Callegaro Laura
Nel
corso di Nuova Medicina Germanica il prof. Trupiano ci disse “Tanto più si é
flessibili nella vita e meno ci si ammala“!
Ed é proprio vero.
Ho appena sperimentato sulla mia pelle che non serve a nulla prendersela o star male se le cose non vanno come noi vorremmo. Perché alla fine tutti i sentimenti negativi che proviamo in quel momento ci scatenano problemi fisici.
Allora mi chiedo "ma ne valeva la pena?"
Di seguito un breve ma bell’articolo che ci fa riflettere…
L.C.
Ho appena sperimentato sulla mia pelle che non serve a nulla prendersela o star male se le cose non vanno come noi vorremmo. Perché alla fine tutti i sentimenti negativi che proviamo in quel momento ci scatenano problemi fisici.
Allora mi chiedo "ma ne valeva la pena?"
Di seguito un breve ma bell’articolo che ci fa riflettere…
L.C.
La depressione
Come si fa a recuperare la capacità, la volontà e la gioia di vivere?
Bisogna cominciare a chiedersi perché si è depressi, quale causa ha scatenato la depressione dentro di noi, e normalmente ciò è dovuto ad aspettative mancate, a delusioni.
Nel momento in cui abbiamo aspettative, noi ci mettiamo a rischio di delusioni: più programmi abbiamo, più vogliamo e più siamo a rischio che quel che desideriamo non avvenga e quindi ci deprimiamo.
La depressione può avere un lato positivo, che è quello di farci entrare di più in noi stessi, poiché con la depressione l’essere umano non si rivolge più all’esterno, che non lo interessa più, vedendolo piuttosto come una minaccia da cui deve difendersi.
Quindi proiettandosi in se stesso può trovare delle risorse per uscire dalla depressione.
Chiaramente questa inizia sempre sul piano emotivo ma poi si ripercuote sul fisico, per cui c’è anche una fisicità, una chimica che cambia l’umore.
Per uscirne è sempre necessario agire sui due fronti: sul lato chimico e su quello emotivo.
Bisogna anche capire però che le delusioni sono pane quotidiano della Vita, ma chi arriva a deprimersi non capisce che le delusioni possono essere un insegnamento che la Vita sta porgendo per riflettere, e invece le vive come uno sgarbo, un insulto, un qualcosa di immeritato.
Bisogna cominciare a chiedersi perché si è depressi, quale causa ha scatenato la depressione dentro di noi, e normalmente ciò è dovuto ad aspettative mancate, a delusioni.
Nel momento in cui abbiamo aspettative, noi ci mettiamo a rischio di delusioni: più programmi abbiamo, più vogliamo e più siamo a rischio che quel che desideriamo non avvenga e quindi ci deprimiamo.
La depressione può avere un lato positivo, che è quello di farci entrare di più in noi stessi, poiché con la depressione l’essere umano non si rivolge più all’esterno, che non lo interessa più, vedendolo piuttosto come una minaccia da cui deve difendersi.
Quindi proiettandosi in se stesso può trovare delle risorse per uscire dalla depressione.
Chiaramente questa inizia sempre sul piano emotivo ma poi si ripercuote sul fisico, per cui c’è anche una fisicità, una chimica che cambia l’umore.
Per uscirne è sempre necessario agire sui due fronti: sul lato chimico e su quello emotivo.
Bisogna anche capire però che le delusioni sono pane quotidiano della Vita, ma chi arriva a deprimersi non capisce che le delusioni possono essere un insegnamento che la Vita sta porgendo per riflettere, e invece le vive come uno sgarbo, un insulto, un qualcosa di immeritato.
Tutto
ciò crea nell’essere umano una condizione di depressione, di perdita di
autostima e di gioia di vivere.
Ritornare
ad essere consapevoli di questo meccanismo, del fatto di essere una cellula che fa parte di un Tutto
aiuta moltissimo ad uscire dalla depressione perché, se sono una cellula del
Tutto, usufruisco di tutto quello che il Tutto può darmi, come la cellula del
corpo che non va chiedendo ossigeno o sangue, ma è il corpo stesso che le
fornisce ciò di cui ha bisogno.
Nello stesso tempo è necessario vivere la Vita con relatività, perché se quella situazione non è andata come volevo, evidentemente non era quello il risultato che dovevo raggiungere.
Ci vuole l’umiltà di sentirsi una cellula di un Tutto: se mi percepisco come personalità, ogni insulto che la Vita mi dà è per me devastante; se invece mi sento una cellula che fluisce nel Tutto e capisco che lo scopo della Vita è quello di aiutare l’Evoluzione, allora faccio al meglio le cose per cui sono stato chiamato dalla Vita.
Se agisco in questo modo, fornisco delle informazioni giuste alla mia Energia e, ciò facendo, contribuisco all’Evoluzione.
Nello stesso tempo è necessario vivere la Vita con relatività, perché se quella situazione non è andata come volevo, evidentemente non era quello il risultato che dovevo raggiungere.
Ci vuole l’umiltà di sentirsi una cellula di un Tutto: se mi percepisco come personalità, ogni insulto che la Vita mi dà è per me devastante; se invece mi sento una cellula che fluisce nel Tutto e capisco che lo scopo della Vita è quello di aiutare l’Evoluzione, allora faccio al meglio le cose per cui sono stato chiamato dalla Vita.
Se agisco in questo modo, fornisco delle informazioni giuste alla mia Energia e, ciò facendo, contribuisco all’Evoluzione.
Fonti
Lorecalle.it
Lorecalle.it
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