IL PAREGGIO DI BILANCIO E' IN
NETTO CONTRASTO CON I PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA COSTITUZIONE
IL PAREGGIO DI
BILANCIO E' IN NETTO CONTRASTO CON I PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA
COSTITUZIONE
L’opera di distruzione della nostra Costituzione, che
bisogna salvare con un NO plebiscitario al referendum, è cominciata pericolosamente
con l’introduzione del principio del pareggio di bilancio, che ha introdotto in
Costituzione un principio neoliberista, che porta all’accentramento di
ricchezza, di fronte al principio keynesiano della redistribuzione della ricchezza
stessa, che ci ha assicurato 30 anni di benessere nel secondo dopoguerra.
SI TRATTA QUINDI DI UNA DISPOSIZIONE IN NETTO CONTRASTO CON I
PRINCIPI FONDAMENTALI E INDEROGABILI DELLA COSTITUZIONE STESSA.
Tra l’altro, il pareggio di bilancio è stato introdotto
con votazione parlamentare omettendo qualsiasi forma di consultazione popolare,
ed ha avuto l’unico fine di sopprimere la politica economica del nostro Paese
sottoponendola al controllo burocratico della BCE.
Il pareggio di
bilancio mira, in sostanza, a far ricadere sui più deboli le colpe dei disastri
provocati dalle amministrazioni inette delle banche privatizzate e dalla
speculazione finanziaria.
In questa situazione l’Italia,
pur di pareggiare i bilanci, e restare nell’Euro, segue la politica suicida di svendere il territorio, compreso i
beni demaniali, soprattutto gli immobili pubblici di carattere storico e
artistico, che a termine dell’Art.42 comma 1 sono proprietà collettiva
demaniale del popolo italiano.
Fermare le
privatizzazioni sarebbe il primo dovere del Governo in carica. Se non si
bloccano le privatizzazioni gli Italiani resteranno senza territorio e saranno
come gli “Ebrei sotto la schiavitù di Babilonia”.
fonte Attuare la Costituzione
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