Medicine letali e crimine organizzato
Marcello
Pamio - 25 maggio 2016
“Le aziende farmaceutiche non meritano più la nostra fiduciaper la loro arroganza e per il loro palese disinteresseper la salute della popolazione”Drummond Rennie, vicepresidente del JAMA
L’ultimo libro del dottor Peter C. Gøtzsche, “Medicine
letali e crimine organizzato” è inquietante.
Se non fosse stato scritto da uno scienziato di fama internazionale il cui curriculum professionale è inossidabile e inattaccabile verrebbe da non crederci.
Due lauree (medicina e chimica) hanno permesso a Gøtzsche di lavorare direttamente per le aziende farmaceutiche sia come informatore impegnato a lanciare i nuovi farmaci sia come responsabile del prodotto. Quindi uno che conosce molto bene come funziona il Sistema dal di dentro…
Ha diretto inoltre il prestigioso e indipendente Nordic Center della Cochrane Collaboration (1).
Se non fosse stato scritto da uno scienziato di fama internazionale il cui curriculum professionale è inossidabile e inattaccabile verrebbe da non crederci.
Due lauree (medicina e chimica) hanno permesso a Gøtzsche di lavorare direttamente per le aziende farmaceutiche sia come informatore impegnato a lanciare i nuovi farmaci sia come responsabile del prodotto. Quindi uno che conosce molto bene come funziona il Sistema dal di dentro…
Ha diretto inoltre il prestigioso e indipendente Nordic Center della Cochrane Collaboration (1).
Nel
libro Gøtzsche spiega dettagliatamente, studio dopo studio come le aziende
farmaceutiche sono riuscite a nascondere il fatto che i farmaci, al pari del
tabacco, sono uno dei killer più spietati al mondo.
Le industrie grazie a comportamenti fraudolenti sia nel
campo della ricerca che della promozione commerciale hanno sempre nascosto la letalità
dei loro prodotti, e non appena emergono dati convincenti sulla loro
pericolosità, vengono puntualmente realizzate ricerche di scarsissima qualità,
spesso falsificandole, che arrivano a conclusioni opposte, generando
volutamente confusione sia nell’opinione pubblica che nel mondo medico.
Così facendo le aziende guadagnano tempo e le persone continuano a prendere farmaci e a morire…
Così facendo le aziende guadagnano tempo e le persone continuano a prendere farmaci e a morire…
Le organizzazioni criminali
Per comprendere i livelli di corruzione e amoralità che
circolano nelle sale ovali delle principali multinazionali ecco un elenco incompleto di
condanne che hanno ricevuto.
Questo è solo uno dei tantissimi motivi delineati magistralmente nel libro che permettono al dottor Gøtzsche di paragonare le lobbies della chimica e farmaceutica alle organizzazioni criminali. Anzi, queste ultime uccidono di meno.
Le multe sono state affibbiate per truffe vere e proprie, corruzione di medici, omissioni volontarie di eventi avversi, prescrizioni off-label (fuori dalle indicazioni terapeutiche), promozioni illegali e informazioni ingannevoli.
Questo è solo uno dei tantissimi motivi delineati magistralmente nel libro che permettono al dottor Gøtzsche di paragonare le lobbies della chimica e farmaceutica alle organizzazioni criminali. Anzi, queste ultime uccidono di meno.
Le multe sono state affibbiate per truffe vere e proprie, corruzione di medici, omissioni volontarie di eventi avversi, prescrizioni off-label (fuori dalle indicazioni terapeutiche), promozioni illegali e informazioni ingannevoli.
Pfizer: 2,3 miliardi di dollari nel 2009; Novartis:
423 milioni di dollari nel 2010; Sanofi-Aventis: 95 milioni di dollari nel
2009; Glaxo-SmithKline: 3 miliardi di dollari nel 2011; AstraZeneca: 520
milioni di dollari nel 2010; Johnson & Johnson: 1,1 miliardi di dollari nel
2012; Merck: 670 milioni di dollari; Eli Lilly: 1,4 miliardi di dollari nel
2009; Abbott: 1,5 miliardi di dollari nel 2012.
Dei 165 procedimenti giudiziari conclusisi con un
patteggiamento (dal 1991 al 2010) le lobbies hanno sborsato 20 miliardi di
dollari di sanzioni. A questi si devono aggiungere fino a luglio 2012 altri
patteggiamenti per un totale di 10 miliardi di dollari.
Negli ultimi 15 anni, solo di patteggiamenti le cifre si aggirano sui 30 miliardi di dollari!
Negli ultimi 15 anni, solo di patteggiamenti le cifre si aggirano sui 30 miliardi di dollari!
Guerra
ai generici
I farmaci generici (stesso principio chimico ma molto meno cari perché
il brevetto è scaduto) possono essere tenuti fuori dal mercato con una
strategia in stile mafioso. Basta che un’azienda avvii una causa legale contro
il produttore del generico, accusandolo di aver violato la legislazione sui
brevetti, anche se l’accusa è del tutto priva di fondamento. L’autorizzazione
per il generico slitta negli Stati Uniti automaticamente di ben 30 mesi.
In questo modo riescono a tenere per diversi anni l’esclusiva sulle proprie molecole anche dopo la scadenza dei brevetti. Impediscono di fatto l’utilizzo commerciale dei farmaci generici provocando un danno economico enorme ai vari sistemi sanitari e alle persone.
Un’altra strategia commerciale sfrutta la stereoisomericità delle molecole. I farmaci infatti sono stereoisomeri, cioè composti da due metà speculari, dal punto di vista chimico, di cui solo una metà è farmacologicamente attiva.
In questo modo riescono a tenere per diversi anni l’esclusiva sulle proprie molecole anche dopo la scadenza dei brevetti. Impediscono di fatto l’utilizzo commerciale dei farmaci generici provocando un danno economico enorme ai vari sistemi sanitari e alle persone.
Un’altra strategia commerciale sfrutta la stereoisomericità delle molecole. I farmaci infatti sono stereoisomeri, cioè composti da due metà speculari, dal punto di vista chimico, di cui solo una metà è farmacologicamente attiva.
Quando
il brevetto del farmaco originale sta per scadere la
società mette sotto brevetto la metà attiva delle due. Modificano il nome, aggiungendo per esempio una o più lettere
davanti al nome vecchio, e il farmaco-fotocopia viene immesso nel mercato per
altri decenni. In questo modo ogni singolo farmaco viene brevettato per almeno
due volte.
Il citalopram (scaduto) è diventato escitalopram.
Il citalopram (scaduto) è diventato escitalopram.
Un’altra strada è rimettere il farmaco in commercio ma per un altro
disturbo.
L’olanzapina era un principio attivo molto datato e quando il suo brevetto era prossimo alla scadenza, la Eli Lilly riuscì ad ottenere un nuovo brevetto dimostrando che il farmaco induce un aumento del colesterolo nei cani inferiore però a quello di un altro farmaco che non è mai stato autorizzato. Tutto questo è folle, anche perché l’olanzapina aumenta il colesterolo più di quasi tutti i farmaci in commercio!
Ma questo poco importa perché grazie ad una campagna di marketing spietata lo Zyprexa (nome commerciale dell’olanzapina) è divenuto l’antipsicotico più usato al mondo e nel 2005 ha portato ricavi per 4,2 miliardi di dollari.
L’olanzapina era un principio attivo molto datato e quando il suo brevetto era prossimo alla scadenza, la Eli Lilly riuscì ad ottenere un nuovo brevetto dimostrando che il farmaco induce un aumento del colesterolo nei cani inferiore però a quello di un altro farmaco che non è mai stato autorizzato. Tutto questo è folle, anche perché l’olanzapina aumenta il colesterolo più di quasi tutti i farmaci in commercio!
Ma questo poco importa perché grazie ad una campagna di marketing spietata lo Zyprexa (nome commerciale dell’olanzapina) è divenuto l’antipsicotico più usato al mondo e nel 2005 ha portato ricavi per 4,2 miliardi di dollari.
Non tutti sanno che i farmaci fortemente innovativi
nascono quasi tutti dalle ricerche pubbliche e non private. Tutta la ricerca di
base che ha consentito alla medicina moderna di progredire è stata realizzata
dal settore no-profit (università, centri di ricerca, laboratori finanziati dai
governi). Circa 15 dei 21 farmaci più importanti entrati nel mercato
statunitense dal 1965 al 1992 sono stati sviluppati da finanziamenti federali.
Le aziende farmaceutiche investono nella ricerca di base per la scoperta di nuove molecole e di nuovi vaccini solo l’1% dei loro profitti, la maggior parte dei soldi li usano infatti per il marketing.
Le aziende farmaceutiche investono nella ricerca di base per la scoperta di nuove molecole e di nuovi vaccini solo l’1% dei loro profitti, la maggior parte dei soldi li usano infatti per il marketing.
Manipolazione degli studi
Attualmente il solo requisito che viene considerato
vincolante per stabilire se un farmaco è efficace è la presenza di un effetto
statisticamente significativo in soli due studi clinici randomizzati e
controllati (dalle aziende stesse) a confronto con il placebo. Questo obiettivo
è facilmente raggiungibile, anche perché se l’azienda non raggiunge il proprio
obiettivo può continuare a realizzarne altri, fino al momento in cui ce ne sono
almeno due che cedono alle sue insistenze…
La comparazione con il placebo non ci dice nulla purtroppo se il nuovo farmaco è migliore o peggiore di un farmaco già in commercio.
La comparazione con il placebo non ci dice nulla purtroppo se il nuovo farmaco è migliore o peggiore di un farmaco già in commercio.
Le aziende dispongono di svariate tecniche per manipolare gli studi
clinici randomizzati che finanziano. Possiedono vari sistemi per ingannare le
agenzie di controllo e far approvare farmaci pericolosissimi per la salute
umana.
Per esempio se le dimensioni del campione sono sufficientemente ampie,
uno degli effetti del farmaco assumerà valori statisticamente significativi e
il farmaco verrà approvato anche se è pericoloso per la salute pubblica.
La
storia ci insegna che sono tantissimi i farmaci entrati in commercio e poi
ritirati dopo aver causato vere e proprie stragi. Sanno
che un farmaco rischia di uccidere centinaia di migliaia di persone? Nessun
problema, ai produttori non importa
nulla, se quel farmaco farà incassare miliardi di dollari.
Si calcola il Vioxx della Merck abbia ucciso oltre 120.000 persone; il
Celebrex della Pfizer circa 80.000, ecc. ecc.
Questi semplici due casi dimostrano che i FANS sono un gruppo di farmaci ad alta letalità, mentre la pubblicità e il marketing hanno spinto i medici, col supporto di reumatologi venduti a prescriverli per qualsiasi forma di dolore.
Questi semplici due casi dimostrano che i FANS sono un gruppo di farmaci ad alta letalità, mentre la pubblicità e il marketing hanno spinto i medici, col supporto di reumatologi venduti a prescriverli per qualsiasi forma di dolore.
Poi c’è tutto il mondo delle scorrettezze scientifiche
come far
sparire i dati raccolti nello studio se non sono in linea con i risultati
desiderati.
Negli studi controllati, lo dice il nome stesso, è possibile controllare e manipolare ogni risultato.
I dati infatti sugli studi parlano da soli: i risultati sono più favorevoli per il farmaco valutato se l’azienda che lo produce è quella che finanzia lo studio (20 volte più favorevoli del previsto).
E’ davvero incredibile che si sia arrivati ad accettare un sistema in cui le aziende fanno la parte sia dei giudici che dell’imputato, e chi ne paga le spese siamo noi.
Negli studi controllati, lo dice il nome stesso, è possibile controllare e manipolare ogni risultato.
I dati infatti sugli studi parlano da soli: i risultati sono più favorevoli per il farmaco valutato se l’azienda che lo produce è quella che finanzia lo studio (20 volte più favorevoli del previsto).
E’ davvero incredibile che si sia arrivati ad accettare un sistema in cui le aziende fanno la parte sia dei giudici che dell’imputato, e chi ne paga le spese siamo noi.
Ghostwriters
Il livello dell’attuale ricerca è così corrotto che esistono
autori invisibili direttamente stipendiati dalle aziende farmaceutiche che
sfornano revisioni e articoli secondari in modo da inondare e deviare il mondo
accademico.
Questa prassi produce gravi danni alla sanità pubblica dal momento che spinge i medici verso conclusioni sbagliate sui benefici e svantaggi dei farmaci. Si tratta di una vera e propria truffa.
Questa prassi produce gravi danni alla sanità pubblica dal momento che spinge i medici verso conclusioni sbagliate sui benefici e svantaggi dei farmaci. Si tratta di una vera e propria truffa.
In pratica la divisione marketing produce articoli scritti da autori
aziendali, ma questi verranno poi firmati da importanti e autorevoli professori
e baroni universitari, i quali ricevono una lettera con l’offerta di decine di
migliaia di dollari semplicemente per firmare con il proprio nome un articolo
che tesse le lodi del nuovo farmaco!
Questi medici
venduti avvallano il farmaco basandosi su studi scritti dalle stesse aziende
(spesso neppure letti), in un conflitto di interessi pericolo per la salute dei
pazienti.
Poi la maggior parte dei medici in buona fede credendo che gli articoli scientifici siano stati scritti dai colleghi più autorevoli, prescriveranno il farmaco….
Poi la maggior parte dei medici in buona fede credendo che gli articoli scientifici siano stati scritti dai colleghi più autorevoli, prescriveranno il farmaco….
Corruzione
dei medici
Con l’informatizzazione della vita umana le aziende riescono
a sapere ogni settimana tutti i dati relativi alle prescrizioni farmaceutiche
effettuate da ogni singolo medico. In questo modo sono in grado di tenere sotto
controllo e verificare come stanno lavorando i loro medici. Se lavorano
bene oppure no. Se meritano premi, soldi
oppure no.
Negli USA le farmacie non forniscono i nomi dei medici, ma solo il loro numero di codice.
Sapete chi vende alle aziende i nominativi dei codici corrispondenti? L’AMA, l’Associazione dei Medici Americani. Solo nel 2005 l’AMA ha dichiarato profitti per 44 milioni di dollari dalla vendita dei propri database. Ecco a cosa serve la casta dei camici bianchi, il sindacato dei medici americani: a vendere i dati personali dei medici.
Non c’è nulla da stupirsi se teniamo conto che per molti decenni l’AMA ha negato il collegamento tra fumo e salute e questo soltanto perché riceveva decine di milioni di dollari dalle lobbies del tabacco.
Le industrie ovviamente puntano tutto sui medici perché sono loro che prescrivono le droghe.
Circa 20 anni fa l’investimento annuale delle lobbies oscillava già tra gli 8000 e i 15000 euro a singolo medico, oggi tale investimento supera il miliardo di dollari, solo negli States.
Negli USA le farmacie non forniscono i nomi dei medici, ma solo il loro numero di codice.
Sapete chi vende alle aziende i nominativi dei codici corrispondenti? L’AMA, l’Associazione dei Medici Americani. Solo nel 2005 l’AMA ha dichiarato profitti per 44 milioni di dollari dalla vendita dei propri database. Ecco a cosa serve la casta dei camici bianchi, il sindacato dei medici americani: a vendere i dati personali dei medici.
Non c’è nulla da stupirsi se teniamo conto che per molti decenni l’AMA ha negato il collegamento tra fumo e salute e questo soltanto perché riceveva decine di milioni di dollari dalle lobbies del tabacco.
Le industrie ovviamente puntano tutto sui medici perché sono loro che prescrivono le droghe.
Circa 20 anni fa l’investimento annuale delle lobbies oscillava già tra gli 8000 e i 15000 euro a singolo medico, oggi tale investimento supera il miliardo di dollari, solo negli States.
Promozione
illegale dei farmaci
La forma
peggiore di prostituzione dei medici è il loro supporto alla promozione
illegale dell’utilizzo dei farmaci al di fuori delle indicazioni autorizzate
(off-label).
Prescrivere un farmaco fuori dalle indicazioni per il quale è stato autorizzato significa allargare immensamente il mercato, ma tale promozione espone i pazienti ai gravi effetti avversi, senza che vi sia alcuna garanzia di un qualche beneficio. Queste attività criminali che si sono lentamente espanse (come si evince dall’elenco delle condanne), hanno prodotto moltissime vittime, uccise da infarti e ictus o danneggiate in modo permanente a livello di sistema nervoso.
Prescrivere un farmaco fuori dalle indicazioni per il quale è stato autorizzato significa allargare immensamente il mercato, ma tale promozione espone i pazienti ai gravi effetti avversi, senza che vi sia alcuna garanzia di un qualche beneficio. Queste attività criminali che si sono lentamente espanse (come si evince dall’elenco delle condanne), hanno prodotto moltissime vittime, uccise da infarti e ictus o danneggiate in modo permanente a livello di sistema nervoso.
La
psichiatria è il gotha delle aziende
La psichiatria è diventata il paradiso delle aziende perché le
definizioni dei disturbi psichiatrici sono vaghe e facilmente manipolabili. Gli
psichiatri non a caso ricevono dalle aziende farmaceutiche più denaro dei
colleghi di qualsiasi altra branca della medicina.
A livello internazionale la psichiatria basa le diagnosi
sul DSM, il Manuale Diagnostico e
Statistico dei Disturbi Mentali, in pratica un documento basato sul consenso
degli esperti e come tale non ha NULLA
di serio e scientifico.
Il
livello di confusione e incompetenza è tale che il DSM non è in grado di
definire neppure quale sia la natura di un disturbo mentale!
Ma il DSM è funzionale al Sistema perché ha contribuito a scatenare
svariate epidemie di falsi positivi sulla base di definizioni troppo vaghe,
come per esempio l’ADHD e il disturbo bipolare giovanile. Da
quando è stato inserito nel manuale il disturbo bipolare nell’infanzia le
diagnosi sono aumentate di 35 volte negli ultimi 20 anni negli Stati Uniti.
La situazione è così grave che nel 2009 al primo posto nella classifica dei farmaci più venduti c’erano gli antipsicotici, mentre gli antidepressivi erano al quarto posto, preceduti da quelli per ridurre i colesterolo (statine) e gli inibitori di pompa (antiacidi).
I farmaci a livello psichiatrico sono certamente i più pericolosi di tutti.
La situazione è così grave che nel 2009 al primo posto nella classifica dei farmaci più venduti c’erano gli antipsicotici, mentre gli antidepressivi erano al quarto posto, preceduti da quelli per ridurre i colesterolo (statine) e gli inibitori di pompa (antiacidi).
I farmaci a livello psichiatrico sono certamente i più pericolosi di tutti.
Per esempio gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina) sono simili alle anfetamine, e vengono usati per la depressione e
l’ADHD, ma provocano il disturbo bipolare.
Il termine Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) è stato ideato dalla SmithKline Beecham (oggi Glaxo). Nonostante questi farmaci non abbiano nulla di selettivo e nulla di specifico è purtroppo diventata la definizione di queste droghe. La loro funzione è quella di ridurre il numero dei recettori cerebrali della serotonina e quando il farmaco viene bruscamente interrotto le persone iniziano a sentirsi male, esattamente come un drogato o un alcolista in crisi di astinenza. Gli effetti collaterali sono numerosissimi e devastanti (agitazione, irrequietezza, attacchi di panico, insonnia, aggressività, idee suicidarie, allucinazioni, violenza, ecc.).
Il termine Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) è stato ideato dalla SmithKline Beecham (oggi Glaxo). Nonostante questi farmaci non abbiano nulla di selettivo e nulla di specifico è purtroppo diventata la definizione di queste droghe. La loro funzione è quella di ridurre il numero dei recettori cerebrali della serotonina e quando il farmaco viene bruscamente interrotto le persone iniziano a sentirsi male, esattamente come un drogato o un alcolista in crisi di astinenza. Gli effetti collaterali sono numerosissimi e devastanti (agitazione, irrequietezza, attacchi di panico, insonnia, aggressività, idee suicidarie, allucinazioni, violenza, ecc.).
La
bufala dello squilibrio chimico
La psichiatria invece di comprendere le esperienze dei
propri pazienti si è trasformata in una disciplina fondata sui questionari. Per
una diagnosi basta una breve visita di 10-15 minuti al termine della quale al
paziente verrà detto che dovrà prendere un farmaco per rimettere a posto lo “squilibrio chimico cerebrale” per
tutto il resto della vita.
La favola dello squilibrio chimico viene raccontata per
spiegare l’azione degli psicofarmaci, ma si
tratta di una bufala perché NON è mai stato dimostrato che una qualsiasi delle
principali patologie psichiatriche sia determinata da un difetto biochimico e
infine NON esiste alcun test biologico che lo dimostri.
Gli psicofarmaci quindi non correggono uno squilibrio ma lo provocano,
ecco perché è così difficile sospenderli. Infine possono favorire azioni violente,
suicidi e omicidi compresi.
I
farmaci uccidono più della malavita
Sono almeno 100.000 le persone che ogni anno solo negli
Stati Uniti muoiono a causa dei farmaci che assumono. Ce ne sono altri 100.000
che muoiono per errori, quali l’eccessivo dosaggio o l’utilizzo di un farmaco
in presenza di controindicazioni specifiche.
Poiché almeno un terzo delle morti avviene in ospedale, queste percentuali ci portano a una stima sicuramente in difetto, di almeno 200.000 americani che muoiono ogni anno per i farmaci.
Anche in Europa la Commissione ha stimato attorno ai 200.000 i cittadini europei che muoiono per eventi avversi dei farmaci.
Questi dati significano solo una cosa: negli Stati Uniti e in Europa i farmaci sono la terza più importante causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e il cancro!
E’ probabile che il numero reale sia superiore, anche perché nelle schede di morte degli ospedali e dei medici legali, le morti che derivano dai farmaci prescritti (vedi chemio) sono spesso attribuite a cause naturali o sconosciute, visto che non sono facili da dimostrare.
Poiché almeno un terzo delle morti avviene in ospedale, queste percentuali ci portano a una stima sicuramente in difetto, di almeno 200.000 americani che muoiono ogni anno per i farmaci.
Anche in Europa la Commissione ha stimato attorno ai 200.000 i cittadini europei che muoiono per eventi avversi dei farmaci.
Questi dati significano solo una cosa: negli Stati Uniti e in Europa i farmaci sono la terza più importante causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e il cancro!
E’ probabile che il numero reale sia superiore, anche perché nelle schede di morte degli ospedali e dei medici legali, le morti che derivano dai farmaci prescritti (vedi chemio) sono spesso attribuite a cause naturali o sconosciute, visto che non sono facili da dimostrare.
Se un’epidemia letale delle stesse dimensioni fosse stata
provocata da un batterio avremmo fatto di tutto per riportarla sotto controllo.
Con i farmaci no, come mai?
Inoltre va tenuto presente che oltre ai morti ci sono milioni di persone che ogni anno vengono colpite da eventi avversi molto gravi e invalidanti.
Quella dei farmaci antitumorali è una delle aree cui si verifica una vera e propria situazione disastrosa. In questo campo i vincoli che le agenzie impongono sono pressoché nulli: questi farmaci (tra i più tossici e pericolosi in commercio) vengono autorizzati sulla base di studi clinici con un solo braccio di trattamento (quando il minimo sarebbe due). Questo non consente di avere un’idea precisa della capacità di aumentare o diminuire la mortalità.
Una ricerca che ha preso in esame i 12 farmaci antitumorali che sono stati autorizzati in Europa dal 1995 al 2000 ha dimostrato che nessuno di essi portava a risultati decisamente migliori, ma che in compenso costavano centinaia di volte di più rispetto a farmaci già disponibili.
Il tutto per la gioia delle industrie produttrici.
Inoltre va tenuto presente che oltre ai morti ci sono milioni di persone che ogni anno vengono colpite da eventi avversi molto gravi e invalidanti.
Quella dei farmaci antitumorali è una delle aree cui si verifica una vera e propria situazione disastrosa. In questo campo i vincoli che le agenzie impongono sono pressoché nulli: questi farmaci (tra i più tossici e pericolosi in commercio) vengono autorizzati sulla base di studi clinici con un solo braccio di trattamento (quando il minimo sarebbe due). Questo non consente di avere un’idea precisa della capacità di aumentare o diminuire la mortalità.
Una ricerca che ha preso in esame i 12 farmaci antitumorali che sono stati autorizzati in Europa dal 1995 al 2000 ha dimostrato che nessuno di essi portava a risultati decisamente migliori, ma che in compenso costavano centinaia di volte di più rispetto a farmaci già disponibili.
Il tutto per la gioia delle industrie produttrici.
Conclusione
La strategia messa in atto dalle lobbies è perfetta e
diabolica: controllano e manipolano gli
studi clinici, corrompono le agenzie di controllo, comprano i giornalisti e i
medici, e infine riescono a convincere le persone sane che sono malate e che
hanno bisogno di prendere sempre più farmaci.
Il motivo per cui assumiamo sempre più farmaci è che le aziende
farmaceutiche non vendono farmaci, ma bugie sui farmaci! Quasi tutto quello che
possiamo sapere infatti su un farmaco è quello che le stesse aziende
produttrici hanno deciso di far sapere a noi e ai medici...
(1)
La Cochrane Collaboration è un’organizzazione senza fini di lucro nata a Oxford
nel 1993 che coinvolge circa 30.000 persone e le revisioni sono diventate oltre
5000.
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