I soldati dell'anima sono quelli attenti affinché la loro
anima non si palesi, non si manifesti, sono persone povere, irrimediabilmente
compromesse dalla logica sistemica di una società senza cuore.
A loro servirebbe un grande aiuto, ma lo rifiutano perché loro si sentono di poter aiutare gli altri, ma se acquisiscono elementi di crescita li usano
per sfruttarli.
Stanno a guardia di se stessi in modo tale che non venga
fuori il loro potenziale umano, arroccati nella convinzione che l'esasperata
razionalità è la migliore scelta che potevano fare per se stessi e per il
mondo.
Stanno di guardia che qualcuno non gli faccia intravedere
un cammino diverso da quello che hanno meticolosamente organizzato e che non
vogliono deviare.
Sono sempre attenti alle emozioni puerili da
donne/ragazzini, alle lacrime di sincera commozione, ad un’empatia inutile e
dannosa per i loro scopi, a carattere esclusivamente personale, non si abbassano
a certi fanciulleschi impulsi poiché loro sono cresciuti e maturi.
Non sanno dire la verità neanche sforzandosi, non sono
abituati a tale pratica deleteria in una società di lupi, di cui loro però non
sono il capo di nessun branco, amano stare in sordina a cogliere tutto quello
che possa giovarli, possa consentirgli una più rapida scalata in un gioco
crudele che chiamano vita.
Sono i soldati della società riduzionistica e meccanicistica, attenti che nulla vada in
maniera diversa da come è stato stabilito, pronti a battersi per la più piccola
violazione delle buone norme sociali, pronti ad additare un emarginato, un gay,
una puttana, uno sfrattato un rom o un disadattato.
Sono a loro agio tra le perfide maglie del sistema,
seguono alla lettera ogni imposizione, non concepiscono un pensiero creativo,
credono di amare l'arte, dicono di essere favorevoli al volontariato e contro
le discriminazioni, salvo poi chiamare la polizia per alcuni negri che si
aggirano per la strada.
Sono persone umane solo nel corpo, si aggirano tra noi,
non si sforzano di capire se stessi nel profondo e di combattere una vera
battaglia contro la società che li ha plasmati togliendogli la scintilla
dell'umanità, quindi per dar senso alla vita combattono un male che gli è stato
spacciato per tale, senza stare ad indagare o valutare, è più facile continuare
a credere di avere tutto sotto controllo e di essere perfetti.
Sono quelli che si affidano ad ogni cura ed alla medicina
ufficiale perché solo quella lì può farli guarire da un male ingiusto che il
signore gli ha voluto mandare, ma come, non erano dalla parte del giusto?
Quando poi il karma fa il suo giro e li colpisce in piena
faccia rimangono disorientati, inebetiti, si sentono soli e soli non sono mai
stati in grado di stare, abituati ad uniformarsi per non essere allontanati,
etichettati, derisi.
Purtroppo dovranno ancora soffrire molto per comprendere ed
abbracciare le immensità profonde che gli si celano dentro, fino a distaccarsi
da questa effimera ed illusoria materialità che ci appartiene solo in minima
parte.
Marcello Salas
Buona giornata, veramente interessante.
RispondiEliminaVoglio con calma esprimere il mio pensiero ma sono in convalescenza e ho bisogni di tempo, ma arriverò.
Faço meus,SEUS sentimentos...
RispondiEliminaUna esamina ineccepibile che guarda alla nostra società in maniera esaustiva , peccato che non vi sia una soluzione per cambiare il modo di affrontare la vita , messo in scena da gli Yuppies 2.0 che giudicano chiunque rimane indietro uno sfigato incapace di adeguarsi alla perfidia del NWO
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