martedì 30 agosto 2016

Gli Specchi Esseni

Gli Specchi Esseni
Perla saggia:
Tutti pensano a cambiare il mondo ma nessuno pensa a cambiar se stesso. - Leone Tolstoj
Questo articolo si distacca apparentemente dalle 5 Leggi Biologiche, non avendo apparentemente alcun legame con esse.
Eppure tutto ha almeno un legame con tutto.

Le 5LB indicano cosa accade ad un individuo (animale, pianta, uomo) quando particolari eventi determinano un brusco cambiamento nel suo processo vitale. Questi cambiamenti sono orientati esclusivamente a consentire la sopravvivenza, con il prezzo dato dal fare un passo evolutivo o involutivo (morte).

Tutto ciò che l'individuo fa per cambiare la sua situazione o non cambiarla, ha delle conseguenze. Comunque vada, l'agire o il non agire, determinano la vita o la morte dell'individuo.
Siamo noi gli artefici del nostro destino.
Con i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni, possiamo modificare la nostra realtà.

Tenere conto di quanto indicato dagli Specchi Esseni può aiutare a cambiare una vita che continua a dare gli stessi problemi ed a causare recidive conflittuali, che sono quelle che avvicinano il momento della morte.

Parte di questo lavoro è stato estrapolato dal sito Risvegliati, a cui va il mio ringraziamento.

PRIMO SPECCHIO: riflette cosa io sono nel presente
Coloro che mi circondano rispecchiano ciò che sono io ora, nel presente. Se ho intorno a me rabbia, delusione, frustrazione - quello è ciò che sono io ora.
Vediamo e critichiamo negli altri le nostre colpe (senso di colpa per ciò che abbiamo o non abbiamo fatto).
Attacco qualcuno se la situazione mi aggancia alla mia colpa. Se sono circondato da modelli comportamentali che stimolano le mie azioni negative (che creano forme pensiero, le quali sono sensibili agli stimoli esterni), io mi sento in quel modo.
Ci rimanda il riflesso di ciò che siamo. Si tratta di qualcosa che abbiamo fatto a noi stessi, o degli errori e le ferite che ci siamo auto-inflitti.

SECONDO SPECCHIO: riflette come giudico nel presente
Se sono circondato da personaggi irritanti, potrebbero rappresentare come io critico o giudico.
Il giudizio indica che io rivoglio l'energia che mi è stata rubata o che ho perduto.
Critico gli altri per un mio bisogno emozionale e così avrò intorno a me persone che mi "tradiranno" o che mi "deluderanno" affinché io possa usare la critica.

Imparare a osservare senza giudicare. Imparare a fare esperienza, senza pregiudizio.
Si tratta di qualcosa che ci ha feriti e su cui abbiamo costruito una carica emotiva. Può essere qualcosa che abbiamo subito in passato e che non abbiamo mai perdonato. E’ bene prendere atto, tuttavia, che quando condanniamo il prossimo e lo facciamo caricando il giudizio di emotività, è molto probabile che in realtà stiamo giudicando noi stessi.

TERZO SPECCHIO: a cosa sto rinunciando
Quando mi trovo di fronte ad una persona che mi da una carica elettrica, che mi piace (spesso è il caso dei famosi colpi di fulmine), che mi attrae magneticamente, è perché questa persona mi mostra caratteristiche che io avevo un tempo, ma che ormai ho perduto.
Riconosciamo noi stessi nel riflesso dell'altro.
Quando vediamo qualcosa che ci piace nel nostro prossimo, spesso si tratta di qualcosa che abbiamo perso, dato via o che ci è stato rubato.

Ogni rapporto è un rapporto con noi stessi e spesso si cerca di recuperare ciò che si è perso, dato via o che ci è stato sottratto come ad un bambino. Tutto può essere recuperato all’interno di se.

QUARTO SPECCHIO: mi mostra le mie dipendenze
Adotto comportamenti che, nell'arco del tempo, mi fanno riorganizzare la mia vita per accoglierli.
La compulsione attiva il sistema dopaminergico, perché VOGLIO una cosa. Una volta raggiunta tale cosa il corpo sprigiona endorfine e provo piacere. Così in futuro voglio riottenere quel tipo di piacere e innesco sempre più compulsioni sino a raggiungere una dipendenza (da lavoro, da gioco, da sesso, da cibo, da alcol, da droghe...).

Utile imparare a osservare noi stessi e a cominciare a dire NO.
Riflette i nostri amori dimenticati. Potrebbe trattarsi di uno stile di vita, o un rapporto spezzato prima che fosse naturalmente concluso. Spesso sono esperienze risalenti a una vita passata, che hanno avuto una conclusione sbagliata. Tendiamo a ricrearle più e più e più volte fino a quando la loro conclusione non è registrata dalla nostra anima sotto forma di saggezza.

QUINTO SPECCHIO: come mi rapporto con il principio femmineo e mascolino, con il mondo e con il divino
Consideriamo qualcuno più importante e così attuiamo la separazione dal tutto. Questo specchio ci mostra i nostri genitori, ma in senso di principio maschile/divieto e femminile/permesso e la nostra interazione con loro. Come vediamo questi due principi così vediamo il mondo e il divino.
Il Quinto specchio si attiva quando una creazione ha inizio (madre), noi ne assumiamo l'identità e poi ci identifichiamo e dimentichiamo chi siamo realmente. Siamo in trappola, lontani dalla nostra Essenza pensando di essere solo il nostro corpo e la nostra storia.

domenica 21 agosto 2016

C'è uno sforzo concertato per distruggere l’umanità! (Zen Gardner)

Sempre più xxzzate sulla via ... per farci credere quel che vogliono

E' molto ovvio che c'è uno sforzo concertato per distruggere l'umanità. Bisogna proprio chiedersi "chi o cosa c'è dietro tutto questo?"
Da Zen Gardner, traduco un pezzo di un autore ospite, americano, molto condivisibile....
---------------

Non se ne può più di tutta questa merda. Continuo ad essere impressionato dalle BS (stronzate= bullshit BS) che ci vengono buttate addosso per far si che crediamo a ciò che ci dicono. Ogni anno gli psichiatri inventano malattie che non esistono, così da poter usare le loro medicine tossiche per “curarle”

Ora vogliono farti credere che mangiar sano, sia un disturbo mentale. Sono più che certo ora, di vivere nella “zona del crepuscolo” ("La zona del crepuscolo", termine col quale, in aviazione, si indicava il momento in cui, in fase di atterraggio di un aereo, la linea dell'orizzonte scompariva sotto il velivolo, lasciando per un attimo il pilota senza riferimenti; il termine dette spunto al titolo di alcune serie televisive e film, arrivate in Italia col titolo Ai confini della realtà. da: https://it.wikipedia.org/wiki/Twilight_Zone)

Credo che fosse lo scorso anno quando questi psico-psichiatri inventarono la patologia chiamata “Oppositional Defiant Disorder” (il disturbo del ribelle che si oppone), che significa che se ti opponi all’autorità, è perché hai un disturbo mentale che ha bisogno di essere trattato con delle medicine psichiatriche. Queste medicine che cacciano in gola ai bambini, sono estremamente tossiche, al punto che milioni di bambini ogni anno vengono danneggiati seriamente per la vita.

È più che ovvio che c'è uno sforzo concertato per distruggere l’umanità. Devi veramente chiederti: “chi o cosa c'è dietro tutto questo?”. Perché ci fanno  aerosol dal cielo con le scie chimiche? Perché spingono i cibi OGM, anche se è stato provato senza alcun dubbio, che ci uccidono? Perché siamo impegnati in guerre costanti? Come abbiamo acconsentito che banchieri ci mettessero tutti mutande e ci rubassero trilioni di dollari?

La lista è lunga. Chi c'è dietro tutto questo  e perché continuiamo a permettere che tutto ciò vada davanti?

Ovunque io guardi, vedo corruzione ed inganno: dai politici agli uomini d’affari, ai media, alla medicina, ad ogni settore della conoscenza e nelle organizzazioni.
Sostanzialmente, questo pianeta è stato invaso e conquistato da alcune creature estremamente malvagie, mascherate da umani.

Come disse George Gurdjieff:
Una percentuale considerevole di persone che incontriamo per strada, sono persone vuote dentro, ovvero sono di fatto già morte. È una fortuna per noi non vederle, nè saperlo. Se sapessimo il numero di persone che sono veramente morte e quale grande numero di tali persone morte governa le nostre vite, impazziremmo dall’orrore"

Beh, certamente viviamo in tempi interessanti. Sto osservando il mondo mentre viene portato verso una prigione, dove l'umanità sarà schiava persino più di quanto lo sia già ora. 

George Orwell ci mise in guardia  su questo, ma ciò nonostante e chissà perché … abbiamo permesso che questo accadesse.

Puoi stare certo che la più parte dei politici, dei leader delle grosse aziende, dei banchieri e i leader della società, non sono più esseri umani poiché questi ultimi hanno la qualità dell’empatia. No, qui abbiamo a che fare con psicopatici dal sangue freddo.

Forse ad un certo punto erano umani, ma hanno permesso che forze malvagie prendessero il sopravvento su di loro e sono diventati cosi anti-umani.

Se la gente non si sveglia a ciò che sta accadendo, ed agisce (fattore chiave) allora per l'umanità non c'è più speranza

Mi sono appena imbattuto in questo articolo, che condanna il mangiar sano, come fosse una malattia mentale. Ora c'è decisamente un’ ampia percentuale di americani che crede in queste stronzate, dato che crede molto in ben altre. 

Ma chiunque abbia una benché minima parte di cellule cerebrali funzionanti, deve essere scioccato da questo articolo:
http://naturalsociety.com/officials-declare-eating-healthy-mental-disorder/
Officials Declare Eating Healthy Is a Mental Disorder (I funzionari dichiarano che mangiar sano è una malattia mentale)

Dunque questo è solo una delle grandi stronzate in cui si suppone che noi dobbiamo credere. Ma è solo una aggiunta in più agli inganni infiniti che ci vengono fatti piovere sopra testa quotidianamente. 

Ormai sono vecchio è poco tempo rimasto su questo pianeta, ma che ne è dei giovani che hanno ben poco da sperare sul loro futuro, se non in termini di schiavitù e funzioni mentali impoverite? 

Molti di loro sono già così incredibilmente stupidi da non sapersi nemmeno allacciare le scarpe o spedire una lettera. E non sto esagerando: il 45% dei bambini in Gran Bretagna non sa allacciarsi le scarpe. Dunque non vedo un futuro molto brillante davanti a noi.
È troppo tardi?
 
Greg Calise
fonte: http://www.zengardner.com/bs-coming-way/
traduzione
Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
http://www.thelivingspirits.net/una-nuova-cultura/zengardner-altre-xxzzate-ci-attendono-sulla-via.html 

venerdì 19 agosto 2016

Mangiare sano ora è un disturbo mentale

Mangiare sano ora è un disturbo mentale
di Mike Adams, the Health Ranger, NaturalNews Editor
visto su http://www.nopsych.it/558-mangiare-sano-disturbo-mentale
L'industria psichiatrica, nel suo sforzo infinito di trasformare artificiosamente ogni attività umana in "disordini mentali", sta ora propagandando il disordine più ridicolo che abbia mai inventato: il Disturbo del Mangiare Sano.

Non è uno scherzo: se ti focalizzi sul mangiare cibi naturali sei "mentalmente malato" e probabilmente hai bisogno di qualche tipo di cura chimica che includa potenti farmaci psicotropi. Scrive il quotidiano The Guardian: «La fissazione di mangiare sano può essere il sintomo di un grave disordine psicologico» e continua affermando che questo "disordine" è chiamato ortoressia nervosa, una locuzione Latineggiante che significa "preoccupati riguardo il mangiare correttamente".
Ma non potevano chiamarlo semplicemente "disordine da preoccupazione sul mangiare sano", poiché sarebbe sembrato come se non sapessero di cosa stanno parlando. Per cui l'hanno traslato in Latino, così sembra intelligente (anche se non lo è). Ecco da dove proviene la maggior parte dei nomi delle malattie: i dottori descrivono i sintomi che vedono con un nome tipo osteoporosi (che significa "ossa con dei buchi").

Tornando a questa malattia inventata, "ortoressia", il Guardian continua: «Gli ortoressici hanno delle regole rigide sul cibo. Il rifiuto di toccare zucchero, sale, caffeina, alcol, grano, glutine, lievito, soia, cereali e latticini non è altro che l'inizio delle restrizioni dietetiche. Ogni cibo entrato in contatto con pesticidi, diserbanti o che contiene additivi artificiali è inammissibile».

Aspetta un secondo. Allora cercare di evitare le sostanze chimiche, i latticini, la soia e lo zucchero ora fa di voi un paziente della salute mentale? Sì, secondo questi esperti.
Se prestate effettivamente attenzione all'evitare pesticidi, diserbanti e ingredienti modificati geneticamente come soia e zucchero, c'è qualcosa in voi che non va.

Vi siete accorti che mangiare cibo spazzatura viene considerato "normale"? Se mangiate cibi spazzatura trattati con prodotti chimici sintetici secondo loro va bene. Apparentemente i malati mentali sono quelli che scelgono cibi organici e naturali.

Cos'è "normale" allora per quanto riguarda il cibo?
Vi avevo detto che sarebbe successo. Anni fa avevo avvertito i lettori di NaturalNews che presto ci sarebbe stato un tentativo di bandire i broccoli poiché contengono fito-nutrimenti anticancro. Questo assalto da parte della salute mentale contro i consumatori attenti alla propria salute fa parte di quel programma. È un tentativo di emarginare i consumatori di cibi sani dichiarandoli mentalmente instabili e, perciò, giustificare il loro ricovero coatto nei manicomi dove gli verranno iniettati farmaci psichiatrici e cibo istituzionale completamente trattato, morto e pieno di sostanze chimiche tossiche.

Il Guardian si spinge perfino al ridicolo dicendo che «L'ossessione su quali sono i cibi "buoni" e quali i "cattivi" può condurre gli ortoressici ad essere malnutriti».

Segui l'illogicità di ciò, se ci riesci: mangiare "buon" cibo causa malnutrizione! Suppongo che si ritenga che mangiando cibo cattivo vengano forniti tutti i nutrimenti di cui avete bisogno. Questa è la dichiarazione sulla nutrizione più pazza che abbia letto. Non c'è da stupirsi che la gente oggi sia così malata: gli viene detto dai media tradizionali che mangiare cibo sano è un disturbo mentale che causerà malnutrizione!

Zitti e ingoiate la galletta verde (Soylent Green)
È proprio come ho riferito anni fa: non avete il permesso di contestare il vostro cibo, gente. Seduti, zitti, avventatevi sul cibo e divoratelo. Smettetela di pensare a cosa state mangiando e fate quello che vi viene detto dai principali mass media e dai loro inserzionisti di cibo trattato. Non sapevate che mettere in dubbio le proprietà salutistiche del vostro cibo spazzatura è un disturbo mentale? E se siete "ossessionati" riguardo al cibo (facendo cose come leggere l'etichetta degli ingredienti, per esempio), allora siete strani. Magari perfino malati.
Questo è il messaggio che stanno divulgando ora.
I consumatori di cibo spazzatura sono "normali", "sani" e "ben nutriti". I consumatori di cibo sano, invece, sono malati, anormali e malnutriti.

Ma perché, chiedete voi, dovrebbero attaccare quelli che mangiano sano? Persone come il dottor Gabriel Cousens possono spiegarvelo: perché una maggiore consapevolezza mentale e spirituale è possibile solo con una dieta composta da cibo vivo e naturale.

Mangiare cibo spazzatura abbassa il vostro livello intellettivo rendendovi più facili da controllare. Questo cibo scompiglia letteralmente la vostra mente, intorpidendo i vostri sensi con il glutammato monosodico (MSG), l'aspartame ed estratti di lievito. Le persone che vivono di cibo spazzatura sono docili e perdono velocemente l'abilità di pensare con la propria testa. Seguono qualsiasi cosa gli venga detta dalla TV o da quelli che sono in una posizione di apparente autorità, senza mai porsi delle domande sulle loro azioni o su quanto sta realmente succedendo nel mondo intorno a loro.
Al contrario, le persone che mangiano cibi sani e naturali - con tutte le sostanze nutrienti curative ancora intatte - cominciano a risvegliare la loro mente e il loro spirito. Col tempo, cominciano a mettere in discussione la realtà che li circonda e perseguono delle esplorazioni più illuminate di temi come comunità, natura, etica, filosofia e del grande quadro delle cose che stanno succedendo nel mondo. Diventano "consapevoli" e possono iniziare a vedere l'esatta struttura di Matrix, per così dire.

martedì 16 agosto 2016

ENWEAKING - un metodo di controllo?

ENWEAKING - un metodo di controllo?

Molti osservatori sociali si sono chiesti a più riprese quale sia il fattore che induce nella maggior parte delle persone, definibile come "la massa", una sorta di torpore del senso critico, che si traduce in una supina credulità anche a fronte di evidenze in grado di suggerire conclusioni differenti riguardo gli eventi sia quotidiani che appartenenti allo scenario internazionale.

Una risposta potrebbe trovarsi nella pratica dell'enweaking, che in italiano suona come "rammollamento" (da "weak", debole, molle...).

La parola "enweaking" non esiste. E' stata da me adottata per identificare uno specifico genere di pratiche di persuasione ampiamente adottate nella pubblicità, nel marketing e nella propaganda sociale, delle quali sono stato testimone nel corso degli ultimi vent'anni.
La sua definizione mi ha poi consentito di comprendere in modo più chiaro numerosi fenomeni storici, anche contemporanei, ovvero riscontrabili nella nostra quotidianità.

Rendere molle equivale a rendere plasmabile. Nella struttura psicologica umana, ciò accade allorquando si attivino meccanismi atavici di sopravvivenza basati sulla capacità di adattamento.

L'adattamento coincide sempre in qualche modo con la cessazione dello sforzo.

Se immaginiamo un virus intento a difendersi da un antibiotico, possiamo anche immaginare che una volta adattato all'antibiotico la lotta per lui sarà cessata. Da quel momento, le cose andranno bene così come sono.

L'adattamento è un processo necessario alla sopravvivenza, utile a far fronte ai cambiamenti inevitabili dell'habitat.

Quando tuttavia si entra nel regno "umano", ci si rende conto che quasi tutti i cambiamenti dell'habitat sono modificazioni indotte dallo stesso genere umano, ossia modificazioni che potremmo considerare volontarie, seppur perpetuate in forma collettiva.
Soprassediamo in questa sede circa le giuste obiezioni circa la volontà effettivamente in azione nel corso di un processo collettivo, che potrebbe rivelarsi effettivamente aliena alla volontà dei singoli, giungendo a connotare "la massa" quale ente autonomo, dotato di propria volontà e propri scopi, differente da quella, non solo dei singoli. ma persino di un ipotetica volontà di maggioranza.

Resta quindi la sensazione che questa funzione di adattamento passivo (Yin) non sia naturalmente l'unica modalità di reazione di una specie alle minacce di alterazione dell'habitat, bensì esclusivamente quella utile nei casi di forza maggiore, che nel regno animale si riducono ad eventi naturali (smottamenti, siccità, ecc.) o interventi di esseri "superiori" (atti perpetuati dall'Uomo).
La seconda modalità di risposta è infatti quella Yang: combattere.

Ma evidentemente l'essere umano ha maturato un alterazione di queste funzioni, giungendo ad identificare i fenomeni di massa al pari di una calamità naturale, e come tale incontrovertibile, inevitabile...

Nel meccanismo dell'enweaking gioca un ruolo decisamente fondamentale la paura. Essa è infatti in grado di generare uno stato di rammollamento psicologico, utile appunto ad evitare di rompersi.

Un altra funzione riconducibile all'enweaking è quella relativa al "depotenziamento".
Questo si attua attraverso meccanismi di sfinimento dell'intenzione individuale.
Uno dei modi principali è quello di spingere a porsi domande preconfezionate, per poi fornire risposte ugualmente preconfezionate.

La "domanda" è un forte movente. Se non sappiamo chi abita al di la della collina, la curiosità potrebbe spingerci fin la per indagarlo. Se tuttavia giungesse qualcuno dicendo: "al di la della colline non vi è altre che un bosco e rocce", probabilmente la nostra spinta a partire subirebbe una forte demotivazione.

Lo scopo dell'enweaking, in questo caso, è quindi quello di anticipare la "domanda" fornendone una simile, ma non identica, a quella che sorgerebbe ad un individuo maturo sotto il profilo della consapevolezza, ma prematuramente. Successivamente, viene fornita la "risposta" preconfezionata.

Questo consente da un lato di prevenire l'insorgere di domande biologicamente e spiritualmente sensate, capaci di produrre fenomeni di rinnovamento sociale in direzioni non utili agli scopi prefissati (ad esempio, la consapevolezza sul perché si usano olii vegetali scadenti in biscotti biologici, vegan, ecc.), mentre dall'altro assicura che tali domande sensate non vengano più a galla in futuro, fornendo una "risposta" soddisfacente per la mente razionale. Caso chiuso.

Potremmo dirlo anche così: prima che a qualcuno venga in mente di chiedersi qualcosa, glielo suggerisco io ma in modo da portarlo alle conclusioni che desidero, utili ai miei scopi.
In ambito giuridico, questo comportamento potrebbe definirsi capzioso.


Il pareggio di bilancio è in netto contrasto con i principi fondamentali e inderogabili della costituzione

IL PAREGGIO DI BILANCIO E' IN NETTO CONTRASTO CON I PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA COSTITUZIONE

IL PAREGGIO DI BILANCIO E' IN NETTO CONTRASTO CON I PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA COSTITUZIONE
L’opera di distruzione della nostra Costituzione, che bisogna salvare con un NO plebiscitario al referendum, è cominciata pericolosamente con l’introduzione del principio del pareggio di bilancio, che ha introdotto in Costituzione un principio neoliberista, che porta all’accentramento di ricchezza, di fronte al principio keynesiano della redistribuzione della ricchezza stessa, che ci ha assicurato 30 anni di benessere nel secondo dopoguerra.

SI TRATTA QUINDI DI UNA DISPOSIZIONE IN NETTO CONTRASTO CON I PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA COSTITUZIONE STESSA.

Tra l’altro, il pareggio di bilancio è stato introdotto con votazione parlamentare omettendo qualsiasi forma di consultazione popolare, ed ha avuto l’unico fine di sopprimere la politica economica del nostro Paese sottoponendola al controllo burocratico della BCE.

Il pareggio di bilancio mira, in sostanza, a far ricadere sui più deboli le colpe dei disastri provocati dalle amministrazioni inette delle banche privatizzate e dalla speculazione finanziaria.

In questa situazione l’Italia, pur di pareggiare i bilanci, e restare nell’Euro, segue la politica suicida di svendere il territorio, compreso i beni demaniali, soprattutto gli immobili pubblici di carattere storico e artistico, che a termine dell’Art.42 comma 1 sono proprietà collettiva demaniale del popolo italiano.
Fermare le privatizzazioni sarebbe il primo dovere del Governo in carica. Se non si bloccano le privatizzazioni gli Italiani resteranno senza territorio e saranno come gli “Ebrei sotto la schiavitù di Babilonia”.

SENSIBILIZZIAMO I SERVITORI DELLO STATO: Ci mettono uno contro l’altro per dominarci meglio!!

“Ci mettono uno contro l’altro …” dice una signora ad un poliziotto, un essere umano, come poche volte vediamo, che addirittura si commuove e l’abbraccia. Questo video dovrebbero guardarlo tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine. Voi portate il pane a casa, ma con il vostro difendere i veri criminali, domani il pane non lo porterete più. Ci stanno ammazzando.

Pure voi siete nel calderone. Con questo lavoro, che futuro pensate di dare ai vostri figli e alla vostra famiglia? NESSUNO!! State solo facendo il gioco del potere. Vedete che il potere lavora contro il proprio popolo, e quindi pure contro di voi? Vedete che provvedimenti prendono?

Vedete che non contate un cazzo nel momento in cui non siete più utili a loro? Quanti vostri colleghi sono stati uccisi per mano di questi CRIMINALI? Ricordate l’omicidio Falcone? Ricordate l’omicidio Borsellino? Quanti vostri colleghi, agenti della scorta, sono saltati in aria insieme ai due EROI SICILIANI? E oggi lo sappiamo chi c’era dietro quelle stragi. Proprio quelle persone che state difendendo! E i “suicidati” tra i servitori dello Stato a seguito della strage di Ustica, ve li ricordate? E i servitori dello stato nelle missioni cosiddette di pace che al loro ritorno si ammalarono a causa dell’uranio impoverito o a causa dei vaccini e furono abbandonati dallo Stato, ve li ricordate? E dell’ex questore di Genova, Arrigo Molinari, che denunciò BCE e Banca d’Italia per il signoraggio bancario, truffa di proporzioni gigantesche cui tutti noi siamo vittima, ma alcuni giorni prima dell’udienza fu assassinato, ve lo ricordate? Questi solo per citarne alcuni e farvi capire che siete solo delle pedine oggi sfruttate e domani cestinate!!
 

Ritorniamo alla signora e al poliziotto: Taranto, durante la manifestazione contro Renzi, un poliziotto che ha sconfitto il cancro abbraccia una madre che protesta col cartello siamo tutti 048, il codice di esenzione per i malati oncologici. DA BRIVIDI e soprattutto da LACRIME AGLI OCCHI! Non dimentichiamo che siamo tutti nella stessa barca!!

E guardatevi pure quest’altro video-messaggio di Massy Mason James per comprendere ancora meglio cosa state facendo.
 
Ci dividono per dominarci. Questo dobbiamo capire e unirci per il bene del paese e del popolo italiano!!

Carpeoro: siate consapevoli, e aprirete una falla nel sistema

Carpeoro: siate consapevoli, e aprirete una falla nel sistema

Qual è lo schema della manipolazione? E’ anch’esso uno schema rituale. Io ho sempre pensato che il potere, quello che Saba Sardi chiama “dominio”, agisca sulle persone in cinque fasi, che sono quasi un rito. Queste cinque fasi sono sempre le stesse, e si chiamano: astrazione, estrazione, ostruzione, istruzione, distruzione.

Sono azioni, per questo hanno tutte la stessa desinenza. Perché astrazione? Perché bisogna creare il vuoto. E quindi, il primo schema della manipolazione è quello di togliere l’individuo da una realtà che può capire, può farlo pensare, può renderlo autonomo nei confronti del pensiero. Quindi la prima cosa che devo fare è: fargli il vuoto intorno, e possibilmente anche il vuoto dentro. E questo lo faccio astraendolo dalla realtà, cioè facendo delle operazioni di astrazione.

Fatto questo, poi c’è l’estrazione: dopo che l’ho messo in un mondo finto, di plastica, devo comunque estrarlo da un contesto dove lui possa tornare; devo creargli una finta casa: dopo che gli tolto la casa vera, devo costruirgliene attorno una finta, fatta di fondali cinematografici, di effetti speciali. E questa è l’estrazione.

Questa casa, che gli ho costruito attorno, piena di cose posticce, poi devo rendergliela unica e invalicabile: e quindi devo fare un’operazione di ostruzione, cioè devo rendere impossibile tornare indietro.

Poi devo trasformare questa persona, adattarla al meccanismo-ingranaggio generale che ho creato, e questa operazione si chiama istruzione.

E poi, dopo, c’è la fase finale, che si chiama distruzione, e si può considerare a livello individuale ma anche non individuale. Un grande iniziato, che si chiamava Isaac Newton, fece 5 pagine di previsioni, tra l’altro ripubblicate recentemente dalla fondazione a lui dedicata, che ha pubblicato tutto i suoi atti inediti in un sito Internet. Newton era anche un matematico, scopritore del cosiddetto calcolo infinitesimale. Facendo conteggi, Isaac Newton ha collocato la possibilità della fine del mondo nel 2060: quanto è lontano il 2060? Una stima del ministero americano dell’ambiente, basata sull’elevazione dell’area priva di ossigeno degli oceani – si chiama “area della morte”, è la fase più profonda e completamente priva di ossigeno, di luce, di possibilità di vita – rivela che questa fascia, nell’ultimo secolo, si è elevata del 400%. Provate a pensare a cosa succede se muoiono completamente gli oceani. E, se questo work in progress va avanti così, questa stima degli americani porta all’incirca al 2060. Il che vuol dire che Newton con la matematica ci sapeva fare.

Tutte le operazioni dei millenni di vita dell’uomo che conosciamo sono dominati dal pensiero magico. Della nostra avventura conosciuta, rispetto ai 22 milioni di anni di storia scientifica della vita e dell’universo, quanti anni conosciamo, analiticamente? Cinquemila? Settemila? Diecimila? Nella storia generale dell’universo, i diecimila anni di cammino dell’uomo che conosciamo cosa sono? Un pulviscolo. Noi, siccome abbiamo l’epos, li dilatiamo, pensiamo che chissà che storia sia. Ma non è mica tutta questa grande storia. Né sarebbe un esempio di vita lunga di una civiltà, se morisse dopo diecimila anni (credo che la dominazione dei dinosauri sulla Terra sua mille volte tanto, centomila volte tanto). Queste migliaia di anni che conosciamo, della nostra vita, sono anni di implemento delle conseguenze del pensiero magico. Gradualmente, abbiamo trasferito tutte le nostre risorse, tutto il nostro cammino evolutivo e tutta la nostra creatività dalla possibilità di un pensiero simbolico alla scelta del pensiero magico. Se una persona è malata di cancro, tra un medico e una cartomante preferisce il medico. Ma se non è ancora malata di cancro, sceglie la cartomante. Il nostro problema è che, quando eravamo sani, abbiamo scelto la magia. Adesso che malati lo siamo, chissà, forse… Però è molto difficile.

Gesù Cristo nel Vangelo dice che bisogna scegliere la via stretta, ma noi non scegliamo sempre la via stretta. E’ talmente difficile imparare a considerare le nostre possibilità di espansione individuale come collegate alle nostre capacità, alla nostra vita, alle opportunità reali che abbiamo, che gli ultimi anni che stiamo vivendo sono il record dei superenalotti, delle lotterie. Non siamo più abituati a mettere in concatenazione la nostra felicità – il nostro lavoro, la nostra creatività – al merito. Se uno pensa ad arricchirsi, questo è il prodotto di un pensiero magico: perché, prima di pensare a come arricchirsi, dovrebbe valutare perché arricchirsi. Non siamo più abituati a collegare nemmeno l’arricchimento al merito, ad un valore, a una differenza: basta andare dal tabaccaio. Noi oggi abbiamo queste altre ritualità. Abbiamo distaccato, trasformato il sacro.

Noi oggi siamo schiavi di idoli diversi. Sempre di idolatria si tratta, ma abbiamo sostituito il sacro come ricerca con il sacro come autoasserzione. Abbiamo cioè trasformato il sacro in qualcosa che si definisce da sé, non in qualcosa che definiamo noi. E questa operazione di idolatria è abilmente descritta nella Bibbia quando gli ebrei si ritrovano ad adorare il Vitello d’Oro, mentre Mosè gli porta giù dalla montagna delle leggi. La differenza è tra adorare il Vitello d’Oro e proseguire in un percorso per cui il tuo capo spirituale ti porta giù delle leggi. Sapete, le leggi non sono una cosa qualunque: sono lì per regolare la nostra vita. Certo, non sempre ci sono delle buone leggi: è per questo che Mosè se le fa dare da Dio. Non voglio entrare nella polemica su Jahvè-Dio sollevata da Biglino, col quale peraltro sono in buonissimi rapporti. Qui interpreto Dio come simbolo: una entità suprema che dà la legge, sottolinea quanto sia importante, una legge. E quando Mosè scende con le leggi, quelli sono già passati al Vitello d’Oro. Questo non descrive forse il pensiero magico e il pensiero simbolico? Non me la sono inventata io, questa scelta tra il Magus e il Magister: nell’antichità, la troviate enne volte. Si è trasferita in tutto. Si è trasferita nella nostra vita sociale.
Noi oggi continuiamo a inseguire un politico che ci risolva dei problemi, che ci attribuisca dei diritti. Ma io non voglio un politico che mi risolva i problemi.

martedì 9 agosto 2016

Tossiemia e malattia: la naturale richiesta del corpo di disintossicarsi - Guarire l’artrite

Tossiemia e malattia – La naturale richiesta del corpo di disintossicarsi

Come guarire dall’artrite
Nonostante l’artrite sia la più grande causa di prolungata disabilità nei paesi occidentali, ufficialmente non esiste una cura. Cosa questa, purtroppo per noi, non strana nell’ambito medico!
Quando infatti viene diagnosticata l’artrite, l’effetto è quello di conferire una sentenza di sofferenza a vita, con poca o nessuna speranza di guarigione.
Questo ahinoi è il messaggio, divenuto oramai credenza, che la medicina allopatica non si stanca mai di ripetere. Fortuna vuole che spesso la realtà non è come ce la raccontano…
Reumatismi, artrite, gotta, ecc. sono tutti termini indicanti, più o meno, le medesime condizioni: infiammazioni e dolori alle articolazioni.
Qual è la causa dell’artrite? Cosa genera le infiammazioni alle articolazioni?

Dal punto di vista igienistico, la causa dei reumatismi e dell’artrite riguarda tutto quello che indebolisce i poteri digestivi: fermentazioni e putrefazioni intestinali alterano l’alcalinità del sangue e preparano il terreno allo sviluppo di tali problematiche.
Questo è il motivo per cui l’alimentazione, anche in questo caso, gioca un ruolo centrale.
Tanto per fare solo un esempio, un eccesso di amido combinato con lo zucchero (dolci, biscotti, ecc.) è una delle cause primarie dell’artrite.
In un reumatismo articolare cronico c’è, come regola, una rigidità più o meno accentuata e l’intorpidimento delle articolazioni. Questa situazione di solito peggiora dopo aver mangiato, aggravandosi maggiormente con alcuni alimenti specifici (per esempio glutine, caseina e solanacee) e al mattino dopo il riposo notturno.

L’eliminazione di tutte le abitudini di vita che producono indebolimento e assorbimento di veleni nel tratto gastro-intestinale (tossine metaboliche, acidi, metalli pesanti, ecc.) possono far evitare gli attacchi di reumatismi/gotta/artrite, nonostante si abbia la predisposizione ad essi.
Questa informazione è assai preziosa, perché da una parte infonde speranza e dall’altra fa intravedere un possibile percorso terapeutico.

– Tossiemia
La Scienza Igienistica ha le idee molto chiare: una persona non potrà mai manifestare reumatismi, artrite, artrosi, cancro o qualsiasi altra cosiddetta malattia, se non ha rovinato prima la sua salute con delle cattive abitudini, producendo in sé la condizione chiamata Tossiemia.
Nessuno svilupperà mai una malattia senza prima avere un’indigestione cronica, e questa dovrà persistere abbastanza a lungo da pervertire la nutrizione e alterare lo sviluppo cellulare creando depositi di tossine, in questo caso articolari.
Si può affermare, senza paura di essere smentiti, che la causa primaria di tutte le malattie è la tossiemia!
Ma quanto appena detto non è del tutto completo, perché in realtà a monte della tossiemia vi è il continuo indebolimento nervoso derivante da abitudini mentali, emozionali, spirituali e fisiche errate.
Come disse John H. Tilden, uno dei più grandi medici igienisti del secolo scorso:
“Qualsiasi influenza che abbassa l’energia nervosa diventa un fattore produttivo di malattia”.
Cosa fa l’indebolimento? Impedisce la secrezione e l’escrezione richiesta da un avvelenamento generale o sistematico del corpo. L’espulsione delle tossine è così impedita a causa della ritenzione dei rifiuti metabolici che tenderanno ad accumularsi nei fluidi, nei tessuti e nelle articolazioni.
Giorno dopo giorno ci auto-intossichiamo e auto-avveleniamo.
Continua il dottor Tilden:

Qualsiasi cosiddetta malattia è una crisi di tossiemia, il che sta a significare che le tossine sono accumulate nel sangue oltre il punto di tolleranza, e che la crisi (la malattia: raffreddore, mal di testa, febbre, artrite, ecc.) è una eliminazione vicariante”.

Sulla stessa linea il grande medico Isaac Jenning:

La malattia pertanto è lo sforzo enorme della Natura per liberarsi dalle tossine. 
La malattia NON può essere aiutata da nessun farmaco, ma i rimedi si basano sulla Vis Medicatrix Naturae (forza di autoguarigione), mettendo il paziente nella migliore condizione possibile di riposo, aria pura e dieta adeguata”.

A questo punto è doveroso ammettere che i medici dell’Ottocento avevano sulla malattia le idee molto più chiare dei medici laureati del terzo millennio, secondo i quali la malattia è dovuta a un agente esterno che penetra nel corpo vigliaccamente (virus, microbo, ecc.) oppure deriva da un fattore interno (gene difettoso o predisposizione genetica).

Secondo la visione igienistica, invece, nella malattia acuta la perfezione della Natura si sforza di pulire il corpo dalle tossine e pertanto qualsiasi trattamento (medicine, farmaci, paura, continuo lavoro, stress, ecc.) ostruisce ed impedisce questo tentativo di eliminazione, bloccando la guarigione stessa.

L’evoluzione della malattia è la seguente:
  • Stress ambientale/abitudini quotidiane
  • Tensione fisica, mentale ed emotiva
  • Indebolimento
  • Eliminazione inefficiente
  • Ritenzione delle tossine e degli scarti
  • Tossiemia
  • Crisi acuta di eliminazione (malattia).
Se è vero che la causa di tutte le malattie acute è la Tossiemia, è anche vero che a monte della Tossiemia c’è l’indebolimento!
Una volta che, a causa di uno stile di vita errato (poco riposo, eccessivo lavoro, stress, traumi, digestioni prolungate, putrefazioni e fermentazioni, ecc.) l’organismo perde energia nervosa, si auto-avvelena costantemente poiché non ha più la forza per espellere i veleni tramite i principali organi emuntori (pelle, reni, intestini e polmoni).
Se non si espellono le tossine, queste si accumulano in organi, tessuti, articolazioni, liquidi, ecc. e quando si supererà il punto di tolleranza scatterà la malattia acuta. La tolleranza è individuale, varia da persona a persona, e dipende da molti fattori: periodo prenatale, predisposizioni, familiarità, temperamento, ecc.

– Guarire dall’artrite
Dopo quanto detto è possibile o no guarire dall’artrite?
Se comprendiamo che la causa primaria della malattia è la tossiemia, e nel caso dell’artrite si prospetta come il deposito di veleni, acidi e minerali in eccesso direttamente nelle articolazioni, sappiamo anche cosa fare.
L’obiettivo è quindi ridurre le tossine depositate nelle articolazioni, negli organi, nel sangue, nella linfa, nei liquidi extracellulari.
Guarire dall’artrite nei suoi stadi iniziali è un gioco da ragazzi, mentre il ritorno alla salute negli stadi più avanzati è più lento e ci vuole più tempo, anche se comunque è possibile.
Per recuperare le funzioni articolari servirebbe un periodo di riposo fisiologico, mentale e spirituale, detto digiuno. Un digiuno permette all’organismo di disfarsi di tutto il carico tossico accumulato.
Durante un digiuno attenuato a base di succhi freschi di verdura e frutta l’organismo si purifica, durante un digiuno idrico a base di sola acqua l’organismo guarisce più velocemente.

LA SALUTE

LA SALUTE

ll nostro corpo cerca sempre di guarirsi da solo, e ogni minuto fa un lavoro di auto ripristino, senza alcun nostro intervento. L'unica cosa che noi dovremmo fare è smettere di ostacolarlo.

La salute non è un certo risultato delle analisi del sangue o della misurazione della pressione, questi sono soltanto degli indici creati dalla medicina moderna.

La salute è il modo di vivere.
Il cambiamento del modo di vivere non è solo "consumare meno sale", "allenare il cuore per 30 min al giorno" o "bere 2 litri d'acqua"; La salute è una vita di qualità.

E' la possibilità di dormire bene la notte, di non sentire il dolore camminando, di mangiare con l'appetito, di avere una buona memoria e la capacità di realizzare i propri obiettivi.

La salute è il tempo passato con la famiglia, è una passeggiata nel bosco. E' la capacità di gioire, di non avere paura del futuro, di resistere allo stress,
La salute è il rispetto verso il proprio corpo e la sensazione di felicità perché l'organismo funziona come un orologio.

La salute è l'energia, l'ottimismo, il gusto della vita.

La medicina moderna non si occupa di nessuna di queste cose. Di più, non si pone davanti l'obiettivo di risolvere questi problemi. Alla medicina non interessa la qualità della vita...

domenica 7 agosto 2016

5 SEGNALI CHE INDICANO CHE SIETE ADULTI INDACO

5 SEGNALI CHE INDICANO CHE SIETE ADULTI INDACO
Da 10 anni a questa parte, il termine bambini indaco sta ad indicare i bambini che rappresentano uno stadio superiore dell’evoluzione umana nel contesto dell’era New Age. I partidari di tale ipotesi sostengono che questa parte superiore dell’evoluzione sia la protagonista di un progresso spirituale, etico e mentale. Una sorta di razza la cui missione è sfidare il sistema prestabilito.

«Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli indaco hanno iniziato a nascere, aumentando numericamente durante gli anni ’70 ed ’80», spiega la psicologa Esther Morales Leon. A questo punto, molti di questi giovani hanno raggiunto l’età adulta. Tali adulti, ora, non sanno se appartengono o meno a questo gruppo; pertanto, hanno dei problemi a comprendersi e a gestire le loro emozioni.

La dottoressa Morales Leon chiarisce che il compito delle “persone indaco” è quello di accettarsi, apprezzarsi e scoprire quale sia la loro missione nella vita, mettendo in moto tutti i talenti che hanno dalla nascita e il loro alto livello di consapevolezza. «Tutti questi elementi favoriscono l’evoluzione planetaria», sostiene la psicologa. Oggi condivideremo con voi le caratteristiche principali degli “adulti indaco”.

“L’anima è ciò per cui viviamo, sentiamo e pensiamo”.
(Aristotele)
Gli adulti indaco si sentono diversi dagli altri
La personalità degli “indaco” è basata sull’alta sensibilità, sull’intelligenza e sulla creatività. Questi individui, dunque, adorano creare oggetti ed esperienze, sprigionando una forte empatia con l’ambiente che li circonda. Ciononostante, si sentono diversi dagli altri e fanno fatica ad adattarsi al modello di vita sociale imposto.
Risulta loro difficile capire i gesti altrui realizzati con riluttanza o con poco sforzo e non riescono a gestire l’ira e la rabbia che ne conseguono. Preferiscono lavorare da soli ed essere leader; sanno anche cooperare in gruppo, ma, anche in questo contesto, prediligono l’individualità.

Percepiscono più facilmente le bugie e la falsità
È chiaro che nessuno ama le bugie, per quanto piccole siano. Non ci fa piacere che altri stabiliscano ciò che dobbiamo e non dobbiamo sapere. Le persone “indaco”, avendo un senso della giustizia molto sviluppato, non amano le menzogne e le falsità quando devono relazionarsi con chi sta loro attorno e con loro stesse. Percepiscono sensazioni che altri non rilevano, pertanto sono più intuitive, comprendono facilmente situazioni a loro estranee e ci mettono pochissimo a realizzare che qualcosa non torna.
Wendy Chapman, scrittrice statunitense di diversi libri legati a questo tema, ci dà qualche altro spunto grazie ai risultati delle sue ricerche: «Le persone indaco sono intelligenti, anche se non è detto che abbiano ricevuto i voti più alti. Hanno sempre bisogno di sapere il “perché” delle cose, soprattutto quando si chiede loro di fare qualcosa. Quando andavano a scuola, s’infastidivano e persino odiavano la maggior parte dei lavori ripetitivi che erano obbligati a fare.»

Sono persone spirituali quando si tratta di migliorare il mondo e la loro interiorità
Sin dalla tenera età, le persone “indaco” possiedono una grande consapevolezza di se stesse, riuscendo così ad essere intuitive e a percepire molte più cose rispetto agli altri. Hanno una saggezza interiore innata e sviluppano il pensiero astratto fin dall’infanzia. Hanno anche una forte capacità di realizzare tutto ciò che sognano e che si propongono. Di conseguenza, hanno bisogno di essere attive per poter svolgere azioni che le aiutino a migliorare il mondo e a cambiarlo, anche se possono trovare degli ostacoli nella fase di identificazione del loro percorso.
La ricerca consapevole della felicità interiore intesa come priorità quotidiana è un segno distintivo delle persone altamente sensibili, capaci di comprendere la vita, come nel caso degli “indaco”. Capire il mondo attraverso la spiritualità, le sensazioni che ci regalano le persone che amiamo e i consigli di auto-aiuto sono elementi fondamentali nel quotidiano.

Vivono esperienze psichiche
C’è chi sostiene che i bambini “indaco” godano di abilità paranormali, come la telepatia, la capacità di leggere nel pensiero, l’empatia o un’accesa creatività. Il nome “indaco” deriva dalla credenza che questi possiedano un’aura della medesima tonalità.
Quando parliamo di esperienze psichiche, facciamo riferimento alle premonizioni, alle esperienze extra-sensoriali e al “sentire le voci”. Sono in molti a credere che certe persone abbiano la capacità di entrare in connessione con altre dimensioni, di percepire l’energia attorno a sé, di creare visualizzazioni mentali, di sognare situazioni future e di avere amici immaginari.

Sono persone altamente sensibili
Le persone “indaco” hanno una personalità emotiva estremamente sensibile, esprimono i loro sentimenti alla prima occasione oppure fanno l’esatto opposto, ovvero non mostrano neanche l’ombra di un’emozione. Sessualmente sono molto espressivi oppure rifiutano la sessualità per noia o per voglia di raggiungere una connessione spirituale più elevata. Ricercano il significato della loro esistenza, la loro missione vitale e la comprensione del mondo.
Ovviamente, non ci sentiamo tutti i giorni allo stesso modo e, per fortuna, possiamo contare su vari meccanismi che ci consentono di esprimere quello che viviamo. Il problema sta nella magnitudine dell’oscillazione del nostro stato emotivo. A causa dell’alta sensibilità sviluppata sia con le proprie emozioni sia con quelle altrui, le persone “indaco” possono fluttuare dalla tristezza alla disperazione più assoluta.

“Il corpo umano non è altro che apparenza ed esso nasconde la nostra realtà, la realtà dell’anima.”
(Victor Hugo)