunque, se i vaccini contengono sostanze che causano questo stress, le massicce dosi di vaccini che il Governo vorrebbe sottoporre ai nostri figli, secondo il biologo, sono «bombe che uccidono i bambini».

Il Dottor Trinca è perentorio: se prima i Senatori potevano non saperlo, adesso lo sanno e non potendo più giustificarsi, in qualche modo, con la scusa dell’ignoranza, diventano complici di una «legge omicida».

E incalza: «Lo dico ai Senatori: se mi volete querelare, almeno lo spiego in Tribunale».

Ex carabiniere sui vaccini: viviamo in un mondo che disprezza le sue creature più innocenti e nessuno reagisce nè si scandalizza!!

MAI E POI MAI, SE FOSSI RIMASTO CARABINIERE, AVREI PERMESSO CHE UN SOLO BAMBINO RIMANESSE FUORI

Il mondo è nel pieno di un delirio.

Tutte le certezze che avevamo (e che ci facevano vivere "bene") sono crollate o stanno crollando una dopo l'altra: andare in pensione ad un'età accettabile, crescere i nostri figli senza il fiato sul collo di dover loro inoculare tonnellate di merda chimica, crescerli sapendo che una "diversità" non significa "visita dal neuropsichiatra", crescerli senza la paura di dover, un giorno o l'altro, ritirarli da scuola o vaccinarli forzatamente a causa dell'ennesima epidemia costruita ad arte, sapere che un magistrato è prima di tutto un essere umano come tutti noi e che quindi ci si aspetta che giudichi in diritto e coscienza.

Quando ero nell'Arma dei Carabinieri, chi veniva "beccato" senza documenti e/o entrato illegalmente nel nostro Paese, veniva chiamato "clandestino", e si portavano avanti tutte le procedure del caso, fino, all'epoca della Bossi-Fini, all'arresto obbligatorio in flagranza di reato per chi avesse omesso di ottemperare al decreto di espulsione.

Ora, sembra di vivere in un modo senza regole, ove vige la Legge del denaro e del più forte.

Un mondo che disprezza le sue creature più innocenti, ove un Ministro della Repubblica prima dice una cosa e poi fa l'esatto opposto.
Un mondo ove LA PAROLA DATA non conta più un cazzo di niente.

Un mondo ove NESSUNO più reagisce o si scandalizza davanti a promesse disattese.

Ringrazio, ogni giorno di più, di essermi congedato dall'Arma dei Carabinieri perché uno Stato che non mantiene la parola data NON merita di essere servito.

Quando mi sono arruolato, mi hanno "riempito il cervello" di parole come onore e lealtà.
Dove trovo onore e lealtà nell'impedire a un bambino di entrare all'asilo?
Pietro Eupremio Maria Bisanti

La storia scioccante della chemioterapia!

CANCRO - DOMANDE FREQUENTI - FAQ – 1
D. In che modo si giunge alla chemioterapia come prima opzione per il trattamento del cancro?

R. Durante la seconda guerra mondiale, il cosiddetto dipartimento della "difesa" statunitense si ritrova in giacenza smodate quantità di gas nervino inutilizzato. Il temutissimo gas nervino è impiegato alla grande durante la prima guerra mondiale ma dato che le regole di combattimento, questa volta, nella seconda guerra mondiale, prevedono il bombardamento delle popolazioni civili disarmate delle città, non si sa bene che uso fare dei gas nervini rimasti in giacenza. E allora qualcuno del dipartimento, non avendo di meglio da fare, prova a convertire il gas nervino in sostanze alternative per uso terapeutico. È questo l'inizio dell'era del trucco della chemioterapia.

Almeno un centinaio di farmaci brevettati del tempo di oggi derivano direttamente dal velenosissimo agente contenuto nel gas nervino, precedentemente utilizzato per ammazzare soldataglia di trincea in battaglia.
Molti ruffiani in camice bianco ignorano questi dettagli ma stai sicuro che non troverai mai un oncologo tanto sprovveduto da maneggiare quei farmaci senza guanti robusti, maschera anti-tutto e senza essersi garantito con le altre protezione prescritte dalla casa produttrice.

D. E allora, se si tratta di veleni tanto tossici e potenti, con che coscienza si sparano in vena a della gente già malata e disabilitata?

R. L'industria del cancro è un'industria di monopolio e pratica le politiche restrittive. I veleni brevettati sono gli unici ammessi dall'industria medica del cancro e tutti i ruffiani del sistema si devono adeguare, se vogliono guadagnare e/o solo mantenere il posto di lavoro. Dietro alla morte di 8 milioni di vittime ogni anno, le multinazionali incamerano cifre spropositate, e si tratta per la gran parte di denaro dei contribuenti, perché la propaganda per la finta lotta contro il cancro consente alle mega-imprese, che guarda il caso sono sempre le stesse, ogni anno, di accedere a sistematiche raccolte fondi e a conti bancari che tutte le altre industrie dei veleni e delle malattie si sognano.

D. Ma è possibile che esiste gente tanto insensibile alla sofferenza degli altri?

R. Pare di sì. Solo per fare un esempio, c'è una ditta nota, che in quel tempo si chiama IG Farben e che oggi, in tutto o in parte, si chiama Bayer, ha eretto uno dei suoi primi e giganteschi centri di fabbricazione farmacologica proprio ad Auschwitz, e naturalmente il lavoro fisico per la sua costruzione è stato assegnato ai detenuti-schiavi dei campi di concentramento.
Nessuno potrà mai sapere e spiegare fino in fondo cosa ha in testa certa gente.

The Shocking History of Chemotherapy! (video)


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La Chemioterapia è cancerogena: l’Oms lo conferma

La Chemioterapia è cancerogena: l’Oms lo conferma

Sembra una barzelletta, purtroppo è tutto vero: la chemio è cancerogena. Sì, avete letto bene: la terapia che dovrebbe curare i tumori, in realtà spesso è un agente che ne scatena l’insorgere.

In realtà, c’è da dire che già da tempo si conoscono gli effetti collaterali di questa cura. Per fare un esempio, già nel 1938 il farmaco “DES”, usato principalmente per curare il cancro alla mammella, era stato messo in discussione per i suoi noti effetti collaterali, anche nel lungo termine. Tuttavia, il DES uscì fuori commercio solo nel 1970, sostituito dall’altrettanto discusso “TAMOXIFEN” farmaco antitumorale e antiestrogeno.
A proposito di TAMOXIFEN, il ricercatore canadese Pierre Blais lo descrive come “farmaco spazzatura che si pone ai vertici del mucchio di immondizia”, poiché promotore di cancri particolarmente aggressivi all’utero e al fegato, nonché responsabile di fatali coagulazioni di sangue e ostacolo ad altre numerose funzioni. È sconcertante e paradossale pensare a quei milioni di donne nel mondo che vengono indotte a curare il cancro alla mammella con la chemioterapia e altri farmaci pericolosi come il tamoxifen, ovvero con sostanze classificate proprio come cancerogene.

Come se non bastasse, una statistica condotta dall’OMS in unione con l’American Cancer Society, quantifica il reale beneficio della chemioterapia in una media di appena il 2,2%. Come dire: i rischi sono di gran lunga maggiori dei reali effetti positivi.

A tutto questo, c’è una spiegazione scientifica. La chemioterapia distrugge il DNA di tutte le cellule che si dividono velocemente. Le cellule cancerogene si dividono rapidamente. Ma anche le cellule del sistema immunitario si dividono rapidamente! La chemio, in sostanza, distrugge anche l’unica cosa che può salvarci la vita! Questo avviene perché nel nostro corpo una stessa proteina funzionale (come quelle attivate dalla chemioterapia) può svolgere compiti completamente diversi in distretti diversi del corpo. Sono i famosi “effetti collaterali”. A volte possono essere leggeri; altre volte, come nel caso della chemio, possono essere devastanti.
Altro dato interessante: la chemioterapia non distruggerà mai il 100% delle cellule cancerogene. Al massimo potrà eliminare dal 60% all’80% (nel più ottimistico dei casi!) delle cellule cancerogene. Il “resto” del lavoro è svolto dal nostro sistema immunitario. La domanda ora sorge spontanea: perché è stato possibile continuare a curare i malati di cancro con la chemio per così tanto tempo, senza cercare una soluzione alternativa?
Ignoranza? Interessi “maggiori” di quelli dalla salute delle persone (dato che un trattamento chemioterapico può costare al Sistema Sanitario Nazionale anche mille euro al giorno)? Forse a questa domanda non avremo mai una risposta. E allora facciamone un’altra: esiste davvero una soluzione alternativa per la cura del cancro?

Per trovare una risposta, bisognerebbe prima capire cos’è il cancro. Secondo il professor Giuseppe Genovesi, ricercatore universitario presso il Policlinico Umberto I di Roma e presidente del PNEI: “Bisogna riconsiderare l’uomo non più come un organismo biochimico, ma come un organismo biofisico. Le nuove scoperte della Fisica Quantistica ci dicono che noi siamo costituiti sì da atomi, molecole, ma ci dice anche che questi atomi e queste molecole non sono altro che la manifestazione di una determinata frequenza di energia. Il cancro è il risultato di un’alterazione delle frequenze del nostro corpo, che causa un errore informazionale nelle nostre cellule, facendole ammalare. Se quindi guardiamo all’uomo come a un campo energetico costituito da fotoni e non più come a un semplice aggregato di atomi, è chiaro che si può guarire semplicemente ripristinando i corretti flussi di energia nel nostro corpo, in modo tale che le cellule malate riacquistino le giuste informazioni e ripristino le loro corrette funzioni.”

E chi legge le “informazioni” che riceviamo dall’esterno? Per decenni si è creduto che i nostri geni fossero responsabili della nostra salute. Se un genitore era morto di cancro al polmone, lo stesso destino avrebbe potuto attendere suo figlio. Ma non è così. Uno studio condotto dalla università di Montreal, ha evidenziato che su 100 donne con cancro al seno, solo 7 trasmetteranno il gene malato alle proprie figlie. E tra le figlie portatrici del gene malato, non è detto che tutte si ammaleranno di cancro. E lo stesso ci insegna lo scienziato americano Bruce Lipton: non sono i geni a farci ammalare, ma il modo in cui il nostro corpo interpreta gli stimoli ambientali. Per questo Lipton parla di “Biologia delle credenze”. La nostra mente inconscia elabora ogni secondo oltre 4 miliardi di informazioni e risponde ad essi in base a come è stata programmata.
Come ci ricorda anche il Dr. Marco Fincati, ideatore del Metodo RQI®: “È la nostra mente inconscia che controlla il 95% delle nostre funzioni. È lei che regola la respirazione, la digestione, il battito cardiaco, la pressione arteriosa. È lei che “legge” le informazioni dell’ambiente e attua meccanismi di risposta appropriati. Allo stesso modo, è lei che sa quali frequenze sono giuste per noi. Possiamo quindi comprendere quanto sia importante imparare a comunicare con la mente inconscia, se vogliamo prendere piena consapevolezza della nostra vita. Imparare a comunicare con la nostra Mente Profonda, è infatti l’unico modo per determinare autonomamente se i flussi di energia nel nostro corpo sono corretti o scorretti. Le cellule impazzite del cancro non sono altro che cellule che hanno ricevuto frequenze sbagliate. Ridando loro le giuste informazioni, esse possono riappropriarsi della loro corretta natura e ripristinare tutte le loro funzioni.”
Da quali risorse possiamo attingere per ridare le giuste frequenze al nostro corpo? Il Metodo RQI® lo fa a partire da tre soluzioni, che lavorano sui tre differenti “livelli” che costituiscono l’essere umano: la materia, l’energia e lo spirito.
Riferimenti:


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CHEMIO, LA TERAPIA DELLA MORTE

CHEMIO, LA TERAPIA DELLA MORTE

Potete aggiungere anche la radioterapia. La chemioterapia è un veleno ideato per uccidere le cellule. Ehm, proprio così. La “cura” ufficiale più all’“avanguardia” per il cancro consiste nell’avvelenare la vittima e sperare che… uccidiate le cellule del cancro prima che abbiate ucciso abbastanza cellule sane da uccidere il paziente. Ma aspettate. Il veleno della chemioterapia uccide anche le cellule del sistema immunitario e lo lascia ridotto a pezzi. E la Candida è ancora lì. Il sistema immunitario devastato non può rispondere efficacemente alla Candida, che si sposterà in altre parti del corpo e ricomincerà il processo, causando così la diffusione del cancro. Anche coloro che dopo la chirurgia e la chemioterapia sembrano aver avuto un recupero e sono stati dichiarati fuori pericolo, sono come una bomba a orologeria, il loro sistema immunitario è stato sconvolto ed è solo questione di tempo prima che la Candida scateni una ricaduta. 
In altre parole:
La Chemioterapia sta uccidendo la gente che presumibilmente dovrebbe curare.

Naturalmente non “cura” proprio un bel niente e mette a rischio la vita. È un veleno che distrugge quello stesso sistema di cui abbiamo bisogno per essere forti e in salute se dobbiamo guarire. L’industria del cancro è una frode, niente più che una macchina assassina produci-soldi.
Le mammografie, per esempio, stanno causando alle donne più tumori di quanti ne individuino, e tuttavia “l’industria”, Big Pharma in lega con “associazioni” contro il cancro e “gruppi di sostegno”, stanno spingendo le donne a fame sempre più spesso. Disgustoso.

Quando Tullio Simoncini comprese che il cancro era una infezione o infestazione micotica, andò in cerca di qualcosa che uccidesse il fungo e rimuovesse cosi il cancro. Aveva capito che i farmaci antimicotici non funzionavano perché il fungo mutava velocemente per difendersi e iniziava perfino a nutrirsi dei farmaci prescritti per la cura. Invece, Simoncini trovò qualcosa di molto, molto più semplice – il bicarbonato di sodio. Sì, l’ingrediente principale nel buon vecchio bicarbonato (ma, ribadisco, non quello che usiamo in casa, che contiene altri ingredienti). Lo utilizzò perché è un potente antimicotico e la Candida non riesce ad “adattarsi” a esso, come invece fa con i farmaci. Al paziente viene somministrata una forma liquida di bicarbonato di sodio per via orale attraverso un endoscopio, un lungo tubo sottile che i medici usano per vedere all’interno del corpo senza l’uso della chirurgia. Ciò permette d’introdurre il bicarbonato direttamente all’interno del tumore e del fungo. Gli antichi Egizi conoscevano le proprietà guaritrici di sostanze antimicotiche, e libri indiani risalenti a mille anni fa consigliano “sostanze alcaline di forte potenza” per trattare il cancro. Tanto tempo fa ho sentito dire che il cancro non si può manifestare in un ambiente alcalino e adesso il motivo mi è chiaro: tale ambiente uccide il fungo. Ecco perché l’enorme incremento dei tumori rispecchia il fatto che nella nostra dieta stiamo inserendo sempre più alimenti acidi. È bene fare un test del ph, e se scoprite che il vostro corpo è acido, sarebbe saggio prendere provvedimenti.

CURARE E’ UN CRIMINE 
Nel 1983 Simoncini trattò Gennaro Sangermano, un paziente italiano affetto da tumore al polmone al quale erano stati dati pochi mesi di vita. Qualche mese più tardi il signor Sangermano non era ancora morto; era vivo e il cancro era scomparso. Più di 20 anni dopo era ancora in vita. Seguirono ulteriori successi, e Simoncini presentò le sue scoperte al Ministero della Sanità nella speranza che si desse il via a esperimenti scientificamente approvati per dimostrare che la cura funzionava. Ma stava per toccare con mano la vera portata della manipolazione e della disonestà in ambito medico. Le autorità non solo ignorarono la sua documentazione, ma lo radiarono dall’Ordine dei Medici Italiani per aver prescritto cure che non erano state approvate. Si, ho proprio detto per aver prescritto cure che non erano state approvate. 

Simoncini divenne oggetto di una feroce campagna di condanna e fu coperto di ridicolo dai patetici mezzi d’informazione; quindi venne condannato a tre anni di carcere per aver causato “la morte criminosa” di pazienti che aveva trattato, una sentenza, dissero, che sarebbe stata ancora più pesante se avesse tentato di curare altre persone. Da tutti gli angoli la parola d’ordine fu: togliete di mezzo Simoncini. La classe dirigente medica disse che le sue affermazioni riguardo al bicarbonato di sodio erano “folli” e “pericolose” (a differenza della chemioterapia…).
Un “medico di primo piano” si riferì addirittura al bicarbonato di sodio come a una “droga”. E intanto milioni di persone che avrebbero potuto essere curate efficacemente morivano di cancro. Questa gente se ne frega. Grazie al cielo, Tullio Simoncini non si è arreso, e il suo lavoro ha continuato a circolare in Internet c in conferenze pubbliche. Il suo sito web è www.curenaturaIicancro.com. Ho sentito parlare di lui attraverso Mike Lambert alla Shen Clinic, e mentre ero all’estero Simoncini ha tenuto una conferenza sull’Isola di Wight. So che sta ottenendo notevoli successi nel ridurre drasticamente ed eliminare alcuni tumori all’ultimo stadio usando il bicarbonato di sodio. In alcuni casi ci possono volere mesi, ma in altri, come per il cancro al seno, dove il tumore è facilmente accessibile, a volte bastano alcuni giorni per farlo scomparire.

Ci sono anche persone che si autocurano sotto la guida di Simoncini, e se visitate il sito web della Shen Clinic (www.theshenclinic.com) troverete esperienze e cure raccontate dai pazienti. Ancor prima di conoscere il lavoro di Simoncini e di apprendere che il cancro è un fungo mi ero imbattuto nel lavoro di due ricercatori e scienziati, il Professor Gerry Pot­ter del Cancer Drug Discovery Group (Gruppo di Ricerca sui Farmaci contro il Cancro) e il Professor Dan Burke. Le loro scoperte combinate rivelano che: le cellule cancerogene hanno un unico biomarker (o “biomarcatore”) che le normali cellule non hanno, un enzima chiamato CYP1B1.
Gli enzimi sono proteine che “catalizzano” le reazioni chimiche, ovvero ne incrementano l’andamento. Il CYP1B1 altera la struttura chimica di composti chiamati salvestrol che si trovano naturalmente in molti frutti e nei vegetali. Questo cambiamento chimico modifica i salvestrol in una sostanza che uccide le cellule cancerogene ma non danneggia le cellule sane. Il sincronismo è perfetto. L’enzima CYP1B1 appare solo nelle cellule cancerose e reagisce con i salvestrol della frotta e dei vegetali per creare una sostanza chimica che elimina solo le cellule cancerose stesse. Ma ecco il punto che riguarda il fatto che il tumore sia un fungo. I salvestrol sono il sistema naturale di difesa della frotta e dei vegetali contro gli attacchi micotici, ed è questa la ragione per cui li troviamo soltanto nelle specie soggette a danni da funghi, come fragole, mirtilli, lamponi, uva, ribes nero, ribes rosso, more, mirtillo rosso, mele, pere, vegetali verdi (specialmente i broccoli e la famiglia dei cavoli), carciofi, peperoni rossi e gialli, avocado, crescione, asparagi e melanzane. Per di più, i cartelli di Big Pharma e Big Biotech, ovvero le multinazionali farmaceutiche e biotecnologiche, lo sanno perfettamente e hanno preso i seguenti provvedimenti per minare questa difesa naturale dall’attacco micotico che è il cancro:
  • Gli spray fungicidi usati nell’agricoltura moderna uccidono i funghi artificialmente e ciò significa che piante e colture non potranno attivare le loro difese naturali — i salvestrol. Oggi possiamo trovare i salvestrol soltanto negli alimenti biologici (e anche sotto forma di potenti capsule alla Shen Clinic)
  • I fungicidi più largamente usati sono bloccanti molto potenti del CYP1B1 e così se mangiate molto cibo prodotto chimicamente, non importa quanti salvestrol consumiate; essi non agiranno comunque da agenti anti-cancro come dovrebbero

Tutto questo fa parte di un piano ben congegnato e spiega l’attacco generale contro la produzione di cibo biologico con nuove leggi studiate per mettere gli agricoltori e gli allevatori bio fuori dal mercato.
L’Ente Governativo Britannico per il Controllo dei Cibi e dei Farmaci, un’agenzia governativa cosiddetta “indipendente” ha palesemente cercato di scardinare la produzione di cibo biologico. Ciò non sorprende poiché l’agenzia è un fronte di Big Pharma e Big Biotech. Nel 2009 è stata pubblicata una relazione propagandistica che sosteneva che non ci fossero benefici nutrizionali nel mangiare prodotti biologici. Ma davvero? Così il cibo infestato da veleni chimici, cresciuto con ormoni ed antibiotici, non è differente dal cibo che non ne contiene? Che frottola! Ma la relazione non venne pubblicata perché rispondeva al vero, bensì solo per influenzare l’opinione pubblica.
FONTE
David Icke – Il Risveglio del Leone


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giovedì 6 settembre 2018

Sanscrito: lingua di guarigione

ECCO PERCHE’ IL SANSCRITO E’ LA LINGUA DELLA GUARIGIONE

Il sanscrito è una lingua vibrazionale. Cosa significa? significa che non è il suono a dare importanza alla parola ma la vibrazione che trasmette.

L’alfabeto è formato non da lettere ma da sillabe che accedono al corpo attraverso diverse vibrazioni, toccando punti specifici. Queste sillabe si chiamano Mantrika che significa “Piccola Madre” perché in ognuna è insita la capacità di manifestare e creare l’energia e la vibrazione di ciò che si sta menzionando. Il potere del Sanscrito è qui nascosto.
Molto spesso gli insegnanti di yoga chiedono di ripetere un mantra durante una classe per insegnare agli studenti che non è importante conoscere il significato di un mantra per riceverne il maggior beneficio, questo perchè il significato del sanscrito è nascosto nel suo suono.
La parola vibrazionale significa che si può sentire attraverso il corpo. Siamo fatti per la maggior parte di acqua e così come una goccia nell’acqua crea movimento, nello stesso modo una vibrazione energetica risulta in un movimento all’interno del corpo.
Si può usare il sanscrito per promuovere la guarigione del corpo fisico, emotivo, spirituale e mentale.

Nel mondo, ogni cosa esistente è fatta da una vibrazione ed una frequenza elettromagnetica. Le parole delle lingue moderne sono usate per descrivere, indicare e connotare, ma in sanscrito la parola denota la vibrazione e la frequenza dell’oggetto menzionato. Cioé che la parola che indica un oggetto in realtà si riferisce alla sua vibrazione nel mondo piuttosto che all’oggetto stesso, arrivando così alla sua vera essenza.

 

ll sanscrito è la lingua dello Yoga,

la lingua delle asana che spesso non sappiamo pronunciare, ma che semplicemente se le ascoltiamo nel nome e nel corpo, trasformano completamente la pratica. Il sanscrito è una lingua nata dalla voglia di comunicare dal dentro per arrivare diretto al punto di chi ascolta. È la lingua dei libri classici dello Yoga e dell’India antica.
La parola stessa significa “formato nella sua interezza, completo, perfetto”. Ogni parola in sanscrito ha molte sfaccettature e significati, è una lingua meravigliosa ed evocativa. Dove ogni parola contiene un significato dentro l’altro da scoprire facendo, studiando, agendo, vivendo. La sola parola YOGA ha tante sfaccettature e connotazioni spiegate attraverso metafore in pagine e pagine di libri. Questo perché le parole in sanscrito hanno un significato più profondo che una semplice parola.
mantra, le frasi in sanscrito recitate nella pratica dello Yoga sono uno strumento importante di guarigione, una preghiera vibratoria per smuovere le energie bloccateL’effetto guaritore del sanscrito crea armonia nel corpo e nella coscienza. Il significato non è importante conoscerlo in quanto esiste una connessione speciale tra il suono ed il significato che non sono due entità distinte, ma esattamente la stessa cosa.
Cioè la sillaba o parola contiene il significato nella sua frequenza vibrazionale. Un esempio: un neonato che non sa parlare o che non riconosce il significato delle parole. Alla vibrazione della voce della mamma si calma e la riconosce come protettiva.
Questo perchè ogni voce ha una vibrazione differente ed il neonato non ha bisogno di capire il significato delle parole, gli basta la vibrazione della voce della mamma per già sentirsi più sereno. Nello stesso modo il sanscrito ha un effetto guaritore, calmante e rivitalizzante.
FONTE: Aprilamente

lunedì 3 settembre 2018

La guerra delle anime

La guerra delle anime
Siamo in guerra da millenni, ininterrotta fino ai giorni nostri, ma i tiggì di Stato parlano d'altro. Del resto codesta guerra è di un tipo un po' speciale. Già, non ci sono eserciti contrapposti né incrociatori o aerei saettanti sulle nostre teste.
I segnali ci sarebbero, ma siamo troppi impicciati in faccende serie, semiserie, decisamente facete. I drammi personali e collettivi ci impediscono, poi, a vederci chiaro.

La guerra è asimmetrica quando non addirittura elusiva. Per questo diventa problematico percepire l'aria che tira. I popoli tutti sono in pericolo di estinzione contro un'élite sprezzante di ogni etica e umanità.

Vogliono rubarci l'anima e per riuscirci, abbattono muri, seminano odio, relativizzano le religioni fino a svuotarle del sacro. Niente è più lo stesso.
L'élite è in sostanza una sètta devota al Male, composta da sicari professionisti, banchieri, politici corrotti, terroristi, depravati: in breve, la cosiddetta normalità ma assunta a categoria teologica. Il pericolo sta proprio in questo.

Non si tratta più di movimenti d'opinione, di partiti, ma di eggregore, stati d'animo sparati nella nostra psiche ogni giorno.
Non è più tempo di tergiversare. Ogni essere umano sveglio deve difendere quanto ha di più caro, la libertà per tendere a Dio. Chi lo impedisce conosce ogni nostro difetto, dubbio, tentennamento. Tempo verrà che non potremo più avere alibi. Dovremo scegliere sotto quale bandiera combattere.

sabato 1 settembre 2018

Svegliati schiavo!

Signor schiavo, la prego, si svegli!

Il lavoro è il più grande affronto che l’umanità abbia commesso contro se stessa e anche la più grande umiliazione subita

Questo sistema sociale, il capitalismo, è fondato sul lavoro: ha creato una classe di uomini che devono lavorare e una classe di uomini che non lavorano. I lavoratori sono costretti a lavorare, se non vogliono morire di fame. “Chi non lavora non mangia”, sostengono i ricchi, i quali del resto pretendono che anche calcolare e accumulare i propri profitti significhi lavorare.
Ci sono disoccupati e nullafacenti. Se i primi sono senza lavoro e non possono farci niente, i secondi non lavorano e basta, perché sono gli sfruttatori che vivono del lavoro dei lavoratori. I disoccupati sono lavoratori a cui non è permesso di lavorare, perché non se ne può ricavare profitto.
I proprietari dell’apparato di produzione hanno stabilito il tempo del lavoro, hanno costruito delle officine e ordinato a cosa e come i lavoratori devono lavorare. Questi ricevono quanto basta per non morire di fame, e sono a malapena in grado di dare da mangiare ai propri figli nei loro primi anni. Poi questi ragazzi vengono istruiti a scuola quel tanto che serve per potere andare a loro volta a lavorare. Anche i ricchi mandano i loro figli a scuola, ma perché sappiano anche loro come dirigere i lavoratori!

Il lavoro è una grande maledizione. Il prodotto di uomini senza spirito e senza anima. Per far lavorare gli altri a proprio profitto, bisogna mancare di personalità, di coscienza e per lavorare, pure bisogna mancare di personalità: bisogna strisciare, trafficare, tradire, ingannare e falsificare.
Per il ricco nullafacente il lavoro (dei lavoratori) è il mezzo per procurarsi una vita facile. Per i lavoratori è un peso, una cattiva sorte imposta fin dalla nascita, che impedisce loro di vivere decentemente.
Quando smetteremo di lavorare, per noi inizierà infine la vita. Il lavoro è nemico della vita. Un buon lavoratore è una bestia da soma dalle zampe incallite e con uno sguardo abbrutito e spento. Ma quando l’uomo diventerà cosciente della vita, acquisirà consapevolezza, non lavorerà mai più.

Io non pretendo che occorra semplicemente lasciare il proprio padrone domani e vedere poi come riuscire a mangiare senza lavorare, nella convinzione che inizi la vita. È già una disgrazia essere costretti a vivere nella miseria… la mancanza di lavoro porta nella maggior parte dei casi a vivere alle spalle dei compagni che lavorano. Se sei capace di guadagnarti da vivere saccheggiando e rubando, come dicono i cittadini onesti, senza farti sfruttare da un padrone, ebbene, vai; ma non credere che con ciò la grande questione sia risolta.

Il lavoro è un male sociale. Questa società è nemica della vita ed è solo distruggendola, e distruggendo poi tutte le società del lavoro che seguiranno, ovvero facendo rivoluzione su rivoluzione, che il lavoro sparirà. È solo allora che verrà la vita – la vita piena e ricca – nella quale ognuno sarà portato dai suoi puri istinti a creare. Allora, attraverso il proprio movimento, ogni uomo sarà creatore e produrrà unicamente ciò che è bello e buono e quel che è necessario.
Allora non ci saranno più uomini-lavoratori, allora ognuno sarà solo “Uomo”. E per bisogno vitale umano, per necessità interiore, all’interno di rapporti ragionevoli, ognuno creerà in maniera inesauribile ciò che risponde ai bisogni vitali. Allora non ci sarà altro che la vita – una vita grandiosa, pura e cosmica – e la passione creatrice costituirà la più grande felicità della vita umana senza costrizioni, una vita in cui non saremo più incatenati dalla fame o da un salario, dal tempo o dall’ambiente, e dove non saremo più sfruttati da parassiti.

Creare è una gioia intensa, lavorare è una sofferenza intensa. Con i rapporti sociali criminali attuali, non è possibile creare. Ogni lavoro è criminale.