Malata di sclerosi multipla guarisce grazie a Bedrocan:la cannabis terapeutica
Di
seguito la testimonianza, giunta a noi attraverso un commento, di una ragazza
malata di Sclerosi multipla. Si tratta di uno dei cinque pazienti dell’ospedale
di Casarano che stanno sperimentando la somministrazione del Bedrocan, nome
medico della Cannabis Terapeutica. “Da quando ho cominciato a usarla, sono
rinata”, scrive. Testimoniando il valore che la terapia assume nel
miglioramentodella qualità della vita di chi si trova a combattere la difficile
battaglia contro la malattia.
Gentile Redazione,
Mi chiamo Lucia,30 anni e vi
scrivo dalla provincia di Lecce. Undici anni fa mi fu diagnosticata la Sclerosi
Multipla. Vi scrivo in seguito al clamore suscitato dopo i vostri servizi sulla
Cannabis Terapeutica che viene somministrata dall’Ospedale Ferrari di Casarano
(LE). Al momento sono seguita dal centro SM dello stesso ospedale direttamente
dai dottori Sergio Pasca e Roberto De Masi. Io sono una dei 5 “pazienti
fortunati” che sta assumendo il Bedrocan (infiorescenze essiccate di Marijuana)
con miglioramenti evidenti ed eclatanti nell’andatura, nei tremori, nei
dolori, negli spasmi muscolari, nella rigidità, nell’appetito, nell’umore e nel
miglioramento totale della qualità di vita.
Sono sempre stata una ragazza attiva, vivace e con la testa sulle spalle, fino a quando non mi è stata diagnosticata questa malattia che ovviamente ha condizionato ogni fase della mia vita. Nei vari anni ho provato tutti i farmaci convenzionali e non che vengono prescritti a coloro che si trovano nella mie condizioni: vari tipi di interferone, antidepressivi, antiepilettici, miorilassanti, immunosoppressori, vitamine, integratori… e chissà quanti altri..
Nel 2008 ho fatto un viaggio ad Amsterdam per testare personalmente le migliori varietà consigliate per la Sclerosi Multipla… ed è lì che ho potuto testare su di me gli effetti benefici della cannabis. A fine maggio di quest’anno,il centro SM dell’Ospedale Ferrari di Casarano,seguito dai dottori Pasca e De Masi, mi ha prescritto la prima ricetta per l’erogazione del farmaco: Bedrocan (a base di infiorescenze).
Prima di arrivare a questo
farmaco però il protocollo prevede l’utilizzo di vari altri farmaci
(miorilassanti etc.) che anziché calmare i dolori e gli spasmi, su di me non
facevano altro che aumentare questi sintomi (per non parlare poi degli effetti
collaterali di questi e di tutti gli altri farmaci che ho provato). Come ultima
spiaggia, visto che non sto bene con nessun farmaco e visto che la regione
Puglia ha approvato la cannabis terapeutica, sono stata ricoverata 6 giorni
(come da protocollo) per iniziare questa nuova terapia (seguita sempre e
costantemente dai dottori Sergio Pasca e Roberto De Masi).
Sono arrivata in ospedale che ero costretta a star seduta su una sedia a rotelle ormai e mi preparavo all’idea di doverla utilizzare per il resto della mia vita.
Dopo 2 giorni di ricovero ho cominciato a bere tisane con la marijuana (somministrate in tre orari diversi della giornata). Il terzo giorno sono resuscitata (per richiamare una citazione delle “Sacre Scritture”). Sono infatti riuscita a lasciare la sedia e iniziare piano piano a camminare nuovamente sulle mie gambe (seppur con un aiuto affianco), avendo così la certezza che tale farmaco è l’unico in grado di sollevare oltre all’umore anche il mio fisico. Sono stata dimessa e mandata a casa con 6 confezioni di Bedrocan sufficienti a trascorre un mese di vita “normale” e ogni mese vado tranquillamente in farmacia (quella dell’Ospedale) a prendere il farmaco (previa ricetta del neurologo).
A questo punto la mia richiesta
è semplice. Voglio dare la mia testimonianza di paziente affetta da una
malattia gravemente invalidante, trentenne, nel pieno della vita… che ha trovato
finalmente un sollievo alle sue sofferenze grazie al Centro SM di Casarano e
all’enorme lavoro svolto da tutta l’equipe dei dottori Sergio Pasca e Roberto
De Masi. Conosco perfettamente l’iter burocratico che bisogna affrontare
affinchè questo farmaco possa giungere ai pazienti che attendono per mesi e
mesi,in preda ai dolori e a sofferenze inimmaginabili. Un percorso
esageratamente impervio,sia per i malati che per i medici.
Sarebbe fantastico informare tutti coloro che potrebbero usufruire di questo “farmaco” e soprattutto fare in modo che i centri come quello di Casarano abbiano più riflettori puntati addosso in modo da far emergere tutte le ottime attività che vengono svolte quotidianamente in favore dei pazienti affetti da questa e altre serie malattie. Non finirò di ringraziare chi si è impegnato per questa “battaglia”. Ci hanno donato la “libertà di cura”… e scusate se è poco.
Lucia
Anch'io sono malati di s.m. e sto cercando di attuare il protocollo di cannabis terapeutica ed in Umbria non è semplice farsi seguire. Eppure il vedova dei benefici li da!
RispondiEliminaStrutturando il discorso, vorrei dargli una sistemata scientifica ma mi sembra dover andare in altri posti
Gentile Andrea mi permetto di consigliarti di approfondire il discorso sclerosi multipla alla luce delle 5 Leggi Biologiche che forniscono un quadro esauriente del fattore scatenante e quindi forniscono gli elementi utili per interrompere la causa ed invertire il processo, se non hai dimestichezza sarà opportuno acquisire le nozioni base e poi rivolgerti a qualche esperto in materia rintracciabile sul web.
RispondiEliminaSarebbe sbagliato pensare che sia un percorso facile, non lo è affatto, ma comunque sarà realmente fattibile, soprattutto se abbianato ad uno stile alimentare appropriato.
Tale situazione è già stata affrontata dalla mia amica Giuliana che all'epoca della malattia aprì un blog, ora ne è uscita completamente, qui il suo blog con tutta la sua vicenda: http://sclerosette.blogspot.it/2014/12/la-sclerosi-e-inguaribile.html e qui trovi la sua storia di guarigione http://frontelibero.blogspot.it/p/giuliana.html.
Buone cose Andrea. :-)
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