giovedì 1 maggio 2014

Ilmeteo.it: mete poco chiare

11 aprile 2014: il portale Ilmeteo.it pubblica il seguente sbalorditivo articolo.

Scie chimiche: ora è ufficiale! Gli U.S.A. hanno confermato l'uso di sostanze chimiche per irrorare i cieli
Uno dei tempi più discussi degli ultimi anni forse ha la sua risposta, anzi, probabilmente l'ha già avuta, nel 2011 quando il consigliere scientifico di Obama ha confermato l'impiego di sostanze chimiche come i sali di bario, l'ossido di alluminio, il torio, il quarzo, il potassio ed il magnesio per l'irrorazione dei cieli a favore della geoingegneria e la manipolazione del clima. Cosa che lascia sconcertati anche perché gli scienziati fanno passare questa irrorazione come semplici scie di condensa, ma perché queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli.
Se la cosa fosse vera e ulteriormente confermata, non potremmo stare certo tranquilli dato che l'aria, oltre ad essere già inquinata per conto suo, lo diventerebbe ulteriormente e non solo: anche le colture presenti sul territorio verrebbero avvelenate da queste irrorazioni, colture che noi mangiamo ogni giorno”.
Bisogna riconoscerlo: il breve testo apparso sul sito di meteorologia accademica, gestito dai meteorologi Mario e Andrea Giuliacci, ha suscitato sconcerto e disorientamento. Cerchiamo di capire che cosa è successo dietro le quinte. Per comprendere il caso, bisogna premettere che i negazionisti sono i primi ad essere arciconvinti che la geoingegneria clandestina è reale, a sapere che è oltremodo dannosa. I perplessi sono soltanto quei cittadini che sono frastornati da notizie rassicuranti, ma in contraddizione con quanto osservano: i disinformatori li tranquillizzano, ripetendo che quanto devasta il cielo è solo vapore acqueo, ma, bene o male, certe persone notano qualcosa di anomalo. I centri meteo, infatti, avevano previsto una giornata di sole, ma la situazione è molto diversa: una coltre artificiale rende la luce opaca. Non avranno forse ragione i ricercatori che denunciano le irrorazioni chimiche?


Dunque i negazionisti assomigliano a quegli inquisitori che interrogavano e torturavano gli “eretici” in età moderna: gli aguzzini sapevano benissimo che quanto affermato dai “miscredenti” era vero (ad esempio, che i Vangeli predicano una chiesa povera), ma per ragioni di potere e di Realpolitik, bollavano come eterodosse le dottrine delle loro vittime.

Ora, di fronte alla persuasione che la geoingegneria illegale è un fatto indiscusso, gli influencers hanno due opzioni: o tacere, fingendo di ignorare il problema, o asserire il contrario della verità, avvitandosi in una dissonanza cognitiva utile a spiegare le loro reazioni inconsulte e maniacali.

Non possiamo escludere che qualcuno nella redazione del sito Ilmeteo.it non sia più riuscito a frenare un’impellente esigenza di sputare il rospo ed abbia deciso di divulgare alcune informazioni sulle chemtrails, corredandole con un video in cui si menziona John Holdren, consigliere di Barack Obama e strenuo sostenitore della geoingegneria ufficiale. Se è così, avrà alleggerito il suo karma.

E’ possibile anche interpretare la pubblicazione del breve articolo in esame come un esperimento di ingegneria sociale (social engineering), cioè si è stabilito di sondare la reazione dell’opinione pubblica di fronte alla diffusione della verità circa l’aerosolterapia. Non solo, l’intento potrebbe essere quello di screditare l’intera questione, rivelando che il video contiene un’incongruenza (le immagini dei contenitori che non si riferiscono ad aerei chimici), un’inesattezza, secondo la disinformazione, in grado di inficiare l’intera denuncia. Si dimostrerebbe così che i lettori, privi di conoscenze scientifiche, hanno creduto ad una colossale fanfaluca, secondo il distorto principio secondo cui se un particolare è errato, sarebbe errato anche tutto il resto. E’ come se l’”Eneide” di Virgilio smettesse di essere un capolavoro, soltanto perché alcuni esametri del poema sono incompleti. E’ un aberrante criterio adottato comunque dagli occultatori.

E’ significativo che la notizia sia stata diffusa nello stesso giorno (il giorno 11…) in cui alcuni telegiornali hanno accennato ad un possibile nesso tra il terremoto in Emilia e la pratica del fracking. E’ come se i registi dell’informazione si fossero chiesti: “Proviamo a lasciare trapelare qualche frammento di verità sulla geoingegneria abusiva ed a proposito dei sismi causati dall’estrazione di gas. Vediamo come reagisce la gente: se si indigna e si adira, allora cambiamo strategia; se, invece, dopo una fugace reazione di sdegno, il popolino torna ad ascoltare le barzellette del grullo fiorentino, allora possiamo continuare allegramente ad inquinare ed a provocare terremoti”.

Intanto i disinformatori sono in subbuglio, spiazzati e persino impauriti: essi, che valgono come il due di coppe, non sanno come arrabattarsi, poiché all’oscuro dei raffinati disegni ideati dal vertice dell’establishment. Così hanno subito preteso ed ottenuto una smentita dalla redazione del portale Ilmeteo.it. La rettifica è arrivata, ma il pezzo in esame, anche se sarà rimosso dal sito di meteorologia, è stato salvato e sarà leggibile altrove a dimostrare che l’universo dei media mainstream è un monolite da cui, però, si può staccare una scheggia o un blocco. La scheggia colpisce i negazionisti a cottimo, il blocco li seppellisce; i ricercatori indipendenti, continuano per la loro strada, senza lasciarsi incantare dagli effetti speciali né farsi fermare da alcuni settori di una magistratura telecomandata.

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