sabato 4 luglio 2015

La meravigliosa battaglia della Natura contro gli antibiotici

di : Mauro Sartorio
Spesso leggiamo dai giornali quanto sia importante usare coscienziosamente gli antibiotici, senza eccessi, non tanto per il danno che possono procurare all'organismo, quanto per l'adattamento e le mutazioni che i batteri sanno innescare per sopravviverne, rendendoli di fatto inefficaci nel tempo.

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“Entrare in un’era post antibiotica significa, di fatto, porre fine alla medicina moderna così come la conosciamo. Condizioni comuni come una faringite da streptococco o la sbucciatura del ginocchio di un bambino potrebbero tornare a uccidere”.
Gianmaria Rossolini, docente di microbiologia clinica alle Università di Firenze e Siena

L'idea tanto radicata, spaventosa ma anche comoda, che ci siano dei piccoli esseri maledetti pronti a distruggerci fa il grosso del danno nella faccenda, questo sì.
Ci permette di credere che siamo in una guerra con un esercito formato da batteri, funghi e virus, e che dobbiamo sparare bombe letali per annientarli, ad ogni costo. 
Così i giornali riescono addirittura a titolare con grande superficialità che l'esercito dei virus sta diventando fortissimo e sempre di più (quando è arcinoto, e i medici lo urlano disperati, che gli antibiotici non hanno alcun effetto sui virus ma solo sui batteri), o che senza armi batteriologiche efficaci moriremo tutti come foglie in autunno, e che bisogna investire energie e denaro in modo esponenziale per vincere la guerra.

Ebbene, meravigliosa Natura... per ogni arma chimica che ci inventiamo, in pochi mesi sei in grado di aggirarla e rimetterti in pista danzando con elasticità e adattamento crescenti, perseveranza incrollabile, con l'unico scopo di preservare ed espandere la vita, tua figlia.
Dove prendi questa forza non si sa, ma tu sai perfettamente quanto funghi, batteri e virus siano necessari alla nostra sopravvivenza.
Continua così, sei tutti noi, noi siamo te.
Per contro, non sia considerato l'antibiotico uno strumento inutile e nocivo, ma quando necessario ha la capacità di sostenere quei processi vagotonici molto e troppo forti, con innumerevoli vantaggi: in primis l'effetto astringente e antinfiammatorio dell'antibiotico non ha grossa leva sulla ritenzione idrica come al contrario, in caso di concomitante processo attivo sui reni (profugo), lo può avere il cortisone.

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