Earth Changes: “iniziata la sesta estinzione di massa sulla Terra”
Gli esperti avvertono che i tassi di estinzione, hanno raggiunto livelli
mai visti dalla scomparsa dei dinosauri e che l’esistenza umana è minacciata!!
Non si tratta di fantascienza ma dell’esito di uno studio condotto
da tre rinomate università statunitensi, la Stanfort, Princeton e Berkeley,
secondo le quali anche l’uomo potrebbe essere coinvolto in questa nuova era di
estinzione, proprio come avvenne con i dinosauri 65 milioni di anni fa.
Secondo quanto verificato dai tre atenei i vertebrati, famiglia alla quale appartiene
anche l’uomo, stanno scomparendo con grandissima rapidità, ad un ritmo 114
volte superiore a quanto ci si aspetterebbe.
Un processo di estinzione di massa che va arrestato, altrimenti,
ha spiegato Gerardo Ceballos alla Bbc, qualora non faremo nulla per fermarlo,
“ci vorranno milioni di anni per riprendersi e la nostra specie sarà probabilmente tra le prime a scomparire“.
Il risultato è arrivato analizzando il tasso di scomparsa di
specie di vertebrati ed esaminando i fossili di quelli già persi. Lo studio ha
evidenziato che sono scomparsi oltre 400 vertebrati dal 1900 con un
ritmo in costante crescita legato in primis a cambiamento climatico,
inquinamento
e deforestazione. Secondo i ricercatori in appena tre generazioni
umane verranno persi i benefici incalcolabili per l’agricoltura e l’ambiente in
generale dell’impollinazione delle api, ad altissimo rischio estinzione.
La causa della sesta
estinzione di massa si chiama Homus stupidus
Di tutte le estinzioni di massa che si sono verificate sulla
Terra, questa sarebbe la prima causata dai suoi stessi abitanti. Le altre
hanno avuto tutte origini esterne, come la caduta di meteoriti, l’esplosione di
una supernova nello spazio o variazioni nella temperatura ambientale. Alla
Terra, che ha 4,5 miliardi di anni, non importa molto: ogni volta ha
ricostruito con pazienza la vita, in forme diverse rispetto a quelle
precedenti, ma anche progressivamente più evolute. Dovrebbe importare invece
molto all’Homo sapiens, che la abita da soli 200 mila anni e che in soli due o
tre secoli – più stupidus che sapiens – distruggerà l’ambiente necessario alla
propria sopravvivenza.
Come dichiarato da Papa Francesco nella recente Encliclica
“Laudato si” – “occorrono un nuovo modello di sviluppo e di solidarietà, il
rispetto di tutti gli esseri viventi che formano l’ecosistema e la fine della
depredazione delle risorse terrestri in nome del guadagno.”
In un mondo guidato da governi che non riescono a mettersi
d’accordo su nulla, sembra proprio impossibile. Come in un film di Kubrick,
lasceremo da qualche parte un monolite con scritto: «Siamo stati qui, non fate come noi».
Redazione Segnidalcielo
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