sabato 15 novembre 2014

IL PREZZO DELLA PAURA


IL PREZZO DELLA PAURA
Il prezzo dei medicinali, stabilito dalle farmaceutiche è relativo al livello di paura e  di dolore prodotto dalla gravità o meno della patologia sul soggetto colpito.
Loro sanno bene che per un comune mal di testa o raffreddore che sia, possiamo arrivare a spendere non più di qualche euro, e per un’infezione virale da trattare con antibiotici, solo qualche decina. Se si tratta di un disturbo psicologico e psichiatrico, allora il prezzo aumenta considerevolmente essendo tali patologie molto spesso estenuanti e per lo più invalidanti.
Il costo di un farmaco si gonfia vertiginosamente se per esempio il soggetto è affetto da un tumore o malattia rara. In questo caso la cifra raggiunge le migliaia di euro.
Se il prezzo di un’aspirina o farmaco da banco in genere, partisse da un minimo di 50 euro, nessuno lo acquisterebbe mai, per declinare la cura su un rimedio naturale/tradizionale.  
Il prezzo di un qualsiasi farmaco o prodotto per la cura di una qualsiasi patologia, dovrebbe variare solo ed esclusivamente nel caso di una difficoltà oggettiva di trovare  il rimedio. Per esempio nel caso di una paricolare o specifica pianta o sostanza. Sarebbe comprensibile la variazione dei costi di produzione, se l’aspirina contenesse rame, lo psicofarmaco argento, e oro il farmaco chemioterapico. Ma l’aspirina, lo psicofarmaco e il farmaco chemioterapico, contengono tutti la stessa merda chimica. Cambia solo la formula.
I principi attivi di natura chimica (una volta definita la loro formula), possono esseri prodotti a livello industriale fino ad azzerarne i costi. Perché allora queste variazioni di prezzo da farmaco a farmaco?

Come sopra ho detto in testa all’articolo, le farmaceutiche fanno leva sulla paura della gente relativamente alla gravità o meno della patologia di cui soffre, e su tale base ne decidono il prezzo. Se la paura del paziente sale, è stanco di soffrire, e forse rischia di morire, allora si è pronti a spendere il massimo.
Dobbiamo anche subito sgombrare il campo dagli ipotetici rimedi sbandierati mediaticamente dalle lobby del farmaco, e dire che le controindicazioni ed effetti collaterali di questi prodotti, superano di gran lunga i benefici apparenti e momentanei, e nel tempo daranno forma ad ulteriori malattie innescate dall’assunzione protratta di sostanze chimiche (e pertanto tossiche) che si vanno a depositare nei vari organi del corpo senza alcuna possibilità di essere espulse.
Molla la chimica e torna alla natura. Fallo per i tuoi figli.
Gianni Tirelli 
http://caneliberonline.blogspot.it/2014/11/il-prezzo-della-paura.html

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