Tumori, l’Italia fra i Paesi più colpiti
Negli ultimi dieci anni gli ammalati di tumore nel mondo sono cresciuti del
33%. Il rapporto
del Global Burden of Disease project appena pubblicato su Jama
Oncology calcola che una donna su 4
e un uomo su 3 sviluppano un tumore nel corso della loro vita. Il cancro è la
seconda causa di morte nel mondo dopo le malattie cardiovascolari. Cliccate qui.
Gli
anni presi in considerazione vanno dal 1990 al 2015, ma la mappa dell’incidenza
del cancro, qui a fianco, analizza il decennio fra il 2005 e il 2015.
Soltanto
l’anno scorso nel mondo ci sono stati 17,5 milioni di ammalati di tumore
e 8,7 milioni di morti. Un’epidemia non contagiosa – che
causa invalidità e sofferenza – di cui si preferisce non parlare. Per darvi
un’idea di quanto pesino questi numeri: gli abitanti di Lombardia (10.008.349)
Sardegna (1.658.138) e Sicilia (5.074.261), messi assieme, non arrivano a
comporre il numero di chi si ammala in un anno!
Non
solo. Gli studiosi hanno riassunto in un unico indicatore il peso dell’insieme
degli effetti del cancro sulla salute della popolazione mondiale. Il dato si
chiama DALY (disability-adjusted life-years) e si esprime in anni di vita persi
a causa di disabilità o decessi provocati dalla malattia. L’anno scorso, nel
mondo, sono stati 208,3 milioni gli anni di vita che il cancro si è
portato via.
Italia,
prima per malattia.
L’incidenza del
cancro per età è cresciuta nella maggior parte dei Paesi
considerati (174 su 195), la mortalità è diminuita in 140
nazioni su 195. L’Italia è uno dei Paesi ad alto reddito che se la passa
peggio: insieme a Francia, Australia e Giappone, figura fra quelli più colpiti dal
cancro e la mortalità non è diminuita. (!)
Gli
autori del lavoro riconoscono che questa situazione è di ostacolo per lo
sviluppo futuro, sono consapevoli che l’incidenza aumenterà ancora, anche
nei Paesi con sistemi sanitari avanzati e suggeriscono di puntare sui sistemi
di prevenzione e su un impegno politico dedicato.
Nel
nostro piccolo, nelle prossime puntate, ci occuperemo di prevenzione.
http://blog.ilgiornale.it/locati/2016/12/08/tumori-litalia-fra-i-paesi-piu-colpiti/#
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Ora io mi chiedo da chi dipende tutto questo?
Non certo dal comune
cittadino, ma dalla società, dalla
sanità pubblica, dal governo, insomma da enti da cui ci dovremmo completamente
sganciare e pensare autonomamente alla nostra salute, tanto, credetemi, non
è affatto difficile anzi una volta presa
la decisione di stare bene, staremo bene grazie al nostro enorme potenziale che
ci viene nascosto in ogni modo.
Cerchiamo di
comprendere la malattia e lei non avrà più motivo di comunicarci quel
particolare messaggio che quasi sempre cade nel vuoto.
Marcello Salas
Eccovi alcuni
articoli utili:
L’OMS dice che i tumori aumenteranno. Ecco il perché e come evitarli.
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