Se chiediamo a un bambino o a un ragazzo che cos’è il
cambiamento climatico, cos’è la biodiversità, quali sono i maggiori impatti
ambientali del nostro tempo ci risponderà, probabilmente senza
tentennare, dando le giuste
soluzioni.
Ma se gli chiediamo quando (e se mai) si è arrampicato su un albero, quando si è sdraiato in un prato,
quando ha sguazzato a piedi nudi lungo un torrente saltando di sasso in sasso, quando ha annusato il profumo di un
fiore direttamente sul campo, quando ha ammirato
in diretta (non televisiva) un’alba o un tramonto o un letto di stelle o
uno scoiattolo saltellare sui rami di un albero, ci guarderà smarrito e incerto.
L’eccessivo abuso di
videogiochi e Internet, come dimostrato da diverse ricerche, rischia di spegnere
sensibilmente le capacità di provare
emozioni e di partecipare alle emozioni altrui, di condividere esperienze
reali con amici reali, di muoversi e
percepire il proprio corpo, di stare bene con se stessi e gli altri.
Richard Louv, noto pedagogista americano e autore de “L’ultimo bambino dei boschi”
sottolinea che i bambini (e gli adulti) non hanno bisogno solo di una
corretta alimentazione e di un buon sonno, ma anche del contatto con la natura. Una corsa all’aria aperta, il gioco nei
boschi, una nuotata in un lago, una vacanza in campeggio possono quindi
favorire la creatività, la gioia di
vivere, la passione, persino il senso critico e la capacità di
risolvere i problemi e ridare il senso dell’avventura non mediata dallo schermo
della televisione, del tablet e dello smartphone.
Senza demonizzare i nuovi media, dobbiamo ritrovare –
ragazzini e adulti – il piacere di
essere e di esserci, di occupare uno spazio vero (fisico ed emozionale) e
di vivere nella Natura avventure autentiche.
Bisogna quindi passare dalla teoria della natura alla pratica nella natura, anche perché – il fine ultimo – è la ricerca del nostro benessere psico-fisico . E siamo sicuri che trovandolo tra gli alberi, nel cielo, tra le colline, tra le montagne o lungo le coste di un lago o del mare o le rive di un fiume, starà bene anche la natura, l’ambiente e la biodiversità. Mai ci permetteremo, infatti, di rovinare qualcosa che ci procura piacere, energia e felicità!
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